lunedì 27 aprile 2015

Weekly Advice # 8 (Distopico)

È una rubrica ideata da me nella quale esprimo una serie di “consigli e sconsigli a tema”.  Il tema è determinato dal giorno della settimana in cui viene pubblicata poiché ad ogni dì corrisponde un genere letterario diverso. 

Dopo qualche mese ritorna la rubrica di consigli a tema: Weekly Advice. Di questo passo forse non dovrei chiamala "settimanale" bensì "saltuaria", ma pazienza. Quando riesco la pubblico, mi perdonato lo stesso vero anche se non sono così fiscale e costante?! Il genere che avevo legato al LUNEDÌ è il DISTOPICO, quindi ecco qua che vi parlo di due belle letture di questo tipo. Una è il primo capitolo di una trilogia italiana, che ho letto alcuni mesi fa, mentre l'altro è un finale di serie (purtroppo inedito in Italia) che ho letto nei giorni scorsi (qui e qui recensioni del primo e del secondo della serie della Rossi).


Inferno di Francesco Gungui
(Canti delle Terre Divise # 1)

Primo capitolo di una trilogia distopica tutta italiana, ambientata in quello che rimane del continente europeo. La storia si sviluppa intorno ad un’idea semplicemente fantastica: ricreare la suddivisione dell’aldilà dantesco per far sì che la vita degli uomini sia migliore e regolamentata da leggi ferree. L’inferno, con tutti i suoi gironi e animali mostruosi a guardia dei condannati (Cerbero, il Minotauro, persino Lucifero), diventa adesso un luogo fisico, concreto e attuale in cui mandare i criminali. Una vera e propria prigione. Poi c’è il Paradiso, che assume le sembianze di un luogo perfetto pieno di ricche residenze e visto come un luogo idilliaco da coloro che non possono permettersi una casa là. Ma tutta questa separazione e perfezione genera davvero un mondo migliore? O la corruzione e l’ingiustizia sono comunque in agguato dietro l’angolo? La storia è raccontata da molteplici punti di vista e questo ci permette di avere un’immagine d’insieme più vasta e complessa. Pov che non sono però separati l’uno dall’altro, ma intrecciati tra loro, espediente che porta il lettore, nello spazio di una stessa scena, a prendere parte ai pensieri di due personaggi contemporaneamente. Solitamente questa mescolanza di PoV mi infastidisce parecchio, perché lascia spazio solo ad una grande confusione, ma dopo il disorientamento iniziale, limitato ai primi capitoli, mi sono abituata e ho continuato a scorrere tra le pagine senza difficoltà. Molto buona la caratterizzazione dei personaggi (i protagonisti, Alec e Maj in primis, ma anche i personaggi  secondari, come Guido, uno dei miei preferiti) e ottimi sono i cambiamenti e l’evoluzione che affrontano nel corso della storia. Della storia d’amore, che è l’elemento perno dell’intero libro e punto di partenza di quasi tutto ciò che avviene in seguito, non mi ha convinto per niente il modo in cui nasce (molto colpo di fulmine e pochi elementi su cui si basa) ma con il proseguire dei capitoli si riprende nettamente e si sviluppata molto bene. Un ottimo libro introduttivo che lascia ben sperare in un seguito altrettanto buono, che non vedo l’ora di leggere.


Into the Still Blue di Veronica Rossi 
(Under the Never Sky # 3)

Into the Still Blue secondo me può essere considerato come la perfetta metafora dei nuovi inizi. Attraverso le esperienze di tutti i vari personaggi, quello che questa lettura più mi ha trasmesso è questo bellissimo messaggio, anche se davvero doloroso da apprendere e accettare: la vita ci mette di fronte a prove terribili. Ci spezza, si fa gioco di noi e dei nostri sentimenti. Gioca con la nostra stessa vita e ci pone di fronte a scelte difficili da prendere, scelte capaci di lasciare cicatrici profonde e permanenti nel nostro animo. Il nostro fisico e la nostra mente sono costantemente sollecitate, ma nonostante tutto il dolore, la più profonda disperazione, i rimorsi, la rabbia e la furia cieca, non dobbiamo mai smettere di lottare. Mai arrendersi a queste emozioni o lasciarsi sopraffare da esse, ma è necessario. Fare un piccolo passo dopo l’altro e mai smettere di guardare verso il futuro. Mentre leggevo questo libro ho pianto insieme ai personaggi per la perdita della persona amata, dell’amico, della sorella o del genitore. Ho riso per le battute e gli scherzi fatti tra amici. Mi sono riempita di gioia per il ritorno inaspettato di una persona cara e la scoperta di un parente che mai avrei pensato di conoscere. Ho provato rabbia incredibile verso un assassino e un dispotico, e infine ho tirato un bel sospiro di sollievo quando ho trovato un nuovo posto in cui sentirmi finalmente a casa. Into the Still Blue è un bel libro, ma purtroppo non tanto quanto mi sarei aspettata. I personaggi continuano ad essere la parte migliore e il vero gioiello di questa serie. Perry, Aria, il mio adorato Roar, ma anche tutti quei personaggi secondari che lentamente entrano a ricoprire un ruolo importante nella storia, come Loran (uno dei miei preferiti in questo ultimo capitolo), Soren, che ho rivalutato moltissimo e i sei. Ciò che però mi ha lasciato un po’ interdetta è il senso di incompletezza che ho sentito a fine lettura. Sì, la storia si conclude, ma manca qualcosa. L’attenzione viene qui focalizzata solo su alcuni gruppi di persone (alcune centinaia) ma la società in generale era composta anche da altri gruppi di Stanziali e Outsiders, i quali però non vengono mai (o raramente) presi in considerazione in questo capitolo. Il viaggio verso un nuovo inizio per questi si compie, ma del resto del mondo cosa avviene? Ad ogni modo si tratta di una bellissima serie che consiglio a tutti leggere, soprattutto per lo stile dell’autrice e per i bellissimi personaggi che la Rossi ha creato.

domenica 26 aprile 2015

The Coffee Book Tag

Buona domenica, ragazzi! Oggi avevo voglia di fare un bel tag e sono andata a scavare tra quelli che avevo salvato nel pc. Inizialmente volevo fare quello relativo alla primavera, ma con questa giornata grigia non l'ho trovato molto adatto... perciò ho ripiegato sulle bevande calde ;D Si tratta di un tag molto carino, trovato alcuni mesi fa sul blog di Adriana, che lega vari tipi di caffè ai libri :)


NERO
Una serie di cui hai fatto fatica ad innamorarti, ma ha i fan più accaniti

"L'accademia dei Vampiri" di Richelle Mead. Appena ho letto questa descrizione il mio pensiero è subito corso a questa serie. Ho impiegato tantissimo tempo a decidermi se iniziarla o meno. La fama eccessiva di questa autrice non mi convinceva molto e il tema vampiresco non mi attirava proprio. Alla fine, un paio di anni fa, mi sono decisa a fare un tentativo ed è stata una tragedia. Il primo libro lo avevo trovato pessimo e odiavo profondamente la protagonista, poi per questione di principio o masochismo ho voluto provare con i seguiti e... vero amore! Sto giusto leggendo adesso l'ultimo libro e mi piace troppo! Non vedo l'ora di procurarmi anche il primo della serie Bloodlines (Adrian, meraviglia! <3 ) (recensioni qui e qui)


PEPPERMINT MOCHA
Un libro che ha più popolarità durante l'inverno o durante un festività

Nel mio caso si tratta sicuramente di "Canto di Natale" di Dickens. Quasi tutti gli anni quando si avvicinano le vacanze di Natale riprendo in mano questo fantastico libricino e mi immergo nuovamente in questa lettura. Davvero bello :)


CIOCCOLATA CALDA
Il tuo libro preferito per bambini

Da piccola non leggevo moltissimo, ma tra quelli che erano riusciti a catturare la mia attenzione e a spingermi a voler leggere anche il capitolo successivo ci sono sicuramente tutti i libri del maghetto più famoso del mondo: Harry Potter.  


