lunedì 29 febbraio 2016

What's on my Bedside table? # 38 (Al centro dell’universo)

È una rubrica ideata da me, in cui, ogni lunedì, vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.

Buon inizio di settimana, ragazzi! Stamani sono andata all'università ma per arrivarci me ne sono capitate di tutti i colori.. ah, questi treni! Spesso è un vero dramma essere un pendolare. 
Ma cambiamo discorso e arriviamo al nocciolo del post: la mia attuale lettura.


Scheda libro QUI
SUL MIO COMODINO C’È... “Shadowhunters. Città di vetro” della Clare” [che è bellissimo e il mio preferito tra i primi tre della serie TMI], ma la scorsa settimana ho scritto diversi post su questa serie e presto pubblicherò sia la recensione di questo che di “Città di cenere”, perciò ho pensato di non parlarvene anche in questa occasione. Altro libro che ho in lettura è dunque “Since You’ve Been Gone” di Morgan Matson, uscito questo febbraio in Italia con il titolo Al centro dell’universo. Si tratta di un romanzo autoconclusivo YA di narrativa contemporanea. Di questa autrice avevo già letto e apprezzato molto un altro romanzo uscito sempre con la Newton lo scorso anno, “Noi due ai confini del mondo”, libro di cui però mi sono dimenticata di scrivere la recensione, pardon!

SONO A... pag 34. L’ho iniziato stamani in treno e sono riuscita a concludere solo il primo capitolo. Per ora non saprei dirvi se mi piace o meno perché ho letto davvero pochissimo per poter esprimere un opinione più concreta. Quello che vi posso dire è che al momento questa Sloane (l’amica “scomparsa” misteriosamente) mi sta un po’ antipatica. Emily, la protagonista e voce narrante non ha una personalità molto forte, o meglio, non ha ancora tirato fuori la sua personalità, e da quello che è emerso in queste prime pagine è che nei due anni della loro amicizia, lei sia sempre stata all’ombra di Sloane. Questo però sono sicura che cambierà molto presto perché da come si sono messe le cose sembra che sia finalmente giunto il momento per Emily di imparare a vivere per se stessa e sviluppare la propria indipendenza.

È SUL MIO COMODINO PERCHÉ... ne ho sentito parlare bene ovunque e si trovava nella mia wishlist da una vita. Alcuni mesi fa, prima di sapere dell’imminente uscita italiana, ne trovai una copia usata su amazon a circa due euro e non me lo sono lasciata sfuggire!


Cosa c'è di bello sui vostri comodini, invece? Avete già letto questo libro o un altro della Matson? A me piace molto come scrive, perciò sono davvero curiosa di scoprire come continuerà questa storia.

domenica 28 febbraio 2016

New entry in my Shelf #13

È una rubrica ideata da me, in uscita l’ultima domenica del mese, in cui vi mostro tutte le mie nuove entrate cartacee del mese appena trascorso. 


Buona domenica a tutti! Come ogni ultima domenica del messo è arrivato il momento di parlarvi delle mie nuove entrate cartacee :)


Le prime due entrate che vi mostro risalgono ai mesi di novembre/dicembre in realtà. Non ricordo come mai non ve ne avevo parlato prima, forse perché non avevo abbastanza libri da mostrarvi in un'unica puntata. Boh. Comunque il primo, che ho trovato usato e ad un prezzo stracciato su Amazon, è "Since You've Been Gone" di Morgan Matson, uscito questo mese anche in Italia con il titolo "Al centro dell'universo" grazie alla C.E. Newton Compton [QUI info edizione italiana]

Since You've Been Gone [eng] e [ita]
Autore: Morgan Matson
Editore: Simon & Schuster
Prezzi: QUI
Pagine: 449

Trama: Non aveva mai fatto niente di folle. Fino ad ora.
Emily ha deciso di correre qualche rischio per trascorrere l’estate più travolgente della sua vita. Prima di Sloane, Emily non andava alle feste, parlava a malapena con i ragazzi, non aveva mai fatto niente di folle. Ma Sloane, un vero e proprio “tornado sociale”, è la migliore amica che si possa avere e l’ha t irata fuori dal suo guscio. Eppure, poco prima di quella che doveva essere un’estate epica, Sloane... scompare. Lascia solo una misteriosa lista con tredici cose, alquanto bizzarre, che Emily dovrà fare. Per esempio: “Cogli le mele di notte”. Va bene, abbastanza facile. “Balla fi no all’alba”. Perché no? “Bacia uno sconosciuto”. Che cosa?! Ma senza Sloane, Emily potrà farcela? Chissà cosa succederà, con tutta un’estate davanti e l’inaspettato aiuto dell’affascinante Frank Porter...


L'altro è un libro che desideravo da tanto e visto che quest'anno uscirà anche il terzo e ultimo capitolo della serie, ho colto l'occasione per iniziarla. "The Winner's Curse" di Marie Rutkoski, al momento ancora inedito in Italia.


The Winner's Curse #1 [eng]
Autore: Marie Rutkoski
Editore: Bloomsbury Childrens Books
Prezzi: QUI
Pagine: 359

Trama: Vincere ciò che vuoi può costarti tutto ciò che ami.
Come figlia di un generale in un grande impero che vice di guerra e schiavizza tutti coloro che conquista, la diciassettenne Kestrel ha due scelte: unirsi alla milizia o sposarsi. Ma Kestrel ha altre intenzioni. Un giorno, rimane sorpresa nel trovare in un giovane schiavo venduto all’alta uno spirito a lei affine. Gli occhi di Arin sembrano sfidare tutto e tutti. Seguendo il suo istinto, Kestrel lo compra – con conseguenze inaspettate. Non passa molto tempo prima che lei debba nascondere il suo crescente amore per Arin. Ma anche lui ha un segreto, e Kestrel presto si rende conto che il prezzo che ha pagato per un altro essere umano è molto più alto di quello che lei avrebbe mai potuto immaginare.
The Winner’s Curse è una storia dove ogni cosa è in gioco,  e la scommessa starà nel mantenere la testa o perdere il cuore. (tradotta da me) 


Questo invece è un acquisto che ho fatto in libreria a Pisa dopo aver passato l'esame di Storia dell'Architettura antica, che ho fatto a gennaio. Ormai è una mia abitudine, o tradizione, che quando finisco un esame e vado verso la stazione per prendere il treno per tornare a casa, mi compro qualcosina. Che sia un libro, un braccialetto, o anche un semplice elastico per capelli, l'importante è il significato: la libertà dopo la grande ansia da esame ahah XD. In questo caso alle mani mi era rimasto attaccato "Everneath" di Brodi Ashton, che ho già letto e recensito QUI.

Everneath #1
Autore: Brodi Ashton
Editore: De Agostini (collana Le gemme)
Prezzo cartaceo: 14,90 €
Prezzo ebook: 6,99 €
Pagine: 447

TramaPer molte, moltissime settimane Nikki Bennett è scomparsa, svanita nel nulla. Senza nemmeno una parola a una spiegazione. Perché una spiegazione razionale per quello che le è successo non c'è. Nikki è stata risucchiata all'Inferno, imprigionata in un mondo disperato e privata di tutte le emozioni. Adesso, però, le è stata data una possibilità: quella di tornare a casa per sei mesi, sei mesi soltanto. Nikki è decisa a riprendersi la propria vita. Vuole trascorrere ogni singolo minuto con la famiglia e con Jack, il ragazzo che ama più di se stessa. Ma c'è un problema: Cole, l'Eterno dal fascino oscuro che l'ha seguita dall'Oltretomba e che è pronto a tutto pur di riaverla. Nikki sa di avere pochissimo tempo per cambiare il proprio destino. Prima che l'Inferno la reclami... questa volta per sempre. Il mito classico di Persefone torna a vivere nelle pagine del primo capitolo di una nuova serie dalla cornice paranormale.


Questo invece l'ho comprato dopo l'esame di Tedesco. "The Heartbreakers" di Ali Novak che ho letto giusto questa settimana in neanche due giorni. Molto scorrevole e davvero carino. Una lettura leggera e dolce, perfetta per passare alcune ora. Prestissimo la recensione.

