lunedì 27 aprile 2015

Weekly Advice # 8 (Distopico)

È una rubrica ideata da me nella quale esprimo una serie di “consigli e sconsigli a tema”.  Il tema è determinato dal giorno della settimana in cui viene pubblicata poiché ad ogni dì corrisponde un genere letterario diverso. 

Dopo qualche mese ritorna la rubrica di consigli a tema: Weekly Advice. Di questo passo forse non dovrei chiamala "settimanale" bensì "saltuaria", ma pazienza. Quando riesco la pubblico, mi perdonato lo stesso vero anche se non sono così fiscale e costante?! Il genere che avevo legato al LUNEDÌ è il DISTOPICO, quindi ecco qua che vi parlo di due belle letture di questo tipo. Una è il primo capitolo di una trilogia italiana, che ho letto alcuni mesi fa, mentre l'altro è un finale di serie (purtroppo inedito in Italia) che ho letto nei giorni scorsi (qui e qui recensioni del primo e del secondo della serie della Rossi).


Inferno di Francesco Gungui
(Canti delle Terre Divise # 1)

Primo capitolo di una trilogia distopica tutta italiana, ambientata in quello che rimane del continente europeo. La storia si sviluppa intorno ad un’idea semplicemente fantastica: ricreare la suddivisione dell’aldilà dantesco per far sì che la vita degli uomini sia migliore e regolamentata da leggi ferree. L’inferno, con tutti i suoi gironi e animali mostruosi a guardia dei condannati (Cerbero, il Minotauro, persino Lucifero), diventa adesso un luogo fisico, concreto e attuale in cui mandare i criminali. Una vera e propria prigione. Poi c’è il Paradiso, che assume le sembianze di un luogo perfetto pieno di ricche residenze e visto come un luogo idilliaco da coloro che non possono permettersi una casa là. Ma tutta questa separazione e perfezione genera davvero un mondo migliore? O la corruzione e l’ingiustizia sono comunque in agguato dietro l’angolo? La storia è raccontata da molteplici punti di vista e questo ci permette di avere un’immagine d’insieme più vasta e complessa. Pov che non sono però separati l’uno dall’altro, ma intrecciati tra loro, espediente che porta il lettore, nello spazio di una stessa scena, a prendere parte ai pensieri di due personaggi contemporaneamente. Solitamente questa mescolanza di PoV mi infastidisce parecchio, perché lascia spazio solo ad una grande confusione, ma dopo il disorientamento iniziale, limitato ai primi capitoli, mi sono abituata e ho continuato a scorrere tra le pagine senza difficoltà. Molto buona la caratterizzazione dei personaggi (i protagonisti, Alec e Maj in primis, ma anche i personaggi  secondari, come Guido, uno dei miei preferiti) e ottimi sono i cambiamenti e l’evoluzione che affrontano nel corso della storia. Della storia d’amore, che è l’elemento perno dell’intero libro e punto di partenza di quasi tutto ciò che avviene in seguito, non mi ha convinto per niente il modo in cui nasce (molto colpo di fulmine e pochi elementi su cui si basa) ma con il proseguire dei capitoli si riprende nettamente e si sviluppata molto bene. Un ottimo libro introduttivo che lascia ben sperare in un seguito altrettanto buono, che non vedo l’ora di leggere.


Into the Still Blue di Veronica Rossi 
(Under the Never Sky # 3)

