domenica 15 novembre 2015

Recensione: “Il segreto della crisalide” di Denise Aronica

Buona sera, followers (o forse a quest'ora sarebbe meglio vi augurassi la buona notte?!? o_O). Oggi sono stata ad un mercatino dell'artigianato ad aiutare mia mamma a vendere i suoi prodotti fatti a mano realizzati con la lavanda. Sono tornata tardissimo e non ho potuto pubblicare niente prima, perciò eccomi ora parlarvi di un libro che ho letto qualche settimana fa. Un libro che ho avuto il piacere di leggere in anteprima e, in un certo senso, di assistere ai lavori in corso essendo stata scelta come beta reader dall'autrice stessa. Mi riferisco a "Il segreto della crisalide" della mia amica e collega blogger Denise Aronica.
Ps. ci tengo a precisare che anche se conosco Denise, la mia recensione è assolutamente sincera e non di parte, e come ormai saprete (sia voi che lei) se qualcosa in un libro non mi piace o non funziona lo dico :)..

autoconclusivo
Editore: autopubblicato
Prezzo ebook: 0,99 €
Pagine: 230

Trama: Sono passati quasi nove mesi da quando i genitori di Olivia sono morti, ma lei non è ancora riuscita a farsene una ragione. Sa di non essere pronta a passare oltre e a lasciarli andare per sempre e non intende sforzarsi per farlo, così trascorre le sue giornate a tenere il conto del tempo che passa in modo maniacale, imbrattandosi il braccio con un pennarello, chiusa nella sua nuova camera a casa dei nonni, a leggere fino a dimenticarsi di tutto il resto. Nemmeno per Max, il suo fratellino di otto anni, è semplice riuscire a fare breccia nella solida armatura che Olivia ha costruito tutto intorno a sé e anche i nonni, pur sforzandosi di non darlo a vedere, non potrebbero essere più preoccupati per lei, che si rifiuta persino di parlare con uno psicologo. 
Sarà per via della sua reticenza e testardaggine a rifiutare qualsiasi tipo di sostegno che nonna Mar-gherita prenderà una decisione drastica. Olivia sarà costretta a frequentare per un paio di mesi una sorta di centro estivo molto particolare, gestito da un’amica di vecchia data di sua madre, in cui un’equipe di specialisti si occupa di aiutare adolescenti affetti da dipendenze comportamentali. 
Proprio lì al centro, grazie alla compagnia di Daniel, un nerd dipendente dai videogiochi, e di Andrea, una ragazza viziata, volubile e misteriosa, Olivia riuscirà finalmente a lasciarsi andare e ad aprire un po’ il suo cuore. Il dolore per la sua terribile perdita però, continuerà ad assillarla, soffocando sul nascere ogni più piccolo sprazzo di felicità. Olivia sarà così costretta a rendersi conto che dovrà iniziare a lottare con tutte le sue forze per riuscire ad avere di nuovo il controllo sulla sua vita prima che sia troppo tardi.