The Heartbreakers #1
Autore: Ali Novak
Editore: Sperling & Kupfer (collana Pandora)
Prezzo cartaceo: 17,90 €
Prezzo ebook: 9,99 €
Pagine: 325

Trama: Per Stella, diciassette anni, la vita non è stata affatto facile da quando sua sorella Cara si è ammalata. Pur di starle vicino, Stella ha chiuso i suoi sogni in un cassetto. Perché farebbe qualsiasi cosa per vederla felice. E ora che il compleanno di Cara è alle porte, ha in mente il regalo perfetto: un autografo degli Heartbreakers, la sua band preferita. Poco importa se per averlo dovrà andare fino a Chicago e stare in fila per ore, o se per lei sono solo quattro ragazzini sfigati e la loro musica uno schifo: Cara li adora ed è l’unica cosa che conta. Ma questa missione porterà con sé più di una sorpresa. A partire dal ragazzo con due meravigliosi occhi azzurri che Stella incontra da Starbucks. È simpatico, carino, ha un sorriso irresistibile, delle adorabili fossette e qualcosa di terribilmente familiare. Stella è convinta di averlo già visto da qualche parte. Ma è un’ipotesi a dir poco ridicola e decisamente improbabile. Così, Stella archivia in fretta quell’incontro e raggiunge l’evento degli Heartbreakers come da programma. Quando però, dopo un’interminabile coda, finalmente arriva il suo turno, per poco non le viene un colpo: il ragazzo che parla con una fan e firma poster, quello con un sorriso meraviglioso, è... il ragazzo di Starbucks. Flirtare con Oliver Perry, il cantante degli Heartbreakers, non era certo nei suoi piani. E se la vita di Stella si trasformasse in una di quelle canzoni d’amore che lei tanto detesta? 


Questi ultimi due invece li ho vinti entrambi ad un giveaway sul blog di Annie, La Tana di una Booklover, che ringrazio ancora moltissimo! Il primo è un romanzo autonclusivo di Cecilia Randall di un genere, se ho ben capito, a metà tra fantasy e romanzo storico: "Gens Arcana", la cui trama mi incuriosisce moltissimo.

Gens Arcana
Autore: Cecilia Randall
Editore: Mondadori (collana Oscar bestsellers)
Prezzi: QUI
Pagine: 622

Trama: Firenze, 1478. Valiano de' Nieri è discendente di una delle più antiche e nobili famiglie italiane di Arcani. Essere Arcano significa poter invocare la quinta essentia, il quinto elemento di Natura capace di combinarsi con gli altri quattro - Aria, Acqua, Terra e Fuoco - e di governarli. Il potere arcano è immenso e può determinare le sorti dell'umanità intera: per questo si tramanda solo attraverso il lignaggio del sangue e va protetto e tenuto segreto. Ma Valiano ha rifiutato i suoi poteri e la sua "predestinazione", è fuggito e cerca di vivere normalmente lavorando come apprendista liutaio. Quando però suo padre Bonconte muore in circostanze misteriose e il suo amato fratello Angelo viene rapito, Valiano capisce di non potersi più sottrarre al proprio destino: il machiavellico cugino Folco de' Nieri sta scalando il potere all'interno della famiglia e, pur di realizzare la sua ambizione, è pronto a sfruttare una conoscenza proibita - e Valiano deve fermarlo. Sullo sfondo della magnifica Firenze di Lorenzo de' Medici, le gesta arcane si mescolano a quelle della congiura dei Pazzi in un vortice a cui nulla e nessuno potrà sottrarsi...


L'altro è il terzo libro della serie di narrativa contemporanea di Stephanie Perkins iniziata con "Anna and the French Kiss" [recensione QUI], intitolato "Isla and the Happily Ever After", attualmente ancora inedito in Italia, dove la pubblicazione della serie è arrivata fino al secondo. Vi lascio la trama in inglese, perché no ho ancora letto il secondo e non voglio anticiparmi niente. Anche se ognuno dei libri è indipendente dall'altro e narra le storie di personaggi diversi, voglio guastarmi comunque la sorpresa di conoscere pagina dopo pagina questi nuovi protagonisti.

Anna and the French Kiss #3 [eng]
Autore: Stephanie Perkins
Editore: Dutton
Prezzi: QUI
Pagine: 339

Trama: Love ignites in the City That Never Sleeps, but can it last?
Hopeless romantic Isla has had a crush on introspective cartoonist Josh since their first year at the School of America in Paris. And after a chance encounter in Manhattan over the summer, romance might be closer than Isla imagined. But as they begin their senior year back in France, Isla and Josh are forced to confront the challenges every young couple must face, including family drama, uncertainty about their college futures, and the very real possibility of being apart.
Featuring cameos from fan-favorites Anna, Étienne, Lola, and Cricket, this sweet and sexy story of true love—set against the stunning backdrops of New York City, Paris, and Barcelona—is a swoonworthy conclusion to Stephanie Perkins’s beloved series.

sabato 27 febbraio 2016

Be mine, pls! #1

È una rubrica, a cadenza casuale, in cui vi mostrerò una mini classifica di quei libri (già usciti o di futura pubblicazione, in wishlist o che ho già a casa, ma che non sono ancora riuscita a leggere) che, in questo momento, richiamano a gran voce la mia attenzione e suscitano in me l'irrefrenabile voglia di leggerli immediatamente. 

Buongiorno ragazzi! Scusatemi tantissimo per essere sparita praticamente tutta la settimana, ma sono stata ben due volte dal dottore (e, quando vado là ci metto letteralmente radici. C'è sempre una fila chilometrica e devo aspettare ore il mio turno) e poi sono dovuta tornare diverse volte all'università, quando il tempo libero si era ridotto all'osso. Per fortuna con la nuova cura sembra che la bronchite se ne stia lentamente andando, almeno quello. 
Ma un altro motivo per cui non ho pubblicato nulla è che ho avuto un piccolo blocco da rubrica. Domenica, dopo aver letto i primi capitoli di un libro in anteprima, mi è venuta una voglia irrefrenabile di avere l'intera storia subito tra le mani, ma la cosa non era possibile perché il libro non era ancora disponibile. Da questo mi è venuta l'idea per creare una nuova rubrica e questo è il risultato. Il post era proprio già da martedì/mercoledì, ma non riuscivo a decidermi per il titolo! è stato un parto! Ho letteralmente fatto una testa come un pallone a un sacco di gente, tra cui Denise in primis e Ronnie, la quale alla fine mi ha suggerito l'attuale titolo. "Be mine, pls!" Che ve ne pare? A me piace moltissimo, e ringrazio di nuovo entrambe per l'aiuto nel mio momento di pazzia! ;D


Ecco dunque una sorta di top 5 di quei libri (che siano già usciti, o di futura pubblicazione, in wishlist o che ho già a casa, ma che non sono ancora riuscita a leggere), che richiamano a gran voce la mia attenzione e di cui ho una voglia irrefrenabile di leggere immediatamente.

BE MINE, PLEASE!
5°. "Snow Like Ashes" (Snow Like Ashes #1) di Sara Raasch [eng]
4°. "My Soul to Take" (Soul Screamers #1) di Racheò Vincent [eng]
3°. "Lo straordinario mondo di Ava Lander" di Lesley Walton
2°. "The Crown & the Arrow(The Wrath & the Dawn #0.5) di Renée Ahdieh [eng]

All'ultimo posto, ma non meno importante, sta "Snow Like Ashes" che ho in wishlist da mesi e mesi, ma ora che è stata rivelata la cover del terzo capitolo della serie mi è tornata una voglia pazzesca di leggerlo. "My Soul to Take" ce l'ho nel kindle da un po' però me ne ero dimenticata. Nelle ultime settimane Juliette ne ha riparlato in un post e questo, unito al fatto che ho ripreso la serie di Teen Wolf, ha fatto sì mi che prudessero le mani dal desiderio di iniziare questo libro che parla di Banshee. "Lo straordinario mondo di Ava Lander" l'ho scoperto da poco sul blog di Veronica e mi è entrato nel cuore. Anche se sono indecisa sull'edizione da prendere, perché  quella in inglese ha una cover che mi piace di più. "The Crown & the Arrow" è una novella della serie de "La moglie del Califfo" [recensione QUI] narrata dal punto di vista di Khalid, che uscirà martedì 1 marzo.

E AL PRIMO POSTO STA...
1°. "The Forbidden Wish" di Jessica Khoury [eng]

Trama: Lei è il Jinni più potente di tutti. Lui è un ragazzo di strada. Il loro amore scuoterà il mondo... Quando Aladdin trova la lampada di Zahra, questa viene riportata indietro in un mondo che non vedeva da centinaia di anni – un mondo dove la magia è proibita e la stessa esistenza di Zahra è illegale. Deve camuffare se stessa per rimanere in vita, usando l’antica magia muta-forma, fino a quando il suo nuovo padrone non abbia scelto i suoi tre desideri. 
Ma quando il re dei Jinn offre a Zahra la possibilità di liberarla dalla sua lampada per sempre, lei coglie l’occasione –solo per scoprire che si sta innamorando di Aladdin. Salvare se stessa significherà tradire lui e per questo Zahra dovrà compiere una scelta difficile: conquistare la libertà o sacrificare il proprio cuore? (tradotta da me)

E per finire ecco "The Forbidden Wish", un retelling della storia di Aladdin e libro da cui è nata l'idea della rubrica! Non sapete che voglia matta ho di averlo tra le mani! Ho ricevuto su NetGalley i primi capitoli in anteprima, ma invece di essere due o tre come al solito, erano circa otto e sono terminati sul più bello!!! Deve essere mio subito!!! Ho bisogno di sapere come continua questa fantastica storia.

domenica 21 febbraio 2016

Recensione: "Shadowhunters. Città di ossa" di Cassandra Clare

Buona domenica, ragazzi :) Oggi sono rimasta a casa al calduccio e mi sono rimessa in pari con una serie tv che avevo abbandonato da tempo e di cui mi mancavano da vedere gli ultimi due episodi. Ho scritto un paio di recensioni e ho letto i primi capitoli, ricevuti da NetGalley, di un libro che uscirà dopodomani, "The Forbidden Wish" di Jessica Khoury. Si tratta di un retelling della storia di Aladdin e li ho amati alla follia! [QUI TRAMA] Adesso sono qui che mi mangio le mani nell'attesa di poter acquistare il libro, perché non vedo l'ora di vedere come continuerà questa fantastica storia.
Nel frattempo vi lascio alla recensione di "Shadowhunters. Città di Ossa" di Cassandra Clare, che ho riletto la scorsa settimana. [Qui recensioni della trilogia prequel composta da L'angelo, Il principe e La principessa]

The Mortal Instruments #1
Editore: Mondadori (collana Oscar bestsellers)
Prezzo brossura: 11,50 €
Prezzo ebook: 6,99 €
Pagine: 525

Trama: La sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell'incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un'affannosa ricerca, un'avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l'amore.

