lunedì 7 settembre 2015

Recensione: "L’estate dei segreti perduti" di Emily Lockhart

Buondì, gente! Oggi, anche se è lunedì, non mi andava proprio di pubblicare la rubrica What's on my Bedside table? e parlare della mia attuale lettura. Sono alle prese con "La diciannovesima luna" ma vi ho già parlato di questa serie fino alla nausea e come avevo immaginato mentre leggevo il terzo, anche questo capitolo finale non lo sto trovando molto diverso dagli altri. Ergo, trovavo davvero inutile discuterne di nuovo. Se riesco a finirlo tra oggi e domani, anche se ne dubito visto che sono sempre a metà, mercoledì vedrò di postare la rubrica in via eccezionale.
Ad ogni modo, cambiando le carte in tavola, oggi vi propongo la recensione di una delle mie ultime letture: "L'estate dei segreti perduti" di Emily Lockhart.

autoconclusivo
Editore: De Agostini (collana Le gemme)
Prezzo cartaceo rilegato: 14,90 €
Prezzo cartaceo brossura: 10,90 €
Prezzo ebook: 5,99 €
Pagine: 315

Trama: Da sempre la famiglia Sinclair si riunisce per le vacanze estive su una piccola isola privata al largo delle coste del Massachusetts. I Sinclair sono belli, ricchi, spensierati. E Cady, l'erede di tutta la fortuna e di tutte le speranze, non fa eccezione. Ma l'estate in cui la giovane Sinclair compie sedici anni le cose cambiano. Cady si innamora del ragazzo sbagliato e ha un incidente. Un incidente di cui crede di sapere tutto, ma di cui in realtà non sa nulla. Finché, due anni dopo, torna sull'isola e scopre che niente è come sembra nella bellissima famiglia Sinclair. E che, a volte, ci sono segreti che sarebbe meglio non rivelare mai.

Il mio pensiero: “L’estate dei segreti perduti”, meglio noto come “We were liars”, è un libro che in questi ultimi anni ha fatto molto parlare di sé. Ha vinto premi e a breve, da esso, ne verrà tratto anche un film. Le opinioni entusiaste abbondano. Anche se è uno di quei che compaiono ovunque, stranamente non ne avevo letto neanche una recensione. Solo la trama. Per questo, prima di iniziarlo non avevo la più pallida idea di cosa contenesse, se non qualche mistero legato alle estati di una famiglia trascorse su un’isola. Visto la sua grande notorietà avevo però aspettative molto alte. Aspettative che, senza preavviso, sono andate a schiantarsi, in positivo e in negativo, con il vero contenuto dell’opera. Perché, eh sì, ragazzi, sono stata proprio presa in contropiede. Non mi aspettavo minimamente un libro del genere, né tanto meno che la storia si evolvesse in quel modo.  

