È una rubrica ideata da me nella quale esprimo una serie di “consigli e sconsigli a tema”. Il tema è determinato dal giorno della settimana in cui viene pubblicata poiché ad ogni dì corrisponde un genere letterario diverso.
“Uno splendido errore” di Ali Novak
Buongiorno followers! Ieri avrei dovuto e voluto pubblicare la rubrica "What's on my Bedside Table?" ma la mia attuale lettura non mi sta facendo impazzire e non mi sono sentita affatto ispirata per parlarvene approfonditamente. Anzi, speravo di concluderla alla svelta e invece me la sto portando avanti da giorni, uff... In questo MARTEDÌ mattina, però, vi propongo dei consigli a tema sotto forma di mini-recensioni rispolverando la rubrica Weekly Advice. Il genere del giorno è NARRATIVA CONTEMPORANEA e i libri scelti sono due letture che risalgono a poco prima dell'estate: "On the Fence" di Kasie West [recensione di The Distance Between Us] e "Uno splendido errore" di Ali Novak [recenione di The Heartbreakers]
“On the Fence” è
un libro carinissimo che è giunto proprio nel momento in cui ne avevo più
bisogno. Anche a distanza di tempo dalla sua lettura e mentre scrivo questa
recensione, sono ancora qui che sorrido come un ebete e penso: «carino, carino, carino!». Un romanzo
autoconclusivo che è riuscito a coinvolgermi tantissimo e a strapparmi più di
un sorriso, più di una risata e sì, lo confesso, anche qualche lacrimuccia. Di
questa autrice avevo già letto “Principe Azzurro per un giorno”, che mi era
piaciuto, ma non mi aveva conquistata pienamente, perché all’inizio trovavo
davvero irritante la protagonista. Con questo, invece, è stato amore a prima
pagina! Lo stile dell’autrice continua a piacermi molto. Fresco, pulito e
davvero scorrevole. Riesce ogni volta a stupirmi con storie, anche se leggere,
sempre originali e dalla trama particolarmente intricata e a tratti
imprevedibile. Ma ciò che più mi ha conquistata sono stati i personaggi.
Ognuno, a modo suo, speciale e davvero irresistibile. Mi sono trovata fin da
subito in sintonia con la protagonista, Charlie. Ok, non che abbiamo moltissime
cose in comune, ma non per questo mi sono sentita meno vicina a lei.
Charlotte, o Charlie, come tutti la chiamano, è cresciuta in una famiglia di
soli uomini, con un padre, tre fratelloni maggiori e un vicino di casa, che è
un po’ come se fosse un altro fratello aggiuntivo. È dunque una ragazzina di
sedici anni che ha trascorso tutta sua la via circondata di maschi, praticando
tutti gli sport possibili, e ridendo e scherzando come uno di loro. Diciamo che
in tutto questo la sua femminilità non ha avuto granché modo di svilupparsi e,
non avendo mai avuto affianco a sé una figura materna a cui far riferimento,
non aveva mai prestato particolare attenzione alla cosa. Beh, questo almeno
fino a quando non inizia a lavorare in una boutique di abbigliamento per pagare
l’ennesima multa per eccesso di velocità. Mi è piaciuta molto l’evoluzione che
compie Charlie come persona. Non tanto per la questione della femminilità, ma
per tutto il resto, poiché quella è semplicemente stata solo la scintilla che
ha dato il via a tutto. Troppo carino è il rapporto che ha con Brenden, il
vicino/migliore amico/fratello ad honorem/forse-qualcosa-di-più. Molto
divertente e dolce. Ma soprattutto ho amato i suoi familiari. Il forte legame
che li lega l’uno a l’altro è qualcosa di davvero splendido.
(My Life with the Walter Boys #1)
Ok, cosa posso dire di questo libro?! Prima di tutto che mi
ha delusa. Lo misi in wishlist una vita fa perché attratta dalla trama, poi di
questa autrice lessi “The Heartbreakers”, che mi piacque, e quindi nel tempo mi
sono costruita una valanga di aspettative per “My Life with the Walter Boys”.