Il mio pensiero: Anche se riletta a distanza di anni, questa storia esercita sempre un forte fascino su di me e ogni volta non smette di incantarmi. “Città di ossa” è il primo capitolo di una lunga e bellissima serie Urban Fantasy, molto articolata e ricca di sorprese, che ruota intorno alla lotta tra bene e male. Un gruppo di persone molto speciali, dotate di capacità fuori dal comune, chiamate Shadowhunters o cacciatori, proteggono gli uomini da ciò che non riescono a vedere e sconfiggere da soli: i Demoni.
Il libro è narrato dal PoV della protagonista, Clary, una ragazza qualsiasi di sedici anni, che vive a New York con la madre e che ha una grande passione per l’arte, in particolare per il disegno. Passa molto tempo in compagnia di Simon, il suo migliore amico, ed è proprio durante una delle loro uscite che il suo mondo cambierà per sempre. In una serata di fine estate, prima del ritorno sui banchi di scuola, si recano al Pandemonium club, un locale che potremmo dire frequentato da gente poco raccomandata, ed è qui che Clary farà un incontro inaspettato e diventerà l’unica testimone di un omicidio compiuto da qualcuno che solo lei sembra poter vedere. Starà forse impazzendo o sotto c’è qualcosa di più? Quando incontra nuovamente Jace, uno dei ragazzi che ha visto quella notte, però, si rende finalmente conto che tutto ciò era reale e da quel momento in poi le cose per lei non saranno mai più come prima. Tornata a casa, infatti, scopre che sua madre, il cui comportamento negli ultimi giorni era ancora più strano del solito, è scomparsa, ma non solo. La sua casa è stata messa interamente a soqquadro e la stessa Clary viene attaccata da un essere disgustoso e deforme..un vero e proprio demone e sarà Jace a rendersi conto che anche la ragazza è una Shadowhunter.
Questo che vi ho racconto è solo l’inizio della storia, nel corso del libro gli avvenimenti che si svolgono sono moltissimi, ricchi di azione, grande originalità e molte sorprese, capaci di ribaltare più di una volta l’intera situazione, sconvolgendo nel frattempo tutte le sicurezze che avevamo raggiunto fino a quel momento.
Ho apprezzato moltissimo l’ambientazione del racconto e la mitologia creata dalla Clare. Un intero mondo soprannaturale nascosto all’interno di quello normale, un mondo che solo chi sa cosa cercare riesce a vedere. Un mondo popolato da Nephilim (questi cacciatori di demoni discendenti in un certo modo dagli angeli stessi), esseri demoniaci, lupi mannari, vampiri, fate e stregoni. Un mondo in cui la magia e gli incantesimi fanno parte della vita quotidiana.
Per quanto riguarda i personaggi probabilmente sono arrivata ad apprezzarli di più ora, grazie alla rilettura e al bagaglio di conoscenze che ho sui loro antenati, rispetto alla prima volta che li ho incontrati. Clary è un personaggio particolare. Nel giro di pochissimo tempo vede crollare intorno a sé tutte le sue certezze. Perde sua madre e nella sua disperata ricerca per ritrovarla, poco a poco, si rende conto di non conoscere affatto la donna che le ha dato la vita. Tutta la sua esistenza è stata fondata su un castello di menzogne, costruite dalla sua stessa madre per proteggerla dal dolore della verità. Adesso però si ritrova catapultata di punto in bianco in un mondo totalmente nuovo, ma a cui si sente di appartenere totalmente e in cui ben presto riconosce come parte di sé. È solo una ragazzina e come tale spesso si comporta, ma è determinata e impiega tutte le sue energie per conseguire il suo obiettivo: ritrovare la propria madre. Simon, invece, continua a non piacermi granché. Lui è un umano e miglior amico di una ragazza che scopre di non esserlo e insieme a lei si ritrova catapultato in un mondo in cui per lui non c’è spazio. Per di più è innamorato da anni di Clary, ma lei è l’unica a non essersene mai accorta. Tutto questo incide profondamente in lui e si sente più volte tagliato fuori dalla vita della ragazza e si lascia prendere dalla gelosia, ma è un vero amico e, nonostante tutto ciò che succede, non la abbandona mai. Jace è una persona piuttosto schiva e difficile da inquadrare ad un primo sguardo. Sotto una grande aria di indifferenza e sfacciataggine nasconde però una grande fragilità, che affonda le origini nel suo passato e nella sua infanzia. Gli è stato insegnato che i sentimenti sono solo una debolezza: l’amore è distruzione ed essere amati significa solo essere distrutti, e per questo si avvicina alle persone sempre e solo in punta di piedi. Alec ed Isabelle, i fratelli Lightwood, hanno entrambi un carattere molto difficile, ma adesso sono arrivata a capirli un po’ meglio. Sono entrambi molto cocciuti e farebbero di tutto pur di proteggere coloro a cui vogliono bene.
Due parole sull’aspetto romantico del racconto e poi chiudo. La parte romance, che in realtà c’è e non c’è, mi è piaciuta molto, perché non c’è nessuno colpo di fulmine, niente bava immediata alla bocca o cose di questo tipo. No, tutto si evolve molto lentamente e in maniera davvero naturale, senza che gli stessi personaggi se ne rendano conto. È più una questione di complicità e comprensione dell’altro, piccoli gesti spontanei e attenzioni particolari. Molto dolce, anche se quel finale ogni volta mi spezza il cuore a metà.

4 cristalli e mezzo


POST SCRIPTUM PER CHI HA LETTO LA SERIE PREQUEL DE LE ORIGINI

giovedì 18 febbraio 2016

Recensione: "The Sin Eater’s Daughter" di Melinda Salisbury

Buongiorno, ragazzi! Ieri ho fatto l'esame e l'ho passato. Menomale me lo ha corretto lì per lì così oggi non sono dovuta tornare all'università per registrare il voto. Ci sono andata, ma con la bronchite perché sono sempre malata e quando sono tornata da Pisa stavo peggio che mai. Stamani mi fa pure male un orecchio dal tanto tossire ='( Uffa, estate arriverai mai?!? Vi ho già detto quanto odi il freddo, la pioggia e la cattiva stagione??? Io voglio il caldo e il sole!
Comunque adesso la smetto di lamentarmi e vi lascio al mio pensiero su una delle mie ultime letture: "The Sin Eater’s Daughter" di Melinda Salisbury.

The Sin Eater's Daughter #1 [eng]
Editore: Scholastic Press
Prezzi: QUI
Pagine: 336

Trama: Sono l’arma perfetta.Uccido con un singolo tocco.
Twylla è benedetta. Gli Dei l’hanno scelta per sposare un principe, e governare il regno. Ma il favore degli Dei ha un prezzo. Un veleno mortale pervade la sua pelle. Coloro che fanno arrabbiare la Regina devono morire sotto il tocco fatale di Twylla. Solo Lief, una nuova guardia, riesce a vedere oltre l’agghiacciante ruolo di Twylla la ragazza che veramente è. Eppure, in una corte cos pericola e con una Regina come quella, alcune verità non dovrebbero essere svelate (Tradotta da me).

