giovedì 21 luglio 2016

Blog Tour: "Sogni di mostri e divinità" - 6° Tappa: Chimere e Serafini


Buongiorno ragazzi! Come promesso, nonostante il blog sia in vacanza, oggi eccomi qui con voi con una tappa di un Blog Tour a cui tengo particolarmente! Sono davvero elettrizzata per questo evento e colgo l'occasione per ringraziare ancora una volta Franci di Coffee&Books per avermi coinvolta e Lorena di Petrichor per aver creato questi banner carinissimi :)
Come ormai avrete capito il libro in questione è il terzo e ultimo attesissimo capitolo della serie di Laini Taylor, portata diversi anni fa qui in Italia, ma poi mai conclusa. Dopo anni di attesa fiduciosa, finalmente anche il capitolo conclusivo della trilogia ha visto la luce ed è uscito in libreria giusto alcuni giorni fa, con il titolo "Sogni di mostri e divinità". 

Nella tappa di oggi parleremo delle due principali figure mitologiche/fantastiche presenti nella storia. Ovvero le chimere e i serafini!


IL LIBRO:
Daughter of Smoke and Bone #3
Editore: Fazi Editore (collana Lainya)
Prezzo cartaceo: 14,50 €
Prezzo ebook: 5,99 €
Pagine: 570
Data di pubblicazione: 14 Luglio 2016

Trama: La misteriosa Karou è una chimera unica nel suo genere: al contrario dei suoi simili, l’eroina della trilogia La chimera di Praga ha sembianze umane, impreziosite da meravigliosi capelli blu. È innamorata di Akiva, un angelo dalla bellezza eterea. Angeli e chimere sono però nemici naturali, in lotta da secoli. C’è solo un modo per ristabilire la pace: tentare un’alleanza fra le chimere e quegli angeli che, come Akiva, hanno deciso di ribellarsi al loro imperatore.
In questo terzo e conclusivo capitolo della saga entriamo subito nel vivo dell’azione: l’esercito degli angeli discende sulla Terra, in pieno giorno, in una Roma sfolgorante di sole, con uno stuolo di telecamere intente a riprendere e un pubblico sbalordito a osservare la scena. Nel frattempo, dopo il tradimento che ha portato la sua specie allo stremo, Karou sta ricostruendo l’esercito delle chimere e, grazie a un inganno ingegnoso, è ora alla guida della ribellione contro gli angeli. Il futuro della sua specie dipende da lei, ed è giunto il momento dello scontro finale. Riusciranno Karou e Akiva a realizzare il sogno di una realtà in cui i loro popoli smettano di distruggersi e in cui, forse, potrebbe esserci spazio per il loro amore?
Con queste pagine mozzafiato, caratterizzate da una tensione costante e una serie di personaggi indimenticabili, Laini Taylor conferma il suo grande talento. Un finale stupefacente per una trilogia fantasy davvero epica, una suggestiva rivisitazione moderna della mitologia classica e cristiana che ha appassionato milioni di lettori in tutto il mondo.

*****

CHIMERE...


«A volte, forse la maggior parte delle volte, Karou dimenticava di vedere Sulphurus. Le era talmente familiare che quando lo guardava non vedeva una bestia, ma la creatura che, per qualche sconosciuta ragione, l’aveva cresciuta dalla primissima età e non senza tenerezza. Ma a volte lui riusciva ancora ad impressionarla, senza parlare, come quando usava quel tono di voce. Era una voce che strisciava come un sibilo fino al centro della sua anima e le apriva gli occhi sull’intera, spaventosa, verità della sua natura. Sulphurus era un mostro. Se lui, Sybilis, Twiga e Yasri avessero vagato fuori dal negozio, è così che gli umani li avrebbero chiamati: mostri. Demoni, forse, o diavoli. Loro chiamavano se stessi Chimere.»

Ma cosa sono le Chimere? Creature impressionanti, meravigliose, stravaganti, bellissime ma a volte anche spaventose. Ai nostri occhi non sono altro che l’insieme di più parti di animali differenti, unite e mescolate, a volte, a parti umane, dando origine ad esseri dall’aspetto altamente umano (quando a prevalere è la somiglianza agli esseri umani, soprattutto nel volto e nel torso) o bestiale (quando a prevalere è l’aspetto animale). È un popolo estremamente variegato, composto da un’infinità di razze differenti, che si è ritrovato a vivere fianco a fianco, dando origine ad una medesima cultura e ad una stessa lingua, a causa di un obiettivo comune: la lotta per la libertà dal dominio dei Serafini.