L’opera narra della vita della ricchissima famiglia Sinclair attraverso il PoV della protagonista, Cadence, la primogenita di tutti i nipoti. Ogni estate la famiglia si riunisce per trascorrere le vacanze sull’esclusiva isola di proprietà familiare, in cui sono presenti solo la villa padronale, in cui abitano il nonno, il patriarca, e sua moglie, e le tre lussuose dimore realizzate per le loro bellissime figlie. I Sinclair sono belli, ricchi, alti, biondi e impeccabili. La perfezione è il loro marchio di fabbrica. Sbagliare non è ammesso. Mostrare e provare sentimenti, come il dolore e lo sconforto, non è concesso. Si vive per essere allegri e recare gioia e orgoglio alla famiglia. Ma attenzione! La perfezione altro non è che un'illusione. 
La narrazione è incentrata principalmente su ciò che avviene d’estate, e ogni ricordo ed avvenimento è collocato nel tempo in base, non all’anno del calendario, ma al numero dell’estate corrispondente dalla nascita di Cady e dei suoi due cugini coetanei, Johnny e Mirren.  Nell’estate n. 8, arriva però sull’isola anche un altro bambino della loro età, Gat, nipote di Ed, nuovo compagno della zia di Cady. Da quel momento in poi, il ragazzo, trascorrerà ogni estate con la famiglia. Lui sarà una figura fondamentale per il gruppo, ma soprattutto per la protagonista. Rappresenta la novità e una boccata d’aria fresca. È colui che riesce a vedere oltre. Oltre la patina di perfezione calata da generazioni sulla famiglia e soprattutto sarà la voce della consapevolezza. 
«Scatto, impegno e sarcasmo.
Contemplazione ed entusiasmo. Ambizione e caffè forte.
Zucchero, curiosità e pioggia.»
La stagione estiva rappresenta per i Sinclair, in particolare per i bambini, un momento magico. Un periodo fuori dal tempo e dallo spazio, in cui le loro vite di tutti i giorni si interrompono e inizia una vita diversa, la vita sull’isola, in cui tutto è possibile e il mondo esterno è solo un ricordo lontano e inesistente. Un idillio in cui tutto sembra perfetto. Nonostante la presenza di Gat, mai accettata fino in fondo dal resto della famiglia, in quanto visto come estraneo, spezzare una consuetudine e una convinzione ormai profondamente radicata si rivela un’impresa quasi impossibile.
Il libro si divide in cinque parti, ognuna delle quali costituisce un tassello fondamentale nella comprensione della storia. Della sua nascita, sviluppo e conclusione. Ma soprattutto ognuna di esse, con la loro gradualità,  è estremamente importante per l’acquisizione della consapevolezza  dovuta al lento svelarsi di tutte le bugie e verità, passate e presenti. Lo stile dell’autrice è molto particolare. Il testo è estremamente scorrevole e questo è accentuato dal fatto che il libro sia composto da capitoli brevissimi. Frasi semplici e dirette si susseguono senza sosta. A volte recando con loro un sapore quasi poetico, altre malinconico, altre ancora onirico e ingannevole. Esse riportano le sensazioni e le impressioni della protagonista così come le passano per la mente. Come se riversasse tutto ciò che prova in un diario, un diario destinato a noi.
Cady ha profondi vuoti di memoria per quanto riguarda gli avvenimenti relativi all’estate n. 15, e questo si riflette perfettamente nello stile e nella narrazione. Tenta di ricostruire il corso degli eventi, mettendo insieme indizi e tutti quei piccoli frammenti di memoria che, lentamente, con grande fatica e spesso in modo del tutto inaspettato, riaffiorano in superficie. Il passato si unisce inestricabilmente al presente e questo influenza fortemente la narrazione stessa, a volte confondendo anche il lettore.
Ai capitoli si alternano spesso alcune fiabe scritte dalla ragazza. Basandosi sulle sue esperienze e sulla propria famiglia, ne ricava piccoli racconti brevi fantastici, ma non per questo meno reali della vita vera. Ognuno di essi è carico di un significato più profondo rispetto alla semplice storiella che racconta, e reca con sé una morale.

“L’estete dei segreti perduti” è bello, ma davvero sconvolgente. Anche se alla fine tutti i pezzi si incastrano e tutto acquista un senso, non posso negare di essere rimasta scioccata, e in parte sì, anche delusa, amareggiata e profondamente rattristata, dalla verità. Ogni pagina però racchiude in sé un insegnamento. Fa capire quanto spesso la superficialità sia presente nelle nostre vite, e come l’importanza delle cose vere stia altrove e sopratutto come stupide “convinzioni e convenzioni” portino facilmente alla rovina. La vita è tutto un grande “e se…?” e sta a noi saper scegliere bene perché non è possibile tornare indietro e cambiare le nostre scelte. L’unica cosa possibile è andare avanti e affrontare la vita e le conseguenze delle nostre azioni con coraggio.
Concludo la recensione con alcune considerazioni finali: mi è piaciuto questo libro? La risposta è sì, ma è anche no. Le due affermazioni si contraddicono, lo so, ma entrambe sono vere. Mi ha lasciata indifferente? Decisamente no, mi ha sorpresa e sconvolta. Ve lo consiglio? Beh, a questa domanda non ho risposta.

