giovedì 31 luglio 2014

Weekly Advice # 4 (Classico)

È una rubrica ideata da me nella quale esprimo una serie di “consigli e sconsigli a tema”.  Il tema è determinato dal giorno della settimana in cui viene pubblicata poiché ad ogni dì corrisponde un genere letterario diverso. 

Buondì:) Anche per la puntata di oggi vi propongo solo due libri, uno che mi è piaciuto e uno no, e sono abbastanza sicura che da ora in poi i libri saranno sempre due, a meno che mi venga l'ispirazione e abbia il tempo necessario per scrivere qualcosa anche su un terzo libro. La rubrica rimane comunque la stessa quindi non dovrebbe essere un problema per quello ;)
Il genere che ho legato al GIOVEDÌ è il CLASSICO e solo ora che preparo il post mi sono accorta che uno dei  due libri di cui vi parlerò oggi è praticamente introvabile :( Si tratta di una edizione piuttosto vecchiotta e in rete non sono riuscita a trovare nessuna informazione su altre pubblicazioni, perciò oggi niente scheda libro per quello, pardon!

Il corsarodi Edgar Allan Poe 

Non sono una grande conoscitrice di Poe e ammetto, con un po’ di vergogna, di non aver mai letto nulla di suo in passato. Qualche mese fa, cercando nella libreria qualcosa che mi ispirasse, dai libri di mia mamma è saltato fuori questo libricino, di neanche 200 pagine, scritto proprio da Poe. Innanzitutto dovete sapere alcune cose: primo, la paternità di questa opera è stata molto discussa dai critici, c’è chi dice che Poe abbia “sgraffignato” l’idea ad altri o chi dice che abbia attinto dalle sue esperienze personali, conferendo così un taglio autobiografico al racconto;  e secondo, essa non appartiene per niente al genere che siamo soliti collegare a questo grande autore. Le atmosfere cupe e fantastiche, intrise di mistero o terrore, non fanno parte di questo scenario. Quella in cui mi sono imbattuta, invece, è stata una storia dalle sfumature romantiche tipicamente ottocentesche ricca di avventura, in cui non sono mancati viaggi per mare, questioni d’onore e lealtà e grandi sentimenti. Dall’amore per il proprio amato a quello per i propri cari, dalla profonda sofferenza per una perdita al rispetto e alla lealtà provati verso una persona stimata. In pochissime pagine Poe è riuscito a racchiudere tutto ciò in maniera magistrale, ottenendo una lettura scorrevole e particolarmente emozionante che non posso che consigliare.

Cuore di tenebradi Joseph Conrad

Difficile non conoscere quest’opera di Conrad. Sicuramente tutti, almeno una volta sui banchi di scuola, hanno sentito parlare di lui. Questo però non significa che tutti lo abbiano letto. Io per prima mi sono ritrovata a leggere questo libro solo dopo la fine delle scuole superiori e per fortuna direi! perché altrimenti avrei fatto un compito in classe o un’interrogazione da schifo! Perché vi chiederete? Semplicemente perché non ci ho capito nulla o meglio, sono riuscita ad afferrare solo la storia nel suo complesso e il senso  del racconto diciamo, ma ho trovato impossibile stare dietro a tutti i singoli avvenimenti. Ho trovato lo stile con cui è scritto questo romanzo troppo sconclusionato e dispersivo. Frasi troppo lunghe o contorte mi hanno spesso fatto perdere il filo del discorso e più di una volta sono stata costretta a rileggere la stessa pagina ben due volte. Nello spazio di un respiro ho assistito a cambi di scena improvvisi: si passa dal racconto degli eventi presenti a quelli avvenuti un altro luogo e in un altro tempo grazie all’escamotage dei ricordi o dei racconti di altri personaggi e il più delle volte non riuscivo a ricordare o capire “quando” fosse cambiata. Quindi, nonostante l’importanza del tema trattato, la critica che Conrad muove contro il colonialismo ecc.., non sono proprio riuscita ad apprezzare questo libro. Sono solo io ad aver trovato queste difficoltà?! Vi prego, ditemi che non sono l’unica :(




mercoledì 30 luglio 2014

Wonderful Quotes #5 (Half Bad)

È una rubrica ideata da me, a cadenza settimanale, in cui vi propongo alcune citazioni che più mi sono piaciute di un libro che ho particolarmente amato.

Buongiorno gente :) Le citazioni che vi propongo oggi provengono da un libro che ho amato molto e letto il mese scorso in gran segreto per il Torneo Tremaghi, organizzato sui blog di Leda e di Denise. Sto parlando di "Half Bad" di Sally Green, presto pubblicherò anche la recensione così potrete capire come mai mi è piaciuto così tanto ;)

Scheda libro qui
«La maggior parte delle notti dormo, la maggior parte delle notti faccio brutti sogni. Se guardo le stelle va bene, ma spesso ci sono le nuvole e io di solito sono a pezzi.»
«Mi chiedo, se mai avrò un figlio, che futuro potrò offrirgli. Forse farei come Marcus: lo abbandonerei, sperando che in qualche modo possa avere un futuro migliore senza di me. Eppure eccomi qui, in una gabbia e con le manette ai polsi, e so che è una situazione disperata, davvero, davvero disperata.»
«La cosa fantastica dell’odio è che si porta via tutto il resto e allora a parte lui non conta nient’altro.»
«Qualche volta piango. Non so perché, ma continua a succedere. Sto guardando un fiume, mettiamo, che scorre in mezzo al fango marrone scuro eppure rimane lo stesso limpido e luccicante e silenzioso, e all’improvviso mi accorgo di avere in bocca il sapore delle lacrime. Me ne scendono così tante che mi finiscono fin dentro le labbra.»

martedì 29 luglio 2014

Recensione: "Destroy me" di Tahereh Mafi

Buondì carissimi :) Indovinate? Oggi piove di nuovo! Grr... estate, ma dove sei finita!!!! Non mi ci fate pensare che è meglio perciò cambiamo argomento e passiamo alle cose serie: libri! Oggi vi presento la recensione di un libro in lingua, inedito in Italia, che ho letto un paio di settimane fa: "Destroy me" di Tahereh Mafi, novella della serie Shatter me da leggere tra il primo e il secondo libro. 
La lettura di queste pagine non l'ho trovata per niente difficile quindi, se ne avete occasione, consiglio a tutti voi di leggerla. Assolutamente da non perdere ;D

