Buondì, gente! Oggi, anche se è lunedì, non mi andava proprio di pubblicare la rubrica What's on my Bedside table? e parlare della mia attuale lettura. Sono alle prese con "La diciannovesima luna" ma vi ho già parlato di questa serie fino alla nausea e come avevo immaginato mentre leggevo il terzo, anche questo capitolo finale non lo sto trovando molto diverso dagli altri. Ergo, trovavo davvero inutile discuterne di nuovo. Se riesco a finirlo tra oggi e domani, anche se ne dubito visto che sono sempre a metà, mercoledì vedrò di postare la rubrica in via eccezionale.
Ad ogni modo, cambiando le carte in tavola, oggi vi propongo la recensione di una delle mie ultime letture: "L'estate dei segreti perduti" di Emily Lockhart.
autoconclusivo
Editore: De Agostini (collana Le gemme)
Prezzo cartaceo rilegato: 14,90 €
Prezzo cartaceo brossura: 10,90 €
Prezzo ebook: 5,99 €
Pagine: 315
Trama: Da sempre la famiglia Sinclair si riunisce per le vacanze estive su una piccola isola privata al largo delle coste del Massachusetts. I Sinclair sono belli, ricchi, spensierati. E Cady, l'erede di tutta la fortuna e di tutte le speranze, non fa eccezione. Ma l'estate in cui la giovane Sinclair compie sedici anni le cose cambiano. Cady si innamora del ragazzo sbagliato e ha un incidente. Un incidente di cui crede di sapere tutto, ma di cui in realtà non sa nulla. Finché, due anni dopo, torna sull'isola e scopre che niente è come sembra nella bellissima famiglia Sinclair. E che, a volte, ci sono segreti che sarebbe meglio non rivelare mai.
Il mio
pensiero: “L’estate dei segreti
perduti”, meglio noto come “We were liars”, è un libro che in questi ultimi anni ha fatto molto parlare di sé.
Ha vinto premi e a breve, da esso, ne verrà tratto anche un film. Le opinioni
entusiaste abbondano. Anche se è uno di quei che compaiono
ovunque, stranamente non ne avevo letto neanche una recensione. Solo la trama. Per questo, prima di
iniziarlo non avevo la più pallida idea di cosa contenesse, se non
qualche mistero legato alle estati di una famiglia trascorse su un’isola. Visto
la sua grande notorietà avevo però aspettative molto alte. Aspettative che,
senza preavviso, sono andate a schiantarsi, in positivo e in negativo, con il
vero contenuto dell’opera. Perché, eh sì, ragazzi, sono stata proprio presa in
contropiede. Non mi aspettavo minimamente un libro del genere, né tanto meno che
la storia si evolvesse in quel modo.
L’opera narra della vita della ricchissima
famiglia Sinclair attraverso il PoV della protagonista, Cadence, la primogenita
di tutti i nipoti. Ogni estate la famiglia si riunisce per trascorrere le
vacanze sull’esclusiva isola di proprietà familiare, in cui sono presenti solo
la villa padronale, in cui abitano il nonno, il patriarca, e sua moglie, e le
tre lussuose dimore realizzate per le loro bellissime figlie. I Sinclair sono
belli, ricchi, alti, biondi e impeccabili. La perfezione è il loro marchio di
fabbrica. Sbagliare non è ammesso. Mostrare e provare sentimenti, come il
dolore e lo sconforto, non è concesso. Si vive per essere allegri e recare
gioia e orgoglio alla famiglia. Ma attenzione! La perfezione altro non è che
un'illusione.
La narrazione è incentrata principalmente su ciò che avviene
d’estate, e ogni ricordo ed avvenimento è collocato nel tempo in base, non
all’anno del calendario, ma al numero dell’estate corrispondente dalla nascita
di Cady e dei suoi due cugini coetanei, Johnny e Mirren. Nell’estate n. 8, arriva però sull’isola anche un altro bambino della
loro età, Gat, nipote di Ed, nuovo compagno della zia di Cady. Da quel momento
in poi, il ragazzo, trascorrerà ogni estate con la famiglia. Lui sarà una figura
fondamentale per il gruppo, ma soprattutto per la protagonista. Rappresenta la
novità e una boccata d’aria fresca. È colui che riesce a vedere oltre. Oltre la
patina di perfezione calata da generazioni sulla famiglia e soprattutto sarà la voce della
consapevolezza.
