Buon pomeriggio, ragazzi! Finalmente le lezioni sono terminate, adesso però dovrò iniziare seriamente a studiare per gli esami =S Sono già stanca, povera me...
Comunque, in questi giorni voglio mettermi in pari con le recensioni in arretrato, perciò adesso vi lascio quella de "Il domani che verrà" di John Marsden, che ho buttato giù subito dopo aver finito il libro e nei prossimi giorni pubblicherò le altre erano rimaste scritte per metà nel pc..
Tomorrow # 1
Editore: Fazi (collana Lain)
Prezzo: 14,90 €
Pagine: 250
Trama: Australia, contea di Wirrawee. Nella campagna vicino Melbourne la vita scorre lenta e monotona, ma otto ragazzi hanno trovato un modo di sconfiggere la noia che li assale ogni estate: una gita nella natura selvaggia del bush australiano. Macchina, bagagli, tende, provviste: è tutto pronto. La loro destinazione è Hell, un paradiso chiamato Inferno, una radura luminosa e isolata che sarà la loro casa per una settimana. Davanti al fuoco a raccontarsi storie, a scambiarsi i primi baci e leggere classici di altri tempi, i ragazzi non sanno che al ritorno la loro vita non sarà più la stessa. Le case vuote, gli animali domestici morti, un'aura di desolazione che avvolge ogni cosa. L'Australia è stata occupata da forze militari sconosciute e i civili sono scomparsi, costretti in enormi prigioni all'aperto: tra i detenuti ci sono i genitori, i fratelli e le sorelle. Sconfitte la paura e l'incertezza, l'angoscia e la fragilità, i ragazzi sceglieranno di combattere per riprendersi il proprio avvenire, sapendo che l'unica possibilità di salvezza è nelle loro mani.
Il mio
pensiero: “Il domani che verrà”
è il primo capitolo di una serie, composta da ben sette libri, scritta da un
autore australiano negli anni ’90. In Italia è stato pubblicato nel 2011 in
concomitanza con l’uscita nelle sale dell’omonimo film, ma purtroppo la traduzione
dei seguiti non è mai avvenuta. Nonostante lo avessi adocchiato da anni e la
trama mi incuriosisse moltissimo, a causa della mancanza dei seguiti è rimasto a
vegetare nella mia wishlist all’infinito e se non fosse stato per un'occasione dell'ultimo minuto non l’avrei nemmeno preso.
Come c’era da aspettarsi, si tratta di un
libro piuttosto introduttivo, in cui però l’azione non manca di certo e il
potenziale per la realizzazione di una storia ricca e complessa c’è.
Un gruppetto di amici, durante le vacanze di
Natale, decide di trascorrere alcuni giorni lontano dalla città e dalle rispettive
famiglie per rintanarsi, come da piccoli, tra i boschi e nella natura
incontaminata. Trascorrono una settimana idilliaca assaporando la vera libertà,
esplorando sentieri, chiacchierando e raccontandosi storie intorno al fuoco. Il
giorno del loro ritorno alla civiltà però si rendono subito conto che qualcosa
non va. Una dopo l’altra, trovano le loro case deserte. L’elettricità staccata,
gli animali morti o in fin di vita e tutti i loro genitori, amici e vicini
scomparsi, come se non fossero tornati alle proprie abitazioni da giorni. Terrorizzati
i ragazzi scendono in città e scoprano che i loro peggiori sospetti erano
fondati. Durante la loro assenza qualcosa di tremendo è accaduto. Uomini, che
parlano una lingua a loro sconosciuta, girano armati per le strade e
d'ora in poi, per sopravvivere potranno contare solo sulle proprie capacità e
fidarsi gli uni degli altri.
Una delle cose che mi sono piaciute di più dell’intero
libro è stata l’ambientazione. Ambientazione intesa sia in riferimento al
luogo: l’Australia, che ho trovato davvero originale come scelta; sia in
riferimento al tempo: i giorni nostri. Non si tratta quindi di una società distopica
futura, nata dopo qualche grande cataclisma o guerra globale che ha sovvertito
totalmente lo stato delle cose odierno. È invece il nostro presente che va
incontro al cambiamento. L’oggi e domani si scontrano dando origine a qualcosa
di totalmente nuovo, così plausibile da essere inquietante.
