venerdì 16 ottobre 2015

Cover Reveal # 1 (The Rose and the Dagger)

È una rubrica, a cadenza casuale, in cui vi mostrerò le copertine appena rivelate di tutti quei libri, di futura pubblicazione, che aspetto con più ansia. 

Buon pomeriggio, ragazzi! Questa settimana sono stata super assorbita dall'università e dai preparativi per un viaggio che alla fine non si è svolto. Oggi sarei dovuta essere a Volterra per una campagna di scavo, ma gli uffici amministrativi ci hanno fatto patire parecchio perché fino a ieri sera hanno fatto tira e molla sui permessi e fino all'ultimo non sapevamo se potevamo partire oppure no. Stendiamo un velo pietoso che è meglio...
Comunque, essendo rimasta a casina (e invece che sommersa di terra, mi ritrovo sommersa di libri da studiare...) oggi stavo per pubblicare una recensione, quando, girovagando su goodreads, mi sono imbattuta nelle cover di due libri, che sto aspettando da mesi la loro pubblicazioneAppena viste mi sono sentita sommergere dalla voglia di condividere subito con voi la gioia della mia scoperta, e per questo ho pensato di aprire una nuova rubrica a riguardo. Ovviamente il tema non è nuovo, ci sono tantissimi blog che trattano di anteprime e di rivelazioni di cover, però a me non aveva mai attratto l'idea. Anche il titolo è piuttosto banale, ma nella frenesia del momento non sono riuscita a pensare a niente di brillante da utilizzare. Se in futuro arriverà l'ispirazione giusta e si accenderà la lampadina, potrò sempre cambiarlo ;D. Ad ogni modo, si tratta di una rubrica che pubblicherò a cadenza casuale, ovvero ogni qualvolta entrerò a conoscenza di nuove bellissime e attesissime cover
Bene, direi che per oggi ho parlato anche abbastanza, perciò vi lascio a questa magnifica cover, e nei prossimi giorni vi mostrerò l'altra che ho scovato...

(The Wrath and the Dawn # 2) [eng]
Titolo: The Rose & the Dagger
Autore: Renée Ahdieh
EditorePutnam Juvenile
Data di uscita: 3 maggio 2016

Trama (del primo della serie): Ogni alba porta orrore in una diversa famiglia in una terra governata da un assassino. Khalid, il diciottenne Califfo di Khorasan, prende una nuova moglie ogni notte solo per giustiziarla al sorgere del sole. Per questo è una sorpresa molto sospetta quando la sedicenne Shahrzad si offre volontaria per sposare Khalid. Ma lo fa con un astuto piano per rimanere in vita e vendicarsi del Califfo per l’assassino della sua migliore amica e di innumerevoli altre ragazze. L’ingegno e la volontà di Shazi, infatti, la porteranno verso l’alba che nessun altro ha mai visto, ma con un ostacolo… si sta per innamorare del ragazzo che ha ucciso la sua più cara amica. Scopre che il re omicida non è quello che sembra e neanche la morte di tutte quelle ragazze. Shazi è determinata a scoprire la ragione degli omicidi e spezzare il ciclo una volta per tutte (tradotta da me).


Sono emozionatissima per questa uscita e non vedo l'ora che arrivi tra le mie mani! Ho amato il primo libro (recensione qui e citazioni qui) e le cover sono entrambe meravigliose, soprattutto se pensate che, sollevata la prima pagina, viene rivelata nella sua interezza la ragazza che sta dietro il drappeggio colorato. Proprio come se fosse dietro una tenda! (qui foto del primo) La trovo un'idea geniale e perfettamente in linea con la storia racchiusa all'interno delle sue pagine :D
Cosa ve ne pare di questa copertina? E vi piace che pubblichi una rubrica su questo tema? :)

lunedì 12 ottobre 2015

What's on my Bedside table? # 27 (I Predatori Oscuri)

È una rubrica ideata da me, in cui, ogni lunedì, vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.

