mercoledì 13 aprile 2016

Recensione: "Tra le braccia di Morfeo" di A.G. Howard

Giorno gente! Per oggi volevo proporvi una nuova puntata di Wonderful Quotes, ma ho cambiato il turno ad una collega e tra poco devo uscire, quindi non ho avuto tempo di tradurre le varie citazioni. Perciò vi lascio una recensione che avevo già preparato nei giorni scorsi: "Tra le braccia di Morfeo", secondo capitolo della serie Splintered di A. G. Howard che si concluderà tra poco anche qui in Italia.
[QUI recensione del primo della serie dal titolo "Il mio splendido migliore amico", mentre QUI il Dreamcast ad esso dedicato]

Splintered #2
Editore: Newton Compton (collana Vertigo)
Prezzo cartaceo: 14,90 €
Prezzo ebook: 4,99 €
Pagine: 404

Trama: Alyssa Gardner è stata nella tana del coniglio e ha affrontato il serpente. Ha salvato la vita di Jeb, il ragazzo che ama, è sfuggita alle macchinazioni dell'inquietante e seducente Morpheus e alla vendicativa regina Rossa. Ora tutto quello che deve fare è prendere il diploma, realizzare il suo sogno e frequentare una prestigiosa scuola d'arte a Londra. Sarebbe tutto più semplice se sua madre, appena uscita da una casa di cura, non si comportasse sempre in modo eccessivamente protettivo e sospettoso. E se il misterioso Morpheus evitasse di farsi vedere in giro per la scuola e non la tormentasse proponendole una pericolosa missione, un'altra sfida al paese delle Meraviglie, a cui lei, almeno in parte, appartiene...

Il mio pensiero: “Tra le braccia di Morfeo” inizia circa un anno dopo la conclusione del libro precedente. Un anno in cui Alyssa ha vissuto pienamente la sua vita umana, relegando ai margini del suo cuore la sua parte Netherling, anche se nei suoi sogni il Paese delle Meraviglie e un certo essere dai capelli blu sono sempre presenti. Un anno vissuto al fianco del suo ragazzo umano, Jeb, dedicandosi al conseguimento del diploma e pensando al proprio futuro come artista e come studentessa di arte in Inghilterra. Ma, una settimana prima della fine della scuola, le cose sembrano cambiare direzione e iniziano a precipitare inesorabilmente verso il caos completo. Strane e terribili visioni su un Paese delle Meraviglie devastato la tormentano. Dubbi sul rivelare o meno a Jeb la verità su di lei e sui ricordi perduti del ragazzo la consumano. L’improvvisa ricomparsa nella sua vita, e addirittura nella sua scuola, di Morpheus la disorienta. E in tutto questo la minaccia costituita dalla Regina Rossa si fa sempre più reale e pressante.
Dopo un inizio piuttosto lento e monotono, la storia (soprattutto grazie ad una presenza sulla scena maggiormente costante di Morpheus, maestro nello sconvolgere le carte in tavola) si riprende e il ritmo si fa sempre più incalzante. Inoltre, le macchinazioni, le bugie e i segreti sono sempre più fitti e inaspettati.
Altra cosa che mi è piaciuta è stata il cambio di ambientazione. L’intero libro si svolge nel mondo degli umani, ma adesso la normalità del regno dei mortali incontra la pazzia e la confusione più completa del Paese delle Meraviglie. La magia, le stranezze e molte creature provenienti dalla parte opposta della Tana del Coniglio si sono infatti riversati nel nostro mondo e per Alyssa far convivere i due mondi (così come le due diverse parti di sé) si rivelerà una sfida decisamente ardua. Trovo che le scenografie e il clima fantastico così cupo, un po’ inquietante e molto articolato siano i veri punti di forza del libro. Originali e ammalianti. Penso sia impossibile non restarne affascinati.
Per quanto riguarda il mio rapporto con i personaggi diciamo che non è dei più semplici e lineari. Quelli che più mi hanno sorpresa sono stati senza dubbio i genitori di Al. In questo capitolo hanno maggiore spazio e ci viene data la possibilità di far luce sul loro passato. Si sono rivelati entrambi pieni di sorprese e con molte più sfaccettature di quanto gliene davo credito. Jeb, per buona parte del libro non è molto presente, ma si fa sentire comunque purtroppo. Nel libro precedente non mi dispiaceva più di tanto, ma in questo sono arrivata a trovarlo davvero insopportabile. Fa di tutto per proteggere Alyssa in ogni situazione, ma, in questo caso, questo suo istinto protettivo io non lo vedo come una qualità positiva. In parte perché se non dosata bene la protezione rischia di sconfinare nella possessione, e in parte perché questo non dà alla ragazza la possibilità di proteggersi da sola o comunque di farle capire che ritiene che lei ne sia in grado. Alyssa è un personaggio piuttosto complicato. A tratti molto determinata, forte e davvero cocciuta, e a tratti insicura, scostante e con poca fiducia in se stessa. In lei lottano costantemente tra loro istinti umani ed istinti da Netherling e questo non le dà pace. Ho avuto come l’impressione che tutti i suoi progressi fatti nel libro precedente, sulla sua autostima e sul credere nelle proprie forze, siano andati di nuovo in fumo. Quello che non riesco proprio a digerire, però, è soprattutto il fatto che si ostini a vedere se stessa come composta da due entità separate, quando invece entrambi i suoi lati costituiscono la persona che è. Di conseguenza questo non fa che riflettersi in tutte le decisioni che prende e sul suo modo di percepire gli altri, adottando quindi due pesi e due misure per valutare chiunque. È il ritratto della negazione e della cocciutaggine, soprattutto quando entra in gioco Morpheus. Che dire invece di lui? Di questo Netherling affascinante, eccentrico e ingannevole? Beh, che è il personaggio che ho preferito in assoluto. La sua è la caratterizzazione meglio riuscita e tra queste pagine arriviamo a conoscerlo ancora più in profondità. Dietro la sua maschera di sfrontatezza e arroganza c’è tutto un mondo di emozioni e sentimenti. Dolce, molto fragile ed estremamente leale. Se con le parole è in grado di creare le bugie più complesse e macchinose, state sicuri che con le azioni non vi rivelerà altro che la verità.

4 cristalli

4 commenti:

  1. Non sopportavo Jeb nel primo libro (che ho mollato nemmeno a metà) figuriamoci in questo ahahah Purtroppo è una serie che non mi ha preso, soprattutto per via dei personaggi che non tolleravo, in primis questo "splendido migliore amico"

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    1. Ti capisco, Jeb pure a me sta antipatico! E in questo libro è proprio una vera spina nel fianco grr... =S Sì, la storia e le ambientazioni sono le parti migliori della serie.. i personaggi (a parte Morpheus, ovviamente ;D ) e alcuni dei loro comportamenti sono un po' più complicati :(

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  2. Ho sentito molto parlare di questa trilogia, ma ancora non trovo il tempo di iniziarla. Spero presto <3

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  3. Ho sentito molto parlare di questa trilogia, ma ancora non trovo il tempo di iniziarla. Spero presto <3

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