mercoledì 27 settembre 2017

What's on my Bedside table? # 63 (Passenger)

È una rubrica ideata da me, in cui, ogni lunedì, vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.

Salve, ragazzi! Stamani mi è successa una cosa stranissima, stento ancora a crederlo o_O. Prima di andare in biblioteca a studiare, sono passata dal mercato delle mia città per acquistare alcune cose di cui ho bisogno [una di queste mi serve giusto per preparare una sorpresina che ho in cantiere per voi già da un po', ma che per motivi vari, come questo questo imprevisto, sta slittando di giorno in giorno purtroppo] e ho trovato tutti i banchi caricati sui furgoni. Mi sono detta, magari è freddo e stanno ancora spettando per aprire. Passano i minuti e ancora niente. Alla fine mi sono decisa a chiedere a qualcuno e sapete come mi è stato detto?! Che erano in sciopero! Questa poi, è la prima volta che mi capita di sentire che il mercato fa sciopero O_O.
Comunque, farneticazioni a parte, eccomi qui con il mio pensiero sul libro che sto leggendo in questi giorni.


SUL MIO COMODINO C’È...“Passenger” di Alexandra Bracken, primo capitolo di una duologia urban fantasy incentrata sui viaggi nel tempo, arrivata e già conclusa quest’anno anche in Italia. La Bracken ha all’attivo anche altri libri, come la serie “The Darkest Minds”, di cui ho letto il primo [QUI recensione], e da quanto so presto dovrebbe essere tradotta anche nella nostra lingua.

Scheda libro QUI
SONO A... pagina 165. Vi dirò, ci ho messo diverse pagine per venire a capo di ciò che racconta questo libro e inizialmente ho fatto tantissima fatica a capire qualcosa di quello che veniva narrato. Un po’ a causa dell’inizio molto nebuloso e confusionario (veniamo subito gettati nella storia senza avere la benché minima idea di cosa stia succedendo) e in parte perché lo sto leggendo in inglese e sia lo stile che i termini usati sono davvero difficili (sono presenti tantissimi termini e allusioni marinaresche, senza contare il fatto che ci troviamo per lo più di fronte ad un linguaggio settecentesco). Man mano che andavo avanti con i capitoli, però, ho percepito la storia prendere una sua forma e adesso sono davvero curiosa di saperne di più su questa capacità di viaggiare nel tempo e nello spazio, e scoprire che piega prenderà il racconto. I personaggi per ora mi stanno intrigando parecchio e adoro il fatto che siano presenti due PoV differenti, quello di Etta, una ragazza del XXI secolo che si ritrova catapultata di punto in bianco in un’avventura che mai avrebbe immaginato, e quello di Nicholas, un ragazzo ancora avvolto dal mistero, ma che fin dall’inizio ci lascia intendere che anche lui è a conoscenza del “mondo dei viaggiatori”.

È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... mi è stato regalato un paio di Natali fa, se non ricordo male, da una mia cara amica e sentivo che questo era il momento giusto per iniziarlo. Dopo la trilogia delle Gemme, che ho amato, avevo proprio voglia di tornare a leggere qualcosa sull’argomento.


Qualcuno di voi ha letto questa serie? Se sì, quali sono state le vostre impressioni iniziali? 

lunedì 25 settembre 2017

I viaggi dell’archeologa # 1 (Irlanda - parte I)

È una rubrica ideata da me, che uscirà a cadenza casuale e avrà un tema un po’ insolito per un blog letterario, ma che rispecchia comunque un’altra delle mie passioni: l’archeologia. In questa rubrica vi parlerò, con poche e semplici parole, dei punti di maggiore interesse storico, archeologico e sì, anche letterario, dei luoghi che visito durante i miei viaggi. 

Buon pomeriggio, ragazzi, e buon lunedì! Ho deciso di slittare a domani la puntata di "What's on my Bedside table?" per far posto a qualcosa di leggermente diverso ed inaugurare, finalmente, la prima puntata di una nuova rubrica. Si tratta di un'idea che avevo in cantiere da mesi, ma che fino ad ora non ero riuscita a pubblicare. è un vero e proprio esperimento e come vi avevo già anticipato in precedenza, anche in occasione della riapertura del blog, avrà poco a che fare con i "libri" in senso stretto, ma sarà più in linea con il mio percorso di studi universitari, ovvero l'archeologia
Durante questi appuntamenti, che usciranno a cadenza casuale, ho intenzione di parlarvi, tramite foto e brevi informazioni storiche e archeologiche, dei luoghi d'arte che vedrò durante i miei viaggi. Tranquilli, non sarà niente di troppo noioso spero ahahah, o specialistico, ma qualcosa alla portata di tutti e che spero saprà incuriosirvi.
Inoltre chiuderò ogni post con un rimando alla letteratura che saprà adattarsi alle varie occasioni (ovviamente i libri non potevano mancare ;D).

La prima puntata di oggi sarà incentrata sulle bellezze dell'Irlanda, una terra ricca di storia, mistero e grande fascino, che ho visitato questa estate insieme a due mie amiche. Nel giro di poco più di una settimana siamo riuscite a fare diverse tappe e, oltre alle immancabili pecore e alla pioggia, ecco qua cosa abbiamo visto e che consiglio di non lasciarsi sfuggire a chiunque abbia voglia di fare un giretto da quelle parti. 
Ps. Per evitare di fare un post esageratamente lungo, alla fine ho scelto di dividerlo in due parti, dedicando così la puntata di oggi alla parte più "naturalistica" e inerente alla campagna e la prossima alla visita di due città.

KILLARNEY
La prima parte del viaggio l'abbiamo trascorsa nella splendida cittadina di Killarney (Cill Airne), nella contea del Kerry, situata nella parte sud-occidentale dell'Irlanda. è una località adatta sia per coloro che amano la storia e l'arte, ma anche per gli amanti della natura e delle passeggiate, trovandosi essa all'interno di un estesissimo Parco Nazionale.
Killaney è un centro piuttosto piccolo, molto tranquillo e davvero carino, con tutte le sue stradine ed edifici dalle facciate colorate. Facilissimo da girare a piedi, anche la sera, e ricco di negozi di souvenirs, prodotti caratteristici (come gioielli in stile celtico, cibo e i prodotti più svariati realizzati in lana) e pub presenti dietro ogni angolo. Uno degli aspetti più belli, sopratutto a partire dal tardo pomeriggio, è la  presenza costante della musica dal vivo. Praticamente in ogni pub, e a volte anche lungo le strade, è possibile trovare molti artisti intenti a suonare e cantare musica irlandese. Vi assicuro che cenare con questo sottofondo è fantastico! 
Altro lato positivo di questa cittadina è il fatto che, grazie ad una buona rete di pullman, essa sia ben collegata con diverse grandi città dell'Irlanda e con molte mete turistiche presenti nella zona, luoghi che altrimenti a piedi sarebbero difficilmente raggiungibili. 

Una di queste mete è ROSS CASTLE, che nonostante i secoli passati dalla sua costruzione (XV sec.) e i cambiamenti apportati da guerre e dal tempo, parte di esso si erge ancora a vedetta sulle coste del Lough Leane. Secondo la leggenda, ogni sette anni, in occasione della prima mattina di maggio, il fantasma del fondatore del castello, O'Donoghue Mór, emerge dalle profondità del lago in cui riposa e cavalca intorno a Ross Island sul suo destriero bianco (purtroppo io sono andata ad agosto quindi niente fantasma, uff!). È possibile prendere parte alla visita guidata degli interni, ma la fila era così lunga che non siamo riuscite ad entrare. 
Sempre nella zona si trovano le rovine di un'antica abbazia francescana fondata nel 1448, MUCKROSS ABBEY. L'accesso è gratuito e, nonostante la mancanza della copertura del tetto, i resti sono piuttosto ben conservati. È infatti possibile accedere anche all'interno e ai piani superiori dove si può godere di una vista mozzafiato. Molto bella anche l'idea di rendere nel suo aspetto "reale" una delle stanze superiori (se non ricordo male la zona adibita ad alloggio dei monaci), grazie ad aggiunte moderne del legno per le travi del soffitto e di una porta. 
Da qui, facendo una breve passeggiata, è possibile raggiungere MUCKROSS HOUSE, dalla storia più recente, in quanto tale edificio ha visto la luce solo nel 1843. Costruita per un membro del Parlamento, rappresentante la contena del Kerry, un certo Henry Arthur Hebert, in questa tenuta sono stati ricevuti ospiti molto importanti, come addirittura la Regina Vittoria, giunta in questa località nel 1861. Dopo vari passaggi di proprietà Muckross House e il terreno circostante, nel 1932 sono entrati in possesso dello Stato Irlandese, diventando così il primo parco nazionale d'Irlanda. Grazie alla visita guidata è possibile accedere alla parte interna, mentre per gironzolare nei giardini e tutta l'area circostante non è necessario nessun biglietto. Da visitare vi è anche una sorta di museo dedicato alle forme di agricoltura e allevamento della zona, ma questo non ci interessava granché e lo abbiamo saltato. 
Come vi avevo già detto, tutto questo si trova all'interno di un estesissimo Parco Nazionale che, ovviamente, oltre a castelli e ad antiche rovine, è caratterizzato da un paesaggio naturale da sogno: boschi secolari, cascate zampillanti (come Torc Waterfall che abbiamo visitato) e molti laghi. Il KILLARNEY NATIONAL PARK nasce appunto nel 1932 proprio per preservare e proteggere questo splendido angolo d'Irlanda. Nelle solo due foto che alla fine ho scelto di inserire (credetemi, non volete sapere il numero esorbitante di foto e video che abbiamo fatto tra tutte e tre XD) potete vederne uno scorcio. Nella prima siamo a Ladies View, un angolo panoramico che abbiamo raggiunto con il pullman dopo aver percorso una stradina molto stretta e tortuosa [io non sono mai stata una che soffre di mal d'autobus, ma vi assicuro, in Irlanda ho purtroppo scoperto la sensazione], che per fortuna ci ha ripagato del trauma del viaggio XD. Nella seconda invece, è uno degli scenari che abbiamo incontrato durante la nostra mattinata di cammino immerse nella natura. Undici km percorsi a piedi nella natura incontaminata, tra boschi, laghetti, cavalli (le immancabili pecore) e numerose salite e discese, fino ad arrivare ad una baita, punto di partenza di un tuor in barca attraverso i laghi che ci ha riportato sull'altra costa ed esattamente (o quasi) al punto di partenza della giornata, ovvero Ross Castle. 

L'ANGOLO LETTERARIO:
Ecco qui la parte legata ai libri! Come vi avevo anticipato, questa parte sarà sempre mooolto flessibile, nel senso che in ogni puntata salterà fuori sempre qualcosa di diverso, ma il cui filo conduttore sarà il tema libri. A questo però cercherò ogni volta di abbinare anche un "consiglio libroso" che in qualche modo rimanda al luogo di cui vi avrò appena parlato nella prima parte del post. 
Entrambe le foto qui a lato le ho scattate a Killernay. Nella prima vi è la facciata di un pub. E direte voi, "E quindi? Cos'ha di così particolare?!". Beh, dovete sapere che "The Shire Bar" è un Pub a tema "Il signore degli anelli"! [QUI link al sito]. A dirvi la verità ci aspettavamo di trovare qualche statua di Hobbit nel giardino, o almeno Smigol, come lo avevamo visto dalle foto in giro su intenet, ma niente. Dopo averlo cercato in lungo e largo però non siamo neanche entrate, e non ricordo neanche perché ora che ci penso. Mm.. in parte non ci ispirava abbastanza, e parte forse perché avevamo fame e c'era da aspettare un po' prima di potersi sedere e siamo tornate al nostro Pub di fiducia. Nella seconda invece ho fotografato la facciata di un negozio di souvenir. Il nome "Blackthorn" presente nell'insegna cosa vi ricorda?? Un certo shadowhunters dagli occhi chiari e bravissimo con colori e pennello, per caso?! I miei amati cacciatori mi hanno seguito anche in Irlanda XD.
  
CONSIGLIO LIBROSO: Il libro che ho scelto è: "Novemila giorni e una sola notte" di Jessica Brockmole [QUI recensione], poiché anche se ambientato per lo più in Scozia, le descrizioni dei suoi paesaggi ricordano moltissimo quelli dell'Irlanda.  

*****

E con questo è tutto, gente! Fatemi sapere cosa ne pensate di questa nuova rubrica, se come idea vi piace e se vi fa piacere leggerla. :)

lunedì 18 settembre 2017

What's on my Bedside table? # 62 (Tower of Dawn)

È una rubrica ideata da me, in cui, ogni lunedì, vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.

Buona sera, gente! Oppure ormai dovrei dire "buona notte"?! Avevo intenzione di pubblicare questo post oggi pomeriggio ma alla fine ho dovuto cambiare piani. Visto che il tempo ormai si è stabilizzato sulla pioggia continua, ahimé, a malincuore ho dovuto dire addio ai miei adorati sandali estivi e scarpe leggere e correre a procurarmi delle scarpe adatte. Mi sono comprata infatti un paio di stupendi Combat Boots! Li volevo da una vita e finalmente ne ho trovati un paio che adoro. 
Ma torniamo al tema libri. Ecco qua quale lettura si trova in questo momento sul mio comodino.
ps. SPOILER FREE quindi leggete pure tranquilli anche se siete indietro con la serie.


SUL MIO COMODINO C’È... “Tower of Dawn” di Sarah J. Maas, sesto libro della meravigliosa serie fantasy Throne of Glass, che vede come protagonista l’assassina Celaena Sardothien. Il libro è uscito questo settembre in inglese, mentre purtroppo in Italia la serie si trova ancora al terzo capitolo.

Scheda libro QUI
SONO A... pagina 27. L’ho iniziato proprio oggi e sono ancora all’inizio, ma non è un problema poiché resterò sul generico e non scenderò nei dettagli dato che non vorrei fare spoiler per chi non è in pari con i libri. Cosa dire quindi? Beh, innanzitutto che questo libro nasce in realtà come novella intermedia tra il quinto (“Empire of Storms”) e il sesto libro della serie, ma che con il tempo e con l’aumentare delle pagine si  è presto trasformato in un libro vero e proprio, slittando l’uscita del capitolo conclusivo al 2018. Altra particolarità di “Tower of Dawn” è che in esso non è presente il PoV di Celaena, perché gli eventi in esso narrati si svolgono contemporaneamente con quelli descritti in “Empire of Storms”. Essi però, oltre che svolgersi in luoghi diversi, seguono le vicende di altri personaggi, alcuni già noti e altri nuovi. Libro dopo libro la serie non fa che migliorare, farsi più complessa e i personaggi stessi cambiano e maturano moltissimo. Inutile dirvi quanto sia curiosa di scoprire come andrà avanti questo libro e quali misteri svelerà.

È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... amo questa serie, lo stile della Maas e tutte le sue storie, quindi non sono riuscita a resistere alla tentazione di acquistarlo subito appena uscito J .

A che punto siete con questa serie? Cosa si trova invece sui vostri comodini in questo momento?

lunedì 11 settembre 2017

What's on my Bedside table? # 61 (Wonder Woman. Warbringer)

È una rubrica ideata da me, in cui, ogni lunedì, vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.

Buondì, gente! Qui da me nel giro di un paio di giorni si è passati dalle magliette e pantaloncini corti ai maglioni pesanti e pantaloni lunghi, per non parlare degli acquazzoni senza fine. Uffa, ma le vie di mezzo dove sono finite?! Ad ogni modo eccomi qui in questo grigio lunedì di settembre a parlarvi del libro che si trova in questo momento sul mio comodino!


SUL MIO COMODINO C’È... “Wonder Woman. Warbringer” di Leigh Bardugo. Primo di una serie sui supereroi della DC composta da quattro volumi autoconclusivi, incentrati su Wonder Woman, Batman, Catwoman e Superman, e scritti da ben quattro autori diversi, ovvero la Bardugo, Marie Lu, Sarah J. Maas e Matt de la Peña.
Scheda libro QUI

SONO A... pagina 47. Sono ancora ai primissimi capitoli ma per il momento posso dirvi che il libro promette molto bene. Amo lo stile della Bardugo, di lei ho già letto altri libri come la Grisha Trilogy, e le descrizioni di personaggi ed ambientazione sono ammalianti. Questa estate ho visto il film su Wonder Woman (che mi ha sorpresa moltissimo e ho amato alla follia) e quindi la storia (forse) la conosco già. Non vi nego che questo all’inizio mi spaventava un po’ perché temevo di perdermi tutta la suspance e la sorpresa, però mi è stato detto che la storia non è esattamente la stessa e in effetti da quanto ho potuto vedere finora è vero, ci sono alcune differenze sostanziali. Non vedo l’ora di proseguire per scoprire che piega prenderà la storia di questa Diana diciassettenne, Principessa delle Amazzoni, nata e vissuta sull’isola di Themyscira. 

È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... morivo dalla voglia di leggere questa serie di romanzi da mesi e mesi, fin da quando ho scoperto la nascita di questo fantastico progetto. Appena possibile ho quindi preordinato il primo e quando il libro è arrivato a casa mia non ho potuto fare a meno di iniziarlo subito.

Cosa ne pensate di questo progetto articolato in quattro volumi? Vi entusiasma tanto quanto me?? Avete già letto questo libro, uscito da pochissimo in libreria e arrivato qui in Italia grazie alla Fabbri, o lo avete ancora in wishlist?

domenica 3 settembre 2017

New entry in my Shelf #18

È una rubrica ideata da me, in uscita a cadenza casuale, in cui vi mostro tutte le mie nuove entrate cartacee. 

Salve salve, gente! Sono rientrata anche dal mare e ormai posso dire che le vacanze per quest'anno siano concluse. Mi sono rilassata, ho girato un bel po', fatto tanti progetti e ora sono pronta per ripartire con tutto, blog compreso! Sono rientrata già da qualche giorno, ma visto che in agosto la blogsfera era piuttosto deserta ho preferito riprendere a pubblicare da oggi, mostrandovi tutte mie "nuove" entrate di questi ultimi mesi. L'ultimo post di questa rubrica risale alla fine di novembre quindi i libri che vi mostrerò non saranno pochi, anzi, e per questo ho deciso di mettere solo le foto e i link alla trama, altrimenti ci ritroveremmo con un post infinito XD.


Ho raggruppato le varie entrate per autore, genere o lingua per cercare di dare qualche senso alla "massa" di libri che si sono aggiunti alla mia libreria. Inizierò con quelli a cui sono più affezionata: i miei piccoli tesori ^-^ che portano la firma di due delle mie autrici preferite, ovvero Sarah J. Maas e Cassandra Clare
Ho concluso la prima parte della serie ACoTaR grazie all'acquisto di "A Court of Wings and Ruin" uscito questo maggio. Per prepararmi a tale attesissima uscita mi sono dedicata alla rilettura dei libri precedenti e, approfittando dell'occasione, ho recuperato in cartaceo anche il primo della serie,  "A Court of Thorns and Roses" che a suo tempo lessi in ebook. [Recensioni 1 | 2 ]. Ho proseguito anche la serie Throne of Glass (aka Il trono di ghiaccio), con "Empire of Storms" rileggendola a partire dal secondo e ho iniziato a recuperando in lingua tutti i libri precedenti. La raccolta di novelle prequel, "The Assassin's Blade" l'ho presa in una splendida libreria di Dublino questa estate, mentre "Throne of Glass" l'ho avuto grazie ad uno scambio. [Recensioni 1 | 2 | 3 ].
Poi della Clare ho acquistato il Coloring Book in occasione dell'incontro con l'autrice a Firenze di questo luglio (nei prossimi giorni finirò anche di scrivere il post dedicato!) e nello stesso giorno, per puro colpo di fortuna (mai capitata una cosa del genere!!!), ho trovato a Libraccio la bellissima  prima edizione rilegata de "Il Codice" a pochissimi euro. Se ci ripenso sono ancora sconvolta! Per il mio compleanno invece una mia amica mi ha regalato l'altro fantastico libro da collezione della serie, . quello con i disegni dei vari personaggi realizzati dalla mano della bravissima Cassandra Jean. [Recensioni varie QUI]


Nuove entrate in lingua sono state queste: "A Torch Against the Night" secondo libro della mia amata serie di Sabaa Tahir, che questo mese uscirà anche in Italia con il titolo Una fiamma nella notte; "The Strange and Beautiful Sorrows of Ava Lavender" di Leslye Walton, dalla storia molto bella, che mi è stato regalato per Natale dalla mia amica Veronica; By your Side, penultimo romanzo contemporaneo di una scrittrice che mi piace molto, Kasie West; altro regalino natalizio, ma stavolta da parte di Alessia, "Passenger" di Alexandra Bracken e "Anew" di Chelsea Fine, di cui vi parlo QUI
Poi mi sono avvicinata ai libri di Victoria Schwab, amatissima in America e dalla rete grazie alla mia amica Deni che mi ha regalato per Natale "This Savage Song", che ho già letto e amato, e per il compleanno "A Darker Shade of Magic", il quale, se non sbaglio, uscirà a breve anche in Italia grazie alla Newton, mentre l'altro è stato portato da noi giusto alcuni mesi fa grazie alla Giunti. Poi mi sono comprata appena uscito "Our Dark Duet", che ho adesso in lettura [QUI ve ne parlo]. 


Sempre di genere fantasy, ma in italiano, si sono aggiunti: "Nel profondo della Foresta" di Holly Black che ho fatto firmare dall'autrice a Firenze (ho adorato questo libro e non vedo l'ora che esca The Cruel Prince, primo capito di una sua nuova serie, QUI la cui trama mi ispira tantissimo!); "Rebel. Il tradimento" di Alwyn Hamilton, secondo libro della serie, per leggerlo però sto aspettando ottobre per l'uscita dell'ultimo libro; "Immortal Rules. Regole di sangue" di Julie Kagawa che ho ricevuto come premio sul blog The Road to Hell il paved with Books, insieme ad Anew. Ho poi iniziato la serie Revenants di Amy Plum leggendo sia "Die for me" che "Until I die", mi manca solo il terzo che pensavo di prendere nei prossimi mesi autunnali. Mi sono già procurata la novella che si colloca tra il primo e secondo volume e appena faccio l'ordine con l'ultimo libro mi dedicherò a quella breve lettura. 


Concludo la carrellata di entrate con due romanzi storici ed alcuni romance. Per la narrativa storica ci sono "Novemila giorni e una sola notte" di Jessica Brockmole, che ho davvero amato e di cui vi ho parlato giusto un paio di settimane fa QUI e "Roma 42 d.C. Cuore nemico" di Adele Vieri Castellano, ambientato al tempo dell'Impero Romano. Poi tra i romance ci sono ben tre libri di Anna Premoli: "L'importanza di chiamarti amore", "È solo una storia d’amore" e "Un imprevisto chiamato amore" [QUI vi parlo dei vari libri di questa autrice. Se non avete ancora nessun libro di questa scrittrice affrettatevi a rimediare, non ve ne pentirete!]. E per ultimo, ma non certo per importanza, è il romanzo di Bianca Marconero uscito quest'anno con Newton e intitolato "L'ultima notte al mondo", una storia carinissima che mi ha strappato più di una lacrima e una risata e mi tenuta con il fiato sospeso fino all'ultima pagina!