lunedì 30 giugno 2014

Weekly Advice #1 (Distopico)

È una rubrica ideata da me nella quale esprimo una serie di “consigli e sconsigli a tema”.  Il tema è determinato dal giorno della settimana in cui viene pubblicata poiché ad ogni dì corrisponde un genere letterario diverso. 

Buongiorno gente! Eccomi qua a presentarvi la seconda rubrica del blog. Sostanzialmente è molto simile alla mia vecchia rubrica di recensioni, la quale usciva una volta a settimana e, in base al giorno, il libro trattato apparteneva ad un particolare genere. Beh, qui la differenza sta nel fatto che non vi proporrò delle recensioni vere e proprie ma dei piccoli commenti su ben tre libri appartenenti allo stesso genere. Una sorta di rubrica di “consigli e sconsigli a tema” si potrebbe dire. Chi mi seguiva anche prima probabilmente si sarà accorto che il genere che ho legato al lunedì non è lo stesso di prima, infatti ho studiato un nuovo calendario mentre per la domenica questa rubrica non prevederà appuntamenti.  

Il LUNEDÌ sarà il giorno all’insegna del DISTOPICO (non potevo che cominciare la settimana con il mio genere preferito ;D). Nella puntata di oggi vi parlerò di tre libri che sono accomunati dal fatto di essere prime opere di serie la cui pubblicazione in Italia è stata sospesa o interrotta. Grande errore secondo me visto che li considero tutti  validissimi (e almeno i primi due anche di grande successo). A questo punto penso che concluderò le tre serie in lingua ma nel caso le CE ci facessero questo grande regalo mi procurerei immediatamente le edizioni italiane. (Se siete interessati vi lascio anche i link alle varie petizioni, anche se visto l’andazzo non so quanto mai potranno essere utili: qui, qui e qui).
Ah, dimenticato! Per andare alle schede dei libri vi basterà cliccare sui titoli.


Schegge di me  di Tahereh Mafi
Shatter me #1

“Schegge di me” rientra a pieni voti nella categoria dei miei libri preferiti. I suoi punti di forza sono molteplici. In primo luogo vi è la caratterizzazione dei vari personaggi, soprattutto quella della protagonista, Juliette. Fin da piccola la sua vita non è stata altro che un brutto sogno. Emarginata dalla società e odiata persino dai suoi stessi genitori per qualcosa che non dipende da lei e su cui non ha nessun controllo, ha vissuto un’esistenza solitaria e desolata. Nel corso della storia però andrà incontro a moltissimi cambiamenti, sia che si tratti di quello che la circonda e del suo vivere quotidiano che del suo carattere stesso. Altra cosa che ho adorato è stata la capacità dell’autrice di infondere nel lettore ogni più piccola emozione e sensazione che attraversa la mente di Juliette. Il collegamento che sono riuscita ad instaurare con lei è stato totale, sintonia perfetta. Ma ciò che più mi ha colpita e conquistata definitivamente è stato lo stile della Mafi, poesia pura!











Never Sky di Veronica Rossi 
Under the Nerver Sky #1

La società (anzi, le società, poiché sono ben due distinte) distopica creata dalla Rossi è qualcosa di strabiliante. Sono rimasta completamente affascinata dalle descrizioni del paesaggio e dal funzionamento stesso della società, incluso il diametralmente opposto stile di vita degli abitanti che risiedono all’interno o all’esterno delle biosfere. Penso che queste differenze siano state rese così bene soprattutto grazie alla presenza del doppio punto di vista: da un lato vi è Aria, una ragazza Stanziale, un’abitante delle zone sicure, protette, dette Biosfere; dall’altro Perry, un ragazzo appartenente ad una delle tribù che vivono nelle terre selvagge, i cui abitanti vengo appunto definiti Selvaggi. Le differenze di pensiero e il diverso modo di approcciarsi alla vita rispecchia totalmente le differenze che vi sono tra i loro distinti luoghi d’origine. È stato meraviglioso vedere come, attraverso il loro incontro, questi due mondi siano entrati in collisione. Ho amato moltissimo entrambi i personaggi, il loro carattere e le loro rispettive storie. Per finire, azione e adrenalina permeano tutto il racconto rendendolo ancor più credibile.