Leggenda delle Chimere: "Figlie del rimpianto"
«Un tempo, prima delle chimere e dei serafini, c’erano un sole e due lune. Il sole venne promesso a Nitid, la sorella splendente, ma fu la ritrosa Ellai, sempre nascosta dietro la coraggiosa sorella, che stuzzicò la sua lussuria. Il sole escogitò il modo di sorprenderla mentre faceva il bagno in mare, e la prese. Lei lottò, ma lui era il sole e pensava di poter avere quello che voleva. Ellai lo pugnalò e fuggì, e il sangue del sole colò in scintille sulla terra, dove si trasformò nei serafini, figli illegittimi del fuoco. E come il padre, anche i serafini credevano nel loro diritto di volere, prendere e avere.Per quanto riguarda Ellai, raccontò a sua sorella ciò che era successo, e Nitid pianse, le sue lacrime caddero sulla terra e divennero chimere, figlie del rimpianto.Quando il sole tornò dalle sorelle, nessuna delle due lo volle. Nitid mise Ellai dietro di sé e la protesse, anche se il sole, che ancora sanguinava scintille, sapeva che Ellai non era così indifesa come sembrava. Supplicò Nitid di perdonarlo, ma lei rifiutò e, da quel giorno, il sole segue le sorelle attraverso il cielo, desiderando con forza senza poter avere mai, e quella sarà la sua punizione, per sempre.»

... e SERAFINI

«In tutto il mondo, nello spazio di pochi giorni, apparvero impronte nere su molte porte, ognuna profondamente impressa a fuoco nel legno o nel metallo. […] C’erano alcuni testimoni degli atti vandalici, ma nessuno di loro credeva a ciò che dichiarava di aver visto. “Con la sua mano nuda”, raccontò un bambino newyorkese a sua madre, indicando la finestra. “Ha messo la sua mano lì e si è accesa e ha fatto fumo”. La madre sospirò e tornò a letto. Il bambino era un bugiardo matricolato, purtroppo per lui, perché questa volta non stava mentendo. Aveva visto un uomo alto stendere la mano sulla porta e imprimervi il marchio a fuoco. “La sua ombra era sbagliata”, disse alla schiena di sua madre che batteva in ritirata. “Non corrispondeva”. Un turista ubriaco a Bangkok assistette a una scena simile, sebbene stavolta l’impronta fosse stata fatta da una donna di una tale impossibile bellezza che lui la seguì, incantato, finché non la vide, parole sue, “volare via”. “Non aveva le ali”, disse ai suoi amici, “ma la sua ombra sì”. “I suoi occhi erano come fuoco”, disse un uomo anziano che aveva scorto uno degli stranieri dalla gabbia dei piccioni che aveva sul tetto. “Sono piovute scintille quando è volato via”.
La stessa cosa accadde nelle stradine dei bassifondi o nei cortili oscuri di Kuala Lumpur, Istanbul, San Francisco, Parigi. Uomini e donne bellissimi, con ombre distorte, arrivavano e imprimevano a fuoco le impronte delle loro mani sulle porte prima di svanire nel cielo, con correnti di calore fluttuanti dietro di loro e uno schiocco sordo di ali invisibili. Qua e là cadevano piume, come ciuffi di fuoco bianco, che si disintegravano in cenere non appena toccavano terra. A Delhi una Sorella della Misericordia allungò la mano, ne catturò una con il palmo, quasi fosse una goccia di pioggia, ma al contrario della pioggia essa bruciò e lasciò il contorno perfetto di una piuma inciso nella sua carne. “Angelo”, sussurrò la religiosa, assaporando il dolore.
Non si era del tutto sbagliata.»

E i Serafini, chi sono? Sono “esseri di fuoco senza fumo, forgiato in un’altra era, in un altro mondo”. Creature di una bellezza mozzafiato, quasi impossibile da credere, con imponenti ali fatte di fuoco. Con lineamenti splendidi, finemente cesellati e perfetti come solo potevano essere le statue delle antiche divinità. Belli, fieri, maestosi, ma altrettanto impassibili. Dotati di una tale freddezza che eguaglia solo la loro bellezza. Spietati e crudeli. Molti di loro sono nati solo e soltanto con lo scopo di rinforzare l’esercito incaricato di sconfiggere le Chimere, nella lotta senza fine che vede i due popoli contrapposti. Nati in tempo di guerra e per la guerra, come possono comportarsi diversamente se nessuno ha mai insegnato loro qualcosa di diverso? Qualcosa che non sia morte e distruzione? Perché amore, gentilezza e compassione, non è qualcosa da dare per scontato, ma forse, con la giusta opportunità, non è mai troppo tardi per apprenderlo.

Leggenda dei Serafini: "L'invenzione di vivere"
«Un tempo, esisteva solo l’oscurità, e c’erano mostri grandi come mondi che ci nuotavano dentro. Erano i Gibborim, e amavano le tenebre perché celavano il loro orrido aspetto. Laddove altre creature avrebbero escogitato un modo per fare luce, loro volevano estinguerla. Quando nacquero le stelle, le ingoiarono, e così parve che l’oscurità sarebbe stata eterna. Ma una stirpe di guerrieri valorosi udì Gibborim e partì dal loro mondo lontano per combatterli. La guerra fu lunga, luce contro tenebra, e molti guerrieri vennero uccisi. Alla fine, quando sconfissero i mostri, ne erano rimasti in vita un centinaio, e quei cento furono gli spiriti-stella, che portarono la luce nell’universo.Essi crearono il resto delle stelle, compreso il nostro sole, e non ci fu più tenebra, solo una luce infinita. Crearono bambini a loro immagine, i serafini, e li mandarono giù per portare la luce nei mondi che ruotavano nello spazio, e tutto era buono. Ma un giorno l’ultimo dei Gibborim, di nome Zambumin, li persuase che le ombre erano necessarie: per contrasto, avrebbero fatto sembrare la luce ancora più splendente. E gli spiriti-stella diedero vita alle ombre. Ma Zamzumin era un impostore. A lui serviva solo un brandello d’ombra per darsi da fare. Soffiò la vita nelle ombre e, così come gli spiriti-stella avevano creato i serafini a loro immagine, Zamzumin fece lo stesso con le chimere che perciò furono orribili. Da allora e per sempre, i serafini avrebbero combattuto al fianco della luce, e le chimere per l’oscurità, e sarebbero stati nemici fino alla fine del mondo.»
*****

GIVEAWAY
Il Giveaway darà l’occasione di vincere 1 copia cartacea di “Sogni di mostri e divinità. Per partecipare vi basterà seguire queste semplici regole e compilare il form sottostante. 