DOPPIO ESPRESSO
Un libro che ti ha tenuto incollato alle pagine dall'inizio alla fine

"Some Boys" di Patty Blount, un'autrice che ho scoperto per caso l'anno scorso ma che grazie ai suoi libri riesce sempre a toccarmi e scuotermi fin nel profondo. Questo in questione è stato uno dei migliori libri che ho letto l'anno scorso, se non addirittura "il migliore". Qui vi lascio la recensione così potrete capire da solo cosa intendo. Qui invece vi lascio alcune citazioni..


STARBUCKS
Un libro che vedi ovunque

"The Winner's Curse" di Marie Rutkoski. Negli ultimi mesi lo vedo letteralmente ovunque, ma forse dipende un po' dal fatto che si tratta della mia attuale ossessione. Probabilmente è per questo che ci faccio così attenzione, che dite?! 


QUELLA CAFFETTERIA HIPSTER
Consiglia un libro di un'autore sconosciuto

Più che autore direi serie. Si tratta di una trilogia uscita alcuni anni anche qui in Italia, ma interrotta al secondo libro. Secondo me non ha avuto la giusta attenzione e visibilità e me ne dispiace molto. Proprio venerdì ho pubblicato la recensione i tutti e tre i libri qui


OOOPS! PER SBAGLIO HO PRESO UN DECAFFEINATO!
Un libro da cui ti aspettavi di più

Il più recente è sicuramente "Into the Still Blue" di Veronica Rossi. Si tratta comunque di un bellissimo finale di serie ma mi aspettavo davvero qualcosa di più. Domani pubblicherò anche la recensione.


QUELLA MISCELA PERFETTA
Un libro o una serie che era sia amaro e dolce ma con un risultato soddisfacente

Questa è difficile. Potrei dirne diverse, alcune non ancora concluse e altre invece sì. Una ad esempio è proprio quella della Mead, che però ho già citato qui, oppure la trilogia di Hunger Games o di Divergent (anche se continuerò, per sempre, a far finta di non aver mai letto Allegiant) ma alla fine dico la trilogia delle gemme di Kerstin Gier. Un mix di ironia, avventura, romance e un pizzico di magia.

venerdì 24 aprile 2015

Recensione: "Il Bacio Maledetto - Il Bacio del Peccato - Last Rite" di Lisa Desrochers

Buongiorno, followers! Mentre starete leggendo questo post, io sarà a Carrara, (grazie blogger per far programmare i post!). Con alcuni miei compagni dell'università e il prof di Storia dell'architettura antica visiteremo il museo del marmo, l'accademia delle Belle Arti e..udite udite.. uno scavo di una cava aperta in epoca romana! Non vedo l'ora! Comunque, nell'attesa del mio ritorno vi lascio una bella tripla-recensione. Il mio pensiero per ogni libro della trilogia Personal Demons di Lisa Desrochers, che ho concluso proprio qualche giorno fa con la lettura di "Last Rite" (qui ve ne parlo).
ps. Non ci sono spoiler, perciò anche chi non ha letto i vari libri può leggere tranquillamente tutte e tre le recensioni.
Per la scheda dei libri invece vi basterà cliccare sui titoli in grassetto.


"Il bacio maledetto" di Lisa Desrochers
(Personal Demons # 1)

“Il bacio maledetto” non è sicuramente un libro dei più recenti tra quelli del panorama letterario attuale. Scritto in patria e giunto qui da noi nel 2011, è il primo libro della trilogia paranormale di Lisa Desrochers, che vede come protagonisti figure fantastiche come angeli e demoni. Purtroppo in Italia la serie è stata interrotta al secondo volume e per questo, nonostante abbia letto il primo anni fa, avevo deciso di non continuarla. L’anno scorso però ho iniziato a leggere in lingua ed ecco che mi è venuta l’idea di portare a termine l’intera saga. Nonostante i temi angelici e demoniaci siano già stati ampiamente sfruttati in letteratura, ho trovato questo libro piuttosto originale, soprattutto perché il protagonista, Luc, non è il canonico bravo ragazzo (il “buono” della situazione per intenderci) ma un vero demone e l’incarnazione del peccato. Si tratta dunque di una mitologia nota ma rielaborata in maniera tale da essere riuscita a mantenere alta la mia attenzione fino all’ultima pagina. Lo stile dell’autrice è scorrevolissimo e ho adorato l’alternarsi dei pov dei due protagonisti, Luc e Frannie, l’umana molto speciale della situazione. Umana sì, ma damigella in pericolo no. Una ragazza con un bel caratterino e perfettamente capace di badare a se stessa. La caratterizzazione dei personaggi è buona, ma quello realizzato in maniera migliore e delineato in maniera a dir poco perfetta è Luc (che adoro!). E poi ovviamente non poteva mancare l’altro, Gabe, anche se per me non si tratta di un triangolo vero e proprio perché non c’è assolutamente confronto e la sua presenza nella storia ha un senso più ampio e più complesso di quello che potrebbe sembrare in un primo momento. Un ottimo inizio di serie e un libro con un finale decisamente sorprendente, che rompe gli schemi dei soliti urban fantasy a cui siamo abituati.


"Il bacio del peccatodi Lisa Desrochers
(Personal Demons # 2)

Ne “Il bacio del peccato” la storia si complica molto. Questo libro si divide in due parti diametralmente contrapposte. Nella prima il clima che si respira è di felicità, ottimismo, gioia e grandi aspettative verso il futuro. Tutto è roseo e la vita dei due protagonisti non potrebbe essere migliore. Nella seconda la calma precedente però viene intaccata profondamente, non in maniera netta ma graduale e assolutamente subdola, impossibile da prevedere. Già nei primi capitoli vengono gettati piccolissimi semi di zizzania, talmente piccoli da passare inosservati. Giorno dopo giorno queste piccole crepe diventano sempre più profonde, fino a creare delle vere e proprie voragini nei rapporti di alcuni personaggi e ferite profondissime negli animi di tutti loro. Tutti sono coinvolti, nessuno escluso. Felicità, gioia e amore vengono adesso sostituiti da un dolore profondo e strisciante che non risparmia. Cupa disperazione, senso di colpa e tradimento permeano ogni pagina e si trasferiscono per osmosi al lettore che non può fare a meno di soffrire con loro. L’inganno e il tormento sono i veri protagonisti della seconda parte del libro. Un concatenarsi di piccoli menzogne e macchinazioni, ad opera di un essere veramente subdolo mascherato dietro ad un’innocenza apparente, hanno creato una rete immensa di incomprensioni che sono state capaci di minare la vita di tutti fin alle fondamenta. Ciò che più mi è piaciuto (in entrambi i libri, ma soprattutto in questo) è il modo in cui la Desrochers riesce a descrivere sentimenti ed emozioni. Anche il più piccolo e insignificante viene descritto in maniera quasi palpabile, tangibile. Ma il punto massimo d’intensità lo raggiunge con il PoV di Luc. Il cambiamento “fisico” che subisce nel corso dei libri fa sì che la sua personalità e il suo io interiore emerga sempre più e ciò che ne viene fuori è un personaggio ricco di una infinità incredibile di sfumature, complesso e assolutamente perfetto in tutta la sua imperfezione. 