Shatter me #1.5
Editore: HarperCollins
Prezzo ebook: 2,99 €
Pagine: 109

TramaIn Shatter me, Juliette scappò dalla Restaurazione seducendo Warner - e poi sparandogli alla spalla. Ma come imparerà in Destroy me, non è così facile sbarazzarsi di Warner…
Tornato alla base e guarito dalla sua ferita quasi mortale, Warner deve fare tutto ciò che è in suo potere per mantenere i suoi soldati sotto controllo e sopprimere ogni cenno di ribellione nel settore. Ancora ossessionato da Juliette, la sua priorità è trovarla, riportarla indietro, e occuparsi di Adam e Kenji, i due traditori che l’hanno aiutata a scappare. Ma quando il padre di Warner, il Comandante Supremo della Restaurazione, arriva per porre rimedio agli errori del figlio, è chiaro che i suoi piani per Juliette siano differenti. Piani che Warner semplicemente non può permettere. (Trama tradotta da me

Il mio pensiero: “Destroy me” è una novella che ha come protagonista principale Warner e racconta, dal suo punto di vista, tutti quegli eventi che si svolgono dopo che Juliette lo ferisce con un colpo d’arma da fuoco. Eventi, pensieri e sensazioni di cui altrimenti non saremmo mai potuti venire a conoscenza.
Mi è piaciuto moltissimo entrare nella mente di Warner, anche se solo per poche pagine, e credo che questa sia una tappa fondamentale per poter comprendere meglio un personaggio così complesso. Questa novella è molto utile per capire anche il passato di Juliette, alcuni sprazzi della sua vita passata, di quegli anni vissuti in isolamento all’interno di quelle stesse quattro mura in cui poi un giorno incontrerà Adam. Mi è piaciuto il fatto che qui si ha modo di scoprire come Juliette venga vista da un osservatore esterno, da Warner in questo caso, e come questo incida sullo stile della Mafi. L’autrice è infatti stata bravissima a rendere la differenza del punto di osservazione anche dallo stesso stile narrativo. Non sono più presenti quelle frasi brevi, sintetiche, a volte anche contraddittorie cancellate con un frego, che tutti abbiamo imparato ad amare in “Shatter me”. Questa loro assenza mi ha fatto capire che tale impostazione era un qualcosa esclusivamente legato al modo di ragionare e di esprimersi di Juliette, e non un “marchio di fabbrica” della Mafi. Sì, lo stile è diverso ma non per questo meno bello, anzi! Adesso ci troviamo di fronte a qualcosa di più profondo che esprime perfettamente lo spessore di questo personaggio senza perdere la sfumatura poetica già incontrata nel libro precedente.

Warner è uno di quei personaggi impossibili da inquadrare con un solo sguardo, ma che basta un attimo per rendersi canto che sotto quel loro atteggiamento, quella loro scorza dura e impenetrabile, si nasconde molto altro. Per lui l’apparenza è tutto, “tutto” nel senso che rappresenta l’unico modo per sopravvivere, è qualcosa di essenziale come l’aria che si respira. È una persona estremamente meticolosa e legata a doppio filo alla quotidianità, vive seguendo schemi ben precisi e la parola “imprevisto” non fa parte del suo vocabolario. Tutto ciò che fa ha un senso, un obiettivo e uno scopo bene preciso, niente nella sua vita è lasciato al caso. Gli inconvenienti per lui sono qualcosa di inaccettabile poiché infrangono l’equilibrio che faticosamente è riuscito a creare intorno a sé. Il suo bisogno di essere amato e accettato da un altro essere umano è smisurato. Sente di avere tantissime cose in comune con Juliette, eventi del passato, stati d’animo e sentimenti. Crede che lei sia l’unica persona in grado di comprenderlo e capirlo e questo lo porta a provare amore verso di lei. Secondo me la ama perché sono due spiriti affini, si rispecchia in lei e questo lo fa sentire meno solo. Non so se questo possa definirsi amore, non so se basta sentirsi simile ad una persona per poter affermare di amarla, ma il solo fatto che lui provi un qualche tipo di sentimento che non sia indifferenza, o che gli importi di qualcuno più che di se stesso per me conta molto. Questo e la grande complessità della sua psiche mi hanno permesso di comprendere meglio questo personaggio, rivalutarlo e apprezzarlo di più. Nonostante tutto ciò però continuo a credere che la persona giusta per Juliette sia Adam, o meglio non credo che Juliette sia la persona giusta per Warner. Lui ha bisogno di una ragazza che lo completi, che sia la sua esatta metà e non di qualcuno che sia solo lo specchio di se stesso, come potrebbe esserlo Juliette.
Fantastica anche la parte finale in cui sono state inserite le cartelle cliniche di Juliette, gli appunti di studio di Warner sul comportamento della ragazza e i fascicoli personali redatti della Restaurazione su alcuni dei personaggi della serie. Una vera sorpresa e una piccola gratificazione alla mia curiosità.  


5 "scintille"


domenica 27 luglio 2014

New entry in my Shelf #1

È una rubrica ideata da me, in uscita l’ultima domenica del mese, in cui vi mostro tutte le mie nuove entrate cartacee del mese appena trascorso. 

Buon pomeriggio lettori! Vi scrivo velocemente questo post e poi torno a vedermela con viti, staffe e quant'altro serva per montare le mie due stupende librerie nuove di cui vi parlavo ieri. Prima di sera voglio riuscire a sistemare anche tutti i libri nella loro nuova casetta quindi questo lavoro mi assorbirà per qualche ora :D
Comunque per adesso eccomi qua a parlarvi di tutte le mie nuovissime entrate libresche del mese con una nuova rubrica. La posterò ogni ultima domenica del mese (ovviamente solo nel caso in cui abbia delle nuove entrate, altrimenti salterà un mese). 


Il primo libro che vi mostro è "Multiversum" di Leonardo Patrignani. Non so perché ma negli anni passati non avevo mai data molta importanza a questo libro, infatti non lo avevo neanche mai messo in wishlist. Qualche settimana fa però mi è capitata l'occasione di ottenerlo su Soloscambio e, visto che adesso la serie è conclusa, mi sono detta: perché non provare?

Multiversum #1
Editore: Mondadori (collana Chrysalide)
Prezzo cartaceo: 16,00 €
Prezzo ebook: 4,99 €
Pagine: 341

TramaAlex vive a Milano. Jenny vive a Melbourne. Hanno sedici anni. Un filo sottile unisce da sempre le loro vite: un dialogo telepatico che permette loro di scambiarsi poche parole e che si verifica senza preavviso, in uno stato di incoscienza. Durante uno di questi attacchi i due ragazzi riescono a darsi un appuntamento. Alex scappa di casa, arriva a Melbourne, sul molo di Altona Beach, il luogo stabilito. Ma Jenny non c'è. I due ragazzi non riescono a trovarsi perché vivono in dimensioni parallele. Nella dimensione in cui vive Jenny, Alex è un altro ragazzo. Nella dimensione in cui vive Alex, Jenny è morta all'età di sei anni. Il Multiverso minaccia di implodere, scomparire. Ma Jenny e Alex devono incontrarsi, attraversare il labirinto delle infinite possibilità. Solo il loro amore può cambiare un destino che si è già avverato.