REGOLE OBBLIGATORIE
v  Mettere MI PIACE alla pagina Facebook Lainya
v  Seguire i blog che partecipano al Blogtour come lettori fissi
v  Commentare tutte le tappe
v  Lasciare un indirizzo email valido cui essere contattati in caso di vittoria
v  Compilare il form

REGOLE OPZIONALI
v  Twittare l’evento
v  Condividere l’evento sui social
v  Seguire le pagine Facebook dei blog che partecipano al Blogtour


Iniziato il 15 Luglio e terminerà GIOVEDÌ 28 Luglio. Il giorno successivo verrà proclamato il vincitore sulle pagine dei blog partecipanti al blogtour.

*****

CALENDARIO BLOG TOUR

15 Luglio | Coffee&BooksPresentazione e Incipit
16 Luglio | Il Castello tra le nuvole | Recap Libri precedenti
18 Luglio | Liber Arcanus | Personaggi + Dreamcast
19 Luglio | Starlight Book’s | Recensione
20 Luglio | Legger-mente | Estratti
21 Luglio | Sparkle from Books | Chimere e Serafini
22 Luglio | Lily’s Bookmark | Confronto Cover
23 Luglio | Bookish Advisor | L’autrice
24 Luglio | Atelier dei libri | Recensione
25 Luglio | Storie di notti senza luna | Ambientazioni
26 Luglio | Wonderful Monster | 12 buoni motivi per leggere il libro
27 Luglio | La Bella e il Cavaliere | Gadget e Tatoo ispirati alla serie

sabato 16 luglio 2016

Sparkle from Books va in ferie!

Salve gente!
Dopo averci ragionato a lungo, sono arrivata a decidere di mettere il blog in pausa per il resto dell'estate. Non era nei miei piani, ma ho davvero bisogno di prendermi una pausa e riposarmi. Staccare un po' la spina, fare altro e godermi l'estate. Dedicarmi solo e soltanto alla lettura, senza preoccuparmi di scadenze, scrivere post, rubriche o recensioni (ok, no, quelle magari continuerò a scriverle per pubblicarle una volta riaperto ;D). Inoltre devo ancora finire di preparare degli esami e già questo da solo mi occupa molto tempo, concentrazione e fatica. 
In questi giorni vedrò di rispondere a tutti i commenti degli ultimi post e continuerò ad aggiornare le mie letture su goodreads (QUI il mio profilo se ancora non lo conoscete), perciò non sparirò dalla circolazione, tranquilli!. E poi, in questo modo, riuscirò finalmente a ridedicare del tempo agli altri blog, leggendo i vari post e commentando, cosa che negli ultimi tempi non riuscivo mai a fare. 

IMPORTANTE: anche se il blog oggi andrà in ferie, per questa settimana che viene è prevista la pubblicazione di un post che avevo pianificato da tempo. Si tratterà di una tappa di un Blog Tour a cui tengo molto e anche se ufficialmente Sparkle from Books è in vacanza, non potevo  proprio rinunciare a questo evento. Dunque, non perdetevi questo appuntamento e poi ci rivedremo a settembre, freschi, rilassati e più carichi che mai ;D

Arrivederci a settembre
 Buone vacanze e buone letture a tutti ;D
Baci, baci!
Valy

lunedì 11 luglio 2016

"Mare di Libri 2016" & intervista a Sally Gardner!

Buongiorno e buon inizio di settimana, gente!
Oggi eccomi qui con un post un po' particolare. Voglio parlarvi di un evento letterario a cui ho partecipato alcune settimane fa. Ogni anno, per tre giorni, nella città di Rimini si tiene un evento intitolato "Mare di Libri - Festival dei ragazzi che leggono". Un'iniziativa nata da un’idea delle libraie della libreria dei ragazzi Viale dei Ciliegi 17 di Rimini. Grazie ad una collaborazione con la casa editrice Rizzoli, il loro sogno si è realizzato e nel 2008 si è tenuta la prima edizione.


"Mare di Libri" è un'occasione per partecipare a tutta una serie di eventi dedicati al mondo dei libri, scoprire nuovi titoli, conoscere nuovi autori o incontrare finalmente quelli che già conosciamo, ma anche assistere ad interviste, o realizzarne alcune e parlare, così, a tu per tu con grandi scrittori. Anche quest'anno vi erano diversi ospiti interessanti, come Jennifer Niven, John Boyne o Sally Gardner. Ed è proprio all'incontro con quest'ultima, avvenuta domenica 19 giugno, che ho preso parte. Per me questa è stata la mia prima esperienza con questo festival, e la prima volta che ho visitato anche questa città.

