È una rubrica ideata da me nella quale esprimo una serie di
“consigli e sconsigli a tema”. Il tema è
determinato dal giorno della settimana in cui viene pubblicata poiché ad ogni dì
corrisponde un genere letterario diverso.
Sera, followers! In questi ultimi giorni ho avuto un sacco di cose da fare e pochissimo tempo disponibile da passare davanti al pc. Ieri si è anche tenuto il palio di tiro con l'arco storico nella mia città e mi sono divertita moltissimo. è solo il secondo anno che viene organizzata questa manifestazione e a partecipare eravamo solo in quindici, però alla fine è venuta fuori una cosina davvero carina. La scenografia è venuta benissimo e oltre al gruppo di arcieri, hanno partecipato anche diversi figuranti in abiti medievali, tamburini e sbandieratori. Nella gara a squadre purtroppo quella in cui ero non ha avuto la meglio, ma in compenso ho vinto il primo posto in quella individuale. Non mi sembra ancora vero! Se vi va, appena qualcuno mi passa le foto ve le mostro :)
Comunque, oggi torno con la rubrica Weekly Advice ed essendo LUNEDÌ i libri di cui vi propongo le recensioni appartengono al genere DISTOPICO.
Ho sentito parlare di questo libro da tantissimo tempo e
qualche mese fa ho deciso di richiederlo su Netgalley, che me ne ha accordato
una copia. “The 100” è il primo capitolo di una trilogia distopica da noi
ancora inedita, ma conclusa da poco in patria. Dai libri della Kass però è
stata tratta una serie tv giunta anche da noi e che ha riscosso un discreto
successo. Da quanto ho capito, le due serie, nonostante abbiano una base comune,
si sviluppano su due filoni diversi ed entrambe le storie seguono un andamento
proprio. Non ho ancora guardato il telefilm, perché, su consiglio di molti, ho
deciso di iniziare prima dal libro. A causa di una catastrofe nucleare che ha
coinvolto tutto il pianeta, la vita sulla Terra, così come la conosciamo noi,
si è conclusa ormai da tempo. Solo alcuni eletti sono riusciti a salvarsi e a
fuggire nello spazio a bordo di astronavi. Dal momento della fuga sono ormai passati
secoli e la vita sulle navicelle è proseguita, ma le persone continuano a
guardare verso l’antico pianeta con una certa reverenza o con profondo distacco
ritenendolo o un luogo idilliaco ricco di passato o come un qualcosa di così
lontano da essere solo un ricordo. Tutto cambierà il giorno in cui i governati
in carica decideranno di far partire una segretissima spedizione esplorativa sulla
Terra per verificare lo stato dell’aria e dell’ambiente, al fine si capire se
le radiazioni siano scomparse e se il pianeta sia nuovamente abitabile. La spedizione
è rischiosa e potrebbe rivelarsi mortale perciò vengono selezionati 100
criminali del braccio della morte. Tutti ragazzi. Tra questi troviamo in nostri
protagonisti e la storia viene raccontata da ben quattro PoV diversi, mentre
l’ambientazione e la scena si divide tra la Terra e l’astronave da dove
provengono. L’ambientazione e lo sviluppo della trama, con i vari salti nel
passato per spiegare il perché questi ragazzi si trovino lì, mi è piaciuta
molto. Ho apprezzato particolarmente anche i vari personaggi e la loro
caratterizzazione, molto curata e che emerge lentamente capitolo dopo capitolo.
Nonostante siano molto diversi tra loro, per provenienza, per storia e per
carattere, essi sono accomunati da una grande tenacia. Sono fortemente
determinati nel tenere al sicuro le persone che amano e per proteggerle
sarebbero disposti a fare qualsiasi cosa.
Nonostante le buone intenzioni, molto spesso, ciò finirà col causare
parecchi problemi e un’infinità di incomprensioni, soprattutto nella seconda
metà del libro, e più di una volta questo mi ha davvero dato sui nervi. Ad ogni
modo, in questo primo capitolo introduttivo possiamo conoscere i vari
personaggi e il passato. Le basi per una storia molto intrigante e complessa
sono gettate e il finale, con un cliffhanger bello grosso, lascia presagire un seguito sconvolgente
e ricco di grandi avvenimenti, che non vedo l’ora di leggere.
