mercoledì 20 gennaio 2016

Recensione: "Silver" di Kerstin Gier

Buon pomeriggio a tutti :) Prima di scappare nuovamente a studiare paleopatologia, vi lascio ad un'altra delle mooolte recensioni in arretrato che dovrò scrivere e pubblicare nei prossimi giorni. "Silver" di Kerstin Gier, primo capitolo della trilogia dei sogni

Silber #1
Editore: Corbaccio
Prezzo cartaceo: 9,90 €
Prezzo ebook: 6,99 €
Pagine: 323

Trama: Porte con maniglie a forma di lucertola che si spalancano su luoghi misteriosi, statue che parlano, una bambinaia impazzita che si aggira con una scure in mano... I sogni di Liv Silver negli ultimi tempi sono piuttosto agitati. Soprattutto quello in cui si ritrova di notte in un cimitero a spiare quattro ragazzi impegnati in una inquietante cerimonia esoterica. E questi tipi hanno un legame con la vita vera di Liv, perché Grayson e i suoi amici sono reali: frequentano la stessa scuola, da quando Liv si è trasferita a Londra. Anzi, per dirla tutta, Grayson è il figlio del nuovo compagno della mamma di Liv, praticamente un fratellastro. Meno male che sono tutti abbastanza simpatici. Ma la cosa inquietante - persino più inquietante di un cimitero di notte - è che loro sanno delle cose su Liv che lei non ha mai rivelato, cose che accadono solo nei suoi sogni. Come ciò possa avvenire resta un mistero, esattamente il genere di mistero davanti al quale Liv non sa resistere...

Il mio pensiero: Alcune settimane fa ho riletto “Silver”, primo capitolo della trilogia dei sogni, per prepararmi alla lettura dei seguiti, uno dei quali si trovava nella mia libreria già da diversi mesi, mentre l’altro è uscito da pochissimo. Ho anche approfittato della rilettura per portare finalmente a termine la recensione che avevo iniziato a scrivere l’anno scorso ma poi abbandonato a se stessa nelle infinite cartelle del pc, per non-ricordo-quale-motivo. Vediamo di riorganizzare le idee.
La prima cosa che devo dire è che questo non è il primo libro di questa autrice che leggo. Anni fa lessi la trilogia delle gemme e la amai follemente. Red, il primo capitolo, mi era piaciuto ma non mi aveva convinta del tutto perché, nonostante le ottime basi, lo avevo trovato molto introduttivo e piuttosto generale. Con i seguiti però la Gier era riuscita a conquistarmi completamente. Tempo fa lessi anche “In verità è meglio mentire” e lo avevo trovato carino anche se con un finale un po’ affrettato. E adesso eccomi qui a parlarvi della trilogia dei sogni. Nuovo progetto della Gier incentrato sul mondo onirico e sulle avventure di un gruppo di ragazzi alle prese con i problemi della vita quotidiana uniti a strani eventi su cui investigare, infiniti enigmi e tanto mistero.
L’idea di base mi è piaciuta molto. Poter essere cosciente durante i nostri sogni e dirigere gli eventi secondo la nostra fantasia e volontà è una teoria davvero incredibile e allentante. E se a questo uniamo il fatto che il nostro mondo dei sogni possa unirsi a quello di qualsiasi altra persona, oltrepassando semplicemente (ok, non poi così tanto semplicemente) una porta, davanti a noi si spalanca un mare di infinite possibilità. Intorno a questo tema l’autrice ha tessuto una storia ricca di intrighi, in cui la protagonista, Liv, dalla personalità estremamente curiosa e battagliera, cerca di districarsi e trovare una spiegazione a tutte le stranezze che sembrano circondarla fin dal momento in cui mette piede a Londra e dà inizio ad una nuova tappa della sua vita.
Liv si trasferisce infatti in questa città insieme alla sua sorellina, Mia, e alla loro tata, per seguire la mamma che ha trovato un nuovo lavoro come insegnante in una università della zona. Girare il mondo di città in città e di continente in continente, sembra essere la filosofia della famiglia della ragazza, in quanto fin da piccola non ha fatto altro che traslocare e cambiare senza sosta scuola ed amici. Forse però Londra potrebbe rivelarsi la tappa finale del suo lungo peregrinare, dal momento che la mamma sembra aver finalmente trovato, proprio qui, la sua dolce metà… con famiglia annessa.  
Dei libri della Gier amo particolarmente il suo stile, le numerose scenette divertenti  che crea e soprattutto la grande ironia con cui condisce le sue storie. Questo elemento è presente anche in “Silver” e vi assicuro che le risate non sono mancate.
I personaggi presenti sono moltissimi, anzi, forse persino troppi, e questo ha reso difficile approfondire tutti. Le migliori caratterizzazioni sono quindi quella di Liv e quelle relative ai membri della sua famiglia. In particolare ho adorato la sorellina. Mia è una ragazzina tutta pepe, capace di dire la cosa più pungente con un sorrisetto da angioletto stampato sulle labbra. Anche lei adora i misteri e non riesce a fare a meno di cercare di svelarli ed intromettersi. Questo è ciò che ha in comune con Liv: la passione per le cose nascoste, per i segreti e una grande curiosità.
In questo primo capitolo, però, esattamente come successe per Red, molto rimane allo stato superficiale. Sia sul piano dei personaggi che su quello della storia. Veniamo introdotti lentamente in questo mondo e alla fine del libro restiamo con moltissime domande in sospeso. Teorie, dubbi e domande si affollano nella mente di Liv e in quella del lettore e spero davvero che tutto troverà la giusta risposta nei seguiti.
Altre cose che non mi hanno convinto sono state la fantomatica Secrecy, che mi  ha dato solo un forte déjà vu con la Gossip Girl dell’omonimo telefilm, e il risvolto romance del racconto. Questo soprattutto non mi ha convinta per niente e anche adesso non posso fare a meno di chiedermi se questa sensazione sia dovuta semplicemente alla mia più che lampante preferenza verso un altro personaggio (che inizia per G.. e finisce per ..rayson) unita alla mia insofferenza per l’altro, che trovo troppo sfuggente falso, o se sia il mio sesto senso a farmi credere così. Fatto sta che non sono convinta che le cose rimarranno tali su questo piano e spero proprio che il mio fiuto non sbagli perché vorrei davvero tanto che la storia prendesse una piega diversa.