Il Giardino degli Eterni. Dolce veleno di Lauren DeStefano
The Chemical Garden #1

Si tratta di uno dei primi distopici con cui sono entrata in contatto. È un libro dalle tinte cupe, con una società essenzialmente sull’orlo del collasso. Una malattia, conseguenza negativa dell’evoluzione e sviluppo scientifico, ha decimato, e continua a decimare, gran parte dell’umanità. Il mondo adesso conosce solo due fasce di popolazione, i bambini e ragazzi fino a circa 20 anni e gli anziani. Gli adulti sono praticamente estinti. Le conseguenze sono disastrose su ogni piano: fame, povertà, caos completo. I bambini, in assenza di genitori che provvedano a loro, sono costretti ad imparare a sopravvivere facendo affidamento unicamente sulle proprie forze, la scienza impazzisce in cerca di cure che non trova e soprattutto, mancando la fascia di mezzo, si pone prepotente il problema della “successione della specie”. Le basi per una buona storia ci sono ma questo primo libro non è riuscito totalmente a coinvolgermi perché l’ho trovato troppo statico, succedono poche cose ma in compenso si ha modo di conoscere i protagonisti e di farci un’idea della società. In ogni caso sono ottimista per i seguiti perché il finale mostra un cambiamento e l’azione sembra essere alle porte.  

sabato 28 giugno 2014

Recensione: "Numbers" di Rachel Ward

Buon sabato ed inizio di weekend ragazzi! In realtà oggi non avevo intenzione di postare qualcosa ma dal momento che le recensioni mi si stanno accumulando nel pc ad un ritmo vertiginoso mi sono detta: "mah, prima che arrivi luglio perché non pubblicare anche un'altra recensione?". Il libro di cui vi parlerò oggi è uscito qui da noi nel 2010 e dopo anni di sosta nella wishlist, poche settimane fa ho avuto occasione di leggerlo. Si tratta di Numbers di Rachel Ward


Editore: Piemme (collana Freeway)
Prezzo cartaceo: 16,00 €
Prezzo ebook: 6,99 €
Pagine: 331

TramaFin da bambina Jem intravede una serie di otto numeri negli occhi delle persone. Anche in quelli di sua mamma: 10102002. Per anni non dà importanza alla cosa, pensa sia solo una fantasia infantile. Quando però sua madre muore il 10 ottobre 2002 Jem capisce: quei numeri corrispondono alla data di morte di chi le sta intorno. Da quel momento la sua vita cambia, non è più una ragazza come le altre, ora ha un terribile segreto. E isolarsi da tutti sembra l'unica soluzione per nasconderlo. Solo Spider, un ragazzo strano e pieno di vita, si rifiuta di abbandonarla e per lui Jem comincia a provare qualcosa di più che semplice amicizia. Un pomeriggio, mentre aspettano di fare un giro sulla ruota panoramica di Londra, Jem si rende conto che tutte le persone in fila "hanno gli stessi numeri", e che i numeri corrispondono proprio alla data di quel giorno. Ne è sicura: lì sta per accadere qualcosa di terribile. Prende la mano di Spider e insieme a lui scappa, proprio mentre una bomba esplode. Ora lei e Spider non possono far altro che nascondersi, perché la polizia pensa che i terroristi del London Eye siano loro...