"Ritorno a Riverton Manor" di Kate Morton stazionerà nella mia libreria solo per un po' di tempo, poiché non si tratta di un acquisto vero e proprio ma di un prestito da parte di una mia amica che lo ha adorato. Di questa autrice ho già letto "Il giardino dei segreti" e mi era piaciuto moltissimo, quindi inutile dirvi che le mie aspettative per questo siano alle stelle!

Editore: Sonzogno (collana Tascabili romanzi)
Prezzo cartaceo: 11,00 €
Prezzo ebook: 7,99 €
Pagine: 515

Trama: Riverton Manor, Inghilterra 1924. È la festa di inaugurazione della sontuosa dimora degli Hartford, e il fragore di uno sparo si confonde con i botti dei fuochi d'artificio che illuminano il cielo. Il poeta Robert Hunter giace senza vita nei pressi del laghetto della tenuta, con la pistola ancora fumante in mano. È suicidio? Di sicuro è uno scandalo che scuote fin dalle fondamenta l'aristocratica casata, perché le uniche testimoni del fatto sono le sorelle Hannah ed Emmeline Hartford. Che da allora non si parleranno mai più. Inverno 1999. Sono passati più di settant'anni da quella notte, e la quasi centenaria Grace Bradley, nella casa di riposo in cui trascorre i suoi ultimi giorni, è convinta di essersi lasciata per sempre alle spalle i fantasmi del passato e i tristi ricordi. Ma una giovane regista americana, che vuole realizzare un film sulle sorelle Hartford e su quel misterioso suicidio, chiede la sua consulenza. Grace, infatti, oltre che testimone di tempi ormai remoti, è stata anche direttamente coinvolta nella vita della famiglia: cameriera personale di Hannah, fin da bambina aveva servito come domestica a Riverton Manor. Dapprima riluttante, accetta poi di collaborare e comincia a rievocare le vicende dei giovani Hartford, destinati a un'esistenza tanto fulgida quanto breve: il promettente David, partito giovanissimo per il fronte e mai più tornato; la sensuale e intelligente Hannah; la gaia e capricciosa Emmeline; e soprattutto l'enigmatico Robert Hunter, del quale entrambe le sorelle erano innamorate...

"Un incantevole imprevisto" di Marianne Kavanagh l'ho preso su ibs seguendo più l'istinto che altro e a dirvi la verità me ne sono un po' pentita. Non avevo letto molto bene la trama e non sono andata in rete a caccia di recensioni perciò non so cosa aspettarmi. Mah, vedremo... 

Editore: Garzanti Libri (collana Narratori moderni)
Prezzo cartaceo: 16,40 €
Prezzo ebook: 9,99 €
Pagine: 316

Trama: Tess e George non potrebbero essere più diversi, eppure sono anime gemelle. Lei è la classica brava ragazza, ordinata e per bene, lui fa il musicista, ha un'anima solitaria e qualche segreto di troppo. Eppure sono fatti l'uno per l'altro, solo che non si conoscono ancora. Vivono a Londra. Hanno frequentato la stessa università. Hanno amici in comune che cercano di farli incontrare. Ma ogni volta che stanno per conoscersi a un concerto, a un matrimonio, a una festa, una serie di imprevisti li allontana, e il fatidico momento sembra non arrivare mai. Fino al giorno in cui, per caso, finalmente le loro strade si incrociano. Non c'è bisogno di nessuna parola, di nessun gesto. Basta uno sguardo e Tess riconosce George, anche se non l'ha mai visto. In quegli occhi che la fissano immobili, c'è tutto il loro mondo, tutto il loro futuro e la certezza di stare insieme da sempre. Solo che adesso è troppo tardi. La vita li ha allontanati l'uno dall'altro e ci sono ancora molti ostacoli a dividerli. Devono affrontarli insieme, devono trovare il modo di difendere quello che hanno di più prezioso: un amore senza uguali, un amore scritto nelle stelle. Costi quel che costi.

"La corona di mezzanotte" di Sarah J. Maas e "Se torno, ti sposo" di Kristan Higgins li ho acquistati entrambi su amazon. Ho letto sia il primo libro della serie della Maas, "Il trono di ghiccio", che le novelle prequel (che ho letteralmente adorato, anche più del libro stesso) e sono davvero curiosa di scoprire cosa succederà in questo secondo volume. I libri della Higgins invece li amo incondizionatamente! Quando ho bisogno di una storia romantica e ironica o di fare due risate i suoi libri sono sempre una garanzia ;D

Throne of Glass #2
Editore: Mondadori (collana Chysalide)
Prezzo cartaceo: 17,00 €
Prezzo ebook: 9,99 €
Pagine: 427

Trama: Celaena è sopravvissuta ai lavori forzati nelle tremende miniere di Endovier e ha vinto la gara all'ultimo sangue per diventare la paladina del re. Da mesi il suo compito è uccidere per conto del sovrano, ma lei non ha mai rispettato il giuramento di fedeltà al trono: ha concesso alle vittime la possibilità di fuggire e ne ha inscenato la morte. Nessuno conosce il suo segreto, né il valoroso Chaol, l'amico e confidente di sempre, né il principe Dorian, ancora innamorato di lei. Ma quando una notte, in un corridoio buio, Celaena scorge una figura avvolta in un mantello nero, un altro segreto irrompe nella sua vita: nei sotterranei della fortezza cova una minaccia oscura e devastante, forse legata agli antichi riti magici banditi dal regno... È il momento delle scelte: contrastare questa magia ancestrale o andarsene? Abbandonarsi a un nuovo amore o rinunciare?




Blue Heron #1
Editore: Harlequin Mondadori (collana hm)
Prezzo cartaceo: 12,90 €
Pagine: 384

TramaUn bel giorno di giugno, davanti a mezza città, in uno sfarzoso abito da principessa, con in mano un profumato bouquet di rose, Faith Elizabeth Holland fu piantata all'altare. Ma questo è successo un po' di tempo fa: dopo un periodo sabbatico lontano da casa - e dagli uomini - è il momento di tornare: alla "Blue Heron Winery", l'azienda vinicola di famiglia, hanno bisogno di lei. Lì incontra di nuovo Levi, migliore amico del suo ex, mancato testimone di nozze e responsabile del suo abbandono. Lo stesso che l'aveva baciata. Lo stesso che forse lei vorrebbe baciare ancora...