“Multiversum” è il primo capitolo di una trilogia, conclusa
l’anno scorso, dell’italiano Leonardo Patrignani. La prima cosa ad avermi
attratta di questo libro è stata la cover. Semplicemente meravigliosa. Bella,
ma anche perfettamente adatta al contenuto del libro. Non è per niente semplice
o scontato leggere opere con copertine che riflettano molto bene ciò che è
racchiuso tra le loro pagine. E per me questa è qualcosa degna di nota e da
tenere in considerazione. Ma veniamo al racconto in sé. La narrazione è
alternata principalmente tra i PoV dei due protagonisti, Alex e Jenny, due
adolescenti che vivono agli antipodi del mondo. Lui a Milano, Italia, e lei a
Melbourn, Australia. Sono presenti però anche piccole scene narrate attraverso
gli occhi di alcuni dei personaggi secondari, come il migliore amico di Alex,
Marco, un cervellone informatico con un passato (e un presente) difficile, ma
con una forza di volontà e presenza di spirito davvero ammirevoli. La storia
parte lentamente per poi velocizzarsi nella seconda metà. I primi capitoli ci
offrono informazioni e dettagli sulla vita quotidiana dei due ragazzi e sulle
stranezze che, da alcuni anni a questa parte, caratterizzano le loro vite.
Stranezze, che cercano di tenere nascosti ai loro amici e genitori, come quella
di sentire delle voci nella propria testa e percepire, da qualche parte, una
presenza costante e familiare che li accompagna. Stranezze che giorno dopo
giorno non fanno che aumentare e intensificarsi fino a raggiungere livelli
ritenuti impossibili. Lo stile è semplice e piuttosto scorrevole e Patrignani
fa molta attenzione all’ambientazione, arricchendo le descrizioni con
informazioni specifiche su luoghi reali, come nomi di strade, fermate della
metro, edifici ecc.. Una cosa molto carina che ho apprezzato e che permette di
collocare la storia in uno spazio fisico reale anche se reale non è. Non mi è
piaciuto per niente, invece, il risvolto ramance, che, per i miei gusti, ho
trovato dai tratti un po’ troppo sdolcinati. Ad ogni modo, la storia ha del
potenziale e ho trovato l’idea dei mondi paralleli, così sviluppata, particolarmente
affascinante, però non so, manca qualcosa. Probabilmente quella scintilla che
fa sì che mi innamori di un libro e rimanga intrappolata tra le sue pagine anche
dopo averlo concluso. In ogni caso sono comunque curiosa di scoprire come si
evolveranno gli eventi e per questo leggerò sicuramente il seguito.
Multivesum è da un sacco che ce l'ho in wish list, prima o poi verrà il suo momento :)
RispondiEliminaAnche a me è rimasto per molto tempo in libreria poi finalmente sono riuscita a leggerlo.. Adesso devo solo procurarmi i seguiti :)
EliminaNon li ho letti, ma Multiversum ce l'ho in wishlist da una vita, e The 100 non lo so, perché amo troppo la serie tv e mi hanno detto tutti che i libri sono pessimi a confronto. Però il tuo parere mi fa ben sperare.. chissà magari se sarò in astinenza dalla serie tv (come farò ad aspettare fino a marzo non lo so), gli darò una possibilità :)
RispondiEliminaEh, sì infatti è proprio per quello che ho cercato di resistere a tutti i costi alla visione della serie tv. Alla fine sono contenta di aver iniziato prima dal libro anche perché da quello che ho potuto vedere un paio di personaggi che mi sono piaciuti molto nel libro, nella serie televisiva non ci sono proprio. Credo che a questo punto finirò prima tutti e tre i libri e poi passerò al telefilm e cercherò di vederlo proprio come un'altra storia, cosa tra l'altro che consiglio anche a te di fare, ma nel senso opposto ahah XD
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