sabato 28 giugno 2014

Recensione: "Numbers" di Rachel Ward

Buon sabato ed inizio di weekend ragazzi! In realtà oggi non avevo intenzione di postare qualcosa ma dal momento che le recensioni mi si stanno accumulando nel pc ad un ritmo vertiginoso mi sono detta: "mah, prima che arrivi luglio perché non pubblicare anche un'altra recensione?". Il libro di cui vi parlerò oggi è uscito qui da noi nel 2010 e dopo anni di sosta nella wishlist, poche settimane fa ho avuto occasione di leggerlo. Si tratta di Numbers di Rachel Ward


Editore: Piemme (collana Freeway)
Prezzo cartaceo: 16,00 €
Prezzo ebook: 6,99 €
Pagine: 331

TramaFin da bambina Jem intravede una serie di otto numeri negli occhi delle persone. Anche in quelli di sua mamma: 10102002. Per anni non dà importanza alla cosa, pensa sia solo una fantasia infantile. Quando però sua madre muore il 10 ottobre 2002 Jem capisce: quei numeri corrispondono alla data di morte di chi le sta intorno. Da quel momento la sua vita cambia, non è più una ragazza come le altre, ora ha un terribile segreto. E isolarsi da tutti sembra l'unica soluzione per nasconderlo. Solo Spider, un ragazzo strano e pieno di vita, si rifiuta di abbandonarla e per lui Jem comincia a provare qualcosa di più che semplice amicizia. Un pomeriggio, mentre aspettano di fare un giro sulla ruota panoramica di Londra, Jem si rende conto che tutte le persone in fila "hanno gli stessi numeri", e che i numeri corrispondono proprio alla data di quel giorno. Ne è sicura: lì sta per accadere qualcosa di terribile. Prende la mano di Spider e insieme a lui scappa, proprio mentre una bomba esplode. Ora lei e Spider non possono far altro che nascondersi, perché la polizia pensa che i terroristi del London Eye siano loro...

Il mio pensiero: Volevo leggere questo libro da anni, appena lessi la trama me ne innamorai all’istante immaginando una storia ricca di avventura, suspense, adrenalina e colpi di scena, e invece cosa ho incontrato? Una completa delusione! Ho fatto davvero fatica a portare a termine la lettura, sono stata persino sul punto di abbandonare il libro a metà ma alla fine mi sono fatta coraggio e dopo più di una settimana sono arrivata all’ultima pagina. 
L’idea di base in realtà è molto buona. Una ragazzina che, fin dalla nascita, quando guarda in volto qualcuno vede danzare davanti ai propri occhi una serie numeri. Con il passare degli anni e dopo un particolare evento comprende la realtà di ciò che solo lei può vedere, l’enigma di quei numeri apparentemente casuali trova una spiegazione. Essi corrispondono alla data di morte di quella stessa persona. Le possibilità di azione sarebbero infinite ma purtroppo queste ottime basi non vengono affatto sviluppate o sfruttate per il meglio. La protagonista, Jem, ha questa capacità incredibile (che per i miei gusti rimane fin troppo avvolta nel mistero) ma in concreto non fa niente di niente. Si lascia praticamente trasportare dagli eventi. Nei primi capitoli, gli unici che mi siano piaciuti, appariva come una ragazza forte e determinata che, per mantenere una parvenza di normalità, si isola dal resto del mondo evitando di affezionarsi alle persone per non dover vedere chi ama avanzare lentamente verso la propria fine. Poco dopo però cambia e arriva a diventare davvero insopportabile ai miei occhi. Non fa altro che lamentarsi senza mai agire o quelle poche volte in cui si decide a fare qualcosa prende sempre decisioni sbagliate o senza senso. Un’autentica spina nel fianco. Anche il coprotagonista maschile, Spider, non è riuscito a convincermi del tutto. All’inizio viene presentato in un modo e poco dopo in un altro completamente diverso. A rimanere costante è il fatto che si tratti di un ragazzo molto impulsivo. Si lancia in qualsiasi situazione senza pensare e immancabilmente finisce per fare cose stupide che potrebbero benissimo essere evitate se si concedesse di accendere il cervello.

