martedì 8 marzo 2016

Weekly Advice # 16 (Narrativa Contemporanea)

È una rubrica ideata da me nella quale esprimo una serie di “consigli e sconsigli a tema”.  Il tema è determinato dal giorno della settimana in cui viene pubblicata poiché ad ogni dì corrisponde un genere letterario diverso. 

Salve ragazzi.. dopo mesi di pausa, torna la rubrica Weekly Advice. Come è consuetudine, il MARTEDÌ è il giorno dedicato ai libri di NARRATIVA CONTEMPORANEA, e infatti i due libri di cui vi parlerò oggi sono due recenti pubblicazioni, ed entrambe uscite nei primi mesi di questo 2016: "The Heartbreakers" di Ali Novak e "Al centro dell'universo" di Morgan Matson, che ho letto però nella sue edizione inglese. 


 The Heartbreakers di Ali Novak
(The Heartbreaker Chronicles #1)

Non avevo mai sentito parlare di questo libro fino a quando non me lo sono ritrovato tra le mani. Ho letto i primi capitoli in libreria e non ho resistito a comprarlo subito. Adesso so che in America ha fatto parlare molto di sé per essere stato un vero e proprio successo sulla piattaforma Wattpad e da lì, poi, il passo verso la pubblicazione è stato breve. Si tratta di un romanzo di narrativa contemporanea che si lascia leggere davvero velocemente. Un romanzo semplice, molto dolce (ma non stucchevole!) e divertente. Ad un primo impatto la storia potrebbe apparire superficiale, stupida e scontata, ma direi che è stata tutto il contrario. Essa mi ha riservato molte sorprese e prevedere cosa sarebbe successo poco dopo è stato quasi impossibile. La protagonista, Stella, è una grande appassionata di fotografia e anni prima, dopo aver scoperto la malattia della sorella, Cara, insieme al fratello hanno deciso di proseguire tutti e tre gli studi in casa. Tra fratelli, ma anche tre gemelli, con un legame molto stretto e un bellissimo rapporto d’amicizia. Adesso che si sta avvicinando il giorno del loro diciottesimo compleanno, Stella e Drew, il fratello, decidono di fare a Cara, come regalo, una bellissima sorpresa: autografi da parte del suo gruppo musicale preferito. La band ha infatti fissato, presso uno studio radiofonico fuori città, un incontro con i fan per firmare autografi e quale occasione migliore di questa? Peccato che le cose non vadano mai come uno le pianifica e ottenere quegli autografi diventerà molto più difficile del previsto. La mattina del suo arrivo in città, durante una sosta per un caffè, la nostra protagonista farò incontro davvero sorprendente: un ragazzo affascinante che un semplice sorriso riesce a catturarla completamente. Ma ancora più sorprendente sarà il fatto che solo poche ore più tardi, incontrerà nuovamente quello stesso ragazzo dietro ad un banco intento a.. firmare autografi! La storia nel complesso mi è piaciuta molto, ma ciò che me lo ha fatto amare sono stati i vari personaggi e rapporti che ci sono tra di loro e che si costruiscono man mano che la storia prosegue. Ho trovato bellissimi i rapporti d’amicizia presenti e quelli familiari. Tutti molto profondi e intensi. Altra cosa che mi ha colpito, e che non mi aspettavo, sono stati proprio i quattro membri della band, o meglio i ragazzi che stanno dietro la facciata da rockstar. Ho trovato bellissima la loro caratterizzane e mi sono piaciuti molto anche loro come persone. Per me l’autrice è riuscita perfettamente nell’intento di renderli “veri”.


