Buona Domenica ragazzi! Giovedì
avevo pubblicato la recensione di Insurgent,
magnifico seguito del mio adorato Divergent
(qui e qui potete leggere entrambe le mie recensioni) e oggi è giunto il
momento di parlarvi anche del libro conclusivo della serie: Allegiant.
Ho scritto questa recensione subito dopo aver finito di leggere il libro (a
maggio) perciò quello che leggerete sarà esattamente il mio pensiero “a caldo
dopo la lettura”. Muoio letteralmente dalla curiosità di sapere cosa pensate
voi di questo libro e della mia recensione quindi scrivete, scrivete, scrivete!
;D
Divergent #3
Editore: De Agostini
Prezzo cartaceo: 14,90 €
Prezzo ebook: 8,99 €
Pagine: 538
Trama: La realtà che Tris ha sempre conosciuto ormai non esiste più, cancellata nel modo più violento possibile dalla terrificante scoperta che il "sistema per fazioni" era solo il frutto di un esperimento. Circondata solo da orrore e tradimento, la ragazza non si lascia sfuggire l'opportunità di esplorare il mondo esterno, desiderosa di lasciarsi indietro i ricordi dolorosi e di cominciare una nuova vita insieme a Tobias. Ma ciò che trova è ancora più inquietante di quello che ha lasciato. Verità ancora più esplosive marchieranno per sempre le persone che ama, e ancora una volta Tris dovrà affrontare la complessità della natura umana e scegliere tra l'amore e il sacrificio.
Il mio pensiero: Scrivo questa recensione con la morte nel
cuore e un peso enorme sullo stomaco perché non riesco a capacitarmi del fatto
che una serie tanto promettente, perfetta sotto tantissimi punti di vista e che
ho amato incondizionatamente nei primi suoi due primi capitoli, sia potuta
terminare così o come abbia potuto prendere una piega del genere.
Purtroppo sono molte le
cose che non mi sono piaciute durante tutto il corso del libro e sicuramente il
finale non ha contribuito a risollevare la mia pessima opinione, ma anzi gli ha
assestato il colpo di grazia. I primi elementi di
disturbo che ho riscontrato sono stati l’eccessiva lentezza della narrazione e la
grande passività dei personaggi nella prima parte, soprattutto dal momento in
cui, per la prima volta, mettono piede
fuori dai confini della città. Accedono a tutta una serie di scoperte
sconvolgenti, sconcertanti e allo stesso tempo per loro deludenti (delusione
che si trasmette di riflesso anche a noi lettori). I vari personaggi per buona
parte del libro sembrano essere solo le pedine di una scacchiera in un gioco
fatto di regole stabilite da altri, in cui i loro movimenti sono fortemente limitati.
Non agiscono, non sanno cosa fare, si sentono imprigionati in loro stessi e
impossibilitati dal compiere qualsiasi azione perché non hanno più niente in
cui credere o meglio, tutto ciò in cui credevano si è rivelato solo una grande
bugia. Per questo sentono di non avere più un posto nel mondo poiché “il loro
mondo”, l’unico che abbiano mai conosciuto, si è rivelato essere solo un’illusione,
solo un piccola parte della realtà, di un universo più vasto.
Non ho apprezzato tutta
quella serie di morti che fin dall’inizio vengono piazzate nella narrazione
senza alcun criterio. La morte fa parte della vita, è presente in Divergent, è presente in Insurgent e ovviamente non poteva che essere
presente anche in Allegiant dal
momento che, in periodi di guerra come quelli descritti da questa serie, è una
cosa inevitabile, ma c’è differenza tra questo concetto e quello che viene
messo in atto qui, in questo terzo libro, quando molte delle quali per me potevano
essere benissimo evitate o per lo meno costruite in maniera diversa.
La Roth qui ha
introdotto il doppio punto di vista, cosa che in genere adoro, ma in questo
caso avrei preferito farne a meno. Tris continua ad essere il mio punto fisso.