Il mio pensiero: Dopo il suo romanzo d’esordio, uscito l’anno scorso con il titolo “La linea sottile”, Denise Aronica torna ad affacciarsi sul panorama letterario nostrano con una nuova opera: “Il segreto della crisalide”. Due libri con una storia completamente diversa e appartenenti a due generi totalmente differenti, in cui si lascia il mondo fantastico per passare a quello reale di tutti i giorni. “Il segreto della crisalide” è infatti un libro autoconclusivo di narrativa contemporanea, caratterizzato da un’idea di base davvero originale che non ho incontrato in nessun altro racconto letto finora.
La prima cosa che ci tengo a dire, di cui mi sono resa conto fin dalle primissime pagine, e per cui mi voglio davvero complimentare con l’autrice, è il grande miglioramento che questa ragazza ha avuto nello scrivere. Avendo letto anche l’altro posso affermare con certezza che sia maturata molto. Le idee, la fantasia e l’originalità non le sono mai mancate, ma adesso anche il modo di impostare la struttura narrativa e lo stile, in particolare, si sono evoluti. Quest’ultimo è più pulito e lineare, e la trama e l’andamento della storia non presentano punti ciechi o mancanze. Sono sicura che se continuerà su questa strada, la perfezione non tarderà ad arrivare.   
La scena si apre presentando al lettore la protagonista del racconto, Olivia, una ragazza di diciassette anni, alle prese con quella che è diventata la sua vita di tutti i giorni da nove mesi a questa parte. Nove mesi in cui la sua esistenza, insieme a quella del fratellino Max, è cambiata per sempre. Nove mesi sono infatti passati dal giorno della morte improvvisa dei genitori. Evento che ha segnato un punto di non ritorno, spezzando la quotidianità dei due ragazzi e portando con sé un grosso vuoto e nuove abitudini. Nuova casa, nuova scuola, nuovo tutto. Ma questo non è ciò che Liv vuole. Ancora fortemente attaccata ad un passato che non riesce a lasciar andare, per arginare, e in parte alleviare, tutto quel dolore che altrimenti la soffocherebbe ad ogni respiro, trova il modo di smettere di pensare rifugiandosi nella lettura. Legge di continuo. Vive mille avventure e si cala nei panni di mille personaggi diversi, escludendo tutto il resto fuori. Vivendo quindi mille vite diverse ma mai la sua. Preoccupata la nonna, cerca di aiutare la nipote mandandola a passare parte dell’estate con Veronica, la migliore amica della madre della ragazza. Una donna di cui ha sempre sentito parlare ma, abitando in un’altra città, visto poco frequentemente. Ciò che Liv ignorava, però, era la vera destinazione del suo soggiorno: un campo estivo molto particolare, gestito proprio da Veronica, immerso nella vegetazione toscana. Questo infatti non è un campo qualsiasi, bensì un centro di recupero per ragazzi affetti da dipendenze comportamentali e manie compulsive. 
Mi è piaciuta moltissimo l’originalità di questo espediente, un tema insolito ma davvero attuale e capace di far riflettere. L’ambientazione e la descrizione dei personaggi sono ben curate e ho apprezzato molto come la caratterizzazione di questi si delinei e si arricchisca nel tempo.  Nella storia c’è un inizio, un’evoluzione e una conclusione che si susseguono nei giusti tempi e ai quali vengono dedicati i giusti spazi. Tutto è graduale e mai scontato. Anche l’instaurarsi dei rapporti ha una sua gradualità, e proprio questa caratteristica ha contribuito a rendere la storia ancora più reale e concreta.
Concludo facendo una piccola considerazione sul titolo del libro. Una scelta di parole che in un primo momento sembrerebbe priva di significato ma che al termine della lettura acquisterà un senso davvero profondo. Nascosto tra quelle lettere si racchiude infatti una grande simbologia. Un parallelo, messo in evidenza in maniera non esplicita, tra la difficoltà della vita della farfalla e di quella umana che una volta comprese non possono che trasmettere un grande senso di speranza. 

4 foglie +. Consigliato!

6 commenti:

  1. bellissima recensione e sono d'accordo sul suo stile, sempre più maturo e il titolo del libro con un signficato profondo! *-* ho adorato questo libro!

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    1. Grazie Leda! =D.. Sì, la scelta del titolo è stata proprio un tocco in più. Davvero appropriato :)

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  2. Grazie mille per questa splendida recensione Valy *^* leggerla mi ha fatto davvero tanto contenta e mi ha anche fatto sentire orgogliosa del mio duro lavoro :')

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    1. Ma figurati Deni! <3 Sono davvero contenta di esserti stata d'aiuto e che la recensione ti sia piaciuta :)
      Adesso però sono curiosa di leggere il terzo libro e quali altri progressi farei ;D Su questi ci conto, eh!

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  3. lo leggerò sicuramente a breve, non vedo l'ora

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    1. Brava Chiara! Poi ti aspetto per farmi sapere come lo avrai trovato! =D

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