Ho incontrato parecchie incongruenze nella trama e molte sono le cose poco credibili che ho notato, ad esempio: l’impresa stessa che i due compiono, lanciandosi in una fuga priva di qualsiasi logica; il fatto, anche banale se volete, che un ragazzino di quindici anni che non ha mai preso la patente e che in vita sua ha stretto tra le mani un volante e guidato una macchina solo un paio di volte, sempre per piccoli tratti, riesca dal nulla a tirare fuori doti da esperto pilota. Mi domando e dico, ma l’autrice sa cosa vuol dire e quanta pratica serve per imparare a guidare?! Anche la “love story” lascia parecchio a desiderare. Di per sé è anche carina ma è come è stata strutturata che non mi è piaciuto. Nasce letteralmente dal nulla e nel giro di pochissimi giorni i due sono pronti a giurarsi amore eterno. 
Mah, forse l’unica cosa che mi ha permesso di non bocciare del tutto il libro è stato il messaggio che mi ha trasmesso: la fugacità della vita. Niente è per sempre, anche la vita stessa è effimera e sta a noi cogliere l’attimo e impiegare al meglio il nostro tempo e le nostre capacità.


2 "scintille"

14 commenti:

  1. Tempo fa l'avevo visto in biblioteca... sono contenta di non averci perso tempo XD
    La trama ispirava da morire anche me... poi però non ricordo con chi ne ho parlato... o se ho proprio cercato delle recensioni (la vecchiaia XD) però ho visto che non era stato molto apprezzato dai lettori e ho lasciato perdere :P
    Da come ne parli sicuramente finirei con l'abbandonarlo ahaha XD
    Peccato per l'idea alla base, non era affatto male :P

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    1. Pensa che stavolta io neanche mi ero informata :( Di solito gironzolo in cerca di recensioni pure io ma stavolta ero talmente presa dalla trama che non mi sono affatto curata di cercare opinioni in giro.. Che tristezza, l'idea era proprio buona :'(

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  2. Sei stata coraggiosa, davvero.
    La trama era meravigliosa, l'ho cominciato e.. Niente. Sono arrivata a qualcoaa tipo pagina 80.. Non ce la facevo proprio u.u

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    1. Non so nemmeno io come ho fatto ad arrivare in fondo! Un'agonia! Sì, la trama era l'unica cosa perfetta, un vero specchietto per le allodole..
      Ma lo sai che è addirittura una trilogia?! Per fortuna in Italia si sono fermati al primo libro (ecco, in questo caso la CE ha fatto proprio bene ad interrompere la serie a metà)

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  3. la trama mi ispirava tantissimo, ma dopo la tua recensione (e una tizia in treno che mi ha spoilerato il finale :P) credo che non lo leggerò di sicuro... peccato, l'idea di base era fantastica! :)

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    1. Una tizia ti ha spoilerato il finale?!?!? (Chissà chi è o_O) Da rinchiudere!!! Ahahah scherzo XD. Almeno ti sei risparmiata ore e ore di noia perse inutilmente ;D

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  4. Non lo conoscevo, appena letta la trama mi ha subito incuriosita ma ha fatto anche presto a spegnersi man mano che leggevo la tua recensione! Direi proprio che non fa per me

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    1. Questo è un libro che non consiglio proprio.. No, no.. =S

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  5. Peccato, l'idea era proprio interessante!

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    1. Infatti! Ci sono rimasta malissimo guarda, l'idea era stupenda ='(

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  6. Ma che peccato! Leggendo la trama mi sembrava davvero carino, abbastanza originale... un'occasione persa, insomma! mi dispiace! Grazie come sempre per la tua recensione Valy!

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    1. Diciamo che la trama è la parte migliore =(
      Di niente ;D

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  7. dalla trama sembrava carino, io adoro i numeri, ma credo che passerò

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    1. Sì, la cosa dei numeri era parecchio affascinante ma non è stata per niente sviluppata, un vero peccato :(

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