mercoledì 1 aprile 2015

Recensione: "Altaica" di Tracy M. Joyce

Buon pomeriggio, carissimi!!! Esame fatto e passato, perciò adesso potrò tornare a dedicare le mie attenzioni al mio angolino ;) Entro la fine della settimana metterò a punto anche la nuova grafica, con tanto di bannerini nuovi e tutto il resto. Poi vorrei anche riprendere la rubrica Make your Dreamcast, ma i libri che ho letto ultimamente non mi hanno fornito nessuna base per ipotetici cast. Che tristezza. Avete qualche libro da consigliarmi o che vi piacerebbe vedere nella rubrica? Scrivete, scrivete ;D
Poi ho anche due belle novità di cui probabilmente non vi fregherà niente, ma che mi piaceva comunque condividere con voi: adesso ho finalmente il mio arco personale con tanto di frecce e tutto il resto! è davvero bellissimo e se potessi scoccherei frecce tutto il giorno ahah XD; e la seconda è che ho cambiato totalmente pettinatura! Stamani sono andata da mia zia, che fa la parrucchiera, e abbiamo dato un taglio netto al passato ;)
Comunque, oggi vi propongo la recensione di una delle mie ultime letture. Un libro che ho scoperto e richiesto su NetGalley qualche mese fa e che finalmente nei giorni scorsi sono riuscita a leggere. "Altaica" di Tracy M. Joyce

The Chronicles of Altaica # 1
Editore: Odyssey Books
Prezzi: QUI
Pagine: 304

Trama: "Guardala.  Lei è del clan della Collina. Anche ai Matyrani non piacciono". Isaura, poco si sa sulla sua razza, ma molto è sussurrato. Nata tra rifugiati, cresce tra razzismo e superstizione in una comunità che la teme. Ha pochi amici, e quelli serba. Intrappolata, sogna di fuggire alla ricerca di una vita diversa. La fuga è solo l'inizio dei suoi problemi. Dopo essere sfuggita con i suoi amici dall'avanzata dell'esercito nemico, Isaura si trova di fronte a scelte atroci per sopravvivere. Segreti dal suo passato emergono per tormentarla, minacciando di distruggere tutto ciò a cui tiene. Vecchi odi e superstizioni si rinnovano e nel momento in cui sarà più debole, imparerà la vera natura di chi la circonda. La sua unica speranza risiede in una terra straniera. Una terra ricca di tradizioni, governata da tre potenti clan. Una terra segnata da una storia fatta di guerre, dove la magia come la conosciamo non esiste. Invece ciò che vi è, in abbondanza, è un potere primordiale. La sopravviveza richiede un rischio elevato. Benvenuti ad Altaica. (trama tradotta da me)

Il mio pensiero: Quasi per caso, qualche mese fa, ho scoperto questo libro girovagando su NatGalley e, attratta dalla splendida cover e dalla trama, l’ho richiesto. Fino a quel momento non avevo mai sentito parlare di questa autrice. Non credo sia molto conosciuta, anche perché si tratta di una scrittrice australiana e a parte la Morton non mi viene in mente nessuno di quella nazionalità. Spulciando un po’ in giro mi pare di aver capito che questo sia il suo primo libro e che nel 2015, anche se una data più esatta ancora non è nota, dovrebbe uscire il secondo capitolo di questa serie.
Altaica non è il nome di un personaggio, come avevo immaginato all’inizio, ma quello della terra in cui questa storia è ambientata. Come per ogni buon fantasy che si rispetti, all’inizio del libro vi è anche una mappa che ne delinea confini e morfologia, limiti che ricordano molto il continente australiano. Purtroppo io possiedo il formato digitale e quindi la cartina non rende molto in piccolo, ma in dimensioni maggiori e su un foglio cartaceo sono sicura che abbia un impatto maggiore. Ci troviamo in una terra mistica molto lontana, suddivisa in piccole e grandi tribù e governate da capo tribù. La società in generale non è molto approfondita, tutto viene affrontato in maniera un po’ superficiale, ma man mano che si prosegue nella lettura si acquistano più informazioni. L’ambientazione l’ho trovata molto curata, ma allo stesso tempo anche un po’ approssimativa. Lo so, è una contraddizione, ma questa è l’impressione che mi ha dato visto che le descrizioni presenti sono molte e anche ben curate, ma limitate solo a quei luoghi incontrati dai vari personaggi nel loro cammino.
La cosa principale che non mi è piaciuta di questo libro, e che di conseguenza ha influenzato tutta la mia opinione, è stato lo stile dell’autrice. O meglio, la sua scelta nel costruire la narrazione. Si tratta di un narratore esterno che ci mette a conoscenza degli eventi attraverso gli occhi di più personaggi contemporaneamente. Come ormai avrete capito adoro più PoV in un libro, ma non riesco proprio a digerire i PoV intrecciati e mescolati senza una logica specifica. I pensieri di più individui, scritti subito uno dopo l’altro, mi irritano e confondono e basta. Con lo scorre dei capitoli ovviamente ci faccio l’abitudine, ma rimane comunque il fatto che per me si tratti di qualcosa eccessivamente caotico. 

Ad ogni modo, questa scelta di seguire le vicende di molti personaggi diversi ha dato luogo ad una storia articolata su più piani, ognuno dei quali con uno sviluppo e personaggi diversi. Risultato? Durante la prima metà del libro sono morta di noia per la lentezza! Troppe storie, ma pochi eventi! Fortunatamente da metà in poi le cose cambiano decisamente in meglio. Le varie vicende entrano in contatto, le vite dei vari protagonisti si intrecciano e la storia prosegue su un’unica (o quasi) carreggiata fino alla fine. Tutto si velocizza, i personaggi vengono approfonditi e caratterizzati sempre meglio e la storia diventa sempre più complessa, interessante, ma soprattutto coinvolgente. Ed è proprio per questo che gli ultimi due capitoli si sono rivelati i migliori in assoluto. Mi hanno lasciata molto soddisfatta, speranzosa e con una curiosità talmente cocente che non so come farò ad aspettare l’uscita del seguito.

3 "scintille" e mezzo

2 commenti: