Buon pomeriggio! Anzi, forse tanto buono non è visto che è da ieri che piove e "io ooodio la pioooggia!" *detto con il tono del puffo brontolone!*. Sole, ma dove sei finito?! Non ditemi che sta già arrivando l'inverno, per favooore!!!
Ma cambiamo argomento e torniamo a parlare di cose belle come i libri ;D. All'inizio di settembre vi ho parlato qui di un libro in lingua che sarebbe uscito in edizione digitale il 15 settembre, e cartacea il 1 ottobre, esattamente ieri, intitolato "The Weight of Feathers" di Anna-Marie McLemore. Un libro che ho letto in anteprima grazie alla casa editrice, e che ho davvero amato, ma la cui recensione è slittata a non finire a causa del mio rientro all'università. Bene, oggi sono riuscita a terminarla e a pubblicarla.
ps. Leggetelo!!! Ve lo straconsiglio ;)
Autoconclusivo [eng]
Editore: Thomas Dunne Books
Prezzi: QUI
Pagine: 320
Trama: For twenty years, the Palomas and the Corbeaus have been rivals and enemies, locked in an escalating feud for over a generation. Both families make their living as traveling performers in competing shows—the Palomas swimming in mermaid exhibitions, the Corbeaus, former tightrope walkers, performing in the tallest trees they can find.
Lace Paloma may be new to her family’s show, but she knows as well as anyone that the Corbeaus are pure magia negra, black magic from the devil himself. Simply touching one could mean death, and she's been taught from birth to keep away. But when disaster strikes the small town where both families are performing, it’s a Corbeau boy, Cluck, who saves Lace’s life. And his touch immerses her in the world of the Corbeaus, where falling for him could turn his own family against him, and one misstep can be just as dangerous on the ground as it is in the trees.
Il mio
pensiero: “The Weight of
Feathers” è uno young adult autoconclusivo uscito in America proprio in
questi giorni. Ho avuto modo di leggerlo in anteprima grazie alla casa editrice,
la quale me ne ha gentilmente concessa una copia. Affascinata dalla splendida
cover vista in giro su un blog, ho deciso di richiederlo su NetGalley e, essendomi
avvicinata a questo romanzo quasi per caso, non avevo particolari aspettative a
riguardo. A fine lettura il libro si è rivelato una vera e propria sorpresa e
non posso fare altro che consigliarvelo.
“The Weight
of Feathers” è un libro meraviglioso, che mi ha colta totalmente
impreparata e travolto con la sua potenza. L’autrice,
alternando magistralmente toni dolci e delicati ad altri cupi e particolarmente
crudi, ha saputo creare una storia bellissima e molto profonda che, anche a
distanza di giorni dalla lettura, non smette di far sognare. È un libro davvero
particolare, che viaggia tra realtà e fantasia. In esso è racchiusa una magia
molto sottile, che danza e gioca insieme alle illusioni. Una magia così lieve e
delicata che più di una volta mi sono chiesta se sia stato tutto un sogno, un
frutto della mia immaginazione o se sia davvero la realtà.
L’intera opera è narrata grazie all’alternanza di
due punti di vista: quello di Lace e quello di Cluck. Una ragazza e un ragazzo
appartenenti a due famiglie rivali nell’ambito degli spettacoli acrobatici. I Palomas
e i Corbeaus si contendono la piazza da generazioni, ma da circa vent’anni l’astio
tra le due famiglie ha raggiunto limiti inimmaginabili. Dopo un misterioso
incidente, ognuna delle due accusa l’altra della morte di un membro della
propria famiglia, e dopo il giorno della tragedia la tensione tra le due casate
si è fatta sempre più palpabile. Nel corso degli anni si tesseranno storie,
leggende e credenze. Superstizioni nefaste a scapito dell’altra entreranno quindi
a far parte della storia familiare in modo così assoluto da non lasciar spazio
a dubbi o discussioni. Questa verità assodata, ed equilibrio precario, inizierà
a cambiare impercettibilmente nel giorno in cui un ragazzo Corbeau salverà la
vita ad una ragazza Paloma, innescando una maledizione. Evento che porterà la
nostra ragazza, Lace, a perdere tutto ciò che ha ed essere abbandonata e
allontanata dalla sua stessa famiglia. Non voglio scendere ulteriormente in
particolari per quanto riguarda la trama, ma tenete presente che questo è solo
l’inizio e in tutto ciò che avverrà dopo non c’è niente di scontato o
prevedibile.
