Buongiorno followers!!! Sì, sì, sono ancora viva, ma in questi ultimi giorni non ho avuto molto tempo per pubblicare, scusate :( Ieri, la puntata di Wonderful Quotes è saltata semplicemente perché non ho letto nulla di nuovo, ho iniziato "Inferno" di F. Gungui un paio di giorni fa ma sono sempre all'inizio. Poi vi dico già che nei prossimi giorni ci sarà qualche novità qui sul blog ed è anche per questo che sono stata più impegnata del solito nei giorni scorsi ;D
Adesso però passo a presentarvi il libro che recensisco per voi oggi: "Adversus Sol - Il mal minore" della giovanissima Giulia Carlentini, che mi ha gentilmente inviato questa estate, ma che purtroppo non sono riuscita a leggere prima.
Adversus Sol #1
Editore: Edizioni R.E.I
Prezzo: 2,99 €
Pagine: 250
Trama: Seyarh è una ragazza come tante altre nel mondo dell’Adversus Sol. Abita nella capitale della Terra dell’Acqua. Possiede un’indole buona e positiva, fin troppo. Liberare un condannato alla gogna è un terribile errore che la trasporta in un’avventura che non avrebbe mai immaginato di vivere. Fugge di casa e si ritrova fra i sentieri di un mondo corrotto e sull’orlo del crollo. Paura, coraggio, dolore e odio sono i sentimenti che attanagliano il suo cuore e lo stringono come le maglie di una catena, la stessa che l’avvolge con un compito ineluttabile. Divinità imperanti, un Demone e un’unica semi-dea che può salvare ogni cosa da una guerra persa in partenza. La morte che tutto accoglie nel suo gelido abbraccio può essere spezzata, ma solo da grandi cavalieri in grado di risollevare le sorti di un’atavica contesa. Bene e male si affrontano nuovamente su un campo di battaglia tinto di rosso. Ma qual è davvero il bene? C’è una reale barriera che lo divide dal male? Il destino che Seyarh sceglie non è luce, non è bene, è solo un male minore.
«Oh. Lo ricordo come se fosse ieri. Arrivavano, arrivavano veloci, neri come la pece, con le loro spade acuminate in pugno e le loro armature nere che li mimetizzavano nell’oscurità. Gli urli gutturali e orribili squarciavano l’aria e solamente un essere era in grado di domare quelle belve.»
«Di chi stai parlando?»
«Del Demone.»
Il mio
pensiero: “Adversus Sol – Il male
minore” è un fantasy tutto italiano con una trama dalle buone premesse, delle
idee di base molto belle e ricco di ideali:
giustizia, libertà (intesa in tutte le sue varie forme, da quella fisica
a quella più astratta, di pensiero, di parola, espressione ecc..). A volte, in
alcuni casi, questi concetti sono un po’ troppo estremizzati o troppo marcati,
ma in generale sono tutti ben argomentati ed espressi dai vari personaggi. Azzeccatissimo
il titolo, perfettamente in linea con il contenuto dell’opera e capace di
suscitare la curiosità del lettore. Composto da due parti, racchiude due temi
fondamentali intorno ai quali ruoterà l’intero libro. La prima parte, più
immediata, richiama il nome di questo mondo fantastico che è l’ambientazione,
mentre la seconda acquista un suo senso specifico solo man mano che si procede
nella lettura.
Suddiviso in cinque terre, Acqua, Terra, Fuoco,
Aria ed Essenza, l’Adversus Sol è un mondo vasto e antico, sconvolto da anni di
guerre, e ricco di magia. Proprio dalla terra dell’Acqua, la meno toccata dalle
rappresaglie, proviene la protagonista, Seyarh, la quale fin da piccola coltiva
il sogno di diventare un cavaliere e combattere per la libertà e la difesa
degli altri. Questo suo desiderio la spingerà ad abbandonare la sicurezza della
sua casa e iniziare un lungo viaggio alla scoperta del mondo e della verità che
si cela dietro le porte dorate della città perfetta, lontana dalla guerra, che
è la capitale dell’Acqua, la città da cui proviene. Un viaggio ricco di
pericoli, sorprese, rivelazioni e tanti incontri.