«Scatto, impegno e sarcasmo.
Contemplazione ed entusiasmo. Ambizione e caffè forte.
Zucchero, curiosità e pioggia.»
La stagione estiva rappresenta per i Sinclair, in particolare per i bambini, un momento magico. Un periodo fuori dal tempo e
dallo spazio, in cui le loro vite di tutti i giorni si interrompono e inizia
una vita diversa, la vita sull’isola, in cui tutto è possibile e il mondo
esterno è solo un ricordo lontano e inesistente. Un idillio in cui tutto sembra
perfetto. Nonostante la presenza di Gat, mai accettata fino in fondo dal resto
della famiglia, in quanto visto come estraneo, spezzare una consuetudine e una
convinzione ormai profondamente radicata si rivela un’impresa quasi
impossibile.
Il libro si divide in cinque parti, ognuna delle
quali costituisce un tassello fondamentale nella comprensione della storia. Della
sua nascita, sviluppo e conclusione. Ma soprattutto ognuna di esse, con la loro
gradualità, è estremamente importante per l’acquisizione della consapevolezza
dovuta al lento svelarsi di tutte le bugie e verità, passate e
presenti. Lo stile dell’autrice è molto particolare. Il testo è estremamente
scorrevole e questo è accentuato dal fatto che il libro sia composto da capitoli
brevissimi. Frasi semplici e dirette si susseguono senza sosta. A volte recando
con loro un sapore quasi poetico, altre malinconico, altre ancora onirico e
ingannevole. Esse riportano le sensazioni e le impressioni della protagonista
così come le passano per la mente. Come se riversasse tutto ciò che prova in un
diario, un diario destinato a noi.
Cady ha profondi vuoti di memoria per quanto
riguarda gli avvenimenti relativi all’estate n. 15, e questo si riflette
perfettamente nello stile e nella narrazione. Tenta di ricostruire il corso
degli eventi, mettendo insieme indizi e tutti quei piccoli frammenti di memoria
che, lentamente, con grande fatica e spesso in modo del tutto inaspettato,
riaffiorano in superficie. Il passato si unisce inestricabilmente al presente e
questo influenza fortemente la narrazione stessa, a volte confondendo anche il
lettore.
Ai capitoli si alternano spesso alcune fiabe
scritte dalla ragazza. Basandosi sulle sue esperienze e sulla propria famiglia,
ne ricava piccoli racconti brevi fantastici, ma non per questo meno reali della
vita vera. Ognuno di essi è carico di un significato più profondo rispetto alla
semplice storiella che racconta, e reca con sé una morale.
“L’estete
dei segreti perduti” è bello, ma davvero sconvolgente. Anche se alla fine
tutti i pezzi si incastrano e tutto acquista un senso, non posso negare di
essere rimasta scioccata, e in parte sì, anche delusa,
amareggiata e profondamente rattristata, dalla verità. Ogni pagina però racchiude in
sé un insegnamento. Fa capire quanto spesso la superficialità sia presente
nelle nostre vite, e come l’importanza delle cose vere stia altrove e
sopratutto come stupide “convinzioni e convenzioni” portino facilmente alla
rovina. La vita è tutto un grande “e se…?” e sta a noi saper scegliere bene
perché non è possibile tornare indietro e cambiare le nostre scelte. L’unica
cosa possibile è andare avanti e affrontare la vita e le conseguenze delle
nostre azioni con coraggio.
Concludo la recensione con alcune considerazioni finali: mi
è piaciuto questo libro? La risposta è sì, ma è anche no. Le due affermazioni si contraddicono, lo so, ma entrambe sono vere. Mi ha lasciata indifferente? Decisamente no, mi ha
sorpresa e sconvolta. Ve lo consiglio? Beh, a questa domanda non ho risposta.