L’unica costante presente nei tre libri e il personaggio meglio costruito in
assoluto. Quattro invece, la nuova voce narrante, si è rivelato una grande delusione
ai miei occhi. Affronterà una sorta di “crisi d’identità” e questo lo porterà a
compiere scelte sbagliate dettate da valutazioni affrettate basate su
convinzioni fondate su menzogne. Non fraintendetemi, tutti sbagliano, è umano,
e non è questo che condanno in lui, bensì il fatto che non “pensi”
assolutamente. Sembra quasi che tutto gli scorra addosso senza lasciare
traccia. Tutto ciò che fa sembra sfuggirgli di mano come sabbia tra le dita. Qui
Tobias è la personificazione della passività, si lascia solo trasportare dagli
eventi! Fortunatamente si salva dal disastro totale nelle ultime 100 pagine
circa.
L’ultima cosa che non mi è piaciuta, e sulla quale sono fortemente in disaccordo, è stata la soluzione escogitata per ripristinare l’ordine nella società. Per evitare spoiler non scenderò nei particolari ma vi dico solo che per me è stata una scelta sbagliata, sia da un punto di vista etico che prettamente logico.
L’ultima cosa che non mi è piaciuta, e sulla quale sono fortemente in disaccordo, è stata la soluzione escogitata per ripristinare l’ordine nella società. Per evitare spoiler non scenderò nei particolari ma vi dico solo che per me è stata una scelta sbagliata, sia da un punto di vista etico che prettamente logico.
Probabilmente Allegiant non è un libro che merita una
valutazione totalmente negativa, ma il fatto che abbia amato molto i precedenti
e che, fin da quando lessi l’ultima pagina di Insurgent, abbia riposto nella conclusione della serie tutta la mia
fiducia e tutte le mie più rosee aspettative, non mi permette di salvarlo e
impedire di esprimere tutta la mia delusione e tristezza.
Non metto assolutamente in dubbio che la scelta di concludere il libro in tale maniera abbia un senso (ad esempio: dimostrare che anche dopo aver provato un dolore enorme, cupo e straziante, sia possibile continuare a vivere giorno dopo giorno; oppure che anche nel dolore è possibile trovare un nuovo inizio e che il coraggio stia proprio nel non arrendersi a tale dolore e trovare la forza in se stessi e negli altri per continuare ad andare avanti e non rimanere sopraffatti dalle proprie emozioni) ma non riesco, e mai ci riuscirò, a credere che la Roth abbia potuto voler concludere così una storia tanto bella. Capisco la sua scelta, ma non l’accetto.
Non metto assolutamente in dubbio che la scelta di concludere il libro in tale maniera abbia un senso (ad esempio: dimostrare che anche dopo aver provato un dolore enorme, cupo e straziante, sia possibile continuare a vivere giorno dopo giorno; oppure che anche nel dolore è possibile trovare un nuovo inizio e che il coraggio stia proprio nel non arrendersi a tale dolore e trovare la forza in se stessi e negli altri per continuare ad andare avanti e non rimanere sopraffatti dalle proprie emozioni) ma non riesco, e mai ci riuscirò, a credere che la Roth abbia potuto voler concludere così una storia tanto bella. Capisco la sua scelta, ma non l’accetto.
2 "scintille", deludente!