 meno
"Last Rite" di Lisa Desrochers 
(Personal Demons # 3)

Sono davvero contenta di aver portato a termine questa serie recuperando l’ultimo libro in lingua, perché meritava davvero di essere letto. Continuerò a ripetere all’infinito il mio dispiacere per l’interruzione di questa ennesima trilogia e non smetterò mai di consigliarla a chiunque mi capiti a tiro. Ad ogni modo, “Last Rite” riprende pochissimi minuti dopo rispetto al punto in cui terminava il libro precedente. Si tratta di un inizio davvero esplosivo, nel senso più letterale del termine. Gli eventi avvenuti nell’ultima metà de Il bacio del Peccato avevano creato una grande frattura tra i personaggi e gli equilibri stessi delle relazioni che intercorrevano tra loro. Luce era stata fatta sulle origini di tutto quel grande scompiglio, ma il “sapere il motivo” non rende certo più facile riallacciare i legami. Una volta che si crea una frattura, ricucire i rapporti non è molto semplice, e anche nel caso in cui la risanazione avvenga, la cicatrice rimarrà sempre e comunque. In questi primi capitoli, oltre ad un gran caos emotivo, Frannie, Luc e Gabe si trovano al centro di un vero ciclone di eventi. Costretti ad una fuga precipitosa, l’azione è qui alle stelle. Successivamente le acque si calmano molto, anche troppo direi, e ai due PoV canonici si aggiunge anche quello di Gabe. Sinceramente questa prima metà è la parte che mi è piaciuta meno di tutto il libro, soprattutto a causa dell’angioletto, e ciò che non mi ha permesso di assegnare le 5 stelle piene. Sono stata tentata di scendere a 4 e mezzo, ma la seconda metà del volume è davvero stupenda e per questo ho chiuso un occhio. Nascondersi e aspettare in silenzio mentre la vita di qualcuno a cui tieni è forse in pericolo (nonostante la tua lo sia per certo), non è mai stata un’opzione per Frannie, la quale farà di tutto per tornare a casa e tentare di rendersi utile. Ciò che ho più apprezzato di questo libro è che tutti i personaggi adesso diventano in parte protagonisti. Si scoprono moltissime cose sulle origini, la natura, il carattere e molto altro di tutti i vari personaggi. Non c’è un eroe solitario che, senza chiedere aiuto a nessuno, salva il resto del mondo. No, qui avviene qualcosa di più concreto e molto più complesso: tutti danno il loro contributo, sia nel bene che nel male. Last Rite è un finale assolutamente perfetto, in cui azione, emozioni fortissime e una grande dose di originalità si mescolano senza sosta in un crescendo sempre maggiore.

lunedì 20 aprile 2015

What's on my Bedside table? # 10 (Into the Still Blue)

È una rubrica ideata da me, in cui, ogni lunedì, vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.

Sera, gente! Lo confesso, oggi mi ero proprio dimentica di pubblicare il post. Finalmente è arrivato il bel tempo e quindi sono scesa in giardino a crogiolarmi al sole con un bel libro. Inutile dirvi che il pc è stato l'ultimo dei miei pensieri ahah XD
Comunque, ecco qua il libro che è mi sta tenendo impegnata in questi giorni ;)


Scheda libro QUI
SUL MIO COMODINO C’È... “Into the Still Blue” di Veronica Rossi, terzo e ultimo libro della trilogia distopica Under the Never Sky. Come mi ero ripromessa questo mese sto portando a termine alcune delle serie che avevo iniziato e mai concluso in questi anni e questa è una di queste. La trilogia della Rossi però rientra anche in quella temibile e irritante categoria delle “serie interrotte”. Il primo libro mi era piaciuto molto (quiil mi pensiero) mentre il secondo l’ho letteralmente amato (qui recensione) e non capisco proprio perché la pubblicazione si sia interrotta dovuta interrompere al primo. Non me lo spiegherò mai…

SONO AL... capitolo 22. Sono quasi a metà del libro e mi sta piacendo molto. Come per i libro precedenti, la narrazione è alternata tra i PoV di Aria e quello di Perry. Le vicende riprendono esattamente nel punto in cui si era interrotto Through the Ever Night, con un breve lasso di tempo che però viene narrato nella novella  dedicata a Brooke, che ho letto un paio di giorni fa (carina e utile per capire meglio Brooke, ma nonostante ciò, questa ragazza continua a non starmi molto simpatica).

È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... quella della Rossi è una delle mie serie preferite e proprio per questo ho rimandato la lettura di capitolo conclusivo per mesi. Dire addio a dei personaggi così belli (tutti, dal primo all’ultimo) e ad un’ambientazione così intrigante e complessa è quasi un dolore fisico, ma la curiosità di sapere come sarebbero continuate le loro avventure era troppa per aspettare oltre. 


Avete continuato questa serie o vi siete fermati all'unica edizione in italiano? Chi la conosce cosa ne pensa? A chi non l'ha ancora iniziata però consiglio assolutamente di darle un'opportunità e cominciarla al più presto ;)

domenica 19 aprile 2015

New entry in my E-shelf # 6

È una rubrica ideata da me, in uscita la seconda domenica del mese, in cui vi mostro tutte le mie nuove entrate in edizione digitale del mese appena trascorso.

Buona domenica ragazzi! :) Volevo mostrarvi le mie nuove entrate libresche in digitale la scorsa domenica, ma non sono riuscita a scrivere il post per tempo. Recupero oggi e intanto vi avverto già che è molto probabile che la rubrica per le nuove entrate cartacee questo mese salterà. Le new entry nella mia libreria per ora sono solo due e uno è in arrivo (sono stata brava, eh? XD..)

SHORT STORY:

"I Giardini di Asgard" di Giada Bafanelli

"I giardini di Asgard" è una breve novella che precede "La figlia della vendetta" scritto da una giovane autrice italiana. La storia è incentrata sulla mitologia nordica e inutile dirvi quanto mi ispiri, visto il mio amore per i miti. L'altro che vi mostro l'ho preso su NetGalley e se non sbaglio dovrebbero essere i primi capitoli in anteprima del libro "An Ember in the Ashes". Avevo richiesto anche il libro vero e proprio che ho in wishlist da mesi e mesi e per cui sbavo solo a guardare la copertina ma la CE mi ha bellamente ignorata e la richiesta giace ancora lì abbandonata. Tra pochi giorni però uscirà finalmente in libreria e vedrò di procurarmene una copia lo stesso.