Io, Denise, Juliette e Anncleire, mentre Veronica si trova
dietro l'obiettivo della macchina fotografica di Denise
Oltre a questo, però, è stata anche l'occasione per conoscere finalmente di persona alcune mie amiche blogger: Denise di Reading is Believing, in primis, con la quale negli ultimi mesi ho legato molto; Juliette di Sweety Readers, una delle primissime blog che ho iniziato a seguire anni e anni fa, e alla quale mi affido ciecamente nella scelta di moltissimi libri; Veronica di She was in Wonderland, sempre piena di nuove idee, con grafiche sempre carinissime e foto che adoro. Là ho poi anche incontrato un'altra blogger che non conoscevo, Anncleire di Please Another Book.

Dopo una sveglia impostata alle 5, un viaggio in macchina verso la stazione più vicina a casa mia e due cambi di treni, sono arrivata a Rimini poco dopo le 10. Là ho subito incontrato Veronica e Anncleire, che mi hanno recuperata alla stazione della città e insieme ci siamo recante in centro per incontrare Denise e Juliette, le quali erano andate ad assistere alla conferenza con Boyne. 
Traduttrice, Sally e le ragazze del Gruppo
(Foto di Denise)
Dopo i saluti e qualche chiacchiera era giù ora di andare nel luogo adibito per l'incontro con Sally Gardner (autrice di molti libri, alcuni dei quali usciti anche in Italia, come "Tinder", di cui proprio ieri vi ho parlato in una recensione QUI). L'incontro si è tenuto in una bellissima sala del Teatro Galli, la Sala Ressi, e l'autrice ha risposto a diverse domande poste da alcune ragazze del gruppo di Quelli del Baratta di Mantova, che avevano ottenuto l'intervista, e altre poste anche dal pubblico. Sono venuti fuori tantissimi argomenti interessanti ed è emersa in parte anche la storia di come è nato il suo libro, "Tinder", opera intorno alla quale vertevano principalmente le domane, man mano ha preso sempre più forma. 

Poi siamo andate alla ricerca di un posto dove mettere qualcosa sotto i denti, e dopo aver girato un po' per le strade di Rimini ci siamo ritrovate tutte sedute ad un tavolo di un bar a mangiare piadine e a prepararci per ciò che ci aspettava nel pomeriggio... ovvero una nostra intervista a Sally Gardner!!! 
L'autrice è stata davvero carinissima. Molto gentile e sempre sorridente. Ha accettato volentieri di parlare con noi e dedicarci un po' del suo tempo, nonostante sia stata parecchio stanca. Abbiamo posto due/tre domande a testa e abbiamo pensato di riportale sui nostri blog il solito giorno e alla solita ora, così, saltellando da un angolino all'altro, potrete leggere l'intera intervista, e sarà un po' come se anche voi foste stati lì con noi ;D

LA NOSTRA INTERVISTA A SALLY GARDNER:
NOI: Parliamo del finale. Prima di iniziare a scrivere “Tinder” sapevi già come lo avresti concluso, oppure è qualcosa che hai deciso durante il corso della stesura?
SALLY: Ho portato il mio personaggio, Otto, dalla mia psicoterapeuta. Le ho raccontato la storia e le ho chiesto: “Pensi che ci possa essere un Happy Ending per lui?” e lei mi ha risposto di no. Quando sono arrivata a casa ho pensato molto a questo. È un finale ambiguo, inteso ad andare così, poiché la ragazza sfrega l’acciarino e un momento dopo lui è di nuovo nella foresta, dove tutto è iniziato. Ma poi dovete pensare questo: lei, Tinder, ha desiderato che i suoi fratelli tornassero indietro o ha desiderato che fosse lui a farlo? In qualche modo, penso che sia un finale aperto e che non si concluda necessariamente la morte. Voglio dire che se lei, con l’acciarino, avesse desiderato riportare indietro lui allora lui sarebbe vivo, ma se avesse detto “no, i voglio i miei fratelli” allora sarebbe morto? Non ho una risposta a questa domanda. La lascio a voi.
NOI: Quindi la domanda è “cosa desidera lei”?
SALLY: Lei dice ad Otto: “Mi ami, dammi l’acciarino”, ma lui non è in grado, non fa in tempo, a rispondere e lei lo sfrega riportando quindi il ragazzo al momento in cui incontra la Morte. Ma lei sta ancora tenendo l’acciarino fra le mani, quindi voi dovete chiedervi cosa lei abbia desiderato, tenendo anche presente che la storia è narrata in prima persona. È lui che la racconta e come potrebbe se non fosse sopravvissuto? Quindi, nel mio mondo, lui sopravvive, ma sembra che nessuno riesca ad interpretarla così, perciò mi arrendo.