E per finire: "Gli animali fantastici: dove trovarli" di J.K. Rowling l'ho vinto grazie al divertentissimo Torneo Tremaghi, organizzato da Leda e Denise (che ringrazio ancora), a cui ho partecipato il mese scorso. Insieme a questo libro carinissimo, che ho già sfogliato in lungo e in largo, ho vinto anche un bel portachiavi con un mini quarto libro della serie di Harry Potter, che potete vedere nella foto ad inizio post.  
(Non sono riuscita a trovare i dati della mia edizione del libro perciò vi metto l'altra più nota)



Editore: Salani
Prezzo cartaceo9,90 €
Pagine: 60

Trama: Non c'è casa di maghi in tutto il paese dove non troneggi una copia di "Gli animali fantastici: dove trovarli". Ora, solo per breve periodo, anche i Babbani avranno la possibilità di scoprire dove vivono i Quintaped, cosa mangiano i Puffskein e perché è cosa saggia non lasciare latte in giro per i Knarl.

sabato 26 luglio 2014

Recensione: "Oltre i limiti" di Katie McGarry

Buon inizio di fine settimana carissimi! :) Sono contentissima perché ieri finalmente sono andata all'ikea e sono tornata a casa con due belle librerie nuove fiammanti! I miei poveri libri mi stavano maledicendo già da un po' perché tutti gli scaffali in cui li avevi riposti (sigh, sparpagliati in tre stanze, ma purtroppo lo spazio è quello che è in casa) stavano straripando in maniera preoccupante. Ultimamente si stava formando anche una pila enorme sulla scrivania in camera mia e lentamente il rischio di rimanere sepolta da tutti loro si faceva sempre più concreto =S Ma in questi giorni (forse domani riuscirò già a sistemarli) provvederò a metterli tutti in ordine nella loro nuova casetta e non potranno più lamentarsi ;D
D'accordo, per stamani ho chiacchierato anche troppo perciò vi lascio direttamente alla recensione del carinissimo "Oltre i limiti" di Katie McGarry.

Pushing the Limits #1
Editore: De Agostini (collana Le gemme)
Prezzo cartaceo: 14,90 €
Prezzo ebook: 6,99 
Pagine: 432

TramaNessuno sa cosa sia successo a Echo Emerson, la ragazza più popolare della scuola, la notte in cui le sue braccia si sono ricoperte di cicatrici. Nemmeno lei ricorda niente, e tutto ciò che vuole è ritornare alla normalità, ignorando i pettegolezzi e le occhiate sospettose dei suoi ex-amici. Ma quando Noah Hutchins, il "bad boy" del quartiere irrompe nella sua vita con la sua giacca di pelle, i suoi modi da duro e la sua inspiegabile comprensione, il mondo di Echo cambia. All'apparenza i due non hanno nulla in comune, e i segreti che custodiscono rendono complicato il loro rapporto. Eppure, a dispetto di tutto, non riescono a fare a meno l'uno dell'altra. Dove li porterà l'attrazione che li consuma e cos'è disposta a rischiare Echo per l'unico ragazzo che potrebbe insegnarle di nuovo ad amare?

Il mio pensiero: Un libro non potrà mai essere davvero un “buon libro” se non è in grado di trasmettere emozioni, se non è in grado di riversare fuori dalle pagine ogni singola emozione descritta. Probabilmente sarò ripetitiva ma per me è questo che determina se una storia è valida oppure no. La sua capacità di far vivere al lettore in prima persona tutto ciò che vuole narrare. Far sì che ogni singola parola si imprima a fuoco nel cuore e nella memoria di chi legge e non che gli scivoli addosso come acqua su uno specchio.
“Oltre i limiti” è un new adult intenso, toccante, molto dolce e diverso dai soliti libri di questo genere, che ultimamente non fanno che affollare sempre più i nostri scaffali. La caratteristica principale che lo contraddistingue dagli altri libri del suo filone è il fatto che i protagonisti, Echo e Noah, non frequentino l’università ma l’ultimo anno, o meglio, l’ultimo semestre, delle superiori. Non ci troveremo perciò di fronte ad una storia in cui i personaggi sono alle prese con le problematiche della loro nuova vita universitaria (lezioni, esami, feste, campus, l’indipendenza del vivere per conto proprio lontani dalla famiglia) condite dai temi tipici di questo genere letterario, come violenza, alcol ecc …
Quello che ci offre questa lettura è la storia di due ragazzi completamente diversi tra loro, sia caratterialmente che per situazione familiare, anche se accomunati dalla stessa sofferenza. Echo è gentile, divertente, ama moltissimo dipingere e ha un padre autoritario e una matrigna un po’ svampita. La sua vita, che non è mai stata molto semplice, peggiora drasticamente l’anno in cui, oltre a perdere l’amato fratello, perde anche ogni più piccolo ricordo del giorno in cui ha rischiato di morire. Noah è un ragazzo arrabbiato con il mondo degli adulti. Dopo esperienze disastrose con numerose famiglie affidatarie ha imparato a sue spese a diffidare dagli adulti e contare unicamente su se stesso. Il caso li porterà ad avvicinarsi e farà sì che uniscano le forze nel raggiungimento di un obiettivo comune. Questo lentamente li porterà a fidarsi sempre più l’uno dell’altra ed affrontare insieme il dolore e le difficoltà.

L’alternarsi dei due punti di vista ci offre/apre uno spiraglio diretto sul carattere e la complessità di entrambi i ragazzi. Penso che il punto di forza dell’intera storia vada individuato proprio nel rapporto che si instaura tra i due. Non si tratta semplicemente di un legame puramente sentimentale o di mera attrazione fisica, ma è qualcosa di più profondo. Il tempo che trascorrono insieme, la vicinanza ma anche il semplice fatto di essersi conosciuti, porterà lentamente dei cambiamenti in entrambi. In maniera graduale, forse anche inconsciamente, i due si influenzano a vicenda. Le migliori qualità dell’uno si riversano anche nell’altro. Echo trova la forza in Noah e da lui impara ad essere forte a sua volta, ad essere più determinata  e audace. Noah, che tra i due è il più impulsivo, imparerà a riflettere prima di agire e a valutare le conseguenze delle proprie azioni. 
Un libro davvero bello che non posso fare a meno di consigliare a tutti!

