domenica 21 febbraio 2016

Recensione: "Shadowhunters. Città di ossa" di Cassandra Clare

Buona domenica, ragazzi :) Oggi sono rimasta a casa al calduccio e mi sono rimessa in pari con una serie tv che avevo abbandonato da tempo e di cui mi mancavano da vedere gli ultimi due episodi. Ho scritto un paio di recensioni e ho letto i primi capitoli, ricevuti da NetGalley, di un libro che uscirà dopodomani, "The Forbidden Wish" di Jessica Khoury. Si tratta di un retelling della storia di Aladdin e li ho amati alla follia! [QUI TRAMA] Adesso sono qui che mi mangio le mani nell'attesa di poter acquistare il libro, perché non vedo l'ora di vedere come continuerà questa fantastica storia.
Nel frattempo vi lascio alla recensione di "Shadowhunters. Città di Ossa" di Cassandra Clare, che ho riletto la scorsa settimana. [Qui recensioni della trilogia prequel composta da L'angelo, Il principe e La principessa]

The Mortal Instruments #1
Editore: Mondadori (collana Oscar bestsellers)
Prezzo brossura: 11,50 €
Prezzo ebook: 6,99 €
Pagine: 525

Trama: La sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell'incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un'affannosa ricerca, un'avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l'amore.