Sera, ragazzi! Sono stanchissima! Oggi oltre ad essere stata ad una lezione, sono andata anche ad assistere alla laurea (della specialistica) di ben tre mie amiche e sono tornata a casa tardissimo. Domattina inoltre dovrò svegliarmi praticamente prima dell'alba, alle 5 e mezzo, per prendere il treno e andare in gita con una prof di cui sto seguendo il corso ora. Andremo a Pontremoli in visita ad un museo dedicato alle statue stele della Lunigiana! Speriamo non piova e :(
Dunque, per il post di oggi sarò piuttosto breve..scusate, mi rifarò la prossima volta ;D


Scheda libro QUI
SUL MIO COMODINO C’È... “I Predatori Oscuri” , primo libro della serie fantasy di Julia Sienna  intitolata The Dark Hunt. Questo libro è uscito nel 2013, mentre il secondo, “Cacciatori di ombre” è dell’anno scorso. Quando presi il primo libro avevo capito si trattasse di una trilogia e che il terzo sarebbe uscito nel corso del 2015, ma non sono riuscita a capire se esista o meno. Appena posso mi informerò meglio e vi farò sapere.

SONO A... pagina 37. Purtroppo sono ancora al primo capitolo. L’ho iniziato stamani in treno e poi non sono riuscita ad andare avanti. Essendo ancora agli inizi non posso sbilanciarmi più di tanto e non ho neanche le basi per farlo. Da quello che ho visto finora però posso dirvi che lo stile dell’autrice mi piace. Scorrevole, pulito e con delle belle descrizioni. Si inizia a tracciare le prime linee dell’ambientazione e viene introdotto il protagonista, Oron, un ragazzo di diciassette anni.

SUL MIO COMODINO PERCHÉ... a fine mese vorrei comprare il seguito allo stand che la casa editrice metterà su ai Lucca Comics & Games. Ho comprato il primo libro, in edizione cartacea, esattamente un anno fa, in occasione degli scorsi comics (qui post sull’evento), e tornandoci anche quest’anno, volevo finire di procurarmi il resto della serie.

Che mi dite di questo libro, lo conoscete? Qualcuno di voi lo ha letto? 

domenica 11 ottobre 2015

Nuova grafica autunnale!!

Buooona Domenica, ragazzi!
Ieri pomeriggio ho chiuso il blog per caricare la nuova grafica, ma ho calcolato male i tempi e la fine dei lavori è slittata a stamani. Scusate la prolungata chiusura :(
Comunque, come vi avevo anticipato lunedì, in settimana ho creato il nuovo header e negli ultimi giorni ho preparato il resto. Come al solito ho legato tutto alla stagione corrente, basandomi sui toni caldi del marrone, arancio scuro e beige. Dell'autunno amo alla follia i colori e mi sono davvero sbizzarrita =D 
Per il sistema di rating ho utilizzato le foglie, appena pubblicherò una recensione potrete vederle meglio rispetto a queste piccoline a lato. Ho già inserito anche i nuovi banner delle rubriche (qui), mentre per cambiare un po', ho fatto un esperimento e ho spostato a sinistra la colonna dei gadget. Mi fa molto strano vedere la pagina impostata così, ma ogni tanto qualche cambiamento ci vuole. Prima o poi mi abituerò ahaha =D
La puntata di oggi con le nuove entrate digitali ha ceduto il passo alla presentazione della grafica, perciò vedrò di pubblicarla in via straordinaria in settimana..
Allora, che ve ne pare del risultato? Vi piace?

Bene, con questo è tutto e vi auguro buona domenica!
Passo e chiudo ;)


mercoledì 7 ottobre 2015

Recensione: "6 gradi di separazione" di Federica Nalbone

Sera ragazzi! Volevo programmare alcuni post per tutta la settimana, ma non ho avuto il tempo materiale per farlo, perciò eccomi a quest'ora a pubblicare quello di oggi. La recensione di oggi è di un libro che ho letto nelle settimane scorse e che mi è stato gentilmente inviato dall'autrice alcuni mesi fa. Anzi, mi scuso ancora per il ritardo con cui l'ho letto. Si tratta di "6 gradi di separazione" di Federica Nalbone.