5 "scintille"

venerdì 25 luglio 2014

Make your Dreamcast #4 (Schegge di me: risultati)

È una rubrica mensile ideata da me. È prevista la pubblicazione di quattro post, uno a settimana. I primi tre saranno dedicati a tre dei personaggi principali di un libro da me scelto. Comprenderanno: una loro presentazione, le immagini di alcuni personaggi famosi che per il loro aspetto a mio giudizio potrebbero interpretare quel dato ruolo in un ipotetico film, e per finire un sondaggio che starà a voi compilare in base al vostro grado di preferenza per le varie persone famose citate. Nel quarto e ultimo post invece potrete trovare la classifica definitiva con i volti degli attori che hanno ricevuto più voti.

Giorno cari lettori! E così siamo giunti anche al termine del primo girone di questa rubrica dedicato al libro “Schegge di me”. Nelle settimane precedenti vi ho parlato di Juliette, Adam e Warner, vi ho proposto i volti di alcuni personaggi famosi che per me potrebbero rivestire i loro panni, avete votato i vostri preferiti ed ecco che oggi scopriremo i vincitori, coloro che voi avete scelto! =D

Con una vittoria schiacciante, ben 15 voti su 20, la vostra "Juliette" è... 


Lyndsy Marie Fonseca
 


Il vincitore del secondo sondaggio ha raggiunto e superato i suoi rivali sono nell'ultima settimana e mezzo e anche se non sarebbe stato la mia prima scelta (Devin, povero, sei rimasto indietro) ce lo vedo comunque piuttosto bene. Quindi il vostro "Adam" è...

Wade Poezyn


Il terzo personaggio purtroppo ha avuto meno tempo a disposizione per le votazioni, ma nonostante questo ha ricevuto comunque molti voti, ben 16. Questa è stata una sfida decisamente agguerrita e fino all'ultimo l'esito è stato mooolto incerto. Alla fine dei conti però, con un vantaggio di tre voti, il vostro "Warner" è risultato essere...

Luke Mitchell
    

Bene, ecco qua i vostri personaggi. Che ne pensate, siete rimasti soddisfatti? Vi sembra che possa funzionare allora una rubrica di questo tipo?
Per oggi è tutto e Make your Dreamcast tornerà il prossimo venerdì con un nuovo mese, un nuovo libro e nuovi personaggi da votare ;D


mercoledì 23 luglio 2014

Weekly Advice # 3 (Urban Fantasy)

È una rubrica ideata da me nella quale esprimo una serie di “consigli e sconsigli a tema”.  Il tema è determinato dal giorno della settimana in cui viene pubblicata poiché ad ogni dì corrisponde un genere letterario diverso.

Buongiorno a tutti! Il MERCOLEDÌ, come avrete capito, è giorno di citazioni ma oggi, essendo anche il turno della rubrica Weekly Advice, ho deciso di pubblicare solo quest'ultima. Wonderful Quotes invece tornerà come di consueto la prossima settimana :) 
Il genere che ho legato a questo dì è l'URBAN FANTASY e il tema del giorno sono i "draghi". A differenza delle scorse puntate i libri di cui vi parlerò in questo post sono solo due. Ieri mi sono arrovellata il cervello nella ricerca di tre libri che mi ispirassero abbastanza e che avessero un tema in comune o comunque simile, ma alla fine mi sono adattata e ho optato per questi (anche se il secondo è molto più fantasy che urban, ma pazienza, il tema è lo stesso e volevo proprio parlarne con voi).
Piccolo avviso: volevo ricordarvi che il tempo per i sondaggi per i volti dei personaggi di Shatter me (nella rubrica Make your Dreamcast, qui) è agli sgoccioli, quindi chi non avesse ancora votato si affretti! ;)


Firelight. La ribelledi Sophie Jordan

Non sarà il libro dell’anno, non lo metto in dubbio, ma io l’ho trovato molto carino lo stesso. Ha i suoi difetti, e non è privo di chiché, però possiede anche diversi pregi che mi hanno permesso di apprezzare tutta la storia nel suo complesso. Difetti: non sono riuscita a farmi piacere del tutto la protagonista, Jacinda. Oppressa dal peso di troppe responsabilità e aspettative non volute, nella sua vita non è mai stata libera di fare le proprie scelte o i propri errori. Schiava delle regole del clan e impotente di fronte al suo futuro, il suo desiderio di indipendenza è perfettamente comprensibile e non riesco a biasimarla per i suoi tentativi di ribellione, ma c’è un però. La capisco e le do ragione, ma spesso perde di vista ciò che la circonda, i sentimenti degli altri e non tiene conto delle ripercussioni che le sue azioni hanno su coloro che ama. Diciamo che tende ad essere un filino troppo egoista la ragazza. Altro difettuccio sono i piccoli chiché, come l’amore impossibile che prova Jacinda verso “il nemico”. I pregi: la mitologia dei Draki creata dalla Jordan, estremamente originale, complessa e strutturata perfettamente (mi sono piaciute tantissimo le descrizioni di queste creature); la trama ricca di azione e colpi di scena e per finire lo stile dell’autrice, coinvolgente e molto, molto scorrevole.



Questo libro è stata una vera delusione! Non avevo letto molte recensione ma quelle che mi erano capitate sott’occhio erano piuttosto positive. Questo fatto e la trama molto intrigante mi avevano fatto ben sperare, purtroppo però la lettura non si è rivelata all’altezza delle aspettative. L’aggettivo con cui definirei questo libro è “piatto”. Le basi per un’ottima storia ci sono ma per me non vengono sviluppate molto bene. Ho continuato a leggere, pagina dopo pagina, nella speranza di trovare qualche evento avvincente, che riuscisse a “smuovere le acque” e trasportarmi totalmente nella storia e invece niente! Nemmeno le scene d’azione sono riuscite ad emozionarmi. Anche la protagonista è piuttosto “piatta”. Questo penso sia dovuto più che altro al fatto che passi tutta la sua vita a nascondere la parte più profonda di sé, a cercare di passare inosservata agli occhi degli altri, facendo di tutto per non emergere dalla massa e non attirare troppa attenzione. Da un lato è comprensibile, date le circostanze, ma dall’altro questo atteggiamento sopprime tutto il suo carattere. È intelligente e anche coraggiosa ma quello che fa non è abbastanza. Ho passato un sacco di tempo, senza successo, a sperare che si svegliasse dal suo torpore autoimposto. Anche i draghi descritti mi hanno un po’ delusa, speravo in qualcosa di un po’ più incisivo e invece non sono stata accontentata.


martedì 22 luglio 2014

Recensione: "L’isola dell’amore proibito" di Tracy Garvis Graves

Ma che sbadata che sono! Mi rendo conto solo adesso che ieri il mio piccolo blog ha compiuto un mese!!! Non mi sembra ancora vero =D
Oggi vi lascio in compagnia della recensione di un libro "molto estivo" che ho letto qualche mese fa (le recensioni in arretrato sono agli sgoccioli, tranquilli, peccato che adesso mi si stiano accumulando nel pc quelle nuove, uff..). "L'isola dell'amore proibito" di Tracy Garvis Graves.