Il mio pensiero: Volevo leggere questo libro da anni, appena lessi la trama me ne innamorai all’istante immaginando una storia ricca di avventura, suspense, adrenalina e colpi di scena, e invece cosa ho incontrato? Una completa delusione! Ho fatto davvero fatica a portare a termine la lettura, sono stata persino sul punto di abbandonare il libro a metà ma alla fine mi sono fatta coraggio e dopo più di una settimana sono arrivata all’ultima pagina. 
L’idea di base in realtà è molto buona. Una ragazzina che, fin dalla nascita, quando guarda in volto qualcuno vede danzare davanti ai propri occhi una serie numeri. Con il passare degli anni e dopo un particolare evento comprende la realtà di ciò che solo lei può vedere, l’enigma di quei numeri apparentemente casuali trova una spiegazione. Essi corrispondono alla data di morte di quella stessa persona. Le possibilità di azione sarebbero infinite ma purtroppo queste ottime basi non vengono affatto sviluppate o sfruttate per il meglio. La protagonista, Jem, ha questa capacità incredibile (che per i miei gusti rimane fin troppo avvolta nel mistero) ma in concreto non fa niente di niente. Si lascia praticamente trasportare dagli eventi. Nei primi capitoli, gli unici che mi siano piaciuti, appariva come una ragazza forte e determinata che, per mantenere una parvenza di normalità, si isola dal resto del mondo evitando di affezionarsi alle persone per non dover vedere chi ama avanzare lentamente verso la propria fine. Poco dopo però cambia e arriva a diventare davvero insopportabile ai miei occhi. Non fa altro che lamentarsi senza mai agire o quelle poche volte in cui si decide a fare qualcosa prende sempre decisioni sbagliate o senza senso. Un’autentica spina nel fianco. Anche il coprotagonista maschile, Spider, non è riuscito a convincermi del tutto. All’inizio viene presentato in un modo e poco dopo in un altro completamente diverso. A rimanere costante è il fatto che si tratti di un ragazzo molto impulsivo. Si lancia in qualsiasi situazione senza pensare e immancabilmente finisce per fare cose stupide che potrebbero benissimo essere evitate se si concedesse di accendere il cervello.

Ho incontrato parecchie incongruenze nella trama e molte sono le cose poco credibili che ho notato, ad esempio: l’impresa stessa che i due compiono, lanciandosi in una fuga priva di qualsiasi logica; il fatto, anche banale se volete, che un ragazzino di quindici anni che non ha mai preso la patente e che in vita sua ha stretto tra le mani un volante e guidato una macchina solo un paio di volte, sempre per piccoli tratti, riesca dal nulla a tirare fuori doti da esperto pilota. Mi domando e dico, ma l’autrice sa cosa vuol dire e quanta pratica serve per imparare a guidare?! Anche la “love story” lascia parecchio a desiderare. Di per sé è anche carina ma è come è stata strutturata che non mi è piaciuto. Nasce letteralmente dal nulla e nel giro di pochissimi giorni i due sono pronti a giurarsi amore eterno. 
Mah, forse l’unica cosa che mi ha permesso di non bocciare del tutto il libro è stato il messaggio che mi ha trasmesso: la fugacità della vita. Niente è per sempre, anche la vita stessa è effimera e sta a noi cogliere l’attimo e impiegare al meglio il nostro tempo e le nostre capacità.


2 "scintille"

venerdì 27 giugno 2014

Lovely Blog Award 2014

Buongiorno a tutti! Il post di oggi è molto particolare poiché si tratta di un premio-tag che ho ricevuto da Laila e da Frannie. Grazie ancora ragazze!


v   Com'è cambiata la tua vita con il blog?
Dal momento che il mio piccolo angolino è nato appena una settimana fa, per adesso la mia vita non è cambiata più di tanto… Vedremo cosa succederà tra qualche settimana/mese ;)

v   Descriviti con un aggettivo.
Mm..probabilmente estroversa o intraprendente a detta di una mia amica poiché, ogni volta che bisogna chiedere informazioni agli sconosciuti o andare a parlare con qualcuno, tutti puntano sempre gli occhi su di me perché sanno che non mi tirerei indietro e non mi vergognerei. (Anche se fare a turno non sarebbe male, capito tu-sai-chi?!? XD )

v   Quale stato d'animo ti rappresenta meglio?
Di sicuro suonerà strano ma il mio stato d’animo spesso va in base al tempo.. Se la mattina mi sveglio e aprendo la finestra vedo il cielo azzurro e limpido con un bel sole splendente allora sarò sicuramente allegra tutto il giorno. Ma se quando la apro mi ritrovo a fissare nuvoloni grigi promettenti acqua a più non posso e vento allora è meglio restarmi alla larga, il mio umore difficilmente potrebbe migliorare.