3 girasoli

16 commenti:

  1. L'ho recuperato in scambio qualche mese fa, sono molto curiosa :)

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    1. Anche io speravo di riuscire ad ottenerlo con uno scambio ma alla fine non ho resistito e l'ho preso in ebook XD Allora buona lettura, se ti va poi passa a dirmi come lo hai trovato ;)

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  2. A me non piacque molto... non ne scrissi nemmeno la recensione. Più che altro lo stile di scrittura e la protagonista me lo hanno praticamente fatto odiare... comunque il finale ha deluso anche me *oltra a confermare la mia impressione negativa su Cadence*

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    1. Lo stile, anche se mi ha confusa parecchio, a me è piaciuto. Soprattutto le varie fiabe. Però hai ragione, la protagonista l'ho trovata irritante pure io, e se avessi conosciuto nella vita vera una persona così non ci sarei mai andata d'accordo. Però penso che sia stato proprio quello lo scopo dell'autrice. Alla fine dei conti tutto è portato agli estremi per mettere in risalto il significato dell'opera.Sì, sul finale neanche ne parliamo =S

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  3. A me aveva lasciato un po' con l'amaro in bocca...

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    1. Idem. Anche se ho apprezzato molto il messaggio, il libro in generale, ma soprattutto il finale mi hanno lasciato decisamente l'amaro in bocca :(

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  4. Ho letto questo libro poche settimane fa, e non mi aspettavo molto, invece mi ha spiacevolmente sorpreso!! Innanzitutto lo stile così particolare ed evocativo (anche solo la descrizione del dolore che le provoca il mal di testa è una vera e propria immagine!) e l'ambientazione, in un mondo di ricchi che vivono di facciata e ricatti!!
    I personaggi sono reali, intensi, tanto che scoprire il mistero mi ha davvero scioccata!! Ancora non l'ho digerito, ma questo non toglie nulla alla bravura dell'autrice!! Spero di leggere qualcos'altro di suo molto presto!! ^_^

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    1. Sì, lo stile in generale ma sopratutto quella parte, come dici tu, evocativa, sono piaciuti molto anche a me. Come il messaggio. Ma quel finale mi ha devastata. Avevo qualche sospetto verso metà, ma continuavo a ripetermi che non era possibile. Quando poi invece è saltato fuori che era proprio così, e anzi, anche un tantino peggio di come sospettavo, mi sono sentita davvero male :'( Comunque, sì, l'autrice scrive bene :)

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  5. Boh...non so se mi potrebbe piacere oppure no. Diciamo che non la trama non mi convince molto...

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    1. è un libro molto, molto particolare. Diciamo che basarsi sulla trama è fuorviante. L'unica cosa che posso dirti è che se ti senti ispirata prova a leggerlo, sicuramente ti sorprenderà e magari potrà piacerti, altrimenti punta su qualche altro tipo di libero più sicuro :)

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  6. secondo me è un libro geniale. Mi è piaciucchiato fino alla fine, che mi ha lasciata a bocca aperta e l'ho rivalutato tutto completamente e visto sotto un'altra ottica. Il mio voto finale è stato decisamente più alto. E l'ho consigliato a tutti, anche solo per lo shock finale

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    1. No, diciamo che io l'ho salvato solo per il senso e per il messaggio che passa. La storia in sé e il finale mi hanno scioccata troppo :(

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  7. Bella recensione, Valy, e concordo pienamente. Da un lato l'ho trovato un bel libro, e il finale mi ha decisamente scioccata, ma dall'altro non è riuscito a convincermi del tutto xD

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    1. Grazie Juliette :) Sì, è esattamente quello che è successo a me! Un libro davvero strano =/

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  8. Io purtroppo quando l'ho iniziato sapevo già come andava a finire perché mi ero involontariamente spoilerata... e dunque niente effetto sorpresa! In ogni caso l'avevo trovato comunque carino e lo stile dell'autrice non mi era dispiaciuto :) di sicuro se l'avessi letto senza sapere nulla mi avrebbe conquistata di più!

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    1. Ahia! Allora niente "...sorpresa?" finale! Lo stile è piaciuto molto anche a me, mentre la storia mi ha lasciata un po' interdetta e con molti pensieri contraddittori :(

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