Il mio pensiero: Non ricordo proprio come questo libro sia finito nella mia wishlist. Forse lessi qualche recensione in giro sul web o forse no, ma credo che il motivo principale sia dovuto alla splendida cover, che mi ha attratta fin da subito. Si tratta si un libro fantasy uscito in America nel maggio del 2015, mentre ora nel 2016 uscirà il seguito “The Sleeping Prince”, altro libro con una cover fantastica. Non sono ancora ben riuscita a capire se si tratti di una duologia o di una trilogia , ma appena scoprirò di più ve lo farò sapere.
Ma di cosa parla “The Sin Eater’s Daughter”, vi chiederete? Riassumere la trama in poche righe e in maniera semplice è davvero difficile, se non addirittura impossibile. Twylla, la protagonista, è l’incarnazione della figlia di due divinità locali e per questo le è stato concesso il potere della vita e della morte. Quello della vita le permette di sopravvivere al veleno che una volta al mese deve bere, mentre quello della morte fa sì che tale veleno permei la sua pelle e quindi chiunque venga in contatto diretto con essa muoia quasi all’istante. Questo ha fatto sì che la regina l’accogliesse al castello e facesse di lei un’arma, ma anche un simbolo di speranza per il popolo. Simbolo che indica che le divinità sono ancora con gli uomini e non li hanno abbandonati. Ma Twylla è in primo luogo anche la figlia della Mangiatrice di Peccati (nome che ha determinato il titolo stesso del libro) e ho trovato davvero affascinante questa figura. Non tanto per ciò che rappresenta e la sua funzione (quando una persona muore i familiari devono disporre un banchetto a cui la Mangiatrice di Peccati è invitata e se mangerà tutto ciò che le viene dato allora i peccati del defunto saranno espiati e l’anima potrà trovare la pace, altrimenti dovrà vagare per l’eternità) ma per tutto ciò che sta dietro a quel meccanismo. Perché ogni cibo presentato a banchetto ha un suo significato. I vari ingredienti, il modo in cui sono mescolati e cucinati rappresentano un peccato in particolare. Ho trovato la scelta del titolo molto bella e significativa, anche se un tantino inquietante a pensarci troppo. Ma il libro si può riassumere proprio così. Twylla infatti, per buona parte della storia non ha un’identità propria. Da piccola è sempre stata “la figlia della Mangiatrice di Peccati” e ora “l’incarnazione di Daunen, la figlia delle due divinità”. È sempre stata considerata dagli altri, ma soprattutto da se stessa, solo per il ruolo che svolge e non per la persona che è. Nei primi capitoli troviamo infatti una ragazza rassegnata al suo destino, schiava delle responsabilità e delle aspettative che gli altri hanno su di lei. Prigioniera del suo potere e delle conseguenze che da esso derivano, è passivamente soggetta a tutto ciò che la coinvolge perché non ha possibilità di scelta. Più ci addentriamo nella storia e più le vicende si fatto intricate e complesse. Segreti, inganni e astute macchinazioni politiche finiscono per travolgere la vita di Twylla stessa. Più la storia si evolve e più lascia tracce profonde anche nella nostra protagonista, tanto che l’intero libro finisce per rappresentare un punto di svolta nella vita della ragazza. Esso rappresenta infatti l’affermazione della sua indipendenza, l’acquisizione di una propria identità, rivendicata per se stessa, e la ricerca di un posto nel mondo per quello che lei è e non per ciò che rappresenta per gli altri. Ma più di tutto Twylla capisce che nella vita si hanno sempre delle scelte da poter fare. Anche quando si crede di non aver alternative, dentro di noi una scelta la compiamo comunque, che avvenga consapevolmente o inconsapevolmente. La rassegnazione stessa è una scelta.
Ben delineati sono anche gli altri personaggi, in particolare la regina, che ho trovato uno dei migliori. Le figure maschili di questo racconto mi hanno incantata e confusa al tempo stesso. Confusa nel senso che l’autrice è riuscita a mascherare molto bene particolari aspetti del loro carattere e  più di una volta è riuscita a stupirmi con scene ad effetto e svolte nella storia a sorpresa.
Il mondo creato dalla Salisbury mi è piaciuto molto. Ha ideato una tipica società fantasy in cui il territorio conosciuto è suddiviso in vari regni, ognuno dei quali è caratterizzato da un ambiente geografico distinto e da una lunga storia nazionale diversa. Ma quello che più mi è piaciuto è stato il tessuto di credenze, tradizioni e leggende presenti nel racconto e che per certi aspetti differiscono da regno a regno. La visuale che abbiamo noi è quella Twylla, perciò abbiamo modo di conoscere nello specifico solo le tradizioni del luogo in cui vive e ciò di cui lei viene a conoscenza su quelle degli altri paesi. Il World building credo sia infatti la parte migliore del racconto e non mi dispiacerebbe affatto poter leggere tutte le varie leggende e tradizioni in un’unica novella a sé.
Concludo con un piccolo appunto sulla lingua. Lo stile dell’autrice è molto scorrevole e il livello di difficoltà dell’inglese è basso.  L’unico elemento che più dare qualche problema è il breve lessico relativo alle erbe officinali presenti qui e là, ma è davvero poca cosa e, oltre ad esserci tutte le giuste traduzioni sul vocabolario, non incide sulla comprensione del racconto.

4 cristalli

lunedì 15 febbraio 2016

What's on my Bedside table? # 37 (Shadowhunters. Città di ossa)

È una rubrica ideata da me, in cui, ogni lunedì, vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.

Che nervi, gente! La febbre non ce l'ho più ma ho ancora questa maledetta tosse che non mi permette neanche di parlare due minuti senza interrompermi! Sto peggio ora che di martedì quando avevo il febbrone! E dopo domani ho pure l'esame! Grr.. 
Sfoghi a parte, stamani sono qui per parlarvi della mia attuale lettura. O forse dovrei dire rilettura...



Scheda libro QUI
SUL MIO COMODINO C’È... Shadowhunters. Città di ossa di Cassandra Clare, il libro che ha dato il via alla lunga, meravigliosa e fortunata serie di libri urban fantasy, incentrati sulle storie dei cacciatori di tutte quelle creature appartenenti al regno delle ombre che minacciano l’equilibrio della Terra e la vita degli umani.  Città di Ossa, uscito in America ben nel 2007, è il primo capitolo della serie principale della Clare, The Mortal Instruments, composta inizialmente da tre libri, ai quali poi se ne sono aggiungi altri tre. Molto famosa (e per me importante e migliore sotto molti punti) è anche la trilogia prequel ambientata nella Londra vittoriana, intitolata The Infernal Devices [Recensioni libro 1 | 2 | 3 ].

SONO A... pagina 46. L’ho cominciato ieri sera e sono ancora all’inizio. Al momento ho letto i primi due capitoli e, come c’era da aspettarselo, anche se riletta a distanza di anni, questa storia esercita sempre un forte fascino su di me. Al punto in cui sono, sono stati solo presentati solo alcuni dei personaggi: Clary, ovviamente, e l’amico Simon. Si inizia a capire che c’è qualcosa di strano nell’aria che riguarda Clary, e sua madre è molto strana poiché, a detta della figlia, si comporta in maniera ancora più insolita del solito. Si capisce che nasconde qualcosa e in più sono spuntati fuori dei ragazzi che nessuno sembra vedere a parte Clary. Sarà forse impazzita, o c’è sotto qualcosa di più? Vi dirò, rileggendo adesso questo libro, quindi dopo aver letto l’intera trilogia prequel TID, mi vengono i brividi. Mi fa davvero strano sapere chi siano gli antenati di questi ragazzi. Se penso che senza di Will, Gabriel, Charlotte e gli altri e tutte le avventure che li hanno visti come protagonisti, Clary e compagnia bella non sarebbero mai nati mi inquieta. Tutto ciò che è stato nel passato ha fatto sì che questi ultimi fossero lì quel giorno ed "esistessero". E se penso al passato e al tempo ormai perduto riattacco a piangere come una fontana. Comunque se ci pensiamo bene è la storia di tutte le nostre vite. Se non ci fossero stati i nostri antenati, se anche uno solo di loro avesse preso decisioni diverse o se il caso avesse fatto sì che non incontrasse quella determinata persona che poi sarebbe diventata sua moglie, beh, noi adesso non saremmo qui. Ripeto: brividi..  

SUL MIO COMODINO PERCHÉ... a marzo uscirà “Shadowhunters. Signora della Mezzanotte”, il primo libro di una nuova serie ambientata dopo gli eventi dell’ultimo capitolo di TMI e che vede come protagonista altri personaggi, ma in cui sono presenti anche alcuni dei vecchi. In occasione di questa uscita, mi sono finalmente decisa di riprendere TMI da capo e leggere così anche gli ultimi due libri che mi mancavano, “Città delle anime perdute” e “Città del fuoco celeste”.


Che ne pensate di questi romanzi? A che punto siete della serie? Sono curiosa, qual'è il vostro preferito in assoluto?? Per me non ci sono dubbi, l'intera trilogia TID, Will, ne Le origini. L'Angelo mi ha letteralmente conquista <3

domenica 14 febbraio 2016

New entry in my E-shelf #11

È una rubrica ideata da me, in uscita la seconda domenica del mese, in cui vi mostro tutte le mie nuove entrate in edizione digitale del mese appena trascorso.


Buona domenica, ragazzi :) Erano un sacco di mesi che non pubblicavo questa rubrica, un po' perché me ne ero proprio dimenticata, ma soprattutto perché negli ultimi tempi le mie entrate ebook sono state davvero poche. Ieri mi sono messa a spulciare il kindle e ho pensato di mostravi alcuni dei libri che non ho ancora letto e si sono aggiunti alla mia libreria virtuale da settembre ad ora.