E questi ragazzi, ragazzi esattamente come noi, abituati alla nostra società e cresciuti con il nostro modo di pensare, si trovano a dover compiere scelte difficili pur di sopravvivere. Questa esperienza porterà in loro molti cambiamenti e tirerà fuori il meglio e il peggio da ognuno di essi.
E questi ragazzi, ragazzi esattamente come noi, abituati alla nostra società e cresciuti con il nostro modo di pensare, si trovano a dover compiere scelte difficili pur di sopravvivere. Questa esperienza porterà in loro molti cambiamenti e tirerà fuori il meglio e il peggio da ognuno di essi.
Una cosa che non mi è piaciuta molto, invece, sono
stati gli intermezzi dedicati all’evolversi delle storie d’amore tra alcuni
personaggi. In parte mi sono sembrate superflue e in parte un po’ noiose, ma in
confronto al resto sono poca cosa quindi non mi hanno creato grandi problemi.
Per quanto riguarda lo stile non saprei come descriverlo esattamente. L’aggettivo con cui lo definirei è “strano”. È uno stile molto particolare che credo sia assolutamente voluto. L’autore sceglie di narrare la storia con un PoV interno, ma come se fosse una sorta di diario, una cronaca di tutto ciò che è successo a questi ragazzi dal momento in cui decidono di partire per il campeggio. È come se fosse tutto un grande flashback che torna a confluire nel presente del prologo e dell’epilogo. Un epilogo che conclude la prima parte di questa avventura e lascia il lettore, insieme ai personaggi, a porsi domane sul domani che verrà.
Per quanto riguarda lo stile non saprei come descriverlo esattamente. L’aggettivo con cui lo definirei è “strano”. È uno stile molto particolare che credo sia assolutamente voluto. L’autore sceglie di narrare la storia con un PoV interno, ma come se fosse una sorta di diario, una cronaca di tutto ciò che è successo a questi ragazzi dal momento in cui decidono di partire per il campeggio. È come se fosse tutto un grande flashback che torna a confluire nel presente del prologo e dell’epilogo. Un epilogo che conclude la prima parte di questa avventura e lascia il lettore, insieme ai personaggi, a porsi domane sul domani che verrà.
4 margherite -
Quindi potrei leggerlo, in qualche maniera ha una sua conclusione?
RispondiEliminaSì, secondo me puoi leggerlo tranquillamente.. Questo è solo il primo di una lunga serie e naturalmente moltissime cose rimangono senza risposta, ma, essendo solo l'introduzione alla storia vera e propria, ha comunque una sua conclusione.. Però è davvero un peccato che da noi l'abbiano interrotta :(
EliminaCiao Valy! Questo libro lo avevo letto qualche anno fa.. carino, niente di che. L'ho trovato un po' noiosetto, infatti per una volta posso dire di aver preferito il film. I seguiti li ho cercati anche in francese, ma senza successo.. peccato, perché in fondo mi sarebbe piaciuto andare avanti con la storia.
RispondiEliminaPer questo sono contenta di non ricordarmi molto il film :D Ora però devo assolutamente rivederlo, sono troppo curiosa! Comunque ti capisco, le parte d'azione erano le migliori, mentre le altre un po' noiose. Però va beh, alla fine l'azione predomina :) Davvero gli altri libri sono difficili da trovare? Anche a me piacerebbe concluderla, ma non mi sono ancora messa alla ricerca dei seguiti.. Appena ho tempo mi rimbocco le maniche e inizio la caccia :)
EliminaCiao Valy!Io ho visto il film tratto dal libro e ricordo che mi era piaciuto abbastanza, tuttavia non ho iniziato la serie perché non leggevo ancora in lingua e non volevo fermarmi al primo libro!Adesso però potrei sicuramente farci un pensierino! :)
RispondiEliminaCiao Juliette! Sì, il libro è abbastanza vecchiotto e anche io ho fatto esattamente come te. La storia è molto carina e spero di riuscire a recuperare i seguiti per poterla continuare.. Uffa però, perché iniziare a pubblicare una serie così lunga se poi non si vuole finire di tradurre?! :(
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