E dopo l'intervista c'è stato il momento degli autografi :) 
La mia copia autografata

Nonostante alcuni inconvenienti, come il vento artico  che non ci ha concesso un attimo di tregua, o il fatto che per tornare a casa io abbia impiegato più di sei ore, gente! roba da matti (trenitalia ovviamente doveva metterci lo zampino..e ti pareva! Quando mai un viaggio di ritorno fila liscio come l'olio?! Per poco non rimanevo bloccata in una stazione nel bel mezzo del nulla, senza più trovare treni per tornare a casa!), ho passato una giornata splendida e sono stata super felice di poter passare qualche ora in compagnia di queste colleghe blogger, ma sopratutto amiche, e di incontrare di una fantastica autrice come Sally Gardner :)

domenica 10 luglio 2016

Recensione: "Tinder" di Sally Gardner

Buona domenica, ragazzi! Finalmente mi sto godendo un po' la mia amata estate *-* Anche se sto già studiando per il prossimo esame, in casa sto poco, sfrutto parecchio il mio giardino e ho anche ripreso a suonare la mia amata chitarra. Che bello, mi mancava proprio. Mi rilassa un sacco :) Sono anche riuscita a scrivere tre recensioni in questi giorni. Una eccola qua, quella di "Tinder" di Sally Gardner, che ho letto alcune settimane fa.

Autoconclusivo
Editore: Rizzoli
Prezzo cartaceo: 17,90 €
Prezzo ebook: 8,99 €
Pagine: 265

Trama: Ferito in battaglia, il giovane Otto volta le spalle alla Morte, e viene soccorso da un misterioso indovino, che gli regala sei dadi magici, e gli predice l'incontro con l'amore della sua vita. Grazie a un misterioso e potente acciarino, quelle parole sembrano avverarsi, ma ogni desiderio ha un prezzo...
Ispirato a "L'acciarino magico" di Hans Christian Andersen, non è solo una fiaba dark per giovani adulti, ma anche una metafora inquietante sui segni che la guerra lascia a chi ha avuto la sfortuna di prendervi parte in prima linea. 

Il mio pensiero: Mi sono ritrovata a leggere questo libro quasi per caso. Non ne avevo mai sentito parlare e, se non fosse stato per un consiglio di una mia amica, penso che non lo avrei mai scoperto. Mi sono fidata e l’ho iniziato praticamente a scatola chiusa, senza leggere né trama, né recensioni. L’unica cosa che sapevo in partenza era che si trattasse di un retelling.
“Tinder” è un libro molto particolare, che è stato in grado di prendermi completamente in contropiede ed è riuscito a sorprendermi più volte durante il corso della lettura, ma anche nel finale stesso. Si tratta di una rivisitazione della fiaba de L’acciarino magico di Andersen e, non conoscendo bene la storia originaria da cui questo retelling è stato tratto, non sapevo né cosa aspettarmi, né come si sarebbe potuta concludere l’intera vicenda. Terminato il libro sono andata a leggerla e, anche se la sostanza è quella, appare subito chiaro che l’autrice abbia aggiunto il suo tocco, rielaborando numerosi particolari e dando una sua interpretazione.
Si tratta di un romanzo molto scorrevole, che si lascia leggere in poche ore, grazie anche alla presenza delle tantissime immagini che corredano l’intera opera e occupano gran parte dello spazio nella pagina. Ho trovato splendida la scelta di unire il testo al disegno, poiché questo assicura un impatto emotivo ancora più forte sul lettore. È anche un libro dalle tinte cupe, in cui la guerra, la vita e la morte si intrecciano inestricabilmente. È possibile percepire la loro presenza in ogni riga, anche quando non sono esplicitamente citate. L’ambientazione e le descrizioni sono davvero belle. Molto dettagliate, un po’ inquietanti, e particolarmente vivide. Lo stile dell’autrice evoca un’atmosfera cupa e quasi onirica e per questo, a volte, mi sono sentita un po’ confusa. È, infatti, un libro che va assimilato. Necessita di tempo per essere compreso fino in fondo. Non è un libro che vuole intrattenere semplicemente il lettore, far sì che una volta terminato egli lo chiuda e lo riponga in libreria senza un ulteriore sguardo e pensiero, ma vuole far “ragionare” chi lo legge.
La narrazione segue il PoV del protagonista, Otto, un ragazzo di diciotto anni che nella sua vita non ha conosciuto altro che la guerra. È stata infatti la guerra a portargli via l’intera famiglia quando era più giovane e, rimasto solo, disperato e affamato, l’unica alternativa possibile era quella di diventare un soldato e fare, così, della guerra la sua vita. La scena si apre sul luogo in cui una sanguinosa battaglia, tenutasi durante la guerra dei trent'anni, si è appena svolta. Una foresta avvolta dalle tenebre, dove il sangue, il clangore delle armi e la furia della lotta appena trascorsa, aleggiano ancora nell’aria come una presenza oscura. La Morte (resa in maniera tangibile dalla sua personificazione) si è abbattuta, rapida e veloce, su tutti gli uomini schierati, risparmiando però il nostro protagonista, lasciandolo solo e ferito nel fango, poiché questo, per Otto, non è ancora il momento di esalare l’ultimo respiro. Otto si aggrappa alla vita con tutte le poche forze rimaste e, dopo infiniti attimi di veglia seguiti da numerose perdite di conoscenza, vede comparire dinnanzi a sé uno strano essere, dall’aspetto quasi bestiale, che si prende cura delle sue ferite e lo accudisce. Prima di separarsi da lui, tale essere gli consegna degli stivali nuovi e un paio di dadi molto speciali. Ad ogni lancio effettuato e ad ogni combinazione ottenuta, questi dadi gli indicheranno la direzione che dovrà prendere per andare incontro al proprio futuro. Ed è proprio con il primo lancio che inizia la vera avventura del nostro protagonista.
Ho apprezzato moltissimo la caratterizzazione di Otto. Fin da subito ha risvegliato in me un forte istinto di protezione. Otto è solo un ragazzo e l’innocenza, la semplicità e il forte senso di giustizia sono i tratti principali che lo caratterizzano. Durante il corso del libro sarà portato a fronteggiare eventi straordinari, inspiegabili, oppure molto ordinari. Si troverà a compiere numerose scelte, a fare i conti con il proprio passato e a guardare al futuro. Tutto questo porterà in lui numerosi cambiamenti. Si troverà a compiere azioni giuste, ma anche a fare numerosi sbagli. Il più delle volte, però, si lascerà solamente trascinare dagli eventi, con la stessa facilità con cui la corrente trascina a valle un ramo d’albero. Per questo sono arrivata a pensare ad Otto come ad una metafora: alla perdita dell’innocenza e a come certe situazioni, alcuni casi della vita, ci trascinino in avanti senza che siamo in grado (o senza che ci sia la volontà) di fare resistenza. Il libro stesso è, per me, una grande metafora della vita e del destino. Su come le scelte che prendiamo oggi influenzino il nostro percorso, la nostra strada, verso il futuro e la persona che arriveremo ad essere. 


3 fiorellini e 75

giovedì 7 luglio 2016

Recensione: "Never Never - Part One" di Colleen Hoover

Buona sera, ragazzi!!! Negli ultimi giorni sono stata pochissimo a casa e di conseguenza non sono riuscita a scrivere il benché minimo straccio di post o recensione :( Mi sono ricordata adesso però che avevo questa recensione dimenticata su pc. Era nata per includere le recensioni anche della seconda parte e della terza ma riguardandola mi sono accorta che questa è piuttosto lunga perciò le pubblicherò separate. Mi riferisco a "Never Never" di Collen Hover e Tarryn Fisher. Un libro, ancora inedito qui in Italia, scritto a quattro mani e diviso in tre parti.
P.S. Oggi pomeriggio ho anche effettuato l'estrazione dei primi due vincitori del giveaway che ho organizzato per festeggiare i due anni dalla nascita di Sparkle from Books! Ne ho già parlato sulla pagina facebook del blog, ma approfitto anche di questo post per ringraziarvi per i mille auguri e per la partecipazione! Anche se non sono riuscita a rispondere a tutti, ho letto e apprezzato di cuore tutti i commenti <3.. Ancora grazie e stay tuned! perché le sorprese non sono ancora terminate! ;D 

Never Never #1 [eng]
Autore: Colleen Hoover e Tarryn Fisher 
Editore: Hoover Ink
Prezzi: QUI
Pagine: 159

Trama: Migliori amici fin da quando riescono a camminare. Innamorati dall’età di quattordici anni. Perfetti estranei da questa mattina. Lui farà di tutto per ricordare. Lei farà di tutto per dimenticare. (tradotta da me).
Dicono del libro: “Never have I had my mind blown reading a book like I have reading Never Never. It was intense, sweet, completely unpredictable and utterly fascinating. Can’t wait for the next book in this series!” ~Jen, The Book Avenue
“Hoover and Fisher have combined their unique talents to deliver a deliciously twisted tale of deceit, love and friendship that keeps you guessing long after the heart-stopping end.” ~Vilma’s Book Blog
“Twisted, sickly wicked, yet warming with a deep-layered love story. Tarryn and Colleen combine their forces for good. Alone they are talented. Together this epic duo is unstoppable.” ~Pam, The Book Avenue.
"The evil queen and the good fairy of romance have come together, and the results are more than I could have ever asked for." ~Holly's Hot Reads 