Into the Still Blue secondo me può essere considerato come la perfetta metafora dei nuovi inizi. Attraverso le esperienze di tutti i vari personaggi, quello che questa lettura più mi ha trasmesso è questo bellissimo messaggio, anche se davvero doloroso da apprendere e accettare: la vita ci mette di fronte a prove terribili. Ci spezza, si fa gioco di noi e dei nostri sentimenti. Gioca con la nostra stessa vita e ci pone di fronte a scelte difficili da prendere, scelte capaci di lasciare cicatrici profonde e permanenti nel nostro animo. Il nostro fisico e la nostra mente sono costantemente sollecitate, ma nonostante tutto il dolore, la più profonda disperazione, i rimorsi, la rabbia e la furia cieca, non dobbiamo mai smettere di lottare. Mai arrendersi a queste emozioni o lasciarsi sopraffare da esse, ma è necessario. Fare un piccolo passo dopo l’altro e mai smettere di guardare verso il futuro. Mentre leggevo questo libro ho pianto insieme ai personaggi per la perdita della persona amata, dell’amico, della sorella o del genitore. Ho riso per le battute e gli scherzi fatti tra amici. Mi sono riempita di gioia per il ritorno inaspettato di una persona cara e la scoperta di un parente che mai avrei pensato di conoscere. Ho provato rabbia incredibile verso un assassino e un dispotico, e infine ho tirato un bel sospiro di sollievo quando ho trovato un nuovo posto in cui sentirmi finalmente a casa. Into the Still Blue è un bel libro, ma purtroppo non tanto quanto mi sarei aspettata. I personaggi continuano ad essere la parte migliore e il vero gioiello di questa serie. Perry, Aria, il mio adorato Roar, ma anche tutti quei personaggi secondari che lentamente entrano a ricoprire un ruolo importante nella storia, come Loran (uno dei miei preferiti in questo ultimo capitolo), Soren, che ho rivalutato moltissimo e i sei. Ciò che però mi ha lasciato un po’ interdetta è il senso di incompletezza che ho sentito a fine lettura. Sì, la storia si conclude, ma manca qualcosa. L’attenzione viene qui focalizzata solo su alcuni gruppi di persone (alcune centinaia) ma la società in generale era composta anche da altri gruppi di Stanziali e Outsiders, i quali però non vengono mai (o raramente) presi in considerazione in questo capitolo. Il viaggio verso un nuovo inizio per questi si compie, ma del resto del mondo cosa avviene? Ad ogni modo si tratta di una bellissima serie che consiglio a tutti leggere, soprattutto per lo stile dell’autrice e per i bellissimi personaggi che la Rossi ha creato.

14 commenti:

  1. Di Inferno ne ho sentito parlare bene ovunque, però non mi sono ancora decisa a metterlo in wishlist. Forse perché con i distopici e, in generale, i fantasy italiani non ho avuto belle esperienze...
    Prima o poi, comunque, mi deciderò a farlo :)

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    1. A me di questo è piaciuta molto l'ambientazione e il richiamo alla Divina Commedia. Purtroppo non o ancora avuto modo di procurarmi i seguiti, ma prima o poi completerò la serie :)

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  2. Ciao è una vita che voglio leggere qualcosa di Veronica Rossi!!! Mi devo decidere! Ciao Maria

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    1. Ciao Maria! Io te la consiglio assolutamente questa serie! A me il suo stile piace molto ed è davvero brava a delineare i personaggi. Poi ho scoperto che a febbraio uscirà un suo nuovo libro che si intitola "Riders" e dalla trama mi intriga molto =)

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  3. 'Inferno' è molto bello, ma i due seguiti non sono all'altezza!

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    1. Nuuu... davvero?! Devo sempre procurarmeli, spero di non rimanere troppo delusa. Comunque grazie per la dritta. Così non partirò con aspettative a mille ;)

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  4. Ho letto Inferno e mi è piaciuto molto :) Proseguirò la serie di sicuro. Invece Under the Never Sky non l'ho mai iniziata, visto che da noi è stata interrotta ç_ç Si spera sempre.

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    1. Con Inferno allora siamo allo stesso punto :) Per la serie della Rossi io la iniziai quando era uscito il primo in Italia. A quel tempo non immagino minimamente che la serie sarebbe stata interrotta. Per fortuna poi mi sono decisa a finirla in lingua perché sarebbe stato un vero peccato non concluderla. Anche se non verrà mai portata a temine qui da noi, io ti consiglio di ripiegare sugli originali e leggerla lo stesso :)

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  5. Anch'io ho amato la trilogia di Never Sky!Dall'ultimo volume in effetti mi aspettavo qualcosina in più, ma nel complesso rimane una serie stupenda *__* Inferno è in wishlist da tantissimo, dovrei proprio decidermi a leggerlo!

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    1. Allora non sono l'unica a pensarla così! Comunque è vero, è ugualmente una bellissima serie che vale la pena leggere :D

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  6. Inferno ce l'ho ma ancora non mi decido a cominciarlo, mentre la serie della Rossi non mi ispira particolarmente u.u

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    1. Inferno è rimasto a vegetare nella mia libreria per un po' quindi ti capisco. Poi però l'ho trovata una bella lettura :) Se non ti ispira e non ti va di finirla in lingua, allora mi sa che non ti conviene molto iniziala. Però io ti consiglio comunque di farci un pensierino ;D

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  7. ho inferno in ebook ma non l'ho ancora letto anche se mi ispira molto. La serie della Rossi invece la lascerò perdere, non sono in grado di finirla allora non la comincio neppure, peccato

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    1. Inferno te lo consiglio :) Per la serie della Rossi continuiamo a sperare nella pubblicazione allora :)

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