BOOKS: 
(Autoconclusivo)
Autore: Robin Mellom
Prezzi: QUI
Pagine: 278

Trama: Dopo la rottura con il suo fidanzato, Tori Wright decide di liberarsi la mente dal ragazzo e inizia a lavorare per un’eccentrica coppia. Improvvisamente si trova coinvolta nel pazzo mondo della vita notturna di LA – nightclubs, chiromanti, star del cinema e paparazzi. Dopo un malinteso finisce in carcere, e ha una notte per aiutare una stella del cinema ad evitare paparazzi e trovare Adam… il collega che velocemente le ha rubato il cuore. Mentre prende decisioni che possono cambiare il corso della sua vita, Tori scopre fino a che punto arriverà per mettere le cose sul giusto binario. Ma se fosse troppo tardi?
Perfect Timing è un’incantevole commedia romantica che vi farà domandare se il vero amore può essere trovato al momento sbagliato. Una storia d’amore che si rivolge ai lettori di libri New Adult, contemporary romance e romantic comedy. Perfetto per i fan di Stephanie Perkins, Jenny B. Jones, Rainbow Rowell e Sophie Kinsella (tradotta da me)


(Never Never #1)
Autore: Colleen Hoover e Tarryn Fisher 
Editore: Hoover Ink
Prezzi: QUI
Pagine: 159

Trama: Migliori amici fin da quando riescono a camminare. Innamorati dall’età di quattordici anni. Perfetti estranei da questa mattina. Lui farà di tutto per ricordare. Lei farà di tutto per dimenticare. (tradotta da me).

Dicono del libro: “Never have I had my mind blown reading a book like I have reading Never Never. It was intense, sweet, completely unpredictable and utterly fascinating. Can’t wait for the next book in this series!” ~Jen, The Book Avenue
“Hoover and Fisher have combined their unique talents to deliver a deliciously twisted tale of deceit, love and friendship that keeps you guessing long after the heart-stopping end.” ~Vilma’s Book Blog
“Twisted, sickly wicked, yet warming with a deep-layered love story. Tarryn and Colleen combine their forces for good. Alone they are talented. Together this epic duo is unstoppable.” ~Pam, The Book Avenue.
"The evil queen and the good fairy of romance have come together, and the results are more than I could have ever asked for." ~Holly's Hot Reads 


"Perfect Timing" l'ho preso su consiglio di Frannie dopo aver letto la sua recensione molto entusiasta. Non avevo mai sentito parlare di questa autrice, ma sono davvero curiosa di scoprire cosa riserverà questa storia. "Never Never" l'ho vinto ad un giveaway su Hook a Book e non vedo l'ora di iniziarlo. Questa è la prima parte di un nuovo libro della Hoover, scritto a quattro mani, uscito a gennaio, mentre a breve dovrebbe uscire la seconda. Ho letto da poco "Tutto quello che sappiamo dell'amore e mi è piaciuto moltissimo perciò non vedo l'ora di tuffarmi anche in questa storia. E per di più, la cover è meravigliosa, non trovate?

venerdì 17 aprile 2015

Recensione: "Tutti i difetti che amo di te" di Anna Premoli

Buon pomeriggio, carissimi! In questi ultimi giorni il mio tempo libero è stato completamente assorbito dalla lettura di "Last Rite" (che ho finito mercoledì e ho amato!) e di una delle novelle della serie di Veronica Rossi, dedicata a Brooke, per prepararmi alla lettura del terzo e ultimo capitolo della trilogia (Brooke mi sta alquanto antipatica in realtà, ma adoro il mondo distopico della Rossi e accetto di buon grado qualsiasi cosa esca dalla sua penna). Comunque, dopo più di due settimane ecco che torna sul blog una recensione. *Miracolo!* Il libro di cui vi parlo oggi (anche troppo, vista la lunghezza. Anzi scusate se mi sono lasciata un po' prendere la mano...) è "Tutti i difetti che amo di te" di Anna Premoli. (QUI e QUI le altre recensioni dei suoi libri che ho letto).

Editore: Newton Compton (collana Anagramma)
Prezzo cartaceo: 9,90 €
Prezzo ebook: 4,99 €
Pagine: 281

Trama: Mettere i bastoni tra le ruote alla sua famiglia è una vera arte per Ethan Phelps. Perfezionata con cura nel corso degli anni. Quando suo padre muore all'improvviso, senza lasciare alcun testamento, la situazione precipita perché il ragazzo eredita, insieme al fratello maggiore, le quote della Phelps&Phelps, multinazionale quotata in borsa e ancora sotto il controllo della famiglia. Il giorno in cui Ethan irrompe durante una riunione degli azionisti completamente ubriaco, la famiglia si convince della necessità di intervenire per salvaguardare lui e la sua quota azionaria, che garantisce loro di avere la maggioranza. Il tribunale nomina quindi un amministratore del suo patrimonio, ma sarà solo il primo di una lunga serie, perché Ethan è bravissimo a farli fuggire, uno dopo l'altro. Quando anche il terzo rassegna le dimissioni, il giudice incaricato del caso decide di tentare una strada diversa, e invece di nominare uno dei soliti professionisti, chiama Sara di Giovanni, la cui specializzazione sono i brevetti aziendali. Ma Sara ha il grande vantaggio di essere determinata e, al contrario degli altri, di avere una vita privata che non la rende ricattabile. La collaborazione tra lei ed Ethan inizia a suon di reciproci dispetti, ma è destinata a evolversi in qualcosa di ben più complicato ed eccitante...