Autoconclusivo
Editore: autopubblicato
Pagine: 125

Trama: Il peso di un segreto porta Arianne alla Mogove High School, una scuola privata che le permetterà di rimanere un anno lontano da casa e da qualsiasi persona lei abbia mai conosciuto. Al suo arrivo, però, scopre con grande sorpresa la presenza delle cugine Juls e Myranda, perse di vista ormai da anni dopo aver trascorso l'infanzia come sorelle. Le loro personalità differenti sembrano complementari, tanto da spingerle le une verso le altre, proprio come un tempo, e tanto da attirare le attenzioni di ulteriori persone intorno a loro. Su tutti, Richard Evans, che dimostra aperta e gratuita ostilità nei confronti di Arianne; eppure è sempre intorno a lei, forse a causa delle lezioni in comune, forse perché la osserva più di quanto desideri ammettere. Lei lo cerca sempre, ne è ossessionata e, fra timori e scontri, fra loro sboccia qualcosa di inaspettato che non può più essere negato. Una storia che parla di legami, desideri, amicizia, amore e fiducia, simbolicamente districata nel corso delle pagine attraverso la teoria dei sei gradi di separazione.

Il mio pensiero: Ho ricevuto questo libro alcuni mesi fa dall’autrice e mi dispiace moltissimo averne rinviato la lettura per così tanto tempo. Si tratta di un romanzo autoconclusivo contemporaneo, con elementi fortemente legati al genere new adult. Ambientato in un’esclusiva scuola privata americana, esso narra le vicende di tre cugine, Arianne, Juls e Myranda. Tre ragazze dal passato difficile, che, per puro caso o per uno scherzo del destino, si ritrovano a frequentare la stessa scuola e a vivere nuovamente a stretto contatto l’una con l’altra. Nel corso degli ultimi anni, il susseguirsi di alcune tragedie che hanno colpito la loro famiglia hanno segnato una frattura nel loro rapporto. Una crepa profonda fatta di silenzi e lontananza, arginata solo nel momento in cui Arianne metterà piede nello stesso luogo in cui vivono ora le cugine.
Ad essere sincera non so bene come scrivere questa recensione. Ho ancora le idee un po’ confuse e non vorrei essere troppo drastica nel giudicarlo. In parte mi è piaciuto e in parte no. In esso ho visto lati negativi, ma anche positivi. La base e l’ossatura della storia le ho trovate valide e l’inizio mi era piaciuto molto, oltre ad averlo ritenuto davvero promettente. Una ragazza dallo sguardo tormentato e dal passato avvolto nel mistero, si ritrovata catapultata in una nuova scuola senza che noi lettori veniamo messi subito a conoscenza del perché. L’unica cosa che possiamo fare è proseguire nella lettura, morendo dalla curiosità e ponendoci senza sosta infinite domande. Le basi dunque ci sono, ma è lo sviluppo che non mi ha convinta. Ci sono molte cose in ballo (mia mamma direbbe “c’è troppa carne al fuoco”) e il tutto viene alla luce e poi risolto in un lasso di tempo troppo breve. Alcuni dei temi che ricorrono nel genere new adult, come la tipologia delle tragedie, sono argomenti forti che a mio avviso non possono essere trattati in maniera leggera. Essi influenzano fortemente la vita delle persone che ne sono colpite e tutto ciò che ruota intorno a loro: il carattere, le decisioni che prendono, il loro modo di approcciarsi alla vita stessa e agli altri. Uno ne è inevitabilmente segnato, ma non per questo ne esce sempre complessato. (Uno dei motivi per cui non sempre mi vanno a genio i libri appartenenti a questa tipologia letteraria è infatti il modo in cui lo scrittore si approccia a questi temi. Ma ripeto, questa è solo la mia opinione, mentre invece altri lettori potrebbero anche non trovare alcun problema in questo). Naturalmente bisogna tenere conto del fatto che il libro è autoconclusivo e piuttosto breve, perciò le pagine a disposizione non sono molte e non era possibile farvi un trattato a riguardo. Proprio per questo penso che la scelta di utilizzare così tanti “temi forti” sia stata controproducente e dispersiva. Avrei preferito se ne fossero utilizzati solo alcuni e si fosse puntato su quelli.
Altra cosa che non mi è piaciuta, è stata la scelta di utilizzare nella narrazione più PoV mescolati all’interno dello stesso capitolo. Come ormai vi avrò ripetuto un sacco di volte, sapete quanto io ami la presenza di più PoV, soprattutto quando sono sia maschili che femminili. Mi piacciono, ma ad una condizione: che siano ben definiti. Grazie alla presenza del nome all’inizio del periodo, o al cambio di formato del carattere di scrittura o una semplice divisione per capitoli o paragrafi, non mi interessa. Quello che importa è che siano distinguibili l’uno dall’altro. Quando invece trovo più di un punto di vista in una stessa scena, vado solo in confusione, e il risultato è che poi perdo il filo della narrazione per cercare di capire chi stia pensando cosa.
Anche per quanto riguarda lo stile mi trovo ad un bivio. Scorrevole, ma allo stesso tempo troppo ridondante. Sono presenti una grande quantità di descrizioni, in particolare quelle relative gli aspetti fisici dei personaggi (mentre all’ambientazione viene prestata meno attenzione). Il fatto che siano dettagliate non è di per sé un male, anzi! Quello che guasta è che questo spesso porta al riutilizzo di molti degli aggettivi già impiegati. Epiteti che si rincorrono e si accavallano scadendo frequentemente nel ripetitivo. Nel complesso però lo stile è buono e credo che potrebbe migliorare moltissimo grazie ad un attento lavoro di rilettura e ripulitura dalle ripetizioni.   

