Buon pomeriggio, carissimi! In questi ultimi giorni il mio tempo libero è stato completamente assorbito dalla lettura di "Last Rite" (che ho finito mercoledì e ho amato!) e di una delle novelle della serie di Veronica Rossi, dedicata a Brooke, per prepararmi alla lettura del terzo e ultimo capitolo della trilogia (Brooke mi sta alquanto antipatica in realtà, ma adoro il mondo distopico della Rossi e accetto di buon grado qualsiasi cosa esca dalla sua penna). Comunque, dopo più di due settimane ecco che torna sul blog una recensione. *Miracolo!* Il libro di cui vi parlo oggi (anche troppo, vista la lunghezza. Anzi scusate se mi sono lasciata un po' prendere la mano...) è "Tutti i difetti che amo di te" di Anna Premoli. (QUI e QUI le altre recensioni dei suoi libri che ho letto).
Editore: Newton Compton (collana Anagramma)
Prezzo cartaceo: 9,90 €
Prezzo ebook: 4,99 €
Pagine: 281
Trama: Mettere i bastoni tra le ruote alla sua famiglia è una vera arte per Ethan Phelps. Perfezionata con cura nel corso degli anni. Quando suo padre muore all'improvviso, senza lasciare alcun testamento, la situazione precipita perché il ragazzo eredita, insieme al fratello maggiore, le quote della Phelps&Phelps, multinazionale quotata in borsa e ancora sotto il controllo della famiglia. Il giorno in cui Ethan irrompe durante una riunione degli azionisti completamente ubriaco, la famiglia si convince della necessità di intervenire per salvaguardare lui e la sua quota azionaria, che garantisce loro di avere la maggioranza. Il tribunale nomina quindi un amministratore del suo patrimonio, ma sarà solo il primo di una lunga serie, perché Ethan è bravissimo a farli fuggire, uno dopo l'altro. Quando anche il terzo rassegna le dimissioni, il giudice incaricato del caso decide di tentare una strada diversa, e invece di nominare uno dei soliti professionisti, chiama Sara di Giovanni, la cui specializzazione sono i brevetti aziendali. Ma Sara ha il grande vantaggio di essere determinata e, al contrario degli altri, di avere una vita privata che non la rende ricattabile. La collaborazione tra lei ed Ethan inizia a suon di reciproci dispetti, ma è destinata a evolversi in qualcosa di ben più complicato ed eccitante...
Il mio
pensiero: Carino, carino, carino! Vi confesso che prima di iniziare
questa lettura mi ero trovata costretta ad abbassare di molto le mie
aspettative. Alcuni mesi fa avevo leggiucchiato in giro recensioni davvero poco
entusiaste su questo ennesimo libro della Premoli e per evitare delusioni
cocenti, dal momento che le sue opere precedenti mi erano piaciute moltissimo, avevo
preferito rimandarne la lettura e abbattere in partenza tutte quelle grandi
illusioni che mi ero creata. Naturalmente non si tratta della storia più macchiavellica
e originale del mondo, ma rientra perfettamente nella categoria dei romanzi
rosa. Semplice, pulito e diretto. Una storia molto carina nata per la
spensieratezza e per far sorridere il lettore.
Come per gli altri libri di questa fantastica autrice, anche qui regnano indiscussi l’ironia e i grandi affetti familiari. Ovviamente, come c’è da aspettarsi per le opere di uno stesso scrittore, vi sono alcuni schemi di fondo che si ripresentano e tratti caratteristici della sua penna che rimangono. Se poi pensiamo al genere a cui appartiene quest’opera, è logico pensare che il punto d’arrivo dell’intera storia sia scontato già in partenza. Non tenendo conto di questo è quindi facile incorrere in una delusione o quanto meno nella sensazione di déjà vu, ma per evitare questo inconveniente credo proprio che l’ideale sia lasciar passare qualche mese da una lettura all’altra e..voilà, les jeux sont faits! (Ad ogni modo tranquilli, i punti in comune di questo libro con i precedenti non sono poi così tanti. Soprattutto non quanti mi sarei aspettata viste le premesse nefaste in cui ero incorsa).
Come per gli altri libri di questa fantastica autrice, anche qui regnano indiscussi l’ironia e i grandi affetti familiari. Ovviamente, come c’è da aspettarsi per le opere di uno stesso scrittore, vi sono alcuni schemi di fondo che si ripresentano e tratti caratteristici della sua penna che rimangono. Se poi pensiamo al genere a cui appartiene quest’opera, è logico pensare che il punto d’arrivo dell’intera storia sia scontato già in partenza. Non tenendo conto di questo è quindi facile incorrere in una delusione o quanto meno nella sensazione di déjà vu, ma per evitare questo inconveniente credo proprio che l’ideale sia lasciar passare qualche mese da una lettura all’altra e..voilà, les jeux sont faits! (Ad ogni modo tranquilli, i punti in comune di questo libro con i precedenti non sono poi così tanti. Soprattutto non quanti mi sarei aspettata viste le premesse nefaste in cui ero incorsa).
