Buona domenica, ragazzi! Finalmente mi sto godendo un po' la mia amata estate *-* Anche se sto già studiando per il prossimo esame, in casa sto poco, sfrutto parecchio il mio giardino e ho anche ripreso a suonare la mia amata chitarra. Che bello, mi mancava proprio. Mi rilassa un sacco :) Sono anche riuscita a scrivere tre recensioni in questi giorni. Una eccola qua, quella di "Tinder" di Sally Gardner, che ho letto alcune settimane fa.
Autoconclusivo
Editore: Rizzoli
Prezzo cartaceo: 17,90 €
Prezzo ebook: 8,99 €
Pagine: 265
Trama: Ferito in battaglia, il giovane Otto volta le spalle alla Morte, e viene soccorso da un misterioso indovino, che gli regala sei dadi magici, e gli predice l'incontro con l'amore della sua vita. Grazie a un misterioso e potente acciarino, quelle parole sembrano avverarsi, ma ogni desiderio ha un prezzo...
Ispirato a "L'acciarino magico" di Hans Christian Andersen, non è solo una fiaba dark per giovani adulti, ma anche una metafora inquietante sui segni che la guerra lascia a chi ha avuto la sfortuna di prendervi parte in prima linea.
Il mio
pensiero: Mi sono ritrovata a leggere questo libro quasi per caso. Non
ne avevo mai sentito parlare e, se non fosse stato per un consiglio di una mia
amica, penso che non lo avrei mai scoperto. Mi sono fidata e l’ho iniziato praticamente
a scatola chiusa, senza leggere né trama, né recensioni. L’unica cosa che
sapevo in partenza era che si trattasse di un retelling.
“Tinder”
è un libro molto particolare, che è stato in grado di prendermi completamente
in contropiede ed è riuscito a sorprendermi più volte durante il corso della
lettura, ma anche nel finale stesso. Si tratta di una rivisitazione della fiaba
de L’acciarino magico di Andersen e,
non conoscendo bene la storia originaria da cui questo retelling è stato
tratto, non sapevo né cosa aspettarmi, né come si sarebbe potuta concludere l’intera
vicenda. Terminato il libro sono andata a leggerla e, anche se la sostanza è
quella, appare subito chiaro che l’autrice abbia aggiunto il suo tocco,
rielaborando numerosi particolari e dando una sua interpretazione.
Si tratta di un romanzo molto scorrevole, che si lascia leggere in poche ore, grazie anche alla presenza delle tantissime immagini che corredano l’intera opera e occupano gran parte dello spazio nella pagina. Ho trovato splendida la scelta di unire il testo al disegno, poiché questo assicura un impatto emotivo ancora più forte sul lettore. È anche un libro dalle tinte cupe, in cui la guerra, la vita e la morte si intrecciano inestricabilmente. È possibile percepire la loro presenza in ogni riga, anche quando non sono esplicitamente citate. L’ambientazione e le descrizioni sono davvero belle. Molto dettagliate, un po’ inquietanti, e particolarmente vivide. Lo stile dell’autrice evoca un’atmosfera cupa e quasi onirica e per questo, a volte, mi sono sentita un po’ confusa. È, infatti, un libro che va assimilato. Necessita di tempo per essere compreso fino in fondo. Non è un libro che vuole intrattenere semplicemente il lettore, far sì che una volta terminato egli lo chiuda e lo riponga in libreria senza un ulteriore sguardo e pensiero, ma vuole far “ragionare” chi lo legge.
Si tratta di un romanzo molto scorrevole, che si lascia leggere in poche ore, grazie anche alla presenza delle tantissime immagini che corredano l’intera opera e occupano gran parte dello spazio nella pagina. Ho trovato splendida la scelta di unire il testo al disegno, poiché questo assicura un impatto emotivo ancora più forte sul lettore. È anche un libro dalle tinte cupe, in cui la guerra, la vita e la morte si intrecciano inestricabilmente. È possibile percepire la loro presenza in ogni riga, anche quando non sono esplicitamente citate. L’ambientazione e le descrizioni sono davvero belle. Molto dettagliate, un po’ inquietanti, e particolarmente vivide. Lo stile dell’autrice evoca un’atmosfera cupa e quasi onirica e per questo, a volte, mi sono sentita un po’ confusa. È, infatti, un libro che va assimilato. Necessita di tempo per essere compreso fino in fondo. Non è un libro che vuole intrattenere semplicemente il lettore, far sì che una volta terminato egli lo chiuda e lo riponga in libreria senza un ulteriore sguardo e pensiero, ma vuole far “ragionare” chi lo legge.
La narrazione segue il PoV del protagonista, Otto,
un ragazzo di diciotto anni che nella sua vita non ha conosciuto altro che la
guerra. È stata infatti la guerra a portargli via l’intera famiglia quando era
più giovane e, rimasto solo, disperato e affamato, l’unica alternativa possibile
era quella di diventare un soldato e fare, così, della guerra la sua vita. La
scena si apre sul luogo in cui una sanguinosa battaglia, tenutasi durante la
guerra dei trent'anni, si è appena svolta. Una foresta avvolta dalle tenebre,
dove il sangue, il clangore delle armi e la furia della lotta appena trascorsa,
aleggiano ancora nell’aria come una presenza oscura. La Morte (resa in maniera
tangibile dalla sua personificazione) si è abbattuta, rapida e veloce, su tutti
gli uomini schierati, risparmiando però il nostro protagonista, lasciandolo solo e
ferito nel fango, poiché questo, per Otto, non è ancora il momento di esalare l’ultimo
respiro. Otto si aggrappa alla vita con tutte le poche forze rimaste e, dopo infiniti
attimi di veglia seguiti da numerose perdite di conoscenza, vede comparire
dinnanzi a sé uno strano essere, dall’aspetto quasi bestiale, che si prende
cura delle sue ferite e lo accudisce. Prima di separarsi da lui, tale essere
gli consegna degli stivali nuovi e un paio di dadi molto speciali. Ad ogni
lancio effettuato e ad ogni combinazione ottenuta, questi dadi gli indicheranno
la direzione che dovrà prendere per andare incontro al proprio futuro. Ed è
proprio con il primo lancio che inizia la vera avventura del nostro
protagonista.
3 fiorellini e 75
Questo libro è in WL da una vita, probabilmente è arrivata l'ora di leggerlo! La tua recensione mi è piaciuta molto <3
RispondiEliminaSono contenta che ti sia piaciuta! Spero riuscirai a leggerlo presto allora :D
EliminaAnche a me è piaciuto molto, l'idea di abbinare le immagini al testo mi ha ricordato il mio libro preferito, Sette minuti dopo la mezzanotte. Davvero imperdibili entrambi!
RispondiEliminaHo amato quell'espediente dei disegni! Ho già sentito parlare molto bene del libro "Sette minuti dopo la mezzanotte", però non sapevo che ci fossero le immagini anche in quello! Ci farò un pensierino ;)
EliminaSono davvero contenta che ti sia piaciuto, è un libro che è piaciuto molto anche a me (anche se ammetto che il merito è principalmente delle illustrazioni, che ho trovato perfette per la storia) :)
RispondiEliminaVerissimo! Le immagini danno quel tocco in più alla storia che fa si che sia ancora più d'impatto :)
Eliminaè in lista, voglio provare qualcosa con immagini abbinate
RispondiEliminaQuesto te lo consiglio. Una lettura molto particolare e fuori dagli schemi ^^
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