Al centrodell’universo di Morgan Matson

“Al centro dell’universo” è il secondo romanzo della Matson che leggo. Entrambi i libri sono autoconclusivi e appartenenti al genere della narrativa contemporanea. Lo stile dell’autrice mi piace molto. Semplice, scorrevole e anche molto delicato. In questo caso, la storia narrata in “Since You’ve Bene Gone” (titolo che trovo molto più appropriato rispetto a quello scelto per l’edizione italiana) ci ha messo un bel po’ più dell’altra ad appassionarmi. Ho fatto un po’ di fatica a leggere le prime cento pagine circa del romanzo. Non perché siano state poco scorrevoli, difficili (avendolo letto in lingua) o altro, ma semplicemente perché non riuscivo ad entrare pienamente in sintonia con la protagonista, Emily. La storia inizia poche settimane dopo l’inizio delle vacanze estive e la “scomparsa”, senza lasciare alcuna traccia, della migliore amica della ragazza, Sloane. Nonostante i numerosi tentativi di mettersi in contatto con lei, Emily non si dà pace e continua senza sosta a provare a rintracciare l’amica: telefonate, email non ricevono mai risposta. Casa sua risulta deserta e abbandonata da giorni. Nei luoghi che erano solite frequentare non si ha traccia della ragazza. Sembra letteralmente scomparsa nel nulla, fino al giorno in cui, tra la posta in arrivo, Emily trova una lettera indirizzata a lei da Sloane. Una lettera con una lista di cose da fare durante l’estate. Una delle solite liste che l’amica era solita scriverle quando Emily era in procinto di partire per un viaggio o recarsi in una nuova città per alcuni giorni. Emily si convince quindi che completare la lista sia l’unico modo per ritrovare Sloane e da questo momento in poi questo sarà il suo obiettivo. Fin dall’inizio posso dire di aver trovato Sloane, che abbiamo modo di conoscere attraverso i ricordi di Emily, antipatica. Antipatica per i miei gusti, intendiamoci. Se fosse una persona reale diciamo che i nostri due caratteri non andrebbero granché d’accordo. Altra cosa che non mi è piaciuta è come Emily si comportava quando era con Sloane. Non faceva che rimanere all’ombra dell’altra e di conseguenza la sua vera personalità non emergeva mai, ma si adeguava semplicemente a quella dell’altra ragazza. Ho trovato la cosa un tantino irritante, ma pagina dopo pagina, grazie anche alla lista, questo cambia. Emily inizia finalmente ad uscire dal guscio e pensare con la sua testa. Inizia a mostrare carattere e a crescere e questo, devo riconoscerlo, grazie anche a quella lista e ai compiti in essa contenuti. Con il passare delle pagine mi sono quindi affezionata ad Emily e sono arrivata a fare il tifo per lei. Mi è piaciuta la persona che è diventata, e mi sono piaciuti anche tutti gli altri personaggi con cui entra in contatto. Molto bello il rapporto che ha con la sua famiglia e nuovi rapporti di amicizia che instaura con gli altri ragazzi. Anche la parte romance mi è piaciuta. Tutto si evolve in maniera molto naturale e partendo da una semplice e bellissima amicizia. Sono arrivata anche ad apprezzare Sloane stessa per come appare nella parte finale del libro. La vera Sloane, quella che non si nasconde più dietro una facciata tutta sorrisi e superficialità, ma quella che mostra anche le sue paure e debolezze. Il finale mi è piaciuto molto anche se l’ho trovato decisamente troppo affrettato. Avrei preferito alcune pagine in più.  

2 commenti:

  1. Purtroppo "The Heartbreakers" non è riuscito ad emozionarmi tanto quanto mi aspettavo... sicuramente è una storia da leggere ma è come se l'autrice avesse lasciato per strada il carico di emozioni che poteva trasmettere, visto che tocca anche tematiche più "dure".
    Comunque rivaluterò Ali Novak con il libro che è uscito adesso :) :) :)

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  2. “The Heartbreakers“ non sono ancora riuscita a leggerlo, ma senz'altro lo farò prima o poi! La trama mi aveva incuriosita molto e la tua recensione ha fatto il resto. In più, ho da poco concluso la lettura dell'altro suo romanzo e mi é piaciuto tantissimo!
    Invece “Al centro dell'universo“ l'ho letto e mi é piaciuto. Anche a me Sloane inizialmente mi stava proprio antipatica, ahah E la penso esattamente come te sul finale. Qualche pagina in più non avrebbe guastato, anzi!

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