2 girasoli

lunedì 5 ottobre 2015

What's on my Bedside table? # 26 (A Thousand Nights)

È una rubrica ideata da me, in cui, ogni lunedì, vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.

Buondì! Finalmente è arrivata l'ispirazione per creare la nuova grafica. Ci sto lavorando proprio in questi giorni nei ritagli di tempo libero, quindi tenetevi pronti che tra questa e la prossima settimana la caricherò ;)
Ma vediamo cosa si trova oggi sul mio comodino...


Scheda libro QUI
SUL MIO COMODINO C’È... “A Thousand Nights” di E.K. Johnston. Si tratta di un romanzo fantasy autoconclusivo basato sulla storia de Le Mille e una Notte. Uno stand-alone molto chiacchierato in patria e che uscirà in lingua proprio domani 6 ottobre. Io lo sto leggendo in anteprima grazie a NetGalley e presto ve ne parlerò in modo più approfondito in una recensione.

SONO AL... capitolo 28. Ho scritto questo post ieri pomeriggio, perciò entro stasera credo che riuscirò a finirlo. Si tratta di una lettura molto strana e particolare. E ad essere sincera non riesco a capire se mi stia piacendo o meno. Incentrato sulla leggenda de Le Mille e una Notte questa estate ho letto anche un altro libro fresco fresco di stampa, “The Wrath and the Dawn” di Renee Ahdied (qui recensione) ed è difficile non paragonare le due letture. Mentre leggo questo, inevitabilmente il mio cervello non fa che rievocare immagini e sensazioni dell’altro nella speranza di trovare in A Thousand Nights qualcosa del libro della Ahdieh. Nonostante la linea guida e la base sia la stessa però i due libri sono completamente diversi per moltissimi fattori: storia, carattere narrativo, elementi fantastici, ma soprattutto nelle descrizioni e nel modo di delineare il contesto sociale e l’ambientazione. “A Thousand Nights” è un libro permeato in ogni sua parte di magia, in cui “l’azione” è più un qualcosa legato alla forza della mente, al ragionamento e alla sfera mistica che altro. Non è scorrevolissimo e ha un ritmo piuttosto lento, però sono così curiosa di scoprire come andrà a finire che continuo imperterrita nella lettura.