SHORT STORY: 
"Neverfall" (Everneath #1.5) di Brodi Ashton [eng]
"The Glittering Court" (The Glittering Court Sneak Peek) di Richelle Mead [eng]
"Gilded Ashes" (Cruel Beauty Universe #2) di Rosamund Hodge [eng]

Appena avrò dato questo esame penso non passerà molto prima che le legga tutte e tre. "Neverfall" è una novella che si colloca tra il primo e il secondo libro della serie Everneath narrata dal PoV di Cole [QUI recensione Everneath]. "The Glittering Court", in uscita in America il 5 aprile 2016, è il primo libro di una nuova serie di Richelle Mead, famosissima per la sua serie Vampire Academy [Recensioni 1-2-3-4 | 5 | 6 ].  Ho ricevuto i primi capitoli in anteprima grazie a NetGalley e non vedo l'ora di scoprire cosa ci riserverà questa nuova storia. Per finire c'è il secondo libro della serie di Bellezza Crudele [QUI invece recensione Crimson Bound] di Rosamund Hodge. Un seguito dell'altro ma con due storie indipendenti l'una dall'altra. Stavolta si tratta di un retelling, ci circa 100 pagine, della storia di Cenerentola. 


BOOKS:
(Revenants #1)
Titolo: Die for me
Autore: Amy Plum
Editore: De Agostini (collana Le gemme)
Prezzi: QUI
Pagine: 416

Trama: "Mi chiamo Kate, ho sedici anni e ho visto morire i miei genitori in un terribile incidente d'auto. Da quel momento niente è più stato come prima. All'improvviso, mi sono ritrovata con il cuore infranto e la vita impacchettata in una valigia, costretta a lasciare tutto per trasferirmi a casa dei miei nonni. A Parigi. E lì ho incontrato Vincent. Bello, misterioso e spaventosamente affascinante, Vincent Delacroix è apparso dal nulla e ha sconvolto il mio mondo. Di nuovo. Perché Vincent non è un ragazzo come gli altri. Dietro ai suoi occhi blu come il mare si nasconde un segreto che affonda le radici nella notte dei tempi. Un segreto che lo costringe a mettere in pericolo la sua vita ogni giorno, per sempre. Così, proprio ora che le cose sembrano andare finalmente per il verso giusto, mi trovo davanti a una scelta difficilissima: devo proteggere ciò che ancora rimane della mia esistenza - e della mia famiglia - oppure rischiare tutto... per un amore impossibile?".

"Die for me" mi ero addirittura dimenticata di averlo. Me ne sono ricordata giusto l'altro giorno e mi è venuta voglia di leggerlo. Speriamo che tra poco esca anche il terzo così potrò leggere l'intera tutta d'un fiato.


(Odyssea #2)
Titolo: Odyssea: Oltre le catene dell'orgoglio
Autore: Amabile Giusti
Editore: autopubblicato
Prezzo ebook: 1,99 €
Pagine: 477

Trama: Sopravvissuta allo scontro all’ultimo sangue con il suo nemico mortale, Odyssea si è ormai ambientata nella cittadina nascosta oltre il Bosco di Confine. Dopo anni di peregrinazioni ha finalmente una casa e una famiglia. Alle prese con le regole della Scuola Superiore di Magia Applicata, si immergerà nella vita che non ha mai avuto, facendo l’esperienza dell’amicizia, del confronto coi compagni, con gli insegnanti. Ma qualcuno trama nuovamente nell’ombra. Qualcuno che si nasconde tra le persone dall’apparenza innocua che la circondano e che non esita a eliminare ogni possibile impedimento alla realizzazione di un macabro obiettivo finale: uccidere lei. 
Perseguitata da un’oscura presenza, Odyssea dovrà misurarsi ancora con il Male, imparando a proprie spese cosa vuol dire crescere. E mentre la vita andrà avanti, con i misteri e le sorprese di un mondo stregato che le permette di aggrapparsi all’illusione di essere una ragazza normale – tra castelli e balli di corte, draghi e unicorni, incantesimi e filtri magici, spettri ed elfi, gite scolastiche ed esami– capirà che non può sottrarsi al suo destino di vittima predestinata. Come non può sottrarsi all’amore. 
Jacko O’Donnell, bello e scontroso da fare male, come un fiume in piena che ormai le scorre nelle vene, travolgerà gli argini della sua innocenza e del suo cuore, rischiando quasi di perderla, pur di non sciogliere le catene dell’orgoglio che gli impediscono di ammettere che è lei che vuole. 
Fino ad arrivare al feroce epilogo dal quale sarà difficile uscire vivi. 
L'atteso seguito di Odyssea Oltre il varco incantato!

Lessi "Odyssea. Oltre il varco incantato" (il primo capitolo) anni e anni fa, e mi ricordo che mi piacque molto. Avendo il cartaceo decisi di non proseguire subito la serie perché volevo aspettare anche i seguiti nella stessa edizione. A questo punto ormai ho perso le speranze e visto che siamo già arrivati al quarto libro ho pensato che sia giunto il momento di arrendermi all'evidenza e proseguirla in digitale.


(The 100 #2) [eng]
Titolo: Day 21 
Autore: Kass Morgan
Editore: Hodder & Stoughton
Prezzi: QUI
Pagine: 320

Trama (del primo della serie): Era iniziato il conto alla rovescia. Bellamy aveva un solo pensiero: salire sulla navicella in partenza per la terra. Glass sapeva di non poter resistere. Doveva fuggire da lì e subito. Wells si voltò a guardare la ragazza che amava. Chissà se lo avrebbe mai perdonato.
Sono secoli che gli uomini vivono nello spazio senza tornare sulla Terra. In seguito a una devastante guerra atomica i sopravvissuti si sono imbarcati su tre navi spaziali e i loro discendenti sono ancora chiusi lì dentro. Tuttavia pare giunto il momento di andare in ricognizione. A essere spediti sulla Terra per capire se sia di nuovo vivibile sono in cento: ragazzi considerati delinquenti dal regime poliziesco che vige sotto la guida del Cancelliere.Alle prese con una natura magnifica e selvaggia e tormentati dai segreti che si annidano nel loro passato, i 100 sulla Terra devono lottare per sopravvivere. Non sono eroi, ma potrebbero essere l’unica speranza rimasta al genere umano.

Non ho ancora iniziato la serie tv di The 100, che ormai credo sia già arrivata alla terza stagione, perché chiunque l'abbia vista e letto la serie cartacea è rimasto deluso da quest'ultima perciò decisi già tempo fa di leggere prima i libri e poi passare alla tv. Lessi il primo capitolo l'anno scorso [recensione QUI] e adesso vorrei vedere come continua la storia con Day 21


(This is Not a Test #1) [eng]
Titolo: This is Not a Test
Autore: Courtney Summers
Editore: Griffin
Prezzi: QUI
Pagine: 326

Trama: È la fine del mondo. Sei studenti hanno cercato rifugio nella Cortege High, ma un riparo è di poco conforto quando fuori i morti non smettono di battere alla porta. Un morso è tutto ciò che serve per uccidere una persona e riportarla indietro come una mostruosa versione di se stessa. A Sloane Price questo non sembra male. Sei mesi fa, il suo mondo è crollato e da allora non è riuscita a trovare un motivo per andare avanti. Adesso sembra il momento perfetto per arrendersi. Mentre Sloane attende con impazienza la caduta delle barricate, è costretta ad essere testimone dell’apocalisse attraverso gli occhi delle cinque persone che effettivamente vogliono vivere. Come i giorni avanzano lentamente, le motivazioni per sopravvivere cambiano in modi sorprendenti e presto il destino del gruppo è sempre meno determinato da ciò che accade fuori e sempre più dalle imprevedibili e violente offerte di vita – e di morte – all’interno. 
Quando tutto è andato, a cosa ti aggrappi? (tradotta da me)

E per finire ecco qua un bel post apocalittico che avevo in wishlist da una vita. Ho sentito parlare molto bene di questo libro, e di questa autrice in generale, di cui mi interessano anche altri libri e che prima o poi leggerò. Inoltre la cover è davvero stupenda.

venerdì 12 febbraio 2016

Cover Reveal #5 (Bright Smoke, Cold Fire di Rosamund Hodge)

È una rubrica, a cadenza casuale, in cui vi mostrerò le copertine appena rivelate di tutti quei libri, di futura pubblicazione, che aspetto con più ansia. 

Salve ragazzi! Ieri pomeriggio, mentre cercavo un libro su goodreads, mi sono imbattuta in una bellissima notizia! Pochi giorni fa è stata svelata la cover del nuovo libro di Rosamund Hodge e la sua trama completa! Si tratta di un retelling della storia d'amore più contrastata e più famosa del mondo, quella tra Giulietta e Romeo. La trama mi ispira tantissimo e, visto che i suoi due lavori precedenti mi erano piaciuti molto [QUI recensione di Bellezza Crudele, QUI per Crimson Bound], leggerò sicuramente anche questa sua nuova opera, che uscirà in America a settembre di quest'anno. 