Il mio pensiero: Carino, carino, carino! Vi confesso che prima di iniziare questa lettura mi ero trovata costretta ad abbassare di molto le mie aspettative. Alcuni mesi fa avevo leggiucchiato in giro recensioni davvero poco entusiaste su questo ennesimo libro della Premoli e per evitare delusioni cocenti, dal momento che le sue opere precedenti mi erano piaciute moltissimo, avevo preferito rimandarne la lettura e abbattere in partenza tutte quelle grandi illusioni che mi ero creata. Naturalmente non si tratta della storia più macchiavellica e originale del mondo, ma rientra perfettamente nella categoria dei romanzi rosa. Semplice, pulito e diretto. Una storia molto carina nata per la spensieratezza e per far sorridere il lettore.
Come per gli altri libri di questa fantastica autrice, anche qui regnano indiscussi l’ironia e i grandi affetti familiari. Ovviamente, come c’è da aspettarsi per le opere di uno stesso scrittore, vi sono alcuni schemi di fondo che si ripresentano e tratti caratteristici della sua penna che rimangono. Se poi pensiamo al genere a cui appartiene quest’opera, è logico pensare che il punto d’arrivo dell’intera storia sia scontato già in partenza. Non tenendo conto di questo è quindi facile incorrere in una delusione o quanto meno nella sensazione di déjà vu, ma per evitare questo inconveniente credo proprio che l’ideale sia lasciar passare qualche mese da una lettura all’altra e..voilà, les jeux sont faits! (Ad ogni modo tranquilli, i punti in comune di questo libro con i precedenti non sono poi così tanti. Soprattutto non  quanti mi sarei aspettata viste le premesse nefaste in cui ero incorsa).
Ma andiamo per gradi. La storia si apre con il rocambolesco racconto di quello che avviene durante l’assemblea di una grande multinazionale americana, la Felphs&Felphs. La morte improvvisa di uno dei soci fondatori ha creato grande scompiglio in tutta l’azienda. A scatenare un vero e proprio putiferio, però, non è stata la sventurata morte di Markus Felphs, ma il fatto che l’abile uomo d’affari non avesse mai pensato a scrivere neanche l’ombra di un testamento. E voi direte: “Ma dov’è il problema? In caso di morte, i beni e tutte le azioni del povero signore andranno al figlio o ai figli in parti uguali.” Beh sì, effettivamente è quello che succede qui. Il problema però si presenta quando uno di questi figli è particolarmente rinomato per le sue incredibili capacità di sperperare ingenti quantità di denaro in un battito di ciglia o passare tutta la notte nei locali a bere e tutto il giorno in casa a poltrire, senza prestare la minima attenzione agli affari di famiglia. Quando poi tale figlio impiega tutte, ma proprio tutte, le sue energie per rendere la vita dei suoi familiari impossibile, capite benissimo come mai la mancanza del testamento sia così disastrosa. L’unico modo che la famiglia è riuscita ad escogitare per riparare almeno in parte alla grande catastrofe che si prospetta, è quello di affiancare ad Ethan, il figlio scialacquatore,  un amministratore di sostegno che tuteli il suo patrimonio. In pochissimi mesi però, con vera “gioia” dello zio e del fratello maggiore, Ethan riesce incredibilmente, e con un gran tocco di classe, a far scappare a gambe levate tutti quei poveri avvocati che erano stati incaricati di affiancarlo. L’ultima spiaggia sembra essere un giovane avvocato che tuttavia si occupa di brevetti, Sara, scelta esclusivamente per il suo carattere battagliero dimostrato al banco d’accusa in tribunale.
I due protagonisti mi sono piaciuti moltissimo, sia per il loro carattere che per la loro caratterizzazione, perfetta come quella di qualsiasi altro personaggio della storia. Sara crede molto nel suo lavoro, è determinata e quando si prefigge una cosa non è soddisfatta finché non è riuscita a portarla a termine. Proprio queste qualità l’hanno resa la candidata perfetta per tener testa ad Ethan. Diverso dai soliti stereotipi maschili, quest’ultimo è secondo me il personaggio meglio riuscito in assoluto. Si riesce a comprenderlo e ad entrare in sintonia con lui solo poco alla volta. Molto lentamente il suo carattere e la sua personalità emergono sempre più in superficie e si mostrano, non solo ai nostri occhi, ma anche a quelli di Ethan stesso solo con lo scorrere dei capitoli. In un certo senso possiamo considerare questo libro anche come una sorta di romanzo di formazione e questa è stata davvero una bellissima sorpresa perché è difficile trovare questo in un semplice romance.
Ma per oggi mi sono dilungata anche troppo, perciò concludo qui e consiglio a tutti di non lasciarsi scappare questo gioiellino. 

4 margherite e mezzo 
(ps. ok, ormai di scintilla il sistema di rating non ha più nulla, perciò per questa stagione le stelline le chiamerò con il nome adeguato...)

lunedì 13 aprile 2015

What's on my Bedside table? # 9 (Last Rite)

È una rubrica ideata da me, in cui, ogni lunedì, vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.

Buon inizio di settimana, gente! Nei giorni scorsi volevo pubblicare una recensione e la rubrica sulle entrate digitali, ma non sono riuscita a preparare neanche uno straccio di post. Gli ultimi due giorni sopratutto sono stati davvero molto intensi. Sabato ho ripreso le ricognizioni di superficie con l'università, mentre ieri ho fatto la mia prima uscita ufficiale con il gruppo degli arcieri!!! Ieri era la ricorrenza della liberazione di Lucca, la mia città, dal dominio pisano durante il medioevo e si è tenuta una bella rievocazione storica con tanto di tamburi, sbandieratori, gruppi armati di cui ho fatto parte pure io nella sezione degli arcieri. Mi sono divertita moltissimo ed è stato davvero emozionante! Aspetto con ansia già la prossima uscita =D


Scheda libro QUI
SUL MIO COMODINO C’È... “Last Rite”. Terzo e ultimo libro della trilogia urban fantasy di Lisa Desrochers. Una serie uscita in Italia nel 2011 con il “Il bacio maledetto”, ma che purtroppo si è interrotta l’anno successivo dopo la pubblicazione del secondo, “Il bacio del peccato”. E sottolineo il purtroppo perché, nonostante il tema di fondo con angeli e demoni sia ormai molto diffuso nella narrativa degli ultimi anni, si tratta di una serie davvero valida. La storia è trattata in maniera molto originale e mi piace moltissimo la caratterizzazione dei personaggi. Soprattutto quella del protagonista maschile, il miglior personaggio dell’intera trilogia e uno dei miei preferiti in assoluto.

SONO A... al capitolo 9. Non ho avuto molto tempo da dedicargli, ma per ora mi sta piacendo. Il primo capitolo prosegue esattamente nel punto in cui si era interrotto il precedente, nonostante non ci sia stato un cliffhanger vero e proprio. Si parte con una bella scarica di adrenalina per poi finire in una serie di capitoli di passaggio piuttosto calmi dedicati in generale alle discussioni sulle prossime mosse da compiere. Nel punto in cui sono ora però sembrerebbe che le carte in tavola stiano per rimescolarsi e l’azione è alle porte.

È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... mi ero davvero stancata di aspettare una possibile pubblicazione italiana! In questo periodo mi sono ripromessa di portare a termine alcune delle serie e ho deciso di concludere anche questa iniziata anni fa. Per questo il mese scorso ho riletto il primo (che avevo adorato a suo tempo e ho adorato anche ora) e letto il secondo. Le recensioni sono già pronte e, appena avrò finito anche questo, le pubblicherò in un unico post.


Conoscete questa serie? Avete letto anche i seguiti o vi siete fermati al primo libro? Cosa state leggendo in questo momento, invece?

mercoledì 8 aprile 2015

Wonderful Quotes # 18 (Tutto ciò che sappiamo dell’amore)

È una rubrica ideata da me, a cadenza settimanale, in cui vi propongo alcune citazioni che più mi sono piaciute di un libro che ho particolarmente amato.