Editore: Garzanti (collana Narratori Moderni)
Prezzo cartaceo rilegato: 14,90 €
Prezzo cartaceo brossura: 9,90 €
Prezzo ebook: 5,99 €
Pagine: 322

TramaL'acqua cristallina lambisce dolcemente i suoi piedi nudi. Anna apre gli occhi all'improvviso e davanti le si apre la distesa sconfinata di un mare dalle mille sfumature, dal turchese allo smeraldo più intenso. Intorno, una spiaggia di un bianco accecante, ombreggiata da palme frondose. Le dita della ragazza stringono ancora spasmodicamente la mano di TJ, disteso accanto a lei, esausto dopo averla trascinata fino alla riva. Anna non ricorda niente di quello che è successo, solo il viaggio in aereo, il fondale blu che si avvicina troppo velocemente e gli occhi impauriti di TJ, il ragazzo di sedici anni a cui dovrebbe dare ripetizioni per tutta l'estate. Un lavoro inaspettato, ma chi rifiuterebbe una vacanza retribuita alle Maldive? E poi Anna, insegnante trentenne, è partita per un disperato bisogno di fuga da una relazione che non sembra andare da nessuna parte. Ma adesso la loro vita passata non è più importante. Anna e TJ sono naufraghi e l'isola è deserta. La priorità è quella di sopravvivere fino ai soccorsi. I giorni diventano settimane, poi mesi e infine anni. L'isola sembra un paradiso, eppure è anche piena di pericoli. I due devono imparare a lottare insieme per la vita. Ma per Anna la sfida più grande è quella di vivere accanto a un ragazzo che sta diventando un uomo. Perché quella che all'inizio era solo un'amicizia innocente, attimo dopo attimo si trasforma in un'attrazione potente che li lega sempre più indissolubilmente.

Il mio pensiero: Sono stata attratta da questo libro per la trama, la quale non faceva che ricordarmi la storia di Robinson Crusoe. Effettivamente alcuni punti in comune ci sono e questa è una cosa che mi è piaciuta molto. Altra cosa che ho molto apprezzato è stato il rapporto che si instaura tra i due protagonisti, Anna e T.J, e il modo in cui esso gradualmente cambia.
Quando i due fanno naufragio su una delle tante isole deserte disseminate alle Maldive, Anna è una donna di trent’anni, insegnante affermata che in estate dà ripetizioni private agli studenti come T.J, il quale, avendo perso gli ultimi anni di scuola per una grave malattia, deve rimettersi in pari con tutte le materie scolastiche. T.J è infatti un ragazzino che già a 17 anni ha dovuto lottare molto per la propria vita e questo, unito alla durissima esperienza vissuta sull’isola e agli anni lì trascorsi, ha formato il suo carattere rendendolo una persona estremamente matura per la sua età e infine un uomo. Il sentimento che li lega, nato inizialmente come amicizia, vista anche la differenza di età tra i due, è qualcosa di spontaneo, nato giorno dopo giorno senza che nessuno dei due l’avesse previsto. Un sentimento basato sulla reciproca fiducia e sulla certezza di poter contare sempre l’uno sull’altra in qualsiasi momento, affidando all’altro anche la propria stessa vita. Un’amicizia che negli anni si rafforza, cresce e cambia fino a trasformarsi in amore.

«Non era previsto che ti innamorassi», bisbigliò. «Beh, invece è successo», risposi guardandola negli occhi. «Sono innamorato di te da mesi. Se te lo dico solo adesso è perché penso che anche tu mi ami, Anna. Solo che tu credi che non dovresti. Quando sarai pronta ad ammettere che mi ami, me lo dirai. Io so aspettare.»

Sull’isola tutto era (relativamente) molto più semplice. L’unico problema e la loro principale priorità era la sopravvivenza. Tra la necessità di procacciarsi cibo e acqua potabile, difendersi dagli animali selvaggi, combattere le malattie tropicali e quant’altro minacci la loro incolumità, i due dovranno fare affidamento unicamente sul loro ingegno e mantenere viva la speranza. Una volta tornati alla civiltà però tutto si complica, o meglio è il loro rapporto a complicarsi, poiché entra in gioco l’opinione pubblica. Tutti (tranne i loro familiari e gli amici più stretti) li giudicano da un piedistallo senza fare il minimo tentativo di comprendere. La naturalezza e la bellezza del loro rapporto viene così intaccata e messa a dura prova dalle convenzioni sociali.
Attribuire un voto a questo libro è stata una scelta decisamente ardua poiché, secondo me, oltre alla storia ci sono numerosi fattori da prendere in considerazione che incidono sulla valutazione di un romanzo. Elementi che è impossibile ignorare, come il modo in cui viene narrata la storia stessa. Quello della Graves è uno stile piuttosto schematico in cui viene descritto ciò che succede e i pensieri dei protagonisti in maniera puntuale, semplice e diretta come se fosse una cronaca. Di per sé questo non sarebbe un male ma spesso mi sono ritrovata a leggere anche le situazioni potenzialmente più coinvolgenti a livello emotivo in maniera troppo distaccata. Questa storia, per quanto bella e complessa, ricca di eventi, emozioni e grandi sentimenti, non è stata narrata in maniera tale da riuscire a toccarmi fin nel profondo, a scuotere le corde più sensibili di me, a coinvolgermi completamente, e questo mi è dispiaciuto molto perché altrimenti avrei potuto assegnarli una valutazione decisamente più alta. Nonostante questo però non posso fare a meno che consigliarvi questa lettura per la storia e i suoi personaggi, principali e secondari, perfettamente caratterizzati difficili da dimenticare.

3 "scintille" e mezzo +

lunedì 21 luglio 2014

Book Tag: Zombie Apocalypse

Questa settimana voglio iniziare con un tag carinissimo che ho visto sul blog di Ilenia (Libri di cristallo) e poi anche su altri blog, purtroppo però non sono riuscita a capire da dove sia partito, mm..
Per la scelta dei libri ho pescato tra quelli che più mi sono piaciuti e in cui vi sono diversi personaggi che per simpatia o temperamento non mi dispiacerebbe affatto avere accanto a me nel caso in cui il mondo, come lo conosciamo adesso, venga stravolto (d’accordo, forse su questo punto ho un po’ barato, ma chi mi può biasimare se miro ad avere  nella mia squadra uno come Cole Holland o Jack Deveaux?!? Siate sinceri, neanche a voi dispiacerebbe ;D )


Regole: “scrivete cinque titoli di libri in altrettanti foglietti ed estraeteli a turno. Ogni libro può essere estratto massimo due volte, dopodiché va tolto dalla lista. Per scoprire quale personaggio si deve utilizzare, aprite una pagina a caso e scegliete il primo nome che appare.”