La prima parte del libro l'ho trovata molto carina. Passata la metà, però, ho
iniziato ad irritarmi. E anche parecchio, tanto che non sono più
riuscita a chiudere un occhio neanche su quei piccoli difettucci che avevo
notato fin dalle prime pagine (come alcuni atteggiamenti della protagonista.
Che pure lei inizia bene e poi diventa un po’ svampita, nega l’evidenza e così
facendo finisce per prende decisioni stupide e sbagliate nei confronti di altri).
La trama generale della storia mi è piaciuta. L’idea di ritrovarsi di punto in
bianco catapultata in una nuova casa e in una nuova famiglia, grande e
rumorosa, mi ha intrigata parecchio. Io sono figlia unica, ma avrei sempre voluto avere tanti fratelli, soprattutto maschi, e adoro leggere di libri in cui
questo c’è. Ho apprezzato la scelta dell’ambientazione, un ranch nel Colorado,
purtroppo però essa viene tratteggiata solo nella prima parte, poiché nella
seconda finisce nel dimenticatoio, dato che tutta l’attenzione è spostata su
altro. Pessima scelta. Ho apprezzato molto la caratterizzazione di tutti i
personaggi, o meglio, quella dei vari fratelli Walter, perché gli altri
personaggi hanno lasciato un po’ a desiderare. Ognuno di loro ha una
personalità molto forte, complessa e davvero intrigante. Ma soprattutto mi è
piaciuto il forte legame che si percepisce tra loro in ogni pagina. E qui si
ricollega il problema delle ultime 100 pagine, ovvero quando salta fuori dal
cappello il maledetto triangolo! Come ormai sapete odio questo espediente
narrativo. Ma se i contendenti sono addirittura due fratelli il mio cervello
allora urla talmente forte da far tremare le pareti. Inoltre l’ho tollerato
ancor meno perché fino a “quel” punto la protagonista aveva instaurato un bellissimo
rapporto con i vari membri della famiglia (a parte alcuni), ma il fatto che
l’autrice l’abbia praticamente messa al centro di una contesa amorosa ha
contribuito ad incrinare un equilibrio già messo a dura prova. Tra i due
fratelli c’erano già stati problemi per un’altra ragazza, ma questo triangolo
ha dato il colpo di grazia e la bomba è esplosa, creando una frattura che
secondo me mai ci dovrebbe essere tra fratelli. Nel finale in parte le cose si
sistemano, ma è ovvio che la storia sia ancora lontana anni luce dalla sua
conclusione e per questo, nonostante tutto, penso che leggerò pure il seguito,
giusto per vedere come si concluderà e se l’autrice riuscirà a rimediare al
disastro combinato tra queste pagine.
On the fence mi ispira abbastanza, voglio assolutamente recuperare qualcosa della West! *-*
RispondiEliminaUno splendido errore invece non mi incuriosisce per niente, ho letto diversi pareri negativi e non credo lo leggerò.
Della West ho letto tutti i libri di narrativa contemporanea e mi sono piaciuti un sacco! Questo tra l'altro è il mio preferito, perciò te lo consiglio, inoltre l'inglese è piuttosto facile. "Uno splendido errore" fai benissimo ad evitarlo!
Eliminakatie West è un'autrice che ancora non conosco, ma che vorrei. Il secondo libro già non mi ispirava prima,a desso ancor meno
RispondiEliminaDi narrativa contemporanea della West in Italia al momento è uscito solo "Principe azzurro per un giorno". Anche se non è il mio preferito tra i suoi libri, l'ho trovato molto carino e te lo consiglio ^-^ Per quello della Novak, brava. Lascialo pure perdere
EliminaOn the fence devo assolutamente recuperarlo *w* della West quest'estate ho letto The distance between us. Aaaw, ma quanto sono dolci i suoi libri? <3
RispondiEliminaDolcissimi <3 uno più bello dell'altro! E questo, On the Fence, per ora è il mio preferito =)
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