SUL MIO COMODINO PERCHÉ... sono rimasta affascinata da questa fantastica cover girovagando su goodreads mese e mesi fa. A quel tempo non avevo mai letto niente in tema Le Mille e una Notte perciò appena letta la trama decisi di metterlo subito in wishlist e appena mi si è presentata l’opportunità di richiederlo su netgalley l’ho presa al volo.  


Lo avevate già adocchiato anche voi o lo scoprite oggi per la prima volta? Cosa state leggendo voi di bello in questi giorni?

domenica 4 ottobre 2015

Seasonal TBR List # 2 (Autumn edition)

È una rubrica ideata da me, a cadenza stagionale, in cui vi mostrerò i 15 libri che mi sono prefissata di leggere obbligatoriamente nell’arco dei tre mesi della stagione corrente. 

Buona domenica a tutti! Come si vede dal calendario e dal clima, anche quest'anno l'estate ha ceduto il passo all'autunno e fedele al mio proposito di alcuni mesi fa, ecco qua che torno con il secondo appuntamento di Seasonal TBR List. Purtroppo non sono riuscita a completare del tutto il mio obiettivo, ma non mi posso lamentare visto che sono riuscita a leggere ben 13 su 15 dei libri scelti. Un buon risultato che spero di superare la prossima volta.
Prima di passare alla TBR autunnale vi lascio un breve riepilogo delle letture estive e, se pubblicate, le relative recensioni

1. La Diciottesima luna di Kami Garcia & Margaret Stohl
2. La Diciannovesima luna di Kami Garcia & Margaret Stohl
3. The Wrath and the Dawn di Renee Ahdieh [eng]
4. A Court of Thorns and Roses di Sarah J. Maas [eng]
5. L’estate dei segreti perduti di Emily Lockhart
6. Robin Hood di Alexandre Dumas
7. L’isola del Tesoro di Robert Louis Stevenson
9. Shadowhunters. Le Origini. La Principessa di Cassandra Clare
10. The Heart of Betrayal di Mary E. Pearson [eng]
11. Fiendish di Brenna Yovanoff [eng]
12. The 100 di Kass Morgan [eng]
13. Sei gradi di separazione di Federica Nalbone
14. Deity di Jennifer L. Armentrout [eng]
15. Of Beast and Beauty di Stacey Jey [eng]


AUTUMN TBR list:
1. "L'astrologo" di Carla Montero
2. "Silver. La porta di Liv" (Silber # 2) di Kerstin Gier
3. "Shadowhunters. Città di ossa" (The Mortal Instrument # 1) di Cassandra Clare
4. "Shadow and Bone" (The Grisha # 1) di Leigh Bardugo [eng]
5. "Siege and Storm" (The Grisha # 2) di Leigh Bardugo [eng]


6. "Millennio di fuoco. Seija" (Millennio di fuoco # 1) di Cecilia Randall
7. "La bussola d'oro" (His Dark Materials # 1) di Philip Pullman
8. "Possessione" di A.S. Byatt
9. "The Sin Eater’s Daughter" (The Sin Eater’s Daughter # 1) di Melissa Salisbury [eng]
10. "A Thousand Nights" di E.K. Johnston [eng


11. "Shatter me" (Shatter me # 1) di Tahereh Mafi [eng]
12. "Unravel me" (Shatter me # 2) di Tahereh Mafi [eng]
13. "I Predatori Oscuri" (The Dark Hunt # 1) di Julia Sienna
14. "Bloodlines" (Bloodlines # 1) di Richelle Mead [eng]
15. "Crimson Bound" di Rosamund Hodge [eng]

Per questo autunno ho scelto alcune letture autonclusive sia in italiano che in lingua (come "L'astrologo" che mi porto dietro da più di un anno, o "A Thousand Nights" che ho ricevuto grazie a NetGalley in anteprima e che ho attualmente in lettura). Molti inizi di serie (come "Millennio di fuoco" che mi avete consigliato proprio voi), altri seguiti di cui voglio portare a termine la trilogia. Ci sono anche tre riletture: "Shatter me", "Shadow and Bone" e "Città di ossa". Dopo aver finito TID ho deciso di portare a termine anche TMI, di cui mi mancano solo gli ultimi due volumi, quindi mi sono detta: perché non ricominciare la serie da capo per rinfrescare la memoria? Per il momento ho già depennato dalla lista "Bloodlines" e non posso che consigliarvelo. Si sta rivelando una serie stupenda e addirittura migliore di quella principale, VA (qui ve ne parlo).