v   Trovi più seducente l'intelligenza o l'attrazione fisica?
Diciamo una combinazione di entrambe. L’attrazione fisica è la prima cosa che entra in gioco e sarebbe difficile da ignorare ma se un ragazzo, bello oltre ogni dire, è vuoto dentro e manca di intelligenza non potrebbe mai suscitare il mio interesse..

v   Quanti libri leggi in un anno?
Taaanti… Intorno ai cento ma dipende molto da quanto tempo libero ho. Ci sono mesi che leggo anche 12-13 libri mentre altri se riesco ad arrivare ai 5 è già tanto

v   Un pregio/difetto di te?
Domanda spinosa! Comunque vediamo… pregio: direi leale, non tradisco mai la fiducia che qualcuno ripone in me, svelare segreti o roba simile. Non lo trovo giusto o corretto nei confronti di quella persona però a volte mi è capitato di rimanere fregata dagli altri. Difetto: sono mooolto testarda, se mi metto in testa una cosa difficilmente cambio idea (però ci sto lavorando J)
   
v   Musica/cantante/strumento musicale preferito?
Per questo vado a periodi e dipende molto anche da particolari canzoni. Ci sono molti gruppi o cantanti che mi piacciono ma il mio preferito non è mai lo stesso. Adesso sono gli Imagine Dragons (con la canzone “Bleeding out”) ma il mese prossimo chi lo sa? Strumento preferito: la chitarra, non ho dubbi :)

v   Esiste l'amicizia virtuale?
Certo! Però è più difficile da trovare o mantenere e soprattutto non è immediata.  Non vedendo la persona con cui “parli” non la puoi guardare negli occhi e cogliere tutte le sfumature di significato che ci possono essere nei suoi discorsi. Però se i contatti sono frequenti, gli interessi in comune sono tanti e se i due prima o poi si incontreranno di persona non vedo perché non si possa considerare amicizia anche questa ;D

v   Quanto trovi carine/stupide queste attenzioni con un premio?
Molto carine, fa sempre piacere ricevere un premio e soprattutto quando esso è inaspettato la felicità è ancora maggiore :) 


Taggo (anche se sicuramente qualcuno sarà già stato taggato):

Alessia - Il profumo dei libri
Denise - Reading is Believing
Bliss - Libri per Passione
Franci - Coffee & Books
Juliette - Sweety readers
Francy - Leggere Fantastico
Leda - Dreaming Fantasy
Susi - Bookish Advisor


giovedì 26 giugno 2014

Recensione: "L'ospite" di Stephenie Meyer

Buondì compagni di letture J Oggi eccomi di nuovo qua con voi con la recensione di un libro che ho letto  a marzo per il Gruppo di Lettura organizzato da Denise:  “L’ospite” di Stephanie Meyer. Sono davvero contenta di aver partecipato a quella lettura di gruppo perché è praticamente certo che se non lo avessi fatto non avrei mai letto questo fantastico libro di mia spontanea volontà. Perché vi direte? Troppa pubblicità. Troppo chiacchierato. Paura di ritrovarmi tra le mani una copia di Twilight (o comunque una storia su quella scia) ma soprattutto terrore per la presenza di un possibile triangolo! Il mio cervello si ribella e stacca la spina appena ne capta anche la minima vibrazione, non posso farci niente :(