Ma andiamo per gradi. La storia si apre con il
rocambolesco racconto di quello che avviene durante l’assemblea di una grande
multinazionale americana, la Felphs&Felphs. La morte improvvisa di uno dei
soci fondatori ha creato grande scompiglio in tutta l’azienda. A scatenare un
vero e proprio putiferio, però, non è stata la sventurata morte di Markus
Felphs, ma il fatto che l’abile uomo d’affari non avesse mai pensato a scrivere
neanche l’ombra di un testamento. E voi direte: “Ma dov’è il problema? In caso
di morte, i beni e tutte le azioni del povero signore andranno al figlio o ai
figli in parti uguali.” Beh sì, effettivamente è quello che succede qui. Il
problema però si presenta quando uno di questi figli è particolarmente rinomato
per le sue incredibili capacità di sperperare ingenti quantità di denaro in un
battito di ciglia o passare tutta la notte nei locali a bere e tutto il giorno
in casa a poltrire, senza prestare la minima attenzione agli affari di
famiglia. Quando poi tale figlio impiega tutte, ma proprio tutte, le sue
energie per rendere la vita dei suoi familiari impossibile, capite benissimo
come mai la mancanza del testamento sia così disastrosa. L’unico modo che la
famiglia è riuscita ad escogitare per riparare almeno in parte alla grande catastrofe
che si prospetta, è quello di affiancare ad Ethan, il figlio scialacquatore, un amministratore di sostegno che tuteli il
suo patrimonio. In pochissimi mesi però, con vera “gioia” dello zio e del
fratello maggiore, Ethan riesce incredibilmente, e con un gran tocco di classe,
a far scappare a gambe levate tutti quei poveri avvocati che erano stati
incaricati di affiancarlo. L’ultima spiaggia sembra essere un giovane avvocato
che tuttavia si occupa di brevetti, Sara, scelta esclusivamente per il suo
carattere battagliero dimostrato al banco d’accusa in tribunale.
I due protagonisti mi sono piaciuti moltissimo,
sia per il loro carattere che per la loro caratterizzazione, perfetta come
quella di qualsiasi altro personaggio della storia. Sara crede molto nel suo
lavoro, è determinata e quando si prefigge una cosa non è soddisfatta finché
non è riuscita a portarla a termine. Proprio queste qualità l’hanno resa la
candidata perfetta per tener testa ad Ethan. Diverso dai soliti stereotipi
maschili, quest’ultimo è secondo me il personaggio meglio riuscito in assoluto.
Si riesce a comprenderlo e ad entrare in sintonia con lui solo poco alla volta.
Molto lentamente il suo carattere e la sua personalità emergono sempre più in
superficie e si mostrano, non solo ai nostri occhi, ma anche a quelli di Ethan
stesso solo con lo scorrere dei capitoli. In un certo senso possiamo
considerare questo libro anche come una sorta di romanzo di formazione e questa
è stata davvero una bellissima sorpresa perché è difficile trovare questo in un
semplice romance.
Ma per oggi mi sono dilungata anche troppo, perciò
concludo qui e consiglio a tutti di non lasciarsi scappare questo gioiellino.
4 margherite e mezzo
(ps. ok, ormai di scintilla il sistema di rating non ha più nulla, perciò per questa stagione le stelline le chiamerò con il nome adeguato...)
Felicissima della recensione! Mi manca solo questo della Premoli e leggere la tua bella opinione mi ha prorpio convinto a prenderlo! Ps: Io ormai ho smesso di leggere le recensioni su Goodreads della Premoli, tanto quello che cerco in un romanzo della Premoli non è certo l'originalità
RispondiEliminaContenta di esserti stata d'aiuto :) Allora adesso aspetterò a tua opinione ;)
EliminaEh sì, non dovrei proprio tenere in considerazione le recensioni che si trovano lì.. In generale sono davvero tutto fuorvianti :(
Ho inserito anch'io questo titolo nella mia wl, della Premeoli ho letto solo Ti prego lasciati odiare e l'ho adorato!
RispondiEliminaDi suo mi manca solo quello del principe azzurro che non mi ispirava molto, ma tra gli altri "Ti prego lasciati odiare" diciamo che è il mio preferito.. Leggero ma carinissimo :)
EliminaInizio davvero a pensare che sarebbe il caso di provare a leggere qualcosa della Premoli... mi sembra impossibile che a te piaccia così tanto e che a me invece non ispiri più di tanto.
RispondiEliminaTu con cosa mi consigli di iniziare tesoro?
Ciao Ale!! Sì, io te la consiglio. Le sue sono sono molto divertenti e mi piace come costruisce i personaggi. Poi ci sono sempre i doppi PoV (uno maschile e uno femminile) e questo contribuisce molto a farmi piacere le sue storie visto che adoro questo espediente. Io ti consiglio di iniziare da "Ti prego lasciati odiare" ma anche questo non è male :)
EliminaE' l'unico romanzo della Premoli che ho letto e anche se come romance è carino non so, non mi ha colpito più di tanto purtroppo u.u
RispondiEliminaA me è piaciuto perché non si tratta di una lettura impegnativa e tutti i suoi romanzi li leggo sempre quando ho bisogno di staccare un po' la spina e farmi qualche risata. Però capisco che non a tutti possa piacere. Se leggerai qualcos'altro di suo però fammi sapere ;D
Eliminami piace molto questa autrice anche se trovo che i suoi romanzi si somiglino un po' tutti, ma spesso questo è una garanzia
RispondiEliminaSì, le linee base e lo stile è quello, infatti ho adottato la tecnica del "aspettare un po' i tempo tra un libro e l'altro" =)
Elimina