giovedì 14 gennaio 2016

Recensione: "Resta sempre qui" di Gayle Forman

Buongiorno carissimi! Finalmente ho dato e passato l'esame, perciò adesso potrò rilassarmi un pochino e tornare più carica che mai sul blog ok, dovrò anche rimettermi già a studiare per il prossimo esame, ma questi sono solo particolari ahaha XD Comunque, dopo aver fatto un bel sonno ristoratore, stamani ho scritto anche una delle mille recensioni che ho in arretrato. In questi giorni vedrò di rimettermi in pari e recuperare con tutte :)
Intanto vi lascio al mio pensiero su "Resta sempre qui" di Gayle Forman, secondo e ultimo libro della duologia iniziata con "Resta anche domani" [recensione QUI]. Si tratta di una delle mie ultime letture del 2015 e del libro che più mi ha sorpresa l'anno scorso. 

If I Stay #2
Editore: Mondadori (collana Chrysalide)
Prezzo cartaceo rilegato: 15,00 €
Prezzo cartaceo brossura: 12,00 €
Prezzo ebook: 6,99 €
Pagine: 265

Trama: Sono passati tre anni dall'incidente che ha cambiato per sempre la vita di Mia e Adam e che li ha separati. Solo la musica ha ricucito lo strappo che si è aperto nelle loro esistenze. Mia è un astro nascente della musica classica. Adam è una rockstar, inseguita e acclamata dai fan di tutto il mondo. I loro occhi tornano a incrociarsi per caso una sera a New York, durante un concerto di Mia alla Carnegie Hall. Mia, l'unico volto che Adam abbia mai cercato in quelli delle sue fan, e nei suoi ricordi. La musica fa vibrare il passato, risveglia emozioni perdute, colma i vuoti nel cuore di Adam. Quando le loro dita tornano a sfiorarsi, tutte le inquietudini si placano: l'alba svelerà a entrambi che la promessa che Adam ha fatto a Mia - il suo segreto, la sua vergogna - in realtà è la loro unica salvezza.

Il mio pensiero: Questo è il secondo libro di Gayle Forman che leggo e in tutta sincerità, prima di iniziarlo, non nutrivo grandi aspettative al riguardo. La mia prima esperienza con questa autrice non è stata così eccezionale come immaginavo. Resta anche domani”, l’altro suo libro che avevo letto, e primo della stessa serie a cui appartiene questo, mi era piaciuto, sì, ma non mi aveva entusiasmato più di tanto. L’essere quindi partita con nessuna aspettativa, unita al fatto di aver preso in mano questo nuovo tassello della storia senza essermi fatta minimamente influenzare dal parere di altri lettori, si è forse rivelata essere la carta vincente. “Resta sempre qui” è infatti stato il libro sorpresa del mio 2015! Bellissimo e davvero emozionante. Mi ha lasciata totalmente basita, senza parole, e non me lo aspettavo proprio visto gli scarsi risultati dell’altro.
Nonostante si tratti di un continuo delle vicende narrate in “Resta anche domani” e legate all’incidente che ha sconvolto la vita della musicista classica Mia e spezzato quelle dei suoi familiari, “Resta sempre qui” è un libro del tutto diverso dall’altro sotto molti punti di vista. Tanto per cominciare il protagonista e voce narrante è un altro. Adesso tutto è descritto dalla prospettiva di Adam, il ragazzo con cui Mia stava, e questo ha fatto sì che si sviluppassero ben due storie distinte, con caratteri stilistici propri e una visuale sul mondo ben differente. Storie distinte ma accomunate da un minimo comune denominatore. Non siamo più nel momento dell’incidente, quando la vita di Mia è appesa a un filo, ma ci troviamo nel momento del “dopo”. Sono appunto passati tre anni da quel fatidico giorno. Tre anni che hanno portato con loro molti cambiamenti e tre anni nel corso dei quali le strade dei due ragazzi si sono separate e mai più incontrate. E anche se tre anni sono un lasso di tempo molto ampio, lo scorrere dei giorni non ha mai permesso ad Adam di dimenticare. Nonostante la sua vita sia andata avanti e la sua carriera come musicista rock abbia raggiunto i massimi livelli, non è passato giorno, ora o minuto in cui lui non abbia dovuto subire i disastrosi effetti collaterali di quell’ evento e di tutto ciò che ne ha conseguito, influenzando così tutta la sua esistenza.  
Due situazioni, quindi, diverse per due personaggi diversi e per questo fare un paragone tra i due libri non sarebbe del tutto corretto. Nonostante ciò, però, è stato inevitabile che nella mia mente prendesse spontaneamente forma un pensiero: tutto si è evoluto! Lo stile (che si adatta in maniera assolutamente perfetto al PoV maschile di Adam e alla sua personalità), il livello della storia e il suo carico emotivo. Mi sono sentita profondamente toccata da questo racconto narrato dalla voce di un ragazzo dall’animo spezzato e pieno di cicatrici, invisibili all’occhio nudo, ma non per questo meno profonde o reali di quelle che possono segnare la pelle.  
Anche in questo caso, l’intera opera è ambientata tutta nel corso di soli due giorni, ma tra i vari capitoli sono inseriti numerosi flashback che, con maestria e grande accuratezza da parte della Forman, ricreano il corso degli anni attraverso momenti ben precisi e i più disparati. Nel presente, invece, nel corso delle poche ore che passano, assistiamo ad un’incredibile evoluzione di Adam. Egli va in pezzi, crolla e poi finalmente si rialza, prende un bel respiro e… fa un passo avanti, verso il proprio futuro, lasciando finalmente andare la presa sul fantasma di un passato che non potrà più tornare.  