Editore: Rizzoli
Prezzo cartaceo: 12,00 €
Prezzo ebook: 9,99 €
Pagine: 591

Trama: Nel futuro la specie umana sta scomparendo. Un'altra razza, aliena, potente e intelligentissima, ha preso il sopravvento, e i pochi umani rimasti vivono raccolti in piccole comunità di fuggiaschi. Tra loro c'è Jared, l'uomo che la giovane Melanie, da poco caduta nelle mani degli "invasori", ama e non riesce a dimenticare. Neppure adesso che il suo corpo dovrebbe essere niente più di un guscio vuoto, un semplice involucro per l'anima aliena che le è stata assegnata. Perché l'identità di Melanie, i suoi ricordi, le sue emozioni e sensazioni, il desiderio di rincontrare Jared, sono ancora troppo vivi e brucianti per essere cancellati. Così l'aliena Viandante si ritrova, del tutto inaspettatamente, invasa dal più umano e sconvolgente dei sentimenti: l'amore. E, spinta da questa forza nuova e irresistibile, accetta, contro ogni regola e ogni istinto della sua specie, di mettersi in cerca di Jared. Per rimanere coinvolta, insieme a Melanie, nel triangolo amoroso più impossibile e paradossale, quello fatto di tre anime e due soli corpi.

Il mio pensiero: In tutta sincerità, non mi sarei mai aspettata che questa lettura mi sarebbe piaciuta così tanto. Mi ha decisamente sorpresa! Questo è un libro che parte un po’ in sordina ma, con il susseguirsi dei capitoli, il ritmo della storia tende a farsi sempre più incalzante, fino a raggiungere l’apice nella parte finale. È un libro affascinante e davvero sconvolgente.
Affascinante perché non si può fare a meno di ammirare l’originalità della storia e la costruzione di una trama tanto elaborata, ricca di personaggi interessanti e sviluppati in maniera eccellente. Sconvolgente, invece, per la facilità con cui è possibile immergersi nella storia e soprattutto per il mondo fantascientifico creato. Una realtà futuristica estremamente particolareggiata e curata in ogni suo minimo dettaglio, in cui tutto sembra talmente reale e plausibile da far paura. Attenzione! ad avermi dato questa impressione però non è stata l’invasione aliena, bensì l’impatto, gli effetti, le conseguenze, che essa ha avuto sulla specie umana. Sono esattamente le reazioni degli uomini ad aver reso tutto così reale e perfettamente credibile.
Ma facciamo un po’ di chiarezza. Gli eventi narrati si verificano in un futuro prossimo, un periodo posteriore all’invasione del pianeta Terra ad opera di una razza aliena molto evoluta. Questi invasori, che si attribuiscono il nome di “Anime”, sono alla costante ricerca di nuovi pianeti da colonizzare in cui insediare gradualmente la propria popolazione. Lo scopo di queste incursioni sembrerebbe essere la volontà dei nuovi occupanti di migliorare la vita su quel dato pianeta, debellando il male, le malattie e tutto ciò che potrebbe guastare la pace. Una caratteristica di questa razza è che, per adempiere al proprio obiettivo e soprattutto per poter sopravvivere in un paese alieno, devono impossessarsi letteralmente del corpo di un abitante natio di quel dato pianeta. Scopriranno molto presto però che non sarà così semplice come sembra conquistare la Terra, poiché molti dei suoi abitanti sono determinati a non arrendersi e faranno di tutto pur di non soccombere.
L’intero libro è narrato dal punto di vista di una di queste Anime conosciuta con il nome di Viandante. Anche se in un primo momento questa scelta mi aveva dato parecchio fastidio, non riuscendo ad approvare, come dire, lo “stile di vita”  di questi esseri, con il tempo sono arrivata ad affezionarmi moltissimo a questo personaggio e ad inserirlo tra i miei preferiti. Nel corso del libro impara a conoscere se stessa e finalmente, dopo tutto il suo pellegrinare da un pianeta all’altro,  vita dopo vita senza mai sentirsi motivata abbastanza a fermarsi in un luogo, senza mai sentire l’impulso di creare legami duraturi con delle date persone o un certo ambiente, sulla Terra trova finalmente il suo posto nel mondo. È qui, a questo posto, a questa terra, a questa gente che finalmente sente di appartenere, il primo luogo che finalmente sente di poter definire “casa”.
È un libro davvero coinvolgente, che colpisce al cuore, per le forti emozioni che suscita, e alla mente, per la sua capacità di far riflettere il lettore. Etica, senso del dovere, scelte, lotte per la sopravvivenza, sacrifici, amore. 

