mercoledì 2 settembre 2015

Weekly Advice # 12 (Urban fantasy)

È una rubrica ideata da me nella quale esprimo una serie di “consigli e sconsigli a tema”.  Il tema è determinato dal giorno della settimana in cui viene pubblicata poiché ad ogni dì corrisponde un genere letterario diverso. 

Buongiorno followers! Oggi torno con la rubrica Weekly Advice, in questi mesi ho letto parecchi libri e ho accumulato diverse mini recensioni per questa rubrica, perciò tornerete a vederla un po' più spesso :) Oggi, essendo MERCOLEDÌ, il genere di cui vi parlerò è lo URBAN FANTASY e i libri in questione sono entrambi seguiti di serie molto note e di cui vi ho già parlato qui sul blog.


Origindi Jennifer L. Armentrout
(Lux # 4)

Mi sento molto combattuta sul voto da assegnare a questo quarto capitolo della serie Lux. (Qui recensioni di ShadowsObsidianOnyx Opal). Per gran parte della lettura mi è piaciuto, ma i capitoli finali mi hanno lasciata parecchio interdetta e questo mi ha portato a far scendere il rating dalle 4 alle 3 stelle. Diciamo che siamo intorno alle 3 stelle e 75, va. Ma andiamo per gradi. Mi è piaciuta molto la prima metà del libro, con tutte le sue rivelazioni sulla realtà dei Luxen, su Dedalo, la divisione governativa che si occupa del loro studio (alias segregazione-sperimentazione forzata su esseri viventi di origine non terrestre), con la sua drammaticità e senso di impotenza che trasmette, unito però alla grande resistenza e forza di volontà che dimostrano Katy e Daemon nelle avversità che si trovano costretti a fronteggiare. Ho adorato le nuove aggiunte alla rosa dei personaggi. Archer soprattutto. Sono rimasta fin da subito particolarmente affascinata e intrigata da lui. La sua silenziosa presenza, ferma, pressante, ma gentile. La sua attenzione e il senso di sicurezza che, nonostante tutto, mi sembrava trasmettere. E poi, dopo la scoperta su chi sia in realtà, non ho potuto che rimanerne ancora più incantata e incuriosita da lui. Altri che hanno suscitato il mio interesse e fatta ridere sono state alcune vecchie conoscenze come Paris e Luc (adoro proprio quel ragazzino impertinente!). Ho trovato davvero interessante tutto ciò che riguarda gli Origin, di cui non parlerò per evitare spoiler. Creature affascinanti, ma inquietanti e molto triste è il modo in cui da sempre sono trattati dal governo. Mi si è stretto il cuore per loro. Ho amato il fatto che la Armentrout abbia deciso di introdurre qui anche il PoV di Daemon, alternandolo a quello di Katy, e continua a piacermi il loro rapporto e le infinite frecciatine che si lanciano per punzecchiarsi a vicenda. Quello che però non mi ha convinta e lasciata perplessa è stata però la parte finale del libro, dalla fuga in poi. Da questo momento le cose iniziano ad essere ancora più critiche e, oltre a sfuggire letteralmente di mano ai nostri ragazzi, assumono anche sfumature particolari: che tendono in alcuni casi all’esagerato, in altri ad un “troppo zuccheroso per i miei gusti” e forse sì, in altri ancora anche all’assurdo. Alcune delle scelte prese non le ho condivise affatto, ma ehi, questa è un’altra storia. Quando mai siamo sempre d’accordo con quello che fanno i protagonisti dei nostri libri?! Nonostante tutto questo la serie continua a piacermi e sicuramente a breve leggerò anche Opposition, il libro conclusivo.