Untitled #1 [eng]
Titolo: Bright Smoke, Cold Fire
Autore: Rosamund Hodge
Editore: Balzer + Bray
Data di uscita: 27 settembre 2016

Trama: Quando una misteriosa nebbia si insinuò nel mondo, i viventi morirono e i morti risorsero. Solo la città fortificata di Viyara venne lasciata indenne. Gli eredi delle famiglie più potenti - e in guerra tra loro - , Mahyanai Romeo and Juliet Catresou condividono un amore più profondo del dovere, dell’onore e persino della vita stessa. Ma la magia che risiede in Juliet sin dalla nascita la obbliga a punire i nemici del suo clan – e Romeo ha già ucciso il cugino di lei, Tybalt. E ciò significa che lui dovrà morire. 
Paris Catresous ha sempre voluto servire la sua famiglia proteggendo Juliet. Ma quando la sua protetta cerca di fuggire, una magia va terribilmente storta – uccidendola e legando Paris a Romeo. Se vuole scoprire la verità su quanto successo, Paris dovrà fare molte ricerche in città, allearsi con il suo peggior nemico… e forse rivoltarsi contro il suo stesso clan. 
Mahyanai Runajo vuole solo proteggere la sua città – ma lei è l’unica che crede che essa sia in pericolo. Durante la sua disperata caccia alle informazioni, accidentalmente riporta indietro Juliet dalla morte - scoprendosi così legata alla pungente e arrabbiata ragazza. Runajo scopre ben presto che Juliet potrebbe essere l’unica in grado di aiutarla a ritrovare il segreto per salvare Viyara. 
Entrambe le coppie troveranno l’amicizia dove meno se l’aspettano. Entrambe scopriranno che Viyara possiede più segreti e pericoli di quanto chiunque si aspetti. E fuori le mura, la morte è in attesa… (tradotta da me)


Allora, che ve ne pare? Non sono bellissime le cover dei libri di questa autrice?? Anche questa mi piace molto con quel suo tocco di oscurità e di magia nell'aria. Trasmette un forte senso di pericolo e sono davvero curiosa di scoprire il significato di tutto ciò che in essa è rappresentato. "Bright Smoke, Cold Fire" farà sicuramente parte di una serie, di cui però ancora non si sa né titolo, né di quanti libri sarà composta (al momento ne è previsto un altro che uscirà nel 2017) e non sappiamo nemmeno se saranno uno il seguito dell'altro o se saranno stand alone come per la serie di Bellezza Crudele.

giovedì 11 febbraio 2016

Recensione: "Mi sono innamorata del mio migliore amico" di Kirsty Moseley

Buongiorno ragazzi! Che gioia, è da martedì che ho mal di gola forte, tosse e febbre, e la prossima settimana ho un esame! Ieri non sono nemmeno riuscita a studiare un fico secco!!! In compenso però ho iniziato la serie tv The Shannara Chronicles! E la trovo fantastica (piace addirittura a mio padre!). Non ho letto i libri ma da quello che ho visto lì mi sembra fatta molto bene. Le scenografie sono meravigliose e anche la storia mi piace molto. E poi c'è anche Slade Wilson (di Arrow) che fa la parte del Druido buono. Adoro quell'attore! Voi la seguite? Io sono arrivata alla 4° puntata, oggi vedrò sicuramente la 5°. 
Ma torniamo al blog. Oggi vi lascio la recensione di una delle letture più deludenti dell'anno scorso. Ho letto questo libro ad ottobre/novembre, e mi ero dimenticata di avere la recensione quasi finita nel pc. "Mi sono innamorata del mio migliore amico" di Kirsty Moseley

Best Friend #1
Editore: Newton Compton
Prezzo cartaceo: 9,90 €
Prezzo ebook: 4,99 €
Pagine: 443

Trama: Riley Tanner ha un amico speciale, il migliore che una ragazza possa desiderare. Clayton Preston le dà molto sostegno, è leale, onesto, affidabile, gentile e pieno di attenzioni. È anche il ragazzo più ambito di tutta la scuola, ma loro due hanno sempre avuto un rapporto diretto e molto affettuoso, di pura amicizia, senza complicazioni amorose. Dopo che Riley è stata via un mese per una vacanza, però, le cose fra loro sembrano essere cambiate e la situazione si sta facendo sempre più strana. Lei comincia a guardarlo in modo diverso, non come dovrebbe fare una semplice amica. E come se non bastasse, a complicare ulteriormente il loro rapporto ci si è messo pure il nemico numero uno di Clayton: un rivale che negli ultimi tempi si sta interessando molto a Riley...

Il mio pensiero: Mi ero completamente dimenticata di questo libro! Ho ritrovato la bozza della recensione nel pc e leggendo i miei appunti al vetriolo mi sono detta: “perché non finirla e vedere cosa ne  pensano gli altri di questa storia?”. Lo lessi alcuni mesi fa e all’inizio mi piaceva molto, principalmente l’idea di base, ma capitolo dopo capitolo la mia voglia di leggerlo è scesa sempre più, il livello di stucchevolezza è iniziato a salire vertiginosamente e l’occhio a ballare in maniera incontrollata, unito ad un tic nervoso del piede che ha quasi creato un buco nel pavimento. Morale della favola? L’ho abbandonato a circa metà. Non ho avuto la forza di finirlo.
L’idea di base era davvero buona. Due amici di infanzia che lentamente si accorgono di provare l’uno per l’altra un sentimento così forte come l’amore, ma che hanno paura di osare e rivelarlo all’altro temendo di perdere il bellissimo rapporto che hanno costruito negli anni, è davvero un ottimo punto di partenza per una storia. A non essermi piaciuto è il modo in cui l’autrice ha sviluppato il loro rapporto dopo. Alla fine sono già amici, sanno tutto l’una dell’altro e si completano a vicenda. Nel momento in cui questo viene fuori (e avviene relativamente presto nel racconto) le cose iniziano a farsi davvero troppo smielate per i miei gusti. Ho perso il conto delle volte in cui ho letto la frase :”Ti amo” “No, io ti amo di più” oppure “Non ti merito, non pensavo di piacerti, ma come è possibile?”. Perché farli diventare appiccicosi come la colla e scambiare i loro neuroni esclusivamente con degli ormoni impazziti?! Sembra che non abbiamo in mente altro che il sesso. Avete passato anni insieme e altri ne avrete. Ma che furia avete? Se non si baciano ogni cinque minuti sembra che stiano per morire.
Oltre a questo si aggiunge anche un eccessivo livello di testosterone. Di quello di genere neandertaliano, per di più! Della serie “Guai-a-te-se-la-tocchi/guardi/le-parli-o-anche-solo-ti-avvicini-perché-ti-spezzo-le-ossa-e-ci-faccio-polpette”. Oppure “Tu-sei-mia” o “Devo-marcare-il-territorio” (se un ragazzo osasse anche solo dirmi una frase di questo genere  lo farei a fette! Non sono mica un cane?!). Ma dai! Dove siamo finiti? Ci mancava solo la clava.
Per quanto riguarda i personaggi salvo… nessuno. Mm.. magari per la parte iniziale Clay, il migliore amico/nuovo ragazzo. Ben caratterizzato, con la testa sulle spalle e davvero carino.. mi è piaciuto fino al momento in cui non ha perso la testa pure lui ed ha iniziato a prendere una decisione più stupida dietro l’altra. Riley , la protagonista invece non mi è piaciuta neanche un po’. No, no. Petulante, infantile e senza capacità di pensiero razione. Inoltre se mi avessero dato un centesimo per ogni lacrima che questa ragazza ha versato a quest’ora sarei più ricca di Paperon De Paperoni! Per la miseria! E tira fuori un po’ di carattere per una volta! Sarà che io non sono per niente il genere di ragazza che piange ad ogni occasione, ma non è umanamente possibile versare tutte quelle lacrime! Ad un certo punto è bene che uno si rimbocchi le maniche e le affronti a testa alta le situazioni.
Non mi è piaciuto poi l’espediente che l’autrice ha usato per impedire che i due vivessero il loro idillio indisturbati: ha fatto sì che un personaggio terzo diventasse il cattivo della situazione e si mettesse in mezzo. Un ragazzo brutto e cattivo ma che all’inizio sembra tanto dolce e buono come il pane che dopo un rifiuto diventa violento e possessivo. Ma siamo fuori di testa? Primo: quella scema neanche doveva uscirci con lui. Lo ha fatto solo perché “era un gran figo” (sue testuali parole, non mie) e perché magari così poteva riuscir a non pensare più al suo miglior amico in termini che non fossero consoni allo status di amico. Secondo: tu autrice. Gli vuoi proprio male a questo ragazzo, vero?? Prima lo fai apparire come un tipo dal passato difficile e problematico, e poi come uno dal raptus quasi omicida spuntato fuori così dal nulla?! Poveretto.
Ma ben peggiori ho trovato alcuni dei messaggi che la storia passa. Uno che mi ha irritato in particolare è nel rapporto genitori-figli. Un esempio è quando il padre (anche se non è padre biologico ma colui che l’ha cresciuta, e quindi sempre padre è), le dà un sacco di soldi da poter spendere alle slot machine nei casinò di Las Vegas, dicendole: “Divertiti e non dirlo alla mamma!”. Vi avevo già detto che la tipa ha 17 anni?!?
In conclusione direi che con questo libro la Mosely non mi ha per niente convinta. L’altro suo libro che avevo letto, ["Il ragazzo che entrò dalla finestra e si infilò nel mio letto", recensione QUI] anche se di difetti ne aveva, compresi alcuni messaggi contraddittori su temi particolarmente delicati, aveva un suo certo fascino ed era una lettura abbastanza carina giusto per passare qualche ora. Questo invece è stato solo una perdita di tempo ed inchiostro.