Lo stile dell’autrice è molto bello. Coinvolgente,
diretto e ammaliante. Ho amato il fatto che al testo in inglese si alternassero
piccole frasi o anche semplici parole in spagnolo e in francese. Questo però
non deve scoraggiarvi, perché, nonostante dal contesto il senso si capisca lo
stesso, ne viene comunque data una traduzione generale in inglese. Altra cosa
che mi è piaciuta dello stile è il modo in cui esso si adatti in maniera
perfetta al personaggio i cui occhi fungono da narratore in quel momento. Esso
si plasma al protagonista, al suo carattere e al suo modo di pensare e parlare.
Le descrizioni sono qualcosa di incredibile.
Bellissime quelle dei costumi di scena e quelle degli spettacoli, oltre che
dell’ambientazione in generale. Mi hanno spesso lasciata a bocca aperta grazie
ai loro dettagli e alla grande capacità evocativa della McLemore.
Ancora più curati però sono i personaggi. Sia sul piano delle
descrizioni fisiche, sia su quello caratteriale, anzi, soprattutto su quello. I
personaggi sono tantissimi e nessuno viene lasciato in ombra o messo in secondo
piano. Ce ne sono moltissimi che ho apprezzato per il loro spessore, per la
loro tenacia e costanza, per la loro lealtà o anche semplice simpatia, ma
quelli che ho preferito in assoluto sono i due protagonisti, Lace e Cluck.
Nessuno dei due è perfetto, sanno di non esserlo, e questo li ha resi ancora
più reali. Hanno entrambi una personalità molto particolare e ho amato il modo
in cui l’autrice ha intrecciato le loro storie e portato in superficie il loro
passato e il loro modo di essere. Gli eventi che si svolgeranno avranno un
forte impatto su di loro e ciò li renderà più consapevoli e maturi. Il legame che
lentamente si va a creare tra i due è poi qualcosa di meraviglioso e perfetto.
Ma non lasciatevi ingannare! Non si tratta di una semplice
storiella d’amore ya. C’è molto di più in questo libro. In un mondo fatto di preconcetti,
la diversità ha qui un ruolo centrale ed è la parola chiave. Il titolo “Il peso
delle piume” è estremamente appropriato, perché questa frase racchiude in sé
tutto il contenuto e il vero significato del romanzo. Essa rappresenta tutto.
Le bugie, le calunnie, i pettegolezzi, le credenze radicate nelle tradizioni
familiari, gli inganni. Il lato negativo della vita, ma allo stesso tempo anche
quello positivo. Il brutto, ma anche il bello. La purezza e la bellezza della
diversità, perché il diverso non indica necessariamente una qualità o un
aggettivo negativi, ma sta a significare “l’originalità”. E quando una cosa è
originale essa è bella. Sta a noi saper cogliere la bellezza ed essa è possibile trovarla
anche nel luogo più inaspettato. Ma più di tutto, ciò che questa lettura mi ha
trasmesso è il senso di libertà che genera la consapevolezza, il saper
abbracciare la verità dopo aver abbandonato le bugie, e mi ha fatto capire che
non sempre una piuma trascinata dal vento è simbolo di sventura. Se accolta con
la prospettiva giusta essa può star a significare “speranza”. Esattamente ciò
che mi ha dato il finale del libro.
5 girasoli!
Valy complimenti per la recensione! Spero di riuscire a leggere presto questo romanzo, perché mi incuriosisce molto! *-*
RispondiEliminaGrazie Lily <3 è davvero bellissimo e molto originale! Spero che tu riesca a leggerlo presto :)
EliminaMa che meraviglia!! Io DEVO avere questo libro.. ora sì che sono ancora più curiosa!! *_*
RispondiEliminaAh, Franci! è davvero bellissimo questo libro!! E per di più è autoconclusivo! Spero tu lo riesca a leggere presto, non vedo l'ora di sapere cosa ne penserai :D
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