«Cosa mi faceva preferire l’amore degli umani a quello della mia specie? La sua essenza esclusiva e capricciosa? [...] Questo amore era complicato, privo di regole fisse: lo si poteva offrire in cambio di nulla, o conquistare con il tempo e la fatica, oppure era così inaccessibile da spezzare il cuore. O forse, semplicemente, era migliore? Era una gamma di emozioni più ampia che consentiva agli umani di odiare con tanta furia, ma anche di amare con più passione, zelo e ardore? […] Era meglio di quanto immaginassi. Era tutto.»

Questo e molto altro è ciò che è racchiuso in queste pagine. 
Prima di concludere però mi sento in dovere di chiarire un piccolo particolare della trama presente nel retro della copertina, uno dei motivi che mi hanno tenuta alla larga da questo libro per diversi anni: il triangolo amoroso. Si tratta di qualcosa di completamente diverso dai soliti cliché, perciò, anche se in parte è comunque presente, vorrei rassicurare tutti quelli che come me, appena fiutano nell’aria questa parola, scappano via urlando. State tranquilli, non fatevi ingannare da questa prospettiva perché, leggendo, presto vi renderete conto che non c’è (quasi) niente del canonico triangolo :)


4 "scintille" e mezzo

mercoledì 25 giugno 2014

Wonderful Quotes #1 (Finché le stelle saranno in cielo)

È una rubrica ideata da me, a cadenza settimanale, in cui vi propongo alcune citazioni che più mi sono piaciute di un libro che ho particolarmente amato.

Buongiorno. Eccomi qua con la prima puntata di una delle tante rubriche che ho pensato per il blog. Sicuramente questa non brillerà per originalità, ma adoro talmente tanto segnarmi le citazioni che più mi piacciono durante la lettura che non ho potuto fare a meno di inserirle in un’apposita rubrica.
Sono stata parecchio indecisa sulla scelta del libro da usare in questa prima puntata della rubrica ma più scorrevo con lo sguardo la mia libreria e più i miei occhi cadevano su questo titolo: Finché le stelle saranno in cielodi Kristin Harmel. Si tratta di un libro che ho letto a novembre dell’anno scorso (mia recensione qui) e mi è rimasto talmente impresso nel cuore da poterlo considerare la mia migliore lettura del 2013.


Scheda libro qui
«Al mondo esistono vari tipi di amore, Annie. […] Alcuni tipi di amore sono più potenti di altri. Questo non significa che non siano tutti autentici. Alcuni amori tentiamo di farceli andare bene ma non calzano mai davvero a pennello. Altri sono amori fra brave persone che si ammirano a vicenda e con il tempo imparano ad amarsi. […] Poi esiste l’amore che tutti abbiamo l’opportunità di avere ma che pochi sono abbastanza saggi da scorgere o abbastanza coraggiosi da afferrare. Quello è il tipo d’amore capace di cambiarti la vita.»

«No, credo che si siano innamorati perché erano fatti l’una per l’altro», replica lui. «E perché non sono fuggiti davanti al loro sentimento. Non ne hanno avuto paura. Non si sono lasciati intralciare dai propri timori. Molte persone, a questo mondo, non si innamorano mai in quel modo perché il loro cuore è già chiuso e loro nemmeno lo sanno.»