4 cristalli e mezzo (tendenti al 5)

10 commenti:

  1. Sono molto curiosa, l'ho ricevuto per natale e spero di riuscire a leggerlo presto :) il primo volume mi era piaciuto abbastanza, ma è una lettura che risale a 3 anni fa, a distanza di tempo mi rendo che mi ha lasciato sì un bel ricordo, ma niente di più. Staremo a vedere se questo seguito saprà emozionarmi e convincermi!

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    1. Sì, anche a me il primo aveva fatto quell'effetto. Carino ma niente di più :( Spero davvero che il secondo saprà rimediare con te così come ha fatto con me. Il personaggio di Adam, la sua complessità e l'evoluzione che compie, per me hanno davvero dato quel tocco in più che mancava nell'altro :)

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  2. Anche a me era piaciuto moltissimo questo libro, forse un pelino di più del primo...

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  3. Stupendo questo libro, felice che ti sia piaciuto Valy *__*

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    1. Vero! Non me lo aspettavo proprio! E invece ha saputo davvero conquistarmi! =D

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  4. Uhm non so >.< il primo della serie non mi aveva convinta molto... lo avevo trovato troppo freddo :s ho paura che possa deludermi anche questo :c

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    1. Idem.. il primo aveva fatto quell'effetto anche a me. Sono contenta di vedere di non essere la sola ad aver avuto quell'impressione! Comunque Deni, per me questo è proprio tutto un altro paio di maniche. Molto più profondo (comunque tanto merito lo ha avuto il personaggio di Adam, Mia, tralasciando tutto quello che ha avuto ecc.. continua a non piacermi granché..). Se magari ti capita, io ti consiglio di dargli un'opportunità ;D

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  5. Sono della tua stessa opinione su questa duologia della Forman. Resta anche domani mi era piaciuto, ma non mi aveva entusiasmata più di tanto e non avevo aspettative altissime per il secondo volume. Alla fine mi sono ritrovata a divorare Resta sempre qui in poche ore ^^ Mi è piaciuto il fatto che fosse narrato dal PoV di Adam, che l'autrice avesse deciso di "sconvolgere" in questo modo la storia tra lui e Mia. Il dolore e la tristezza di Adam sono palpabili ad ogni pagina, anche attraverso le canzoni degli Shooting star che aprono i capitoli (ma quanto sono belle? *^*). E' un libro che mi ha emozionata davvero e che mi ha fatto rivalutare la Forman come autrice :3

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    1. Per me è stato lo stesso, Annie!!!!! Non me lo aspettavo proprio che questo libro mi sarebbe piaciuto così tanto. Adam è un personaggio molto diverso da Mia e la Forman è riuscita a delinearlo in maniera molto più accurata e profonda. Con lui è davvero riuscita a raggiungere le corde più nascoste del mio cuore <3 E poi quelle canzoni hanno dato il colpo di grazia XD E l'articolo finale?? La conclusione perfetta ^-^

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