Buona sera gente! Eh, sì.. purtroppo domani finisce la pacchia.. Oggi era l'ultimo giorno di vacanza e domani le lezioni dell'università riprenderanno il loro corso. E questo mi dice che dovrò anche iniziare a studiare per il prossimo esame...mm, d'accordo, prima però devo sempre procurarmi i libri di testo XD. Comunque, stasera ho voluto tirare di nuovo fuori dal cappello la rubrica Wonderful Quotes e condividere con voi alcune delle citazioni che più mi hanno colpito della mia attuale lettura: "Tutto ciò che sappiamo dell'amore" di Colleen Hoover.  L'ho iniziato solo questa mattina ma scorre talmente bene che sono già a meta. In più la storia mi sta prendendo molto e la curiosità di scoprire come andrà a finire è tantissima. 
Come sempre non sono presenti spoiler nelle citazioni ;)

Scheda libro QUI
«Mamma» le dico infilando uno stivale, «tu avevi soltanto diciotto anni quando hai incontrato papà. Voglio dire, diciott’anni è un po’ presto per decidere di passare il resto della vita con una persona. Ti sei mai pentita?» Lei non risponde subito. Si abbandona sul letto con le mani dietro la testa, e l’aria di chi sta pensando. «Non mi sono mai pentita. Se ho avuto dei dubbi, qualche volta? Questo di sicuro. Ma pentita, mai.» «C’è una differenza?» «Certo. Il rimpianto è fine a se stesso. Significa recriminare su cose passate che ormai non puoi più cambiare. Invece, avere dei dubbi prima può aiutarti a fare scelte di cui non ti pentirai dopo
Chiudo gli occhi e mi domando per quanto ancora le mie emozioni saranno messi così a dura prova. Tre giorni fa ero devastata, arrabbiata, senza speranze. Oggi mi sveglio, sono felice per la prima volta da mesi. So di essere ancora molto fragile. Cerco di nascondere ciò che provo, ma ho la sensazione che tutti lo vedano chiaramente. E questo non mi piace. Non voglio essere un libro aperto. Mi sembra quasi di stare sul palco, ad aprire il mio cuore a lui, e questo mi fa una paura pazzesca.
La poesia è qualcosa di immenso ed elettrizzante proprio come il pubblico che la ascolta rapito. Non ho mai riso e pianto così tanto, tutto insieme. È pazzesco il modo in cui questi poeti riescono a trascinarti dentro un mondo tutto nuovo, dove puoi vedere le cose da prospettive che non hai mai immaginato.
Le nostre mani si fermano lì, sul suo petto, mentre, in silenzio, continuiamo a guardarci negli occhi. Sotto il palmo della mia mano posso sentire il suo cuore che batte veloce. So che tutto questo è sbagliato, eppure sento che è la cosa più giusta del mondo. 


Lo avete letto o si trova ancora nella vostra wishlist? Cosa ne pensa chi di voi ha avuto modo di assaporarne la lettura? :)

martedì 7 aprile 2015

What's on my Bedside table? # 8 (Of Neptune)

È una rubrica ideata da me, in cui, ogni lunedì, vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.

Buondì followers e viandanti che passate da qui :D Ho fatto slittare la rubrica What's on my Bedside table? ad oggi perché ieri ho voluto lasciare spazio alla presentazione della nuova grafica. Con la lettura del giorno, arriva in azione anche il nuovo banner tutto fioroso (io credevo fossero rose ma mamma dice che si tratta di camelie... quella con il pollice verde in famiglia è lei perciò non posso che fidarmi della sua sentenza...). Il libro che ho oggi sul comodino è "Of Neptune" di Anna Banks, terzo e ultimo capitolo della trilogia.
ps. come al solito non ci sono spoiler, perciò può leggere tranquillo anche chi non ha letto i primi due libri.


Scheda libro QUI
SUL MIO COMODINO C’È ... “Of Neptune” di Anna Banks, terzo libro della serie The Syrena Legacy incentrata sulla figura delle sirene. Un paio di mesi fa, il primo capito della serie, “Of Poseidon”, è uscito anche in Italia grazie ad una nuova casa editrice (qui) e da quello che ho capito entro la fine dell’anno arriverà sui nostri scaffali anche il secondo in traduzione. I primi due libri mi era piaciuti molto, entrambi intorno alle 4 stelle. Una storia che si arricchisce di particolare solo con il proseguire dei capitoli, capitoli che alternato un PoV femminile a uno maschile.

SONO A ... pag 279. Mi mancano circa una cinquantina di pagine per terminarlo, cosa che farò sicuramente entro stasera. Purtroppo questo ultimo capitolo non mi sta prendendo come i precedenti. L’inizio prometteva bene, con la prospettiva di nuove avventure e un bel mistero a cui venire a capo, ma la parte centrale l’ho trovata molto lenta e un po’ noiosa per via “degli occhi foderati di prosciutto davanti all’evidenza” di un personaggio in particolare e una sorta di terzo incomodo che non ci spiega niente. Ora che sono verso la fine però sembrerebbe che le cose stiano tornando sul giusto binario. Ad ogni modo per ora sono intorno alle 3/3 stelle e mezzo.

È SUL MIO COMODINO PERCHÉ in questo periodo mi sono ripromessa di portare a termine alcune serie già iniziate di cui mi manca solo l’ultimo libro per completare la trilogia. “Of Neptune” era uno di questi. Ho letto i primi due a febbraio, ma il terzo me lo sono procurato solo un paio di settimane fa utilizzando una parte dei soldini che mi aveva regalato nonna per il compleanno..


Avete iniziato questo serie? Cosa c'è invece sul vostro comodino oggi?

lunedì 6 aprile 2015

Una nuova grafica per una nuova stagione!

Ciao ragazzi!!! 
Avete passato una buona giornata per Pasqua e per Pasquetta? In questa settimanetta di vacanze ho lavorato alla nuova grafica primaverile. Avete ragione, la primavera è iniziata già da qualche settimana, ma anche se con qualche giorno di ritardo ecco che anche il blog si è aggiornato. E poi diciamoci la verità, anche se le giornate si sono allungate e iniziano a sbocciare i primi fiori, il tempo è ancora piuttosto invernale! Per lo meno qui da me fa ancora freddo, sopratutto quando non c'è il sole...
Comunque, che ve ne pare del risultato? Non sono assolutamente una tipa da "rosa" (per carità! Pensate solo che camera mia è bianca e nera), ma ho trovato tutte queste sfumature molto adatte alla stagione e il tema dei fiori predomina indiscusso. Ho già inserito anche i nuovi banner delle rubriche, che potrete trovare tutti QUI, e il nuovo sistema di rating con le margherite, qui a lato. 
Ho anche aggiunto uno slideshow con le ultime recensioni. Volevo caricarlo da mesi ma rimandavo sempre. Quale occasione migliore se non quella del lancio della nuova grafica?! XD



sabato 4 aprile 2015

Liebster Award 2015

Buon sabato ragazzi! E vi auguro già in anticipo anche buona Pasqua!! :D Cosa farete di bello domani? Io passerò la giornata con i miei pareti. Nonna, zii e cugine verranno a pranzo a casa mia, perciò più tardi dovrò aiutare mamma a preparare da mangiare (cosa che probabilmente finirà con mamma in cucina e me a fare altro da qualche altra parte della casa, visto che stare in due ai fornelli è dramma. Ci litighiamo gli spazi in continuazione e basta..) 
Comunque anche se con un po' di ritardo eccomi qui a rispondere alle domande di un premio che ho ricevuto la scorsa settimana da altre colleghe blogger, che ringrazio ancora moltissimo per aver pensato a me ;) E sono Silbi, Lily, Frannie, Silvia, Sophie e Firefly
ps. Mi scuso per non aver risposto a tutte le domande che mi sono state poste, ma se così avessi fatto, il post sarebbe stato lunghissimo :(

Regole del premio
- Ringraziare il blog che ti ha nominato.
- Rispondere alle 10 domande.
- Nominare altri 10 blog.
- Porre 10 domande.
- Comunicare la nomina ai 10 blog scelti.

Domande di Silbi:
v Devi partire per un viaggio su un'isola deserta: quali sono i tre libri che ti porti dietro? 
Mm.. sicuramente non partirei mai per questo viaggio senza aver preso “Robinson Crusoe” di Defoe, con lui la sopravvivenza è assicurata. Poi un libro divertente per tirarmi su di morale nei momenti peggiori, come “Tutti i difetti che amo di te” della Premoli o uno qualsiasi di quelli della Higgins. E per finire “La corsa delle onde” della Stiefvater, uno dei miei libri preferiti e per di più autoconclusivo. 
v Hai qualche autografo in un libro? Se si, qual è il tuo preferito? 
Sì, ne ho uno di Kerstin Gier, uno di Kristan Higgins e uno di Cassandra Clare, e quest’ultimo è quello a cui sono più affezionata. Dopo ore e ore di fila in una stanza super claustrofobica e tutte le varie peripezie che ho corso per trovarmi faccia a faccia con questa donna, la soddisfazione di essermela trovata ad un palmo dal naso e aver ricevuto un suo autografo sulla mia copia dell’Angelo è impareggiabile. 
v Usi dei segnalibri? Se si come sono fatti? 
Tanti e ogni volta che cambio lettura, cambio anche segnalibro. Alcuni sono relativi a libri o serie che ho acquistato, altri sono fatti a mano con fiori secchi, disegni o cose del genere. 
v Hai mai perso un libro? 
Mai, però me ne hanno rubati tre! “La locandiera di Goldoni”, “Madame Bovary” di Flaubert e il mio adorato libro di “Narnia”, quello nell’edizione unica con il leone in copertina, a cui era affezionatissima. Grr…
v Hai un ebook reader?
Yes, mi sono autoregalata un kindle touch poco più di due anni fa e mi ci trovo ancora benissimo


Domande di Lily
v Preferisci leggere con la musica o preferisci il silenzio assoluto? 
Vado a periodi. Qualche tempo fa mettevo spesso la musica, ma quando leggo entro talmente tanto nella storia che non mi rendo conto di cosa mi circonda. Questo è anche il motivo per cui riesco a leggere sul treno immersa completamente nella confusione. 
v Una “strana” abitudine da lettore. 
Quando inizio un libro, sulla prima pagina in alto a destra, a lapis, scrivo sempre la data di quel giorno. 
v Quale genere preferisci leggere? 
Leggo un po’ di tutto tranne i thriller (quelli proprio non riesco leggerli, anche se adoro il genere se si tratta si serie tv o film), ma il genere che amo di più leggere è il distopico. 
v Hai amici (anche virtuali!) con cui parlare di libri? 
Certo! Gironzolo sui blog da qualche anno e lascio commenti condividendo i miei pensieri sui vari libri, e ora che ho un blog chiacchiero anche con i miei followers.
v Se potessi scegliere un super-potere da un libro, quale sarebbe? Perché? 
Difficilissima questa! Ma è anche una di quelle domande a cui penso spesso e dopo le miei riflessioni giungo sempre alla stessa conclusione: un potere solo non sarebbe sufficiente. Sarebbe fantastico avere diversi poteri come Deamon (Obsidian) o John (Io sono il numero quattro).


Domande di Frannie:
v Il primo libro in assoluto che ricordi di aver letto? 
Topolino, che mi comprava sempre mio padre e mentre lui leggeva io guardavo le figure, oppure quando sono diventata un po’ più grande i libri della collana del Battello a Vapore. Da piccola per Natale e compleanno ne ricevevo sempre qualcuno. 
v L'autore/autrice con cui vorresti chiacchierare mentre sorseggi un caffé? 
Mm..tutti?! Non vale eh come risposta? Allora direi Veronica Rossi. Adoro la sua serie. 
v I bookboyfriend sono infiniti ma se proprio dovessi sceglierne uno con cui passare il resto dei tuo giorni? 
Non devo neanche pensarci sopra un secondo di più! Dico, grido, lo scrivo su tutti i muri: Will Herondale!! <3 
v Un luogo che vorresti visitare grazie ad un libro? 
Assolutamente l’Albion College. E ad essere sincera, sarebbe stato fantastico anche frequentarlo..anche se in quanto a mole di studio lì non scherzano ;D 
v Quale libro vorresti che avesse un sequel o quale serie vorresti che non fosse ancora finita? 
Green di Kerstin Gier, l’ultimo libro della trilogia delle Gemme. Per carità, è finito bene, ma un paio di capitoli in più non mi sarebbero dispiaciuti. È in finito molto velocemente lasciandomi lì con un sacco di “e poi?” sulla punta della lingua. 



Domande di Silvia May:
v Quanto tempo dedichi al tuo blog? 
Ultimamente non quanto vorrei. Dipende molto dal “fattore università” 
v Un libro che porti nel cuore. 
“La signora delle camelie” di Dumas. Un libro che mi ha totalmente sorpresa e che non mi aspettavo mi piacesse così tanto. Da quando l’ho letto l’ho consigliato senza sosta a chiunque, anche ai muri.
v Un libro che non rileggeresti. 
Mm..tutti quelli che non mi sono piaciuti la prima volta. Già se riesco ad arrivare in fondo lo considero un miracolo, ma sottopormi alla stessa tortura due volte lo considero impensabile. 
v Presti mai i tuoi libri? 
L’ho fatto e il risultato è stata l’appropriazione indebita del suddetto oggetto! Salvo i casi in cui ho minacciato di morte lenta e dolorosa colui che ha richiesto in carta bollata il libro. 
v Hai manie particolari riguardanti i libri? 
Mi piace metterli in ordine in libreria a seconda del genere a cui appartengono. 


Domande di Sophie e Fireflay:
v Dal cielo piovono libri... qual è il libro che vorresti atterrasse davanti alla porta di casa tua? 
Senza ombra di dubbio “The Winner’s curse”, la mia ossessione da qualche settimana a questa parte.
v Qual è stato il libro che ti ha aperto le porte sul mondo della lettura? 
“Shadowhunters. Le origini. L’angelo”. È grazie a lui se ho iniziato ad espandere i confini dei generi letterari a cui miravo fino ad allora (che si limitavano tristemente a soli classici, narrativa contemporanea e pochi fantasy con Harry Potter, Narnia ed Eragon) 
v Tanti auguri! Ti è stato regalato un buono sconto di 100 euro per la tua libreria preferita... lo consumi subito oppure lo utilizzi poco alla volta? 
Ma grazieeee!!! Dov’è il mio buono?!? Lo utilizzerei in più volte, magari comprando solo due/tre libri alla volta così avrò libri gratis per un saaacco di tempo. 
v E' stata appena inventata una macchina che rende reali tutte le situazioni e i personaggi dei libri... quale libro vorresti "riportare in vita"? 
Uno solo?! Impossibile! Come minimo utilizzerei questa macchina per un libro qualsiasi della Clare (ma che qualsiasi! Per uno dei libri della serie TID), per uno della serie Lux della Armentrout (con annesso Daemon e me al posto di Katy naturalmente), la serie di Harry Potter ma senza voi-sapete-chi… e ancora tantissimi altri. 
v Elenca tre cose che proprio non sopporti quando leggi un libro. 
I triangoli, i triangoli e..fatemi pesare... ah, sì. Ce l’ho! I triangoli!. Mi fanno letteralmente saltare i nervi!