3 girasoli
L'ho recuperato in scambio qualche mese fa, sono molto curiosa :)
RispondiEliminaAnche io speravo di riuscire ad ottenerlo con uno scambio ma alla fine non ho resistito e l'ho preso in ebook XD Allora buona lettura, se ti va poi passa a dirmi come lo hai trovato ;)
EliminaA me non piacque molto... non ne scrissi nemmeno la recensione. Più che altro lo stile di scrittura e la protagonista me lo hanno praticamente fatto odiare... comunque il finale ha deluso anche me *oltra a confermare la mia impressione negativa su Cadence*
RispondiEliminaLo stile, anche se mi ha confusa parecchio, a me è piaciuto. Soprattutto le varie fiabe. Però hai ragione, la protagonista l'ho trovata irritante pure io, e se avessi conosciuto nella vita vera una persona così non ci sarei mai andata d'accordo. Però penso che sia stato proprio quello lo scopo dell'autrice. Alla fine dei conti tutto è portato agli estremi per mettere in risalto il significato dell'opera.Sì, sul finale neanche ne parliamo =S
EliminaA me aveva lasciato un po' con l'amaro in bocca...
RispondiEliminaIdem. Anche se ho apprezzato molto il messaggio, il libro in generale, ma soprattutto il finale mi hanno lasciato decisamente l'amaro in bocca :(
EliminaHo letto questo libro poche settimane fa, e non mi aspettavo molto, invece mi ha spiacevolmente sorpreso!! Innanzitutto lo stile così particolare ed evocativo (anche solo la descrizione del dolore che le provoca il mal di testa è una vera e propria immagine!) e l'ambientazione, in un mondo di ricchi che vivono di facciata e ricatti!!
RispondiEliminaI personaggi sono reali, intensi, tanto che scoprire il mistero mi ha davvero scioccata!! Ancora non l'ho digerito, ma questo non toglie nulla alla bravura dell'autrice!! Spero di leggere qualcos'altro di suo molto presto!! ^_^
Sì, lo stile in generale ma sopratutto quella parte, come dici tu, evocativa, sono piaciuti molto anche a me. Come il messaggio. Ma quel finale mi ha devastata. Avevo qualche sospetto verso metà, ma continuavo a ripetermi che non era possibile. Quando poi invece è saltato fuori che era proprio così, e anzi, anche un tantino peggio di come sospettavo, mi sono sentita davvero male :'( Comunque, sì, l'autrice scrive bene :)
EliminaBoh...non so se mi potrebbe piacere oppure no. Diciamo che non la trama non mi convince molto...
RispondiEliminaè un libro molto, molto particolare. Diciamo che basarsi sulla trama è fuorviante. L'unica cosa che posso dirti è che se ti senti ispirata prova a leggerlo, sicuramente ti sorprenderà e magari potrà piacerti, altrimenti punta su qualche altro tipo di libero più sicuro :)
Eliminasecondo me è un libro geniale. Mi è piaciucchiato fino alla fine, che mi ha lasciata a bocca aperta e l'ho rivalutato tutto completamente e visto sotto un'altra ottica. Il mio voto finale è stato decisamente più alto. E l'ho consigliato a tutti, anche solo per lo shock finale
RispondiEliminaNo, diciamo che io l'ho salvato solo per il senso e per il messaggio che passa. La storia in sé e il finale mi hanno scioccata troppo :(
EliminaBella recensione, Valy, e concordo pienamente. Da un lato l'ho trovato un bel libro, e il finale mi ha decisamente scioccata, ma dall'altro non è riuscito a convincermi del tutto xD
RispondiEliminaGrazie Juliette :) Sì, è esattamente quello che è successo a me! Un libro davvero strano =/
EliminaIo purtroppo quando l'ho iniziato sapevo già come andava a finire perché mi ero involontariamente spoilerata... e dunque niente effetto sorpresa! In ogni caso l'avevo trovato comunque carino e lo stile dell'autrice non mi era dispiaciuto :) di sicuro se l'avessi letto senza sapere nulla mi avrebbe conquistata di più!
RispondiEliminaAhia! Allora niente "...sorpresa?" finale! Lo stile è piaciuto molto anche a me, mentre la storia mi ha lasciata un po' interdetta e con molti pensieri contraddittori :(
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