« […] nessuno ha la vita che si aspettava, ma è il modo in cui ci si adatta alle difficoltà a determinare se si è felici o no.»




Che ve ne pare di queste frasi, avete mai letto questo libro?
Poi volevo scrivere anche due paroline sul banner della rubrica (e i vari banner in generale, comprese le "scintille" di rating). Sono stati interamente creati da me con l'immancabile supervisione di Faith (alla quale ho letteralmente intasato la casella di posta per mostrarle tutte le varie versioni e cambi di colore) e grazie anche alla consulenza di Denise per la questione dei codici. Senza la sua pazienza nello spiegarmi i vari passaggi da fare per ricavare quei cosi malefici sicuramente a quest'ora sarei ancora qui a litigare con il computer ;D Grazie ragazze!

lunedì 23 giugno 2014

Recensione: "Stardust" di Neil Gaiman

Buongiorno! :) Che emozione! Escludendo il post di apertura di sabato possiamo benissimo considerare questo come “primo post del blog”. Insieme con l’inizio della nuova settimana ho deciso di dare il via alle danze con una recensione!
Premetto che le recensioni che pubblicherò in queste prime settimane riguarderanno per la maggior parte i libri che ho letto da aprile in poi, ovvero in quel periodo in cui la mia rubrica “Valy Weekly Review” era in stallo. Ma torniamo a noi, il libro di cui vi parlerò oggi si trova negli scaffali delle librerie italiane già da qualche anno ma fino a pochi giorni fa non ero ancora riuscita a metterci le mani sopra (anche se in realtà un paio di anni fa vidi la sua trasposizione cinematografica). Mi riferisco a Stardust di Neil Gaiman che, con le sue atmosfere da fiaba, è riuscito a conquistarmi.



Editore: Mondadori (collana Oscar bestsellers)
Prezzo cartaceo: 9,50 €
Prezzo ebook: 4,75€
Pagine: 245

Trama: In una fredda sera di ottobre una stella cadente attraversa il cielo e il giovane Tristan, per conquistare la bellissima Victoria, promette di andarla a prendere. Dovrà così oltrepassare il varco proibito nel muro di pietra a est del villaggio e avventurarsi nel bosco dove ogni nove anni si raccoglie un incredibile mercato di oggetti magici. È solo in quell'occasione che agli umani è concesso inoltrarsi nel mondo di Faerie. Tristan non sa di essere stato concepito proprio lì da una bellissima fata dagli occhi viola e da un giovane umano e non sa neppure che i malvagi figli del Signore degli Alti Dirupi sono anche loro a caccia della stella...

Il mio pensiero: Leggere questo libro è stato come sognare ad occhi aperti. La realtà (anche se quella dell’800 inglese) è sapientemente mescolata alla fantasia, ad un mondo incantato fatto di sogni, irreali ma descritti talmente bene da sembrare, anche all’occhio più scettico, perfettamente tangibili e concreti. Lo stile di Gaiman è sicuramente uno dei fattori principali di questo incanto. Spesso, durante la lettura, mi sono ritrovata a pensare a lui come ad un cantastorie, ad un menestrello medievale, poiché possiede la loro stessa incredibile abilità di trasmettere e creare, tramite le sue parole e il semplice suono della sua voce, immagini particolarmente vivide nella mente di chi lo ascolta. 
«C’era una volta un giovane che desiderava ardentemente soddisfare le proprie brame. E fin qui, per quel che riguarda l’inizio del racconto, non v’è nulla di nuovo (poiché ogni storia, passata o futura, che narri di un giovane potrebbe cominciare alla stessa maniera). Ma strano era il giovane e strani i fatti che lo videro protagonista, tanto che egli stesso non seppe mai come andarono veramente le cose.»
Tutto ha inizio in una cittadina di nome Wall, situata nei pressi di Londra.
«La storia ebbe inizio, come molte altre storie dei tempi andati, a Wall. Ancora oggi, a seicento anni dalla sua nascita, la cittadina di Wall si erge immutata sulla cima di un’alta sporgenza granitica al centro di una piccola foresta.»
Non si tratta di una città qualsiasi bensì di un “punto di confine”. Nei boschi che si trovano al limitare delle abitazioni si erge un muro maestoso, da cui appunto deriva il nome della città, al centro del quale si apre un unico varco. Esso è strettamente sorvegliato da sentinelle che ne vietano il passaggio a chiunque durante tutto l’anno tranne in un unico giorno, in cui viene lasciato incustodito. Il muro rappresenta il confine materiale tra il mondo di qua e il mondo di là.
Il protagonista di questo incredibile racconto è Tristan. Ragazzo un po’ ingenuo ma di buon cuore che, durante il suo pellegrinare, grazie all’aiuto fornitogli dalle persone più disparate, a una piccola dose di fortuna e alla sua prontezza di spirito (che all’occorrenza non tarda a manifestarsi) riesce a venire a capo anche delle situazioni più difficili e pericolose. 
Regni incantati, fate, omini pelosi, cacciatori di fulmini, unicorni, perfide streghe, promesse e pegni d’amore, principi e semplici umani. Tutto è perfettamente amalgamato e come risultato si avrà la creazione di una storia bellissima e sospesa fuori dal tempo, condita da un pizzico di malinconia. Una grande avventura, un viaggio indimenticabile ricco di grandi emozioni, portatore di gioia, felicità, tristezza, perdita e grandi verità da svelare, al termine del quale Tristan scoprirà chi è in realtà e qual è il suo posto nel mondo.



4 "scintille" e mezzo

sabato 21 giugno 2014

Benvenuti su "Sparkle from books"!

Chi sono? Mm, che dire... sono una ragazza di ventitre anni con il pallino per le cose antiche e che per questo ha scelto di studiare archeologia all’università. Oggetti preziosi ma anche più semplici tipici della vita quotidiana, resti di castelli ma anche delle più umili abitazioni, testimonianze di un passato lontano che recano con sé infiniti echi di vite passate. Ed è proprio questo ciò che mi affascina. La loro capacità di raccontare innumerevoli storie che, se ascoltate con la dovuta attenzione, permettono di vedere con gli occhi della mente come doveva essere, secoli e secoli prima del nostro passaggio, il suolo che calpestiamo oggi.
Questo è anche il motivo per cui amo la lettura. Tuffarmi tra le pagine di un libro mi permette, in un battito di ciglia, di raggiungere i luoghi più disparati, viaggiare con la fantasia nel tempo e nello spazio e vivere avventure sempre nuove ed entusiasmanti. In campo letterario possiedo gusti piuttosto vari. La mia libreria, decisamente sovraffollata, accoglie libri di (quasi) tutti i generi. Dai classici ai fantasy, dai romanzi storici alla narrativa contemporanea, dai romance agli urban fantasy. Ma il genere che preferisco in assoluto è il distopico.

Non sono esattamente una new entry nel mondo dei blog letterari poiché la mia amica Alessia de Il profumo dei libri aveva riservato sul suo blog uno spazietto tutto per me, all’interno del quale, per circa un anno, ho curato una rubrica di recensioni: Valy Weekly Review
Negli ultimi mesi però l’dea di parlare in maniera più ampia di tutto ciò che riguarda i libri mi aveva sfiorata parecchie volte. Giorno dopo giorno ho iniziato a valutare la possibilità di aprire un blog tutto mio e dopo parecchie incertezze, difficoltà tecniche dovute al mio cattivo rapporto con la tecnologia e drammi sulla scelta del nome da dargli, grazie all’aiuto e ai consigli della mia amica Faith, ecco che nasce Sparkle from books. Con questo post vi do il benvenuto con la speranza che vogliate entrar a far parte di questo mio piccolo mondo ;)