What's on my Bedside table? # 49 (A Court of Mist and Fury)

È una rubrica ideata da me, in cui, ogni lunedì, vi mostrerò quale libro si trova sul mio comodino.

Salve gente! Il tempo da me oggi fa proprio i capricci! Stamani c'era un sole che spaccava le pietre, poi dopo pranzo, all'improvviso, sono arrivate le nuvole e si è scatenato il vento. Per poco non pioveva e ora è tornato il sole o_O Ma l'estate vera arriverà mai?! Io voglio il sole e il caaaldooo!!!

Digressioni sul meteo a parte, eccomi qui a parlarvi della mia bellissima lettura del momento ;D

ps. Non ho messo spoiler, quindi può leggere tranquillo anche chi non ha letto ACOTAR

SUL MIO COMODINO C’È... “A Court of Mist and Fury” di Sarah J. Maas, il secondo capitolo della serie fantasy incentrata sulle mitiche figure dei Fae, iniziata l’anno scorso con “A Court of Thorns and Roses” [Recensione QUI]. In Italia purtroppo questa serie è ancora inedita, mentre la serie con cui qui è nota è quella de Il trono di Ghiaccio [Recensioni 1 | 2 ]. Proprio questo agosto, il 30 se non sbaglio, uscirà finalmente l’attesissimo terzo capitolo, intitolato “La corona di fuoco”.

Scheda libro QUI

SONO A... pagina 88 e lo amo già. L’ho iniziato giusto un paio di sere fa e sono sempre all’inizio ma ci è voluto davvero poco per rientrare nella storia e nello stile di scrittura della Maas. Mentre il libro precedente poteva essere interpretato come un retelling della fiaba della Bella e la Bestia, penso che questo potremo definirlo, almeno in base a ciò che ho potuto vedere finora, una rivisitazione del mito di Ade e Persefone, con molte, molte sfumature differenti e originali. Questa però non è l’unica differenza rispetto al libro precedente. Molte cose sono cambiate grazie agli eventi che avevano concluso ACOTAR. Adesso vi è un nuovo equilibro, nuove situazioni, nuovi problemi e una nuova storia. Feyre stessa è una persona nuova e completamente diversa rispetto a ciò che era prima. In un certo senso il primo libro potrebbe quasi essere visto addirittura come uno stand-alone. Un libro autoconclusivo con un suo finale e una sua storia, i cui effetti collaterali hanno però dato origine a questa. Per ora cosa vi posso dire rimanendo sul generico? Che una delle Corti, una importante, la vedo più come una gabbia dorata che il luogo di pace e punto d’arrivo come dovrebbe essere, e che molti personaggi nascondono tante cose, rafforzando la mia sensazione che non siano affatto come appaiono, che sotto la superficie ci sia molto di più e anche più profondo (un esempio? Ma che domande! Rhys!)

È SUL MIO COMODINO PERCHÉ...  lo attendevo dall’anno scorso e ora che ho un po’ di tempo e tutta la mia concentrazione da dedicargli non mi sono lasciata sfuggire l’occasione di leggerlo. 

Cosa avete letto dei libri della Maas? Che ne pensate di questa serie?