1 cristallo

lunedì 8 febbraio 2016

What's on my Bedside table? # 36 (The Sin Eater’s Daughter)

È una rubrica ideata da me, in cui, ogni lunedì, vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.

Buongiorno, gente! Passo velocemente da qui a lasciarvi il mio pensiero sulla mia attuale lettura (ok, il contenuto del post l'ho scritto ieri pomeriggio perciò è probabile che a quest'ora lo abbia già finito di leggere)..


SUL MIO COMODINO C’È... “The Sin Eater’s Daughter di Melinda Salisbury. Primo capitolo di una serie fantasy purtroppo ancora da noi inedita. Il primo libro è uscito solo l’anno scorso mentre tra pochi mesi uscirà il secondo, “The Sleeping Prince” [guardate QUI che meraviglia che è la cover]. Sinceramente non ho ben capito se si tratti di una trilogia o di una duologia. Non ho trovato molte informazioni a riguardo, qualcuno di voi ne sa di più?

Scheda libro QUI
SONO A... pagina 255. Sono quasi alla fine. Mi mancano ancora una cinquantina di pagine ma farò presto a concluderlo. Scorre molto bene e il livello di difficoltà della lingua è molto basso. Ma di cosa parla questo libro, vi chiederete? Beh, di tante cose e per questo riassumere la trama in poche righe è davvero difficile, se non addirittura impossibile. Il mondo creato dalla Salisbury mi piace molto. Ha delineato una tipica società fantasy in cui il territorio conosciuto è suddiviso in vari regni e ognuno dei quali è caratterizzato da un ambiente geografico distinto e da una lunga storia nazionale diversa. Ma quello che più mi piace è il tessuto di credenze, tradizioni e leggende presente nel racconto e che differisce in parte da regno a regno. La visuale che abbiamo noi è quella della protagonista perciò noi conosciamo le tradizioni del luogo in cui vive e ciò che, con il tempo, lei viene viene raccontato da altri su quelle esterne. Molto bello, anche se un tantino inquietante a pensarci troppo, è il significato del titolo. Twylla, la protagonista, è l’incarnazione della figlia di due divinità locali e per questo le è stato concesso il potere della vita e della morte. Quello della vita le permette di sopravvivere al veleno che una volta al mese deve bere, mentre quello della morte fa sì che tale veleno permei la sua pelle e quindi chiunque venga in contatto diretto con lei muore quasi all’istante. Questo ha fatto sì che la regina l’accogliesse al castello e facesse di lei un’arma ma anche un simbolo di speranza per il popolo. Simbolo che indica che le divinità sono ancora con gli uomini e non li hanno abbandonati. Ma Twylla è in primo luogo anche la figlia della mangiatrice di peccati (nome che ha determinato il titolo stesso del libro) e ho trovato davvero affascinante questa figura. Non tanto per ciò che rappresenta e la sua funzione (quando una persona muore i familiari devono disporre un banchetto a cui la mangiatrice di peccati è invitata e se mangerà tutto ciò che le viene dato allora i peccati del defunto saranno espiati e l’anima potrà trovare la pace, altrimenti dovrà vagare per l’eternità) ma per tutto ciò che sta dietro a quel meccanismo. Perché ogni cibo presentato a banchetto ha un suo significato. I vari ingredienti, il modo in cui sono mescolati e cucinati rappresentano un peccato in particolare. Adesso sono davvero curiosa di scoprire come andrà a finire perché al punto in cui sono ora le cose si sono complicate moltissimo e non so proprio che direzione potrebbero prendere.

SUL MIO COMODINO PERCHÉ... non ricordo come  questo libro sia finito della mia whistlist. Forse avevo adocchiato la cover su goodreads o in giro per qualche blog. Boh. In ogni caso alcuni mesi fa riuscii a procurarmelo usato su un sito e sono contenta di averlo fatto. L’edizione cartacea poi è davvero stupenda. L’unica cosa che avrei voluto in più è una cartina.


Allora, che ne pensate di questo libro? Lo conoscevate o lo scoprite ora per la prima volta? Voi, invece, cosa state leggendo di bello?

domenica 7 febbraio 2016

Recensione: "Everneath" di Brodi Ashton

Buona domenica, ragazzi! In settimana mi sono portata avanti con le recensioni e visto che nei prossimi giorni è probabile che sparirò di nuovo dalla rete, per via dello studio matto e disperato in cui sono piombata nuovamente, cercherò di distribuirle nel corso del mese. Oggi è il turno di "Everneath" di Brodi Ashton, uscito qui in Italia proprio il 26 di gennaio e che è stata la mia prima lettura di febbraio. 


Everneath #1
Editore: De Agostini
Prezzo cartaceo: 14,90 €
Prezzo ebook: 6,99 €
Pagine: 447

Trama: Per molte, moltissime settimane Nikki Bennett è scomparsa, svanita nel nulla. Senza nemmeno una parola a una spiegazione. Perché una spiegazione razionale per quello che le è successo non c'è. Nikki è stata risucchiata all'Inferno, imprigionata in un mondo disperato e privata di tutte le emozioni. Adesso, però, le è stata data una possibilità: quella di tornare a casa per sei mesi, sei mesi soltanto. Nikki è decisa a riprendersi la propria vita. Vuole trascorrere ogni singolo minuto con la famiglia e con Jack, il ragazzo che ama più di se stessa. Ma c'è un problema: Cole, l'Eterno dal fascino oscuro che l'ha seguita dall'Oltretomba e che è pronto a tutto pur di riaverla. Nikki sa di avere pochissimo tempo per cambiare il proprio destino. Prima che l'Inferno la reclami... questa volta per sempre. Il mito classico di Persefone torna a vivere nelle pagine del primo capitolo di una nuova serie dalla cornice paranormale.

Il mio pensiero: “Everneath” è il primo libro di una trilogia Urban Fantasy conclusasi in America alcuni anni fa, mentre qui da noi ne è appena stata iniziata la pubblicazione. La serie è composta anche da una novella, “Neverfall”, che si colloca tra il primo e il secondo libro ed è narrata dal PoV di uno dei personaggi maschili (quello che ho preferito e che più mi ha incuriosita, fortunatamente!).
Il libro è ambientato negli USA dei giorni nostri, ma la parte fantasy del racconto rimanda al mito greco di Persefone. Colei che, ingannata da Ade, è costretta a trascorrere la sua vita negli Inferi ma che grazie a sua madre Demetra trova il modo di tornare in superficie per sei mesi l’anno. L’idea di base prende spunto da questo ma l’autrice ha creato un mondo fantastico leggermente diverso, in cui si combinano anche alcuni elementi della mitologia egizia. Un mondo, l’Everneath, che si trova a metà tra il nostro, la Superficie, e gli Inferi, popolato da creature immortali che si fanno chiamare gli Eterni, ma che per poter rimanere giovani e vitali devono nutrirsi della linfa vitale degli umani che si offrono loro come Pegni. Beh, la nostra protagonista è proprio questo. Un Pegno. Sovrastata dal dolore decide di seguire Cole, un Eterno, per sfuggire alla propria sofferenza e a tutte le emozioni negative che la soffocano. Perché la prima cosa di cui queste creature si nutrono sono infatti le emozioni, e quelle negative, essendo collocate più in superficie, sono sempre le prime a scomparire, lasciando l’ingenuo essere umano soddisfatto e libero da loro. Soddisfatto almeno fino a quando a sparire non saranno anche le altre, e ciò che resta è solo il vuoto.
Tutto questo noi lo veniamo a scoprire grazie a dei flashback, perché la storia inizia esattamente quando Nikki “termina” il suo mandato come Pegno e a differenza di quello che succede agli altri Pegni, lei ricorda, e decide di tornare in Superficie per rimettere le cose a posto con i propri cari prima di dover tornare definitivamente nell’Everneath, luogo a cui ora appartiene.
I primi capitoli mi erano piaciuti molto. Le basi per una storia davvero intrigante e coinvolgente c’erano, ma poi le cose hanno iniziato ad assumere un tono sempre più piatto, fino a toccare la monotonia.
Nikki come personaggio non mi è piaciuta affatto. È brutto da dirsi ma ho avuto come l’impressione che fosse stata presa e messa lì. Passa il tempo e non fa nulla di costruttivo. Decide di lasciarsi tutto alle spalle, abbandonando il padre e il fratello per un motivo a me stupido. Un motivo dettato più dall’impulsività che da una decisione presa consapevolmente. Solo un capriccio. All’inizio si parla molto del suo dolore per la morte della madre e del bene che prova verso i membri della famiglia che le sono rimasti, ma tutto sparisce. Non se ne parla più, non li considera nemmeno. Tutto è eclissato dal suo grande amore verso il ragazzo della porta accanto, Jack. L’unico merito che le concedo, e per cui ho provato stima nei suoi confronti, è stata la lungimiranza verso le proprie convinzioni. La sua fermezza e irremovibilità. Jack, invece, il ragazzo che amava e per cui è tornata, non mi sa di niente anche se tra tutti è il personaggio meglio caratterizzato. Se il loro amore era così forte (amore che a me sembra più una vera e profonda amicizia nata tra bambini e che crescendo si è consolidata confondendosi con altro) non capisco il motivo di tutte queste peripezie e della costruzione di un’intera trilogia su questo *ok, un tantino troppo cinica, forse?!* . Per quanto riguarda Cole credo che sia un personaggio dal grande potenziale, ma che in questo primo libro è stato sfruttato solo marginalmente. Tra tutti è quello che è riuscito a suscitarmi maggiori emozioni. Lui è un Eterno e per questo è un essere senza cuore, ma a volte è stato possibile intravedere delle piccole incrinature nella sua apparenza. Delle minuscole fessure da cui sembrava trapelare l’ombra di qualche sentimento vero e profondo, ma ancora indeterminato. Sconosciuto anche a lui stesso.
E alla fine, tra tutto questo, sono giunta a chiedermi: “cosa ci sarà mai di tanto bello e ammaliante in questa tipa da far sì che piaccia ad entrambi? Cosa ci trovano di tanto interessante in lei?”Boh, spero che i prossimi libri chiariscano la questione e soprattutto spero che Nikki maturi e si evolva. Naturalmente continuerò la serie, perché il potenziale per un buon lavoro non manca, ma per prima cosa leggerò la novella. Con quella trama di certo non posso lasciarmela sfuggire ;)

3 cristalli -

giovedì 4 febbraio 2016

Recensione: "Bellezza Crudele" di Rosamund Hodge

Buongiorno followers! A gennaio ho letto solo tre miseri libri (anche se molto belli) però ho ancora un po' di vecchie recensioni da smaltire quindi in questi giorni vi proporrò diversi post con questo tema. La recensione di oggi è su "Bellezza Crudele" di Rosamund Hodge, che ho letto a novembre in occasione del GdL organizzato a Denise e Leda sui rispettivi blog.
Ps. Oggi si è concluso il giveaway in occasione dei 200 mi piace della pagina Facebook del blog, con in palio una copia cartacea del libro di Renée Ahdieh (l'edizione italiana è in uscita proprio oggi con la Newton Compton). Ho già estratto il fortunato vincitore, contattato per mail e reso pubblico il nome nel form del post del giveaway ;)

Cruel Beauty Universe #1
Editore: Newton Compton
Prezzo cartaceo: 9,90 €
Prezzo ebook: 2,99 €
Pagine: 277

Trama: Costretta a fidanzarsi con il malvagio governatore del suo regno, la giovane e determinata Nyx sa che il suo destino è sposarlo, ma per coronare il suo sogno più segreto: ucciderlo e liberare finalmente il popolo dal giogo di quella crudele tirannia. Eppure nel giorno del suo diciassettesimo compleanno quando la ragazza si trasferisce con lui nel castello sulla cima più alta di tutto il Paese - capisce che nulla è come se l'era aspettato, soprattutto il nuovo marito, incredibilmente affascinante e seducente. Lei sa che deve salvare la sua gente a tutti i costi, eppure resistere al suo nemico giurato sta diventando sempre più difficile perché lui è ben deciso a conquistare il cuore della sua sposa...

Il mio pensiero: Dopo aver letto e apprezzato “Crimson Bound” [recensione QUI], rivisitazione in chiave dark della fiaba di Cappuccetto Rosso, non potevo certo lasciarmi sfuggire l’occasione di leggere anche “Bellezza Crudele”, altro libro di questa autrice. Nonostante siano entrambi dei retelling di fiabe note, non fanno parte di una stessa serie, ma sono l’uno indipendente dall’altro.
“Bellezza crudele”,  o “Cruel Beauty”, titolo con cui è stato pubblicato in patria, è una reinterpretazione molto originale della storia de La Bella e la Bestia. Della classica fiaba in sé ha ben poco. Ne è stata ripresa solo l’idea di base. Al matrimonio della bella fanciulla con il Signore della zona, che tutto è tranne che buono, e poche altre linee guida, si sono uniti forti richiami al mondo classico greco e romano, sia per quanto riguarda il livello storico che mitologico. Quest’ultimo carattere è infatti l’elemento predominante nel racconto, e io, amando questo argomento, che è anche il mio ambito di studi, non ho potuto fare a meno di restare incantata dalla storia della Hodge. Fedele al suo stile cupo e con personaggi dal carattere completamente diverso da quello che ci si aspetterebbe da un protagonista, incarnato solitamente dal personaggio/eroe dal cuore puro e incline a fare sempre la scelta giusta, l’autrice è tornata a stupirmi con una storia forte, molto elaborata e poco convenzionale, in cui le scelte fatte in passato e le decisioni che devono prendere nel presente i vari personaggi hanno il potere di far riflettere e farmi interrogare su quale sarebbe stata la mia scelta in quell’occasione.  È sicuramente una scrittrice che pensa fuori dagli schemi, non c’è dubbio. E io principalmente apprezzo le sue storie proprio per questo. Per la loro diversità.
L’ambientazione è molto articolata e complessa. Le descrizioni abbondano e il richiamo all’età classica è fortissimo. Questo fatto ha portato molti lettori a non apprezzare il racconto ed è uno dei motivi per cui le opinioni sul libro si spaccano in due filoni. Coloro a cui è piaciuto e coloro a cui no. Io, come ormai avrete capito, sono naturalmente fra quelli che hanno espresso un parere positivo e penso che la Hodge sia davvero brava nel delineare i suoi Worldbuildings. Il modo in cui descrive tutto ciò che circonda i personaggi e la società in generale è così preciso ed evocativo che non fatico affatto ad immaginarmi la scena. È come essere fisicamente lì con loro, e questo a me piace.
Per quanto riguarda la costruzione della storia essa è davvero elaborata e l’azione non manca. Nyx, la protagonista, viene cresciuta per essere data in sposa ad un mostro e morire nel tentativo di liberare la propria città dalle sue grinfie. Il Signore Gentile, signore dei Patti e degli inganni, è da sempre stato temuto dalla sua gente ma è a lui che si rivolgono quando hanno il desiderio di ottenere qualcosa che altrimenti, con le proprie forze, non riuscirebbero ad avere. Stringendo però un patto con lui, vanno consapevolmente incontro alla loro fine, perché ogni patto esige un pagamento, qualcosa in cambio. La madre di Nyx è morta proprio per questo, per un patto che il padre della ragazza aveva stretto con lui tanti anni fa, ed è anche per questo che la ragazza vuole vendetta. Nyx è un personaggio particolare. Molto contraddittoria e piena di odio, di difetti ed oscurità, ma penso che sia comprensibile essendo stata cresciuta con l'obiettivo di morire. Questa caratteristica, che si ritrova anche in altri personaggi, come il Signore Gentile che ho trovato uno dei meglio caratterizzati e davvero intriganti, me li hanno fatti apprezzare di più perché li hanno resi più veri. In ogni persona non c’è solo bene o male, ma convivono entrambi, insieme a tutta una vasta gamma di emozioni, buone o cattive che siano. Sta poi a noi decidere in quale direzione andare al momento di compiere una scelta.
Rispetto a Crimson Bound (che cronologicamente è stato scritto dopo Cruel Beauty), nel complesso, l’ho trovato leggermente “peggiore”. Nel senso che mettendoli a paragone ho notato come nel retelling su Cappuccetto Rosso lo stile dell’autrice sia maturato e come anche il modo di tratteggiare il carattere e la complessità dei vari personaggi si sia fatto più accurato.
Ho deciso di non assegnare le 4 stelle piene perché, nonostante il finale mi sia piaciuto molto, l’ho trovato troppo veloce e affrettato. Avrei preferito avesse speso qualche pagina in più per spiegare meglio alcuni particolari che in questo modo mi sono rimasti poco chiari e nebulosi.

4 cristalli -