3 cristalli e mezzo/ 4 cristalli -

6 commenti:

  1. Sono molto curiosa di questa nuova storia.. la Trilogia delle Gemme è carinissima (così così Red, ma Blue mi ha conquistata, devo ancora leggere Green).. In verità è meglio mentire sì, divertente, ma niente di che. Questa trilogia dei Sogni mi ispira meno come trama, ma conto sullo stile ironico della Gier :)

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    1. La Trilogia delle Gemme è davvero bella! Blue mi è piaciuto moltissimo, e Green non è stato affatto da meno! Dopo averlo finito, per una settimana non sono riuscita a leggere altro perché ero andata letteralmente in crisi post-fine-serie :'( . Per la Trilogia dei sogni per ora di dico che come basi è molto carina e l'ironia è fantastica, ma per me finora non si è dimostrato all'altezza dell'altra. Adesso mi manca solo il terzo e ultimo libro e spero con con quello la Gier recuperi ;)

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  2. l'ho letto anche io tempo fa ma la penso come te, tranne il fatto che io tifo per l'altro che è vero che nasconde qualcosa, ma è proprio per quello che mi affascina. Devo leggere i seguiti anche io

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    1. Io invece proprio non riesco a vederlo :'( Tanto e tanto nel primo, ma nel secondo proprio non lo tolleravo. Vedremo cosa succederà nell'ultimo libro :)

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  3. Guarda, anch'io shippo da morire Grayson e Liv. Henry non mi convince molto....
    Sai che, invece, a me Secrecy è piaciuta? Mi sto scartabellando per capire chi ci sia dietro tutto ciò.
    Ora mi aspetta il terzo libro :)
    Comunque, sì, andrebbe tutto approfondito maggiormente :)

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    1. Ah!!! Che bello!!! Non sono l'unica allora =D Nel secondo poi Grayson è davvero meraviglioso. Non capisco proprio cosa ci trovi Liv in Henry. Inspiegabile... Sì, di per sé anche a me Secrecy piace però mi fa proprio pensare a Gossip Girl, praticamente sono due figure identiche e dalla Gier mi aspettavo un tocco più originale. Comunque alla fine ci può anche stare in questo contesto.
      Allora siamo allo stesso punto. Dobbiamo solo lanciarci sul terzo e incrociare le dita affinché le nostre speranze diventino realtà ;D

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