Bene, che ve ne pare delle mie scelte per questa stagione? Voi invece cosa avete in programma di leggere questo autunno?

venerdì 2 ottobre 2015

Recensione: "The Weight of Feathers" di Anna-Marie McLemore

Buon pomeriggio! Anzi, forse tanto buono non è visto che è da ieri che piove e "io ooodio la pioooggia!" *detto con il tono del puffo brontolone!*. Sole, ma dove sei finito?! Non ditemi che sta già arrivando l'inverno, per favooore!!!
Ma cambiamo argomento e torniamo a parlare di cose belle come i libri ;D. All'inizio di settembre vi ho parlato qui di un libro in lingua che sarebbe uscito in edizione digitale il 15 settembre, e cartacea il 1 ottobre, esattamente ieri, intitolato "The Weight of Feathers" di Anna-Marie McLemore. Un libro che ho letto in anteprima grazie alla casa editrice, e che ho davvero amato, ma la cui recensione è slittata a non finire a causa del mio rientro all'università. Bene, oggi sono riuscita a terminarla e a pubblicarla. 
ps. Leggetelo!!! Ve lo straconsiglio ;)

Autoconclusivo [eng]
Editore: Thomas Dunne Books 
Prezzi: QUI
Pagine: 320

Trama: For twenty years, the Palomas and the Corbeaus have been rivals and enemies, locked in an escalating feud for over a generation. Both families make their living as traveling performers in competing shows—the Palomas swimming in mermaid exhibitions, the Corbeaus, former tightrope walkers, performing in the tallest trees they can find.
Lace Paloma may be new to her family’s show, but she knows as well as anyone that the Corbeaus are pure magia negra, black magic from the devil himself. Simply touching one could mean death, and she's been taught from birth to keep away. But when disaster strikes the small town where both families are performing, it’s a Corbeau boy, Cluck, who saves Lace’s life. And his touch immerses her in the world of the Corbeaus, where falling for him could turn his own family against him, and one misstep can be just as dangerous on the ground as it is in the trees.