Il mio pensiero: Sono rimasta molto sorpresa da questa lettura. Non avevo letto molte recensioni in giro e da una trama così sintetica non avevo potuto ricavare molte informazioni sulla storia in sé. Mi immaginavo un romanzo di narrativa contemporanea, con al centro una dramma di coppia dovuto ad un evento in particolare che la ragazza vuole dimenticare. Non avrei mai potuto essere più fuori strada di così. Tutto mi aspettavo tranne quello che è contenuto tra queste pagine. Non so nemmeno in quale genere collocarlo. Paranormal? Mystety? Contemporary Romance? Beh, direi un misto di tutto ciò.
Ma partiamo dall’inizio. Never Never è un romanzo diviso in tre parti, ognuna delle quali è lunga circa 150 pagine (la terza un po’ meno), dove, per lo meno nella prima, ogni capitolo è narrato da un PoV diverso. Si alternano infatti capitoli narrati da Charlie, la protagonista femminile, a quelli visti con gli occhi di Silas, il protagonista maschile. La storia inizia in modo piuttosto caotico, perché in uno stato di grande confusione è proprio la protagonista in quel momento. Charlie “si risveglia”, infatti, nel bel mezzo della lezione di storia, di un giorno ignoto di scuola, senza sapere né perché sia lì, né come ci sia finita, ma soprattutto senza avere la più pallida idea di chi lei sia. Si ritrova a percorrere in maniera automatica i corridoi della scuola, lasciandosi condurre verso la prossima lezione e verso la mensa da persone che sembrano conoscerla. Proprio durante il pranzo scopre di aver un ragazzo, Silas, di cui però non ha il minimo ricordo. Nel capitolo successivo scopriamo che anche Silas non ricorda assolutamente nulla di tutto ciò che è stata la sua vita fino a quella fatidica ora di storia. I due si rendono presto conto di essere nella stessa assurda e illogica situazione e decidono così di scoprire come ciò sia stato possibile. Frammento dopo frammento cercano di rimettere insieme i cocci di una vita che è stata loro, ma in cui non si ritrovano per niente. Scoperta dopo scoperta capiscono entrambi di non conoscere affatto la persona che dovevano essere stati e arrivano a vedersi come una sorta di entità separata e a sé stante. Ho trovato davvero affascinante il percorso che compiono questi due ragazzi. Mi sono sentita molto vicina a loro. Rapita dalle loro riflessioni e scoperte non potevo che pormi le loro stesse domande e chiedermi senza sosta il perché di tutto. Mi sono piaciuti molto entrambi i protagonisti. La “Charlie” e il “Silas” senza memoria. Coloro che sono adesso, da soli ma anche insieme, non i due che sono stati. E questa è stata un po’ anche la reazione di loro stessi, di Charlie in particolare, che non ama affatto ciò che scopre della sua vecchia sé. Ho trovato molto bello il rapporto che si instaura tra loro, la loro nuova complicità fatta di gesti e di sguardi. Anche se non si conoscono, arrivano a capire l’altro meglio di se stesso. Ho apprezzato molto anche l’ambientazione, New Orleans, che costituisce uno sfondo perfetto al tipo di storia creata. Il finale è stato un vero piccolo shock ed esso ha decisamente fatto sì che la curiosità aumentasse a dismisura.

4 fiorellini

lunedì 4 luglio 2016

What's on my Bedside table? # 51 (The Rose & the Dagger)

È una rubrica ideata da me, in cui, ogni lunedì, vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.

Salve, gente! Eccomi qui a parlarvi del bellissimo libro che si trova in questo momento sul mio comodino. Un libro che desideravo dall'anno scorso e che finalmente è arrivato tra le mie manine!
P.S. non ci sono spoiler, perciò può leggere quanto segue anche chi non ha letto il libro precedente..


Scheda libro QUI
SUL MIO COMODINO C’È... “The Rose & the Dagger”, secondo e ultimo capitolo della serie creata da Renée Ahdieh, di cui fanno parte anche ben tre novelle. Il primo volume, “The Wrath & the Dawn” [QUI recensione], è uscito in America la scorsa primavera ed è stata una delle mie migliori letture del 2015. Alcuni mesi fa è giunto anche da noi, grazie alla casa editrice Newton Compton, con il titolo “La moglie del Califfo”.

SONO A... pagina 83. Sono ancora all’inizio perché l’ho cominciato solo ieri sera. La storia narrata in queste pagine è un retelling de Le mille e una notte, e come per il libro precedente, ad ogni pagina non faccio che rimanere sempre più affascinata dall’ambientazione e dal sapore mediorientale e quasi onirico di questa storia. Il romanzo riprende pochi giorni dopo la fine dell’altro e sono stati impiegati più PoV per spiegare con una prospettiva più ampia ciò che succede dopo il grande capovolgimento avvenuto alla fine del libro precedente. Potremmo quasi dire che la storia al momento prosegue su più binari differenti, ma in tutti i capitoli che ho incontrato finora ciò che si respira è un clima carico di attesa. La tensione è palpabile. Si è pronti all’azione, come molle sul punto di scattare. E io non vedo l’ora di scoprire che piega prenderà la storia e come uscirà da questa fase di stallo momentaneo.

È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... Ho questo libro da un paio di settimane ormai, ma, nonostante il forte richiamo che ha esercitato su di me in questo tempo, ho preferito aspettare di aver dato l’ultimo esame. Non avendo l’ansia di studiare “seriamente” così posso finalmente dedicargli tutta la mia concentrazione J

Allora, che mi dite di questa serie? L'avete iniziata? Chi di vuoi aspetta questo secondo libro? Cosa state leggendo di bello?

domenica 3 luglio 2016

Recensione: "Shadowhunters Città degli angeli caduti" di Cassandra Clare

Buona domenica, ragazzi:D Eccomi di ritorno! Venerdì ho dato l'esame e l'ho passato! Dopo ero talmente stanca che negli ultimi giorni mi sono solo rilassata. Sono uscita e ho letto, ma ora che ho ricaricato le pile sono pronta anche per tornare sul blog ;) Oggi infatti ho subito scritto la recensione di "Shadowhunters. Città degli angeli caduti" di Cassandra Clare, mia ultima lettura, e nei prossimi giorni recupererò anche tutte le altre recensioni in arretrato. 
[Recensioni The Mortal Instruments 1 | 2 e 3 e The Infernal Devices 1 | 2 | 3 ]

The Mortal Instruments #4
Editore: Mondadori (collana Crysalide)
Prezzo rilegato: 17,00 €
Prezzo brossura: 13,00 €
Prezzo ebook: 6,99 €
Pagine: 477

Trama: La guerra è conclusa e Clary è tornata a New York, intenzionata a diventare una Cacciatrice di demoni a tutti gli effetti. E finalmente può dire al mondo che Jace è il suo ragazzo. Ma ogni cosa ha un prezzo. C'è qualcuno che si diverte a uccidere gli Shadowhunters, e ciò causa fra Nascosti e Cacciatori tensioni che potrebbero portare a una seconda, sanguinosa guerra. Simon, il migliore amico di Clary, non può aiutarla. Sua madre ha scoperto che è un vampiro e lui non ha più una casa. E come se non bastasse, esce con due ragazze bellissime e pericolose, nessuna delle quali sa dell'altra. Quando anche Jace si allontana senza darle spiegazioni, Clary si trova costretta a penetrare nel cuore di un mistero che teme di svelare fino in fondo: forse è stata lei a mettere in moto la terribile catena di eventi che potrebbe farle perdere tutto ciò che ama. Jace compreso. Amore. Sangue. Tradimento. Vendetta. La posta in gioco non è mai stata così alta per gli Shadowhunters...

Il mio pensiero: Come premessa dovete sapere che la prima volta che lessi questo libro nel 2011, appena uscito, ne rimasi davvero delusa. Dopo aver amato L’angelo (che è stato anche il libro grazie al quale ho scoperto il mondo degli Shadowhunters e subito dopo quello dei blog letterari alla ricerca di altri libri simili) e poi la prima parte della trilogia TMI, avevo aspettative altissime per questo nuovo capitolo, aspettative che alla fine non sono  state minimamente rispettate. A questo poi aggiungiamo il fatto che non immaginavo minimamente che fosse così tanto incentrato su Simon. Tutta quella marea di PoV differenti, poi, mi aveva dato davvero sui nervi, facendomi perdere più volte il filo della narrazione e confondendomi inutilmente. Grazie a questa rilettura, però, sono arrivata ad apprezzarlo molto di più e la cosa mi ha davvero sorpresa! Gran parte del merito credo vada attribuito alla sessione estiva. Dovendo studiare ho letto praticamente solo poche pagine per volta. Non un intero capitolo, bensì solo un singolo PoV alla volta. Il difetto principale di questo libro penso infatti che vada attribuito alla sua grande frammentarietà e dispersione, ma avendolo letto a questo ritmo, tale difetto è stato minore e non mi ha particolarmente infastidita.
La storia riparte circa due mesi dopo gli eventi che avevano concluso “Città di Vetro”, con la terribile battaglia di Idris e la nuova alleanza stretta tra Shadowhunters e Nascosti. Adesso i nostri protagonisti tentato di riprendere in mano le proprie vite, pensare al presente e lasciarsi alle spalle tutto il dolore e la distruzione incontrati negli ultimi mesi. Ma tornare alla normalità, dopo che la tua vita è stata completamente capovolta, è tutt’altro che facile, mentre basta davvero poco per sconvolgere il nuovo precario equilibrio creato. Potremmo quasi dire che “Città degli angeli caduti” sia il libro “del singolo” e un libro di passaggio. Un libro in cui ogni personaggio tenta di fare i conti con i propri demoni interiori completamente da solo. Insicurezze, paure, incubi, ricordi del passato, il timore di diventare ciò che più ci spaventa o di perdere per sempre la persona amata: sono fantasmi che non vengono mai pronunciati a voce alta per paura che solo facendolo essi si realizzino per davvero.
Questo tacere, chiudere gli occhi davanti all’evidenza, oppure omettere una verità o un semplice sospetto per evitare un profondo dispiacere a chi ti è caro, non ha fatto altro che creare piccoli spiragli, minuscole fratture, attraverso le quali il male e l’oscurità sono riuscite a filtrare. E una volta entrare il danno è fatto, e dire “se solo avessi…” non servirà a niente. L’unica cosa che resta da fare è guardare avanti e trovare un modo per risolvere il problema.
La prima parte del libro scorre molto lentamente, ma da metà in poi tutto si velocizza e la storia si fa sempre più coinvolgente. Ogni personaggio adesso ha i suoi problemi a cui badare e la Clare, narrando la storia con molti PoV, ci dà la possibilità di toccarli tutti con mano in prima persona. Stavolta non mi soffermerò a parlare di ogni personaggio, perché quanto ho detto sopra si applica praticamente a tutti loro. Vorrei però dire che ho apprezzato moltissimo uno dei nuovi personaggi introdotti, Jordan. L’ho trovato molto interessante e con un grandissimo potenziale. Sono sicura che nei prossimi libri farà molto parlare di sé.
Concludo con un pensiero che non mi ha mai abbandonata dall’inizio alla fine della lettura: in questo libro sono presenti diversi riferimenti alla serie prequel de Le origini e anche se sono state piccole cose qua e là, le ho trovate allo stesso tempo fantastiche (perché relative alla mia serie preferita in assoluto) e allo stesso tempo strazianti (perché la nostalgia e la tristezza che si sono abbattute su di me hanno raggiunto i massimi livelli).

4 fiorellini