È una rubrica ideata da me nella quale esprimo una serie di
“consigli e sconsigli a tema”. Il tema è
determinato dal giorno della settimana in cui viene pubblicata poiché ad ogni dì
corrisponde un genere letterario diverso.
Buondì:) Anche per la puntata di oggi vi propongo solo due libri, uno che mi è piaciuto e uno no, e sono abbastanza sicura che da ora in poi i libri saranno sempre due, a meno che mi venga l'ispirazione e abbia il tempo necessario per scrivere qualcosa anche su un terzo libro. La rubrica rimane comunque la stessa quindi non dovrebbe essere un problema per quello ;)
Il genere che ho legato al GIOVEDÌ è il CLASSICO e solo ora che preparo il post mi sono accorta che uno dei due libri di cui vi parlerò oggi è praticamente introvabile :( Si tratta di una edizione piuttosto vecchiotta e in rete non sono riuscita a trovare nessuna informazione su altre pubblicazioni, perciò oggi niente scheda libro per quello, pardon!
Non sono una grande conoscitrice
di Poe e ammetto, con un po’ di vergogna, di non aver mai letto nulla di suo in
passato. Qualche mese fa, cercando nella libreria qualcosa che mi ispirasse,
dai libri di mia mamma è saltato fuori questo libricino, di neanche 200 pagine,
scritto proprio da Poe. Innanzitutto dovete sapere alcune cose: primo, la
paternità di questa opera è stata molto discussa dai critici, c’è chi dice che
Poe abbia “sgraffignato” l’idea ad altri o chi dice che abbia attinto dalle sue
esperienze personali, conferendo così un taglio autobiografico al racconto; e secondo, essa non appartiene per niente al
genere che siamo soliti collegare a questo grande autore. Le atmosfere cupe e
fantastiche, intrise di mistero o terrore, non fanno parte di questo scenario. Quella
in cui mi sono imbattuta, invece, è stata una storia dalle sfumature romantiche
tipicamente ottocentesche ricca di avventura, in cui non sono mancati viaggi
per mare, questioni d’onore e lealtà e grandi sentimenti. Dall’amore per il
proprio amato a quello per i propri cari, dalla profonda sofferenza per una
perdita al rispetto e alla lealtà provati verso una persona stimata. In
pochissime pagine Poe è riuscito a racchiudere tutto ciò in maniera magistrale,
ottenendo una lettura scorrevole e particolarmente emozionante che non posso
che consigliare.
Difficile non conoscere
quest’opera di Conrad. Sicuramente tutti, almeno una volta sui banchi di
scuola, hanno sentito parlare di lui. Questo però non significa che tutti lo
abbiano letto. Io per prima mi sono ritrovata a leggere questo libro solo dopo la
fine delle scuole superiori e per fortuna direi! perché altrimenti avrei fatto
un compito in classe o un’interrogazione da schifo! Perché vi chiederete?
Semplicemente perché non ci ho capito nulla o meglio, sono riuscita ad
afferrare solo la storia nel suo complesso e il senso del racconto diciamo, ma ho trovato
impossibile stare dietro a tutti i singoli avvenimenti. Ho trovato lo stile con
cui è scritto questo romanzo troppo sconclusionato e dispersivo. Frasi troppo
lunghe o contorte mi hanno spesso fatto perdere il filo del discorso e più di
una volta sono stata costretta a rileggere la stessa pagina ben due volte.
Nello spazio di un respiro ho assistito a cambi di scena improvvisi: si passa
dal racconto degli eventi presenti a quelli avvenuti un altro luogo e in un
altro tempo grazie all’escamotage dei ricordi o dei racconti di altri personaggi
e il più delle volte non riuscivo a ricordare o capire “quando” fosse cambiata.
Quindi, nonostante l’importanza del tema trattato, la critica che Conrad muove
contro il colonialismo ecc.., non sono proprio riuscita ad apprezzare questo
libro. Sono solo io ad aver trovato queste difficoltà?! Vi prego, ditemi che
non sono l’unica :(