Il mio pensiero: “The Weight of Feathers” è uno young adult autoconclusivo uscito in America proprio in questi giorni. Ho avuto modo di leggerlo in anteprima grazie alla casa editrice, la quale me ne ha gentilmente concessa una copia. Affascinata dalla splendida cover vista in giro su un blog, ho deciso di richiederlo su NetGalley e, essendomi avvicinata a questo romanzo quasi per caso, non avevo particolari aspettative a riguardo. A fine lettura il libro si è rivelato una vera e propria sorpresa e non posso fare altro che consigliarvelo.  
“The Weight of Feathers” è un libro meraviglioso, che mi ha colta totalmente impreparata e travolto con la sua potenza. L’autrice, alternando magistralmente toni dolci e delicati ad altri cupi e particolarmente crudi, ha saputo creare una storia bellissima e molto profonda che, anche a distanza di giorni dalla lettura, non smette di far sognare. È un libro davvero particolare, che viaggia tra realtà e fantasia. In esso è racchiusa una magia molto sottile, che danza e gioca insieme alle illusioni. Una magia così lieve e delicata che più di una volta mi sono chiesta se sia stato tutto un sogno, un frutto della mia immaginazione o se sia davvero la realtà.
L’intera opera è narrata grazie all’alternanza di due punti di vista: quello di Lace e quello di Cluck. Una ragazza e un ragazzo appartenenti a due famiglie rivali nell’ambito degli spettacoli acrobatici. I Palomas e i Corbeaus si contendono la piazza da generazioni, ma da circa vent’anni l’astio tra le due famiglie ha raggiunto limiti inimmaginabili. Dopo un misterioso incidente, ognuna delle due accusa l’altra della morte di un membro della propria famiglia, e dopo il giorno della tragedia la tensione tra le due casate si è fatta sempre più palpabile. Nel corso degli anni si tesseranno storie, leggende e credenze. Superstizioni nefaste a scapito dell’altra entreranno quindi a far parte della storia familiare in modo così assoluto da non lasciar spazio a dubbi o discussioni. Questa verità assodata, ed equilibrio precario, inizierà a cambiare impercettibilmente nel giorno in cui un ragazzo Corbeau salverà la vita ad una ragazza Paloma, innescando una maledizione. Evento che porterà la nostra ragazza, Lace, a perdere tutto ciò che ha ed essere abbandonata e allontanata dalla sua stessa famiglia. Non voglio scendere ulteriormente in particolari per quanto riguarda la trama, ma tenete presente che questo è solo l’inizio e in tutto ciò che avverrà dopo non c’è niente di scontato o prevedibile.
Lo stile dell’autrice è molto bello. Coinvolgente, diretto e ammaliante. Ho amato il fatto che al testo in inglese si alternassero piccole frasi o anche semplici parole in spagnolo e in francese. Questo però non deve scoraggiarvi, perché, nonostante dal contesto il senso si capisca lo stesso, ne viene comunque data una traduzione generale in inglese. Altra cosa che mi è piaciuta dello stile è il modo in cui esso si adatti in maniera perfetta al personaggio i cui occhi fungono da narratore in quel momento. Esso si plasma al protagonista, al suo carattere e al suo modo di pensare e parlare.
Le descrizioni sono qualcosa di incredibile. Bellissime quelle dei costumi di scena e quelle degli spettacoli, oltre che dell’ambientazione in generale. Mi hanno spesso lasciata a bocca aperta grazie ai loro dettagli e alla grande capacità evocativa della McLemore.
Ancora più curati però sono i personaggi. Sia sul piano delle descrizioni fisiche, sia su quello caratteriale, anzi, soprattutto su quello. I personaggi sono tantissimi e nessuno viene lasciato in ombra o messo in secondo piano. Ce ne sono moltissimi che ho apprezzato per il loro spessore, per la loro tenacia e costanza, per la loro lealtà o anche semplice simpatia, ma quelli che ho preferito in assoluto sono i due protagonisti, Lace e Cluck. Nessuno dei due è perfetto, sanno di non esserlo, e questo li ha resi ancora più reali. Hanno entrambi una personalità molto particolare e ho amato il modo in cui l’autrice ha intrecciato le loro storie e portato in superficie il loro passato e il loro modo di essere. Gli eventi che si svolgeranno avranno un forte impatto su di loro e ciò li renderà più consapevoli e maturi. Il legame che lentamente si va a creare tra i due è poi qualcosa di meraviglioso e perfetto.
Ma non lasciatevi ingannare! Non si tratta di una semplice storiella d’amore ya. C’è molto di più in questo libro. In un mondo fatto di preconcetti, la diversità ha qui un ruolo centrale ed è la parola chiave. Il titolo “Il peso delle piume” è estremamente appropriato, perché questa frase racchiude in sé tutto il contenuto e il vero significato del romanzo. Essa rappresenta tutto. Le bugie, le calunnie, i pettegolezzi, le credenze radicate nelle tradizioni familiari, gli inganni. Il lato negativo della vita, ma allo stesso tempo anche quello positivo. Il brutto, ma anche il bello. La purezza e la bellezza della diversità, perché il diverso non indica necessariamente una qualità o un aggettivo negativi, ma sta a significare “l’originalità”. E quando una cosa è originale essa è bella. Sta a noi saper cogliere la bellezza ed essa è possibile trovarla anche nel luogo più inaspettato. Ma più di tutto, ciò che questa lettura mi ha trasmesso è il senso di libertà che genera la consapevolezza, il saper abbracciare la verità dopo aver abbandonato le bugie, e mi ha fatto capire che non sempre una piuma trascinata dal vento è simbolo di sventura. Se accolta con la prospettiva giusta essa può star a significare “speranza”. Esattamente ciò che mi ha dato il finale del libro.

5 girasoli!