La diciottesima luna di Kami Garcia e Margaret Stohl
(Caster Chronicles # 3)

Fedele al mio proposito di portare a termine questa serie, nelle scorse settimane ho letto anche “La diciottesima luna”, terzo libro della serie Caster Chronicles (qui e qui recensioni del primo e del secondo). Come i libri precedenti, anche questo si è distinto per la sua estrema lentezza nella narrazione. La mancanza di fluidità, o comunque la sua poca scorrevolezza, rappresenta per me il tallone d’Achille di questa serie. All’inizio sono stata parecchio incerta se scrivere o meno questa recensione, perché purtroppo il mio pensiero e le mie impressioni non sono molto diverse da quelle avute dopo aver letto “La sedicesima e La diciassettesima luna”. Mi sento davvero ripetitiva a scriverle nuovamente e la cosa non mi piace. Probabilmente la recensione del prossimo neanche la scriverò, mah. Ad ogni modo, la storia in sé è carina, ma manca quel qualcosa che gli dia quella marcia in più per far sì che sia indimenticabile. Nonostante l’azione non sia stata alla base neanche dei libri precedenti, in questo essa scarseggia veramente. Ho trovato questo terzo capitolo piuttosto “piatto”. Succedono molte cose e vengono svelate diverse verità, però il tutto è affrontato in una maniera tale da essermi scivolato sulla pelle senza lasciare grandi tracce. Tutto adesso è incentrato sulle conseguenze. Sulle ripercussioni che hanno avuto le azioni del passato sul presente e che avranno o potranno avere sul futuro. Regna l’incertezza e l’ineluttabilità di una Fato più grande dell’uomo e che avanza nonostante i tentativi di modificarlo. Il Caos adesso è sovrano e per questo trovo azzeccatissimo il titolo originale. Un caos che si rifletterà anche sui vari personaggi: Ethan con i frammenti della sua memoria che gli sfuggono tra le dita e i suoi tentativi di comprendere ciò che è e ciò che sarà; Amma, fuori di testa per il dolore e la disperazione, che prenderà scelte che la allontaneranno sempre più dalla giusta strada; Link alle prese con tutti i cambiamenti che stanno avvenendo in lui; Lena continua a non servire a niente come al solito; mentre conosceremo meglio altri personaggi come John (che adoro) e i cattivi della situazione, oltre che il loro passato. Il libro si conclude con un cliffhanger e per scoprire cosa succede a dovrò per forza prendere in mano anche l’ultimo libro. 

4 commenti:

  1. Oddio XD credo che il mio non-amore per JLA si sia ormai capito, quindi non mi pronuncio. v-v
    Ho letto i primi due libri delle Caster Chronicles: il primo mi è piaciuto molto, il secondo non tanto e non so se continuare pur avendo i due seguiti. :/

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    1. Ahahah Vero! XD Sì, ricordo perfettamente le tue recensioni sui libri della serie Lux XD Ti dirò, in effetti pure io ho preferito i primi due libri. Onyx per me è stato il migliore di tutti, finora. I seguiti, nonostante li abbia trovati carini, non sono stati all'altezza delle aspettative.
      Per la Caster Chronicles, la mia più che curiosità e voglia di leggerla, è questione di principio. Come te, avevo già comprato tutti i libri anni fa e volevo depennarli dalla tbr list. Ti dirò, per ora, per me questa serie non va oltre le 3 stelle. Quando lo avrò finito, ti farò sapere come avrò trovato l'ultimo :)

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  2. Origin è lì che mi guarda. Ma non so se è ancora il momento, ho paura di una delusione. L'altra serie invece l'avevo interrotta dopo il secondo, e se mi dici che il terzo è ancora più piatto starà ferma ancora per un po'

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    1. Mah, "Origin" ha riscosso opinioni molto contrastanti. Anche se difficile, io ti consiglio di cercare di iniziarlo senza aspettative particolari o pregiudizi. Per l'altra ti posso dire che non è proprio il libro che fa per me. Idea di base carina, ma poco emozionante per i miei gusti. Sto leggendo ora "La diciannovesima luna" e, anche se sono sempre all'inizio, per ora non mi sembra molto diverso dagli altri =/

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