Mi spiace tanto che tu l'abbia presa così T__T <3
RispondiEliminaIo invece sono riuscita ad accettare la scelta della Roth, nemmeno con tanta difficoltà a dire il vero... ci sono rimasta male ovviamente... e mi ha fatto piangere anche - cosa rarissima per me - però non l'ho mai messa in discussione come cosa diciamo! Sarà che anche le motivazioni della Roth le ho trovate molto convincenti! Ma va beh, nonostante quella cosa, mi è piaciuto tanto :3
Ci sono rimasta malissimo, probabilmente la mia peggiore delusione letteraria ='( Comunque guarda, non è stata neanche tanta colpa del il finale ma proprio per tutto ciò che succede prima e di Quattro poi non ne parliamo, lo avrei voluto prendere a schiaffi una pagina sì e l'altra pure ='(
EliminaSono d'accordo con te, cioè la prima parte l'ho travata davvero lenta quindi un po' noiosa e abbastanza deludente perché neanch'io mi aspettavo quello che avrebbero trovato una volta fuori dalla loro città... Diciamo che mi aspettavo di tutto ma non quello... Nel complesso quest'ultimo libro non mi è piaciuto molto. Invece, per quanto riguarda il finale, dai ci può anche stare... Ok ora me ne vado prima che mi tiri dei nomi dietro :P
RispondiEliminaAlla fine il finale è il danno minore :( Come dici tu è il complesso che non ha funzionato, almeno per me. Troppo statico, errori stupidi compiuti uno dopo l'altro e la scoperta della verità che ha deluso loro ha deluso tantissimo anche me. Poi la cosa peggiore è stato lo stratagemma che hanno escogitato per "salvare la situazione", mi ha fatto letteralmente saltare i nervi: della serie "fai agli altri quello che non vuoi che facciano a te". ='( Tristezza profonda....
EliminaIo non ho ancora letto né Insurgent, né Allegiant, ma un po' di tempo fa, girovagando in rete, stavo leggendo dei commenti ad un post che riguardava Shadowhunters e una tipa salta fuori con uno spoiler gigante su Allegiant, senza avvisare!! Che nerviiii! Comunque lo spoiler era proprio quello a cui fai riferimento tu, la scelta della Roth. E anche se non ho letto il libro, onestamente non la capisco. Forse leggendolo cambierò idea, ma non penso. :/
RispondiEliminaOdio immensamente gli spoiler, sto sempre attentissima a non farli e soprattutto a non beccarli. Se finisco nel bel mezzo di uno non segnalato poi divento una iena! Grr...
EliminaIn effetti sei finito proprio in uno spoilerone con la S maiuscola però guarda, secondo me "Insurgent" lo dovresti leggere comunque, quello sì che è un libro perfetto. Per "Allegiant" potresti anche lasciar perdere ma visto che ormai la serie l'hai cominciata tanto vale finirla e poi così saprai dirmi come ti è sembrato tutto il libro nel complesso =)
Valy na quanto ti capisco!! Già Insurgent sai che non è che mi avesse fatto esattamente impazzire, ecco, ma questo sì che è stata una delusione. Non tanto per la conclusione in sè, che in fin dei conti posso anche capirla, ma proprio con il modo in cui la storia procede in questo libro! Se penso a come tutto era cominciato.. No, sono davvero delusissima.
RispondiEliminaPerfettamente d'accordo!!! Figurati a me quanto è dispiaciuto dal momento che la consideravo una delle mie serie preferite in assoluto ='(
Eliminaa me invece è piaciuto tanto, e non l'ho trovato lento. La fine un po' me l'aspettavo, non l'ho letto appena uscito e anche senza leggere spoiler avevo capito che avrei pianto. Il fatto del finale in sè non mi ha infastidita, l'ho capito e anche accettato. Non mi è piaciuto l'epilogo, la continuazione dei sentimenti di chi rimane, l'affronto della perdita. Spero di essermi spiegata senza troppi spoiler
RispondiEliminaConcordo in pieno con tutto quello che hai detto, questo libro è un chiaro esempio di come una trilogia possa cominciare benissimo e con una base davvero ottima per poi concludersi senza un senso! Per me è stato tutto un calo che mi ha dato l'impressione di essersi concluso con un nulla di fatto, mentre ricordo bene l'entusiasmo che mi aveva trasmetto Divergent! L'unica cosa che personalmente non mi ha devastata particolarmente è stato il finale, per quanto riguarda il destino di Tris. Ormai lei non mi piaceva praticamente più perciò devo ammettere di non aver affatto sofferto!
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