I blog che nomino sono (anche se probabilmente molti di voi avranno già ricevuto il premio):

Le mie domande:
v   Qual è il libro che secondo te tutti devono leggere almeno una volta nella vita?
v   Confessa, ognuno di noi ce l’ha. Punta il dito contro il tuo personaggio cattivo preferito.
v   Hai l’incredibile, unica, sensazionale opportunità di poter riscrivere il finale di un libro a tua scelta oppure la possibilità di costringere quell’autore a cambiare proprio quel preciso finale. Su quale libro ricadrebbe il verdetto?
v   Hai mai avuto la tentazione di gettare un libro dalla finestra, una volta finita la lettura? Se sì, perché?
v   Almeno una volta nella vita di ogni lettore è successo: far parte della storia dei suoi sogni o come sostituto del protagonista oppure vivere in quel medesimo mondo ma affrontare nuove avventure. Il libro è…?
v   La tua peggiore abitudine come lettore.
v   Una serie con un inizio promettente e una fine più che pessima, e viceversa.
v   Quando un libro non ti piace proprio, abbandoni la lettura o stringi i denti e cerchi di arrivare comunque alla fine?
v   Preferisci il PoV unico o più di uno?
v   In questo momento, qual è il libro che più desidereresti avere e poi leggere?


mercoledì 1 aprile 2015

Recensione: "Altaica" di Tracy M. Joyce

Buon pomeriggio, carissimi!!! Esame fatto e passato, perciò adesso potrò tornare a dedicare le mie attenzioni al mio angolino ;) Entro la fine della settimana metterò a punto anche la nuova grafica, con tanto di bannerini nuovi e tutto il resto. Poi vorrei anche riprendere la rubrica Make your Dreamcast, ma i libri che ho letto ultimamente non mi hanno fornito nessuna base per ipotetici cast. Che tristezza. Avete qualche libro da consigliarmi o che vi piacerebbe vedere nella rubrica? Scrivete, scrivete ;D
Poi ho anche due belle novità di cui probabilmente non vi fregherà niente, ma che mi piaceva comunque condividere con voi: adesso ho finalmente il mio arco personale con tanto di frecce e tutto il resto! è davvero bellissimo e se potessi scoccherei frecce tutto il giorno ahah XD; e la seconda è che ho cambiato totalmente pettinatura! Stamani sono andata da mia zia, che fa la parrucchiera, e abbiamo dato un taglio netto al passato ;)
Comunque, oggi vi propongo la recensione di una delle mie ultime letture. Un libro che ho scoperto e richiesto su NetGalley qualche mese fa e che finalmente nei giorni scorsi sono riuscita a leggere. "Altaica" di Tracy M. Joyce

The Chronicles of Altaica # 1
Editore: Odyssey Books
Prezzi: QUI
Pagine: 304

Trama: "Guardala.  Lei è del clan della Collina. Anche ai Matyrani non piacciono". Isaura, poco si sa sulla sua razza, ma molto è sussurrato. Nata tra rifugiati, cresce tra razzismo e superstizione in una comunità che la teme. Ha pochi amici, e quelli serba. Intrappolata, sogna di fuggire alla ricerca di una vita diversa. La fuga è solo l'inizio dei suoi problemi. Dopo essere sfuggita con i suoi amici dall'avanzata dell'esercito nemico, Isaura si trova di fronte a scelte atroci per sopravvivere. Segreti dal suo passato emergono per tormentarla, minacciando di distruggere tutto ciò a cui tiene. Vecchi odi e superstizioni si rinnovano e nel momento in cui sarà più debole, imparerà la vera natura di chi la circonda. La sua unica speranza risiede in una terra straniera. Una terra ricca di tradizioni, governata da tre potenti clan. Una terra segnata da una storia fatta di guerre, dove la magia come la conosciamo non esiste. Invece ciò che vi è, in abbondanza, è un potere primordiale. La sopravviveza richiede un rischio elevato. Benvenuti ad Altaica. (trama tradotta da me)

Il mio pensiero: Quasi per caso, qualche mese fa, ho scoperto questo libro girovagando su NatGalley e, attratta dalla splendida cover e dalla trama, l’ho richiesto. Fino a quel momento non avevo mai sentito parlare di questa autrice. Non credo sia molto conosciuta, anche perché si tratta di una scrittrice australiana e a parte la Morton non mi viene in mente nessuno di quella nazionalità. Spulciando un po’ in giro mi pare di aver capito che questo sia il suo primo libro e che nel 2015, anche se una data più esatta ancora non è nota, dovrebbe uscire il secondo capitolo di questa serie.
Altaica non è il nome di un personaggio, come avevo immaginato all’inizio, ma quello della terra in cui questa storia è ambientata. Come per ogni buon fantasy che si rispetti, all’inizio del libro vi è anche una mappa che ne delinea confini e morfologia, limiti che ricordano molto il continente australiano. Purtroppo io possiedo il formato digitale e quindi la cartina non rende molto in piccolo, ma in dimensioni maggiori e su un foglio cartaceo sono sicura che abbia un impatto maggiore. Ci troviamo in una terra mistica molto lontana, suddivisa in piccole e grandi tribù e governate da capo tribù. La società in generale non è molto approfondita, tutto viene affrontato in maniera un po’ superficiale, ma man mano che si prosegue nella lettura si acquistano più informazioni. L’ambientazione l’ho trovata molto curata, ma allo stesso tempo anche un po’ approssimativa. Lo so, è una contraddizione, ma questa è l’impressione che mi ha dato visto che le descrizioni presenti sono molte e anche ben curate, ma limitate solo a quei luoghi incontrati dai vari personaggi nel loro cammino.
La cosa principale che non mi è piaciuta di questo libro, e che di conseguenza ha influenzato tutta la mia opinione, è stato lo stile dell’autrice. O meglio, la sua scelta nel costruire la narrazione. Si tratta di un narratore esterno che ci mette a conoscenza degli eventi attraverso gli occhi di più personaggi contemporaneamente. Come ormai avrete capito adoro più PoV in un libro, ma non riesco proprio a digerire i PoV intrecciati e mescolati senza una logica specifica. I pensieri di più individui, scritti subito uno dopo l’altro, mi irritano e confondono e basta. Con lo scorre dei capitoli ovviamente ci faccio l’abitudine, ma rimane comunque il fatto che per me si tratti di qualcosa eccessivamente caotico. 

Ad ogni modo, questa scelta di seguire le vicende di molti personaggi diversi ha dato luogo ad una storia articolata su più piani, ognuno dei quali con uno sviluppo e personaggi diversi. Risultato? Durante la prima metà del libro sono morta di noia per la lentezza! Troppe storie, ma pochi eventi! Fortunatamente da metà in poi le cose cambiano decisamente in meglio. Le varie vicende entrano in contatto, le vite dei vari protagonisti si intrecciano e la storia prosegue su un’unica (o quasi) carreggiata fino alla fine. Tutto si velocizza, i personaggi vengono approfonditi e caratterizzati sempre meglio e la storia diventa sempre più complessa, interessante, ma soprattutto coinvolgente. Ed è proprio per questo che gli ultimi due capitoli si sono rivelati i migliori in assoluto. Mi hanno lasciata molto soddisfatta, speranzosa e con una curiosità talmente cocente che non so come farò ad aspettare l’uscita del seguito.

3 "scintille" e mezzo