Libri che ho scelto:
·         Albion di Bianca Marconero
·         Poson Princess di Kresley Cole
·         Alice in Zombieland di Gena Showalter
·         Blue di Kerstin Gier
·         Legend di Marie Lu


 
v  La prima persona a morire
Poison Princess: Selena
Mmm.. onestamente?! Non mi dispiace granché ;)

v  La prima persona che tradirai per scappare dagli zombie
Alice in Zombieland: Alice
Oh no, poverina! Mi dispiace tanto Alice, non era mia intenzione ma non ti preoccupare, mi prenderò cura io di Cole J

v  La prima persona a diventare uno zombie
Albion: Darlin
Nouuu! Lei sì che mi avrebbe fatto comodo come esperta d’armi o cervellone del gruppo, uff!

v  La prima persona che ti tradirà per scappare dagli zombie
Poison Princess: Jackson
Nooo! Jack, perché mi hai fatto questo?! Dov’è finita tutta la tua lealtà?!?

v  L'idiota del team
Legend: June
Tst, questa sì che è bella, proprio non me l’aspettavo!

v  Il cervello del team
Alice in Zombieland: Frosty
Mmm..non saprei, mi devo fidare?! Ho sempre pensato che i suoi punti di forza fossero altri =/

 

v  Il medico del team
Albion: Helena
Mah, se lo dici tu dea bendata. Io speravo più in qualcuno come E…

v  L'esperto di armi
Legend: Thomas
Wuaaaaaaaa!!! Non aggiungo altro…..

v  L’attaccabrighe
Blue: Xemerius
Mah sì dai, il caratterino ce l’ha. Lo sai che ti adoro, Xemerius?

v  Il capitano del team
Blue: Lucy
Ok, forse non sarebbe stata la mia prima scelta ma la grinta non le manca :)


Quindi, ecco qua la mia squadra: Lucy, (il capitano), Frosty (il cervello), Thomas (l’esperto d’armi), Helena (il medico), June (l’idiota), Xemerius (l’attaccabrighe). Mah, non esattamente quelli che avrei scelto io ma meglio non lamentarsi, poteva andare peggio. Almeno ho Xemerius su cui contare per fare due risate XD

Il vostro team invece da chi è composto? Se avete già fatto il post o avete intenzione di farlo, non esitate a lasciare i link che sono proprio curiosa =D


venerdì 18 luglio 2014

Make your Dreamcast #3 (Schegge di me: Warner)

È una rubrica mensile ideata da me. È prevista la pubblicazione di quattro post, uno a settimana. I primi tre saranno dedicati a tre dei personaggi principali di un libro da me scelto. Comprenderanno: una loro presentazione, le immagini di alcuni personaggi famosi che per il loro aspetto a mio giudizio potrebbero interpretare quel dato ruolo in un ipotetico film, e per finire un sondaggio che starà a voi compilare in base al vostro grado di preferenza per le varie persone famose citate. Nel quarto e ultimo post invece potrete trovare la classifica definitiva con i volti degli attori che hanno ricevuto più voti.

Finalmente l’estate è arrivata! Strano, eh? Adoro il sole, anche se fuori muoio di caldo e si boccheggia anche all’ombra, non posso fare a meno di amare i mesi estivi. Comunque è meglio non cantar vittoria troppo presto, il tempo qua da me, ora come ora, cambia idea alla velocità della luce..
Ma veniamo all’argomento interessante. Oggi è giunto il momento di presentarvi l’ultimo personaggio del libro del mese e i relativi volti che ho selezionato per lui: Warner.
Come al solito, per chi si fosse perso le puntate precedenti della rubrica potrà trovare tutte le informazioni e i vari link nell’apposita pagina che ho creato, DREAMCAST, collocata nella barra in alto.

LIBRO:
Titolo: Schegge di me
Autore: Tahereh Mafi
Serie: Shatter me #1
Editore: Rizzoli
Prezzo: 17,00 €
Pagine: 365

Trama: 264 giorni segregata in una cella, senza contatti con il mondo. Juliette non può parlare con nessuno, e nessuno deve avvicinarla, perché ha un potere terribile: se tocca una persona la uccide. Agli occhi dell'organizzazione che l'ha rapita il suo potere è un'arma stupefacente, per lei è una maledizione. Un giorno però nella cella viene spinto Adam. Juliette non vuole fargli del male, e così lo tiene a distanza. Ma Adam non sa del suo potere, e mentre lei dorme in preda agli incubi la prende tra le braccia per confortarla. Da quel momento tutto cambia, perché Adam, immune al tocco di Juliette, è l'unico che può accettarla così com'è. Insieme progettano la fuga, alla ricerca di un mondo che non la consideri più né un'arma né un mostro, ma una persona speciale, che con il suo potere può fare la differenza.


IDENTIKIT PERSONAGGIO:
Nome: Warner
Età: 19 anni
Data di nascita: 24/04/####
Occhi: verdi
Capelli: biondi

DIRETTAMENTE DALLE PAGINE DEL LIBRO:
«Weston, abbassa le luci e lasciala andare. Voglio guardarla in faccia. » L’ordine è freddo, duro come l’acciaio, minacciosamente pacato; risulta efficace senza alcuno sforzo. L’illuminazione viene abbassata a un livello tollerabile. […] Sollevo la testa. La prima cosa che mi colpisce è la sua età. Deve avere pochi anni più di me. È chiaro che occupa una posizione di comando, anche se ignoro quale. Ha la pelle impeccabile, senza la minima imperfezione, e le mascelle affilate e possenti. È bellissimo. […] Indossa un completo stirato alla perfezione, ha i capelli biondi pettinati con cura ed è circondato da soldati che gli fanno da guardie del corpo. Lo odio. «Sei cocciuta.» Ha gli occhi di un verde quasi trasparente. «Ti rifiuti sempre di collaborare. Sei stata sgarbata persino con il tuo compagno di cella.» Senza volerlo sussulto. 

CANDIDATI
Non sono particolarmente soddisfatta dei volti che ho trovato per oggi.. Sì, ce li vedo come Warner ma non corrispondono esattamente all’idea che mi ero fatta di lui comunque a grandi linee il risultato che volevo c’è. Voi che ne dite? “Henry Spurrier” è un modello inglese come anche “Blake Kneisley” (anche se non sono ben riuscita a capire di che nazionalità). Quest’ultimo, appena l’ho visto, mi ha subito fatto pensare a Warner. Un po’ per il suo sguardo, l’espressione degli occhi, e un po’ per la fisionomia del volto, con le sue mascelle affilate. Per “Luke Mitchell” invece sono un po’ di parte, lo ammetto. Lui, oltre ad essere un attore che adoro, è anche uno dei pochi ragazzi biondi che mi piacciono. In questa foto, con lo sguardo serio, mi ricorda molto Warner.
Anche stavolta, l’ordine in cui vi presento le foto è puramente casuale.


                                   A. Henry Spurrier                                B. Blake Kneisley                              C. Luke Mitchell
  
SONDAGGIO:
Eccoci giunti alla votazione. Scegliete uno dei tre e, come per le scorse volte, fatemi sapere cosa ne pensate dei ragazzi che ho scovato per voi e se volete la vostra personale classifica ;)

survey software

Per concludere vi ricordo che tutte e tre le votazioni rimarranno aperte fino al 23 di luglio, quindi chi non ha ancora votato per Juliette o per Adam è sempre in tempo per farlo ora J

giovedì 17 luglio 2014

Recensione: "I segreti di Amber House" di Kelly Moore, Larkin Reed e Tucker Reed

Che mattinata gente! Non ho sentito la sveglia, per strada ho trovato un traffico incredibile (tanto che un tragitto di quindici minuti si è trasformato in uno di venticinque!!! Roba da matti!), ho perso il treno (colpa di quel camioncino che andava a passo di lumaca e che non potevo sorpassare per via della strada troppo stretta), e il treno dopo ovviamente ha fatto ritardo! Perfetto, sono arrivata in biblioteca un'ora e mezza più tardi del solito, grr.. Adesso faccio un bel respiro, vi lascio in compagnia della recensione de "I segreti di Amber House", di cui vi avevo parlato la scorsa settimana, e.. vado a studiare...


The Amber House trilogy #1
Editore: Feltrinelli (collana Feltrinelli Kids)
Prezzo cartaceo: 15,00 €
Pagine: 365

Trama: Quando Sarah, suo fratello e la loro algida madre si stabiliscono ad Amber House, la ragazza rimane ammaliata dal fascinoso Richard, che la introduce in un mondo di ricchezze e privilegi, ma è anche attratta dall'enigmatico Jackson, che la coinvolge in un'eccitante caccia ai diamanti scomparsi. Sarah scopre di riuscire a "vedere" la storia della casa e delle persone che vi hanno abitato: vede sua madre da ragazza, incredibilmente affettuosa e felice, o il crudele capitano di mare che perse il tesoro tanti anni prima. E ricomponendo piano piano tutti i pezzi del mosaico, scopre che Amber House nasconde molti segreti, antichissimi crimini e più recenti tradimenti. Dove sono nascosti i diamanti? Chi è responsabile dell'infelicità di sua madre? E quale tragedia riecheggia ancora nelle stanze della casa? Sarah ha bisogno di risposte, in fretta. Perché le sue visioni minacciano la persona che ama di più e lei deve districare la ragnatela del passato, prima che sia troppo tardi.

Il mio pensiero: Quella narrata ne I segreti di Amber House è una storia davvero intrigante la quale, in particolari situazioni, è riuscita addirittura a mettermi i brividi. Tutto è avvolto da un alone di mistero, l’aria stessa che si respira in questa antica e maestosa dimora è ricca di segreti che reclamano a gran voce di essere uditi e compresi. La casa stessa sembra essere “viva”, un’entità a se stante che conduce la propria esistenza senza minimamente curarsi delle vite di tutte quelle persone che nel corso degli anni si sono ritrovate a percorrere i suoi corridoi. Numerose generazioni di uomini e donne hanno vissuto nelle medesime stanze e calpestato i medesimi pavimenti che in passato ospitarono i loro stessi avi, ma la casa, indifferente di fronte alla brevità della vita umana, continua ad essere un punto fermo nel panorama lungo le sponde del fiume sul quale essa sorge. Immobile, indisturbata ed eterna, continua imperterrita ad esistere e a suscitare grande ammirazione e una sorta di timore reverenziale in tutti coloro che la vedono. 
Nel complesso i personaggi non li ho trovati particolarmente incisivi, anche la protagonista stessa, Sarah, mi ha lasciata piuttosto indifferente e ho avuto come l’impressione che spesso si lasciasse un po’ troppo trasportare dalle situazioni invece che agire e prendere l’iniziativa. Il suo animo curioso e la sua velata ironia però l’hanno fatta apparire ai miei occhi molto simpatica. La pecca dei personaggi è però compensata dall’attenzione che viene riservata al passato e a tutti i suoi misteri, ma la cosa migliore, quella che mi ha fatto apprezzare veramente il libro, è stato il mondo in cui si giunge alla verità: estremamente originale e inaspettato.
Altra cosa che non mi ha pienamente convinta è stata il fatto che in alcuni tratti il libro risulti troppo lento. La mia curiosità e la mia voglia di scoprire cosa sarebbe successo nella pagina successiva non sono rimaste costanti durante il corso della lettura. Inoltre ci sono alcuni particolari che rimangono poco chiari o alcune domande che il lettore si pone ma che rimangono senza risposta.

Nonostante tutto questo penso comunque che “I segreti di Amber House” sia un buon libro con una storia avvincente e intrigante e che, a lettura ultimata, lascia il lettore con questo pensiero su cui riflettere: nella vita esistono infinite possibilità, nate da ogni più piccola scelta che compiamo, come infiniti fili che si intrecciano e si disfano senza sosta, e forse non è mai troppo tardi per cambiare il nostro futuro.

«Pensate,» disse, a conclusione della sua storia, «se Hopkins avesse potuto finire gli studi o se avesse sposato sua cugina, o se si fosse innamorato di qualcun altro, probabilmente non avrebbe fondato l’ospedale e l’università. E le migliaia di persone curate qui, e i milioni di pazienti che hanno beneficiato delle ricerche della Hopkins forse sarebbero morti. Tutta la storia è così: costruita su un numero infinito di eventi casuali che concorrono a spingere le cose in un verso o nell’altro. Se un dettaglio fosse stato diverso, allora …» Papà si strinse nelle spalle. Terminai la frase tra e me. Tutto il mondo sarebbe diverso.


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