L’articolazione e le varie caratteristiche di
ciascuna terra, la parte magica e le varie religioni e divinità (con un lontano
richiamo al Pantheon greco-romano e alla terminologia delle divinità egizie, ma
con una loro piena originalità), sono gli elementi che più mi sono piaciuti.
Complessi e sviluppati in maniera originale, hanno mantenuto alta la mia
curiosità. Nonostante abbia apprezzato molto questi elementi e abbia trovato la
storia molto intrigante e con una buona base, purtroppo però il libro non è
riuscito a conquistarmi pienamente a causa dello stile dell’autrice e di alcune
incongruenze nei dettagli o approssimazioni
nel corso della narrazione. Uno stile, a mio giudizio, poco fluido e a
tratti pesante, in cui i frequenti termini come “la bronzea, il castano, la
bronzo-chiomata o la ragazza dalle iridi perlacee”, usati per indicare i vari
personaggi, a lungo andare mi hanno un po’ infastidita e rallentato la lettura.
Due sono le approssimazioni maggiori che ho
notato. La prima riguarda la guerra che ha messo in ginocchio l’intero Adversus
Sol. Di essa non si sa granché, o meglio ciò che si sa è quello che viene
raccontato a Seyarh, ma con i nostri occhi non abbiamo modo di vedere niente.
Solo le lotte che avvengono in una determinata città della terra dell’Acqua, ma
per queste “sommosse” viene data un’altra spiegazione (molto carina, tra
l’altro, e che ha dietro una storia ben curata) . Esistono, quindi, per una
causa diversa rispetto alla guerra che coinvolge le altre terre. La seconda è la
descrizione del territorio. Mi spiego meglio. Le descrizioni ci sono, ma sono
molto limitate ai racconti provenienti da alcuni personaggi mentre con i nostri
occhi (ovvero con quelli della protagonista) non si vede molto. Quando ci si
sposta da una terra all’altra, le uniche città che i personaggi incontrano nel
corso del loro lungo cammino, sono le capitali e un santuario. Le città più
piccole, i villaggi o anche più banalmente le piccole abitazioni che si possono
incontrare in un territorio rurale dove sono? Negli spostamenti tra una città e
l’altra, che durano anche diversi giorni, incontrano solo foresta o deserto.
Anche la protagonista non mi ha entusiasmata
molto, ma questo dipende più da una mia opinione personale che oggettiva. Un
mix di ingenuità e arroganza, che più di una volta mi ha fatto fremere sulla
sedia e pensare: “ma cosa ti salta in mente?!”. Concede la sua fiducia troppo
facilmente (e ingenuamente) e non mi è piaciuto granché il modo che ha di
atteggiarsi e rivolgersi agli altri. Risulta un po’ sfacciata e spesso se ne
esce con frasi che la fanno apparire presuntuosa anche se lei, in realtà, non
lo è.
In conclusione, “Adversus
Sol” è un libro con delle buone premesse che, nonostante qualche incertezza
o svista, confido possa riservare grandi sorprese e miglioramenti nei seguiti.
3 "scintille" -
Ciao! Ti ho taggata qui!^----^
RispondiEliminahttp://tra-le-pagine-dei-libri.blogspot.com/2014/12/the-christmas-song-book-tag.html
Grazie Adriana! Passo subito a dare una sbirciatina ;D
Eliminami piacciono tanto le tue recensioni!
RispondiEliminaGrazie Chiara <3 ne sono davvero felice :D
EliminaDevo dire che un po' m'intriga, non lo avevo mai sentito nominare ma siccome adoro il fantasy penso che lo aggiungerò nella mia wish list e lo proverò!
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