Il mio pensiero: Anche se riletta a distanza di anni, questa storia esercita sempre un forte fascino su di me e ogni volta non smette di incantarmi. “Città di ossa” è il primo capitolo di una lunga e bellissima serie Urban Fantasy, molto articolata e ricca di sorprese, che ruota intorno alla lotta tra bene e male. Un gruppo di persone molto speciali, dotate di capacità fuori dal comune, chiamate Shadowhunters o cacciatori, proteggono gli uomini da ciò che non riescono a vedere e sconfiggere da soli: i Demoni.
Il libro è narrato dal PoV della protagonista, Clary, una ragazza qualsiasi di sedici anni, che vive a New York con la madre e che ha una grande passione per l’arte, in particolare per il disegno. Passa molto tempo in compagnia di Simon, il suo migliore amico, ed è proprio durante una delle loro uscite che il suo mondo cambierà per sempre. In una serata di fine estate, prima del ritorno sui banchi di scuola, si recano al Pandemonium club, un locale che potremmo dire frequentato da gente poco raccomandata, ed è qui che Clary farà un incontro inaspettato e diventerà l’unica testimone di un omicidio compiuto da qualcuno che solo lei sembra poter vedere. Starà forse impazzendo o sotto c’è qualcosa di più? Quando incontra nuovamente Jace, uno dei ragazzi che ha visto quella notte, però, si rende finalmente conto che tutto ciò era reale e da quel momento in poi le cose per lei non saranno mai più come prima. Tornata a casa, infatti, scopre che sua madre, il cui comportamento negli ultimi giorni era ancora più strano del solito, è scomparsa, ma non solo. La sua casa è stata messa interamente a soqquadro e la stessa Clary viene attaccata da un essere disgustoso e deforme..un vero e proprio demone e sarà Jace a rendersi conto che anche la ragazza è una Shadowhunter.
Questo che vi ho racconto è solo l’inizio della storia, nel corso del libro gli avvenimenti che si svolgono sono moltissimi, ricchi di azione, grande originalità e molte sorprese, capaci di ribaltare più di una volta l’intera situazione, sconvolgendo nel frattempo tutte le sicurezze che avevamo raggiunto fino a quel momento.
Ho apprezzato moltissimo l’ambientazione del racconto e la mitologia creata dalla Clare. Un intero mondo soprannaturale nascosto all’interno di quello normale, un mondo che solo chi sa cosa cercare riesce a vedere. Un mondo popolato da Nephilim (questi cacciatori di demoni discendenti in un certo modo dagli angeli stessi), esseri demoniaci, lupi mannari, vampiri, fate e stregoni. Un mondo in cui la magia e gli incantesimi fanno parte della vita quotidiana.
Per quanto riguarda i personaggi probabilmente sono arrivata ad apprezzarli di più ora, grazie alla rilettura e al bagaglio di conoscenze che ho sui loro antenati, rispetto alla prima volta che li ho incontrati. Clary è un personaggio particolare. Nel giro di pochissimo tempo vede crollare intorno a sé tutte le sue certezze. Perde sua madre e nella sua disperata ricerca per ritrovarla, poco a poco, si rende conto di non conoscere affatto la donna che le ha dato la vita. Tutta la sua esistenza è stata fondata su un castello di menzogne, costruite dalla sua stessa madre per proteggerla dal dolore della verità. Adesso però si ritrova catapultata di punto in bianco in un mondo totalmente nuovo, ma a cui si sente di appartenere totalmente e in cui ben presto riconosce come parte di sé. È solo una ragazzina e come tale spesso si comporta, ma è determinata e impiega tutte le sue energie per conseguire il suo obiettivo: ritrovare la propria madre. Simon, invece, continua a non piacermi granché. Lui è un umano e miglior amico di una ragazza che scopre di non esserlo e insieme a lei si ritrova catapultato in un mondo in cui per lui non c’è spazio. Per di più è innamorato da anni di Clary, ma lei è l’unica a non essersene mai accorta. Tutto questo incide profondamente in lui e si sente più volte tagliato fuori dalla vita della ragazza e si lascia prendere dalla gelosia, ma è un vero amico e, nonostante tutto ciò che succede, non la abbandona mai. Jace è una persona piuttosto schiva e difficile da inquadrare ad un primo sguardo. Sotto una grande aria di indifferenza e sfacciataggine nasconde però una grande fragilità, che affonda le origini nel suo passato e nella sua infanzia. Gli è stato insegnato che i sentimenti sono solo una debolezza: l’amore è distruzione ed essere amati significa solo essere distrutti, e per questo si avvicina alle persone sempre e solo in punta di piedi. Alec ed Isabelle, i fratelli Lightwood, hanno entrambi un carattere molto difficile, ma adesso sono arrivata a capirli un po’ meglio. Sono entrambi molto cocciuti e farebbero di tutto pur di proteggere coloro a cui vogliono bene.
Due parole sull’aspetto romantico del racconto e poi chiudo. La parte romance, che in realtà c’è e non c’è, mi è piaciuta molto, perché non c’è nessuno colpo di fulmine, niente bava immediata alla bocca o cose di questo tipo. No, tutto si evolve molto lentamente e in maniera davvero naturale, senza che gli stessi personaggi se ne rendano conto. È più una questione di complicità e comprensione dell’altro, piccoli gesti spontanei e attenzioni particolari. Molto dolce, anche se quel finale ogni volta mi spezza il cuore a metà.

4 cristalli e mezzo


POST SCRIPTUM PER CHI HA LETTO LA SERIE PREQUEL DE LE ORIGINI


Scrivere questa recensione non è stato affatto semplice per me. In parte perché sapevo già come si evolveranno alcuni eventi, avendo letto fino al quarto libro di questa serie, e in parte, anzi soprattutto per questo, perché ho letto la serie de Le origini (o come si intitola in inglese The Infernal Devices). Ho amato alla follia quella serie, è la mia preferita in assoluto e non ci sono parole per descrivere quanto abbia amato il personaggio di Will. Non che la serie principale The Mortal Instrument non mi sia piaciuta, anzi! Ma ho trovato quella prequel su un altro livello e per di più il mio cervello, durante la rilettura di Città di Ossa, non la smetteva di urlare: “so chi sono i loro antenati! Guarda, in questo puoi rivedere tratti di quello!” Oppure: “Oh mio Dio, so come quel determinato oggetto sia entrato in possesso di questa o quella famiglia” ecc.. Mi è venuta veramente la pelle d’oca a rileggere questo libro dopo l’intera trilogia prequel. Mi ha fatto davvero strano sapere già chi siano gli antenati di questi protagonisti. Pensare che senza di Will, Gabriel, Charlotte e gli altri e tutte le avventure che li hanno visti come protagonisti, Clary e compagnia bella non sarebbero mai nati mi inquieta. Tutto ciò che è stato nel passato ha fatto sì che questi ultimi fossero lì quel giorno ed "esistessero". E se penso al passato e al tempo ormai perduto riattacco a piangere come una fontana. Comunque, in fin dei conti questa è esattamente la storia di tutte le nostre vite. Se non ci fossero stati i nostri antenati, se anche uno solo di loro avesse preso decisioni diverse o se il caso avesse fatto sì che egli non incontrasse quella determinata persona, che poi sarebbe diventata sua moglie, beh, noi adesso non saremmo qui. Brividi.. 

10 commenti:

  1. The forbidden wish lo attendo con ansia anche ioo *^* non vedo l'ora esca! E lo stesso vale per The shadow queen ** quando vedo retellings sono irrecuperabile ahaha
    TMI è una bella saga soprattutto fino al terzo che è stato il top! Gli altri 3 leggermente meno (diciamo che poteva anche finirla con Città di vetro xD) mentre TID è favolosa!!! Infatti la preferisco molto di più rispetto all'altra! Non so perché ma mi ha catturato di più *^* se ripenso poi all'ultimo.... y_y

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    1. Oh, "The Forbidden Wish" è meraviglioso! I primi capitoli sono davvero promettenti e ora smanio dalla voglia di stringerlo tra le mani :D Anche "The shadow queen" mi attira molto!
      Il terzo lo sto rileggendo proprio ora ed è ancora più bello di quanto ricordassi. Il secondo, che non mi aveva convinta tanto alla prima lettura, adesso però sono riuscita ad apprezzarlo di più. Quando lessi il quarto non mi piacque, ma spero che con la rilettura riuscirà a piacermi un po' di più proprio come è successo con il secondo.. Incrociamo le dita XD
      TID però è il massimo. Non c'è che dire, quella serie è splendida (anche se l'epilogo de La Principessa mi ha ucciso e continua a farlo ogni volta che ci ripenso...)

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  2. Devo assolutamente recuperare la trilogia prequel! Così forse riuscirò ad apprezzare maggiormente "Città di ossa" che ho letto questa estate e che non mi aveva convinto molto! Un abbraccio Maria

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    1. La trilogia delle Origini è meravigliosa. Perfetta sotto tantissimi punti di vista e poi c'è Will. Non sono ancora riuscita a trovare un personaggio capace di superarlo <3.

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  3. Ecco, invece io ho letto prima tutti e cinque i libri disponibili fino a tre anni fa, e poi mi sono dedicata alle origini. Ultimamente ho riletto Città di Ossa (ho anche acquistato tutto il box set di TMI con le copertine che matchano *_*) ma forse avrei dovuto rileggere prima Le origini! Continuo a non cogliere le somiglianze uffa!

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    1. Mm.. Forse è per quello che non le vedi.. Hai letto prima tutta la serie TMI e poi dopo l'altra. Io invece ho fatto il contrario. Ma poi bisogna anche dire che TID ha lasciato un segno più profondo in me e quindi il mio pensiero continua a tornare sempre ai suoi personaggi :D
      ps. Ah, che bello il box!!! <3

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  4. poco da dire, bello bello bello! e si nota da come ne parli che l'hai amato anche tu! ;)

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  5. questo è il mio libro preferito della serie, soprattutto per Jace, anche se poi con l'evolversi della storia la mia adorazione andrà scemando. Ma in questo libro c'è quello che mi piace di più. Tormento e voglia di cambiare e un amore travolgente

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    1. Anche a me Jace è piaciuto molto! Nel quarto libro ricordo che era molto tormentato ma per altri motivi. Presto lo rileggerò e poi passerò finalmente anche agli ultimi due. Spero che non deluderà anche me allora..

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