È una rubrica ideata da me nella quale esprimo una serie di “consigli e sconsigli a tema”. Il tema è determinato dal giorno della settimana in cui viene pubblicata poiché ad ogni dì corrisponde un genere letterario diverso.
Buondì, ragazzi! Oggi torno a proporvi la rubrica Weekly Advice, che non pubblicavo da un po'.. In occasione di questo VENERDÌ mattina vi lascio in compagnia di due mini-recensioni su due libri FANTASY che ho letto recentemente. Il primo è il racconto breve che segue il libro "Bellezza Crudele" di Rosamund Hodge [QUI recensione anche di Crimson Bound], mentre l'altro è un romanzo italiano autoconclusivo di genere steampunk, che potremmo anche definire come un retelling della fiaba della Bella addormentata nel bosco.
(Cruel Beauty Universe #2) [eng]
“Gilded Ashes” è un racconto breve ambientato nello stesso
mondo in cui si svolge “Bellezza Crudele”: Arcadia, la terra governata dal
Signore Gentile, popolata da demoni e sormontata da un cielo color pergamena.
Gli eventi qui narrati però si svolgono prima di quelli avvenuti nel libro
principale, o durante, poiché non è possibile risalire ad una cronologia ben
precisa. Quello che è certo, però, è che, nonostante il libro sia identificato
come un seguito dell’altro, sicuramente non si svolge dopo di esso. Il mondo è
lo stesso, ma la storia e personaggi sono ben diversi, anche se il Signore
Gentile non mancherà di fare la sua comparsa. Anche in questo caso la Hodge
torna a proporci una rivisitazione di una fiaba classica, stavolta quella di
Cenerentola, e a rielaborarla in una chiave più drammatica e cupa. L’ambientazione
non viene trattata molto, anche per quanto riguarda la società si hanno solo
brevi cenni. Una scelta dell’autrice o forse una dimenticanza? Probabilmente la
prima. Ad ogni modo a ciò è possibile ovviare facilmente tenendo a mente le
descrizioni presenti in Bellezza Crudele. L’attenzione viene quindi focalizzata
sulla storia e sui personaggi, che a dispetto del centinaio di pagine da cui il
racconto è composto, ho trovato ben curate e approfondite. In pochi capitoli è
riuscita a delineare perfettamente il carattere dei vari personaggi, a
evidenziare i loro pregi e difetti, a far luce sul loro passato, e a creare un
percorso di crescita e maturazione in ognuno di loro. L’unica cosa che mi è
dispiaciuta è che la storia si conclude troppo velocemente e anche se è stato un
bel finale, lascia che sia la nostra immaginazione a intuire cosa succederà
dopo grazie alle buone basi con cui ci lascia. Ciò che più mi sono piaciuti
sono stati i personaggi e il senso del racconto. L’intera storia ruota intorno
al significato dell’amore. Ciò che è, quello che le persone sono disposte a
compiere in suo nome e ciò a cui sono disposte a rinunciare. Come esso a volte
ci distrugga, mentre altre ci fortifica e ci dà la forza di andare avanti e
affrontare la vita a testa alta, giorno dopo giorno.
Attratta dalla splendida cover e dalla trama particolarmente
intrigante mi sono lanciata su questo libro con le aspettative a mille. Purtroppo
invece ne sono rimasta un po’ delusa, o meglio, alquanto interdetta. Si tratta
di un romanzo autoconclusivo, scritto da un autore nostrano e giunto nelle
nostre librerie alcuni anni fa. Lo stile dell’autore è molto pulito e anche
piuttosto scorrevole. Sono riuscita a leggerlo tutto in pochissime ore. L’autore
ha prestato particolare attenzione allo studio del contesto storico e ciò si
riflette nelle descrizioni dell’ambientazione e della società, ponendo anche
grande cura nel descrivere l’abbigliamento dell’epoca. In base a quanto
riportato nella trama si suppone che l’opera sia ambientata nella Londra di
fine ottocento, ma in realtà questo è un errore, e anche grossolano a mio
avviso, perché all’interno del libro la data riportata è il 1837 (e c’è un po’
di differenza!!!) e gli eventi storici descritti fanno infatti fede a questo
anno. L’inizio del racconto lascia supporre una direzione verso il genere
Steampunk, dove il progresso della scienza, con tutte le sue invenzioni, strani
marchingegni e ingranaggi di ogni tipo, la fanno da padrone. Ammetto di non
essere molto ferrata su questo genere. Ho letto veramente poco su questo argomento,
ma penso di poter dire che da un libro Steampunk mi aspettavo più “steampunk”.
Non fraintendetemi, tutto ciò c’è, ed è anche intorno ad uno di questi
meccanismi che ruota tutta la storia, ma ho trovato la presenza degli elementi
che caratterizzano questo genere molto leggera, molto rarefatta, poco incisiva
diciamo. I personaggi li ho trovati interessanti e caratterizzati in maniera
buona. La protagonista, Talia, mi è piaciuta. Intelligente, uno spirito libero,
amante della scienza e un’inventrice come suo padre, di cui ne segue le orme.
Molto affezionata ai suoi domestici e al ricordo del padre, è per rendere onore
alla sua memoria e adempiere alla promessa che gli aveva fatto in punto di
morte che la ragazza ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca di sette
oggetti, i “Sette Peccati” inventati dal padre e che sono andati dispersi. Mi è
piaciuto molto anche Nicholas, un giovane affascinante e particolarmente
misterioso. Ciò che più mi ha lasciata insoddisfatta è stata però la storia
stessa. In linea generale l’idea e l’intreccio li ho trovati buoni, ma un po’
acerbi. Manca qualcosa. Ci sono alcuni punti ciechi. Dei piccoli dettagli
mancanti. Il finale molto triste e nostalgico l’ho trovato geniale per il suo
significato, anche se mi ha sconvolta e lasciato in bocca un sapore dolce-amaro.
Ok, parecchio amaro.
quello di Luca Centi l'ho comprato anche io ma non l'ho ancora iniziato. I finali con l'amaro in bocca di solito mi piacciono ma devo essere nel momento giusto. Lo tengo presente, grazie
RispondiEliminaSe questo tipo di finali ti piace allora questo libro è perfetto! =D
EliminaQuesta rubrica mi piace tantissimo! *_*
RispondiEliminaIl libro della Hodge non mi aveva convinto molto... credo che leggerò comunque Crimson Bound ma per la novella passo ;) mentre l'altro ce l'ho in wish list da una vita, spero di riuscire a leggerlo!!!
Mi fa piacere saperlo ;D
Elimina"Crimson Bound" è molto diverso da Cruel Beauty e, anche se mi sono piaciuti entrambi, ti posso assicurare che nel retelling di Cappuccetto Rosso la Hodge è migliorata molto. :)
anche io ho letto Il sogno della Bella Addormentata. finale con l'amaro in bocca? ho inondato una casa con le mie lacrime come se